-Capitolo 27-

1.1K 65 64
                                    

T/N pov
<<CAPORALE T/C>> urló una ragazza avvicinandosi a me.

<<Sì cadetta? >> chiesi io interrogativa.

<<Gli... Gli eldiani! >> urló lei.

<<Cosa?! Spiegati cadetta! >> urlai in preda al panico.

<<HANNO UCCISO LA MAGGIOR PARTE DEI NOSTRI SOLDATI SERVONO I RINFORZI >> urló impaurita.

<<Cazzo... Vai santo dio! Dì al popolo che deve unirsi alla battaglia, è un'emergenza! >> le dissi spingendola per farla andare via.

Lei corse il più velocemente possibile, e successivamente sentì un fucile alla mia schiena, cosa che mi fece irrigidire.

<<Tu adesso starai molto ferma e farai la brava bambina ok? >> disse una voce maschile alle mie spalle.

Inziai a sudare freddo.

<<Farai una cosuccia per me >> disse in tono malizioso.

<<Girati lentamente e non fare movimenti sospetti o giuro che ti ammazzo >> mi disse.

Io titubante mi girai con tutta la calma del mondo, trovandomi davanti un uomo biondo barbuto, con anche un paio di occhiali.

<<Sei la principessa T/N T/C perciò>> disse assottigliando lo sguardo.

<<Sì, cosa vuoi? >> chiesi mentre tremavo.

<<Voglio che tu... Torni a Paradis, e nessuno si farà male >> disse giocherellando col fucile.

<<E se mi rifiutassi? >>  chiesi io indietreggiando di poco.

Lui mi puntó il fucile alla testa.

<<Ti ammazzo >> rispose sorridendo.

<<Brutto bastardo>> sussurrai mordendomi il labbro inferiore.

Ho bisogno di una strategia.

Potrei prendergli il fucile ma non sono così veloce, mi sparebbe all'istante.

Aspetta ma chi dice che può spararmi?

<<Quindi fammi capire bene, il tuo compito è portarmi sana e salva al calduccio nel castello, ma se mi rifiuto al posto di trascinarmi con la forza mi ammazzi? >> dissi sorridendo maliziosamente.

Lui spalancò gli occhi, cosa che mi fece capire che ci avevo preso.

<<Ouch, beccato >> dissi tirandogli un calcio dove non batte il sole facendolo cadere a terra dolorante.

Gli presi il fucile di mano, e provai a sparare ma notai che era senza colpi.

<<Sono stata sfortunata >> dissi tirandogli un calcio sulla guancia facendolo sanguinare dal labbro.

Perché sempre a me capitano cose strane, e tipi strani?

Rincontrai dopo mezz'ora la ragazza di prima, che aveva portato con sé quasi tutta la città, apparte i bambini e gli anziani ovviamente.

<<Bene >> dissi semplicemente io.

Anche l'esercito davanti a noi non scherzava, ma la cosa che mi fece tirare un respiro di sollievo è che vidi Rivaille sano e salvo.

<<T/N hai l'ultima chance, vieni oppure li ammazziamo tutti >> mi disse l'uomo.

<<Ho già detto che non verrò, inoltre vi uccideremo dal primo all'ultimo >> dissi tirando fuori una spada.

<<Buona fortuna a morire >> disse.

Tutto l'esercito si scaglió contro di noi, perciò mi allontanai per cercare dei nemici da uccidere a parte.

Dopo minuti, svariati minuti che sembrano infiniti, la neve iniziava a diventare di colore rosso, e c'era un freddo che avrebbe potuto uccidere qualcuno se fosse rimasto nello stesso punto troppo a lungo.

C'era un ragazzo disteso a terra, con metà corpo ricoperto di neve e sangue.

<<Mio capitano.. >> disse sputando sangue.

<<Soldato, come sta andando la battaglia? >> chiesi cercando di tenerlo occupato in modo da non farlo morire.

<<C-Caporale, di..dietro di lei >> disse indicando debolmente.

Mi guardai alle spalle e c'era il comandante dell'esercito eldiano.

<<Brutta stronza i miei soldati sono tutti morti a causa tua! >> urló scagliandosi contro di me con le lacrime agli occhi.

Io mi spostai e mi alzai.

<<Questa guerra l'avete causata voi >> dissi riferendomi agli eldiani.

<<Non sarebbe successo se fossi tornata a casa >> mi disse cercando di trafiggermi con la spada.

<<Non mi importa >> dissi facendogli un taglio sulla guancia.

<<Sei una lurida puttana! >> mi urló.

Spalncai gli occhi, mentre il sangue mi usciva dalla bocca, sporcando la neve.

Caddi a terra dolorante non appena lui estrasse la sua spada.

<<Non ci credo, ti sei fatta battere così facilmente >> disse sorridendo mentre sputavo sangue.

Mi misi una mano sul fianco, cioè il punto dove ero stata colpita.

Si giró e fece per andarsene, ma presi la spada e lo trafissi da dietro.

<<M-Mai voltare le spalle mentre combatti>> dissi estraendo la spada facendolo cadere a terra.

Lo avevo pugnalato proprio nel punto dove c'era un organo vitale, perciò dopo qualche secondo morì.

Notai che il ragazzo di prima aveva delle bende in mano, che usai per fasciarmi la ferita, almeno per fermare l'emorragia.

<<Grazie soldato, mi hai salvato la vita >> dissi al suo cadavere mentre mi alzai.

Realizzai qualche secondo dopo di aver appena vinto una battaglia che andava avanti da anni, anche se era stata fermata per un pó di tempo.

Però mi sale un dubbio? Dov'è Rivaille?

Ben presto riuscì di nuovo a correre e ne approfittai per cercarlo.

<<Sarà meglio che tu sia vivo >> sussurrai cercandolo.

Inutile, non riuscivo a trovarlo da nessuna parte, e l'ansia saliva ad ogni passo che facevo, e ad ogni pensiero che attraversava la mia mente.

Vidi dopo un pó un corpo steso sulla neve, avvolto in una macchia bordeaux.

Notai che quella persona, era Rivaille.

Angolo autrice
Perché sto scrivendo così tanto oggi? Semplice, perché non sono a casa mia ma sono a casa di mio zio, perciò non devo fare i compiti e posso pubblicare.

La vita da un'altra prospettiva ❤︎Levi x Reader ❤︎Where stories live. Discover now