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shopping compulsivo

ed eccola la , la felicità in persona

kourtney con tutta la sua felicità si mise a correre verso di me.
mi ritrovai in quelle braccia calorose che poco tempo fa non le conoscevo neanche.
adoravo quella ragazza, anche se la conoscevo a mala pena da 6 ore
lei era stata l'unica che era riuscita a strapparmi un sorriso dopo anni .
chi poteva dirlo? una ragazza sconosciuta che riesce a strappare un sorriso alla persona più vuota e triste della terra

"bella addormentata buongiorno" disse sfottendomi.
la cosa bella di questa ragazze era la sua voglia di rendere anche una giornata buia la più luminosa.
LA ADORAVO
sentivo che di lei potevo fidarmi , sapevo che lei era affidabile e in grado di rendermi felice

arrivammo davanti a bershka, amavo quel negozio
vendevano così tanti vestiti larghi e confortevoli che mi ci sarei immersa per sempre.

entrammo dentro il negozio e mi ritrovai le braccia piene zeppe di vestitini piene di paillettes, era tanto che non vedevo quei colori caldi e femminili.
ormai ero immersa nel mio nero e grigio perenne che coloravano ogni mio indumento.
La me di due anni fa sarebbe andata pazza per quei vestitini corti , li avrebbe acquistati senza esitazione .
ma ora quel colore ricordava un periodo ormai perso della mia vita.

"ragazza mia , diamo inizio allo shopping compulsivo" disse kourtney con un sorrisone pieno zeppo di felicità.
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erano passate esattamente due ore dall'inizio del fatidico <<shopping compulsivo>> .
erano volate come il vento quelle due ore.
avevamo girato molti negozi, kourtney usciva dai negozi con almeno due buste piene zeppe .
mentre io uscivo delusa da ogni negozio, nessun negozio aveva robe del mio stile
perché il prototipo femminile deve indossare per forza un vestitino del cazzo ...invece di tute giganti comode?
ogni negozio sembrava essere tutti uguali ai miei occhi.
tutti colori simili e tutti indumenti già visti addosso ad ogni ragazza di questa città.

kourtney cercava di farmi comprare dei pantaloni attillati , affermava <<tu hai un culo da invidiare , non sprecarlo e mettilo in mostra>> ma ovviamente ogni sua parola era sprecata , per farla contenta acquistai una vestito di color nero con una gonna lunga e aderente che faceva emergerei i miei fianchi.
andammo in un negozio di scarpe e mi comprai un paio di anfibi e un paio di scarpe con un tacco (abbastanza alto per i miei gusti )da poter indossare sotto il vestito nero.

cenammo al fast food dove lavorava mia madre.
ovviamente mi ignorò come il solito , tant'è che fece venire un altro cameriere a servirci per non vedermi.
non mangiavo esattamente da pranzo , mangiare per dire ... in mensa mangiai giusto un po' di insalata e un po' di pollo ma fu tutto invano perché poco dopo andai subito in bagno per vomitare tutto.
avevo tanta fame , ma sapevo di non dovermi riempire altrimenti avrei passato la notte seduta per terra in bagno.
kourtney si prese un mega panino e una grande vaschetta di patatine fritte, mentre io presi un tost al prosciutto presente nel manú baby.

finito di mangiare  sentivo il mio stomaco e il mio corpo chiedere aiuto.

avevo bisogno di un bagno

feci un coniato di vomito e subito mi precipitai nel bagno per vomitare tutto il cibo, sentii la porta aprirsi e immediatamente vidi kourtney soccorrermi.

finito il mio inferno uscimmo da quel fast food e subito mi pentii di non aver esistato a rimanere un po' di più

"cugini miei , da quanto tempo" urlò kourtney con un sorriso spiaccicato sul suo volto.
Perché doveva andare tutto a puttane? perché cazzo? non potevo vivere una vita normale? decisamente no
"ma guarda chi si rivede !! kourtykourty !!!" disse kevin mentre la squadrava dal basso verso l'alto
"ah ci sei anche tu miss taglierino" disse sempre dylan con voce scocciata
"cuginetta non dovresti uscire con persone del genere se vuoi la fama" disse quello smorfioso di dylan

una città così grande, pieno zeppo di fast food , pieno zeppo di persone, ed io mi ritrovo l'unica amica cugina alla persona che più odio sulla faccia della terra (nulla da togliere a lelly kelly ovviamente).

"è un piacere anche per me vederti gomez" dissi io sbruffando
si avvicinò lentamente verso di me , sentivo il cuore a mille, lui mi faceva questo effetto sin da piccoli.
quando eravamo ancora bambini io e lui gironzolavamo sempre mano nella mano, ci scambiavamo enormi abbraccia desiderosi, ma sopratutto tanto amore reciproco, poi tutto ha fatto il suo corso ed ora siamo qua con lo stesso effetto che mi fa da quando gli confessai attrazione verso di lui a 10 anni.
no , non ero innamorata
come potevo esserlo del mio nemico?

fu lui che dopo la morte di mio padre iniziò a prendermi in giro , poi si accodarono tutti gli altri seguendo la massa
persino carolina , la ragazza psicopatica della scuola si accodò a loro.
lui.
quella persona a cui avevo dato me stessa sin da subito , andò per i corridoi e si mise ad urlare cose terribili verso di me.
ormai il passato è passato

"non per me williams" disse lui
"dydy conosci già lexa?" si intromise kourt per spezzare la tensione
"avrei preferito di no, ma purtroppo ho avuto questa sfortuna dal cielo" e fu a quelle parole che mi sentii un vuoto dentro
avevo le lacrime penzolanti
sentivo bruciore su tutto il petto
e l'unica cosa che riuscii a dire fu
"io vado via"

sentii i passi accelerato di kourtney dietro di me, sentivo la rabbia ribollire nel sangue .
volevo prendere a pugni l'intero mondo
avrei voluto mandare a fanculo tutti e tutto e lasciare questa vita di merda

raggiunsi la mia macchina ,misi in moto senza rivolgere un saluto a kourt e tornai a casa

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mi ritrovavo stesa sul mio letto
con le braccia piene di grossi graffi
gocce piccole di sangue uscivano
era da tanto che non mi facevo del male
pensavo andasse tutto bene , ma invece dopo quell'incontro raffinirò la ragione per cui mi trascuravo
e quando decisi di porre vita a tutto che arrivò una chiamata da kourtney

lei era la mia salvezza

please don't leave meWhere stories live. Discover now