CAPITOLO 66

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《Come?》Non riuscivo a credere alle mie orecchie.

Quella notizia mi prese così alla sprovvista che non riuscii neppure ad impedirmi di commentare.

《Io e Rubyo siamo fidanzati. Abbiamo promesso di sposarci.》Ripeté quella squilibrata, come se stesse recitando una poesia a memoria.

Sul suo viso non c'era alcuna espressione, la sua pelle non era rigata da nessuna ruga espressiva. Nulla. Solo quei suoi occhi mogano fissi nei miei, a contrasto con le ciocche bionde sfuggite alla coda bassa.
Quel finto faccino angelico stava iniziando davvero a stufarmi.

《Coline cosa stai-》

Ma non lasciai a Rubyo la possibilità di parlare.《Rubyo, è vero?》

Lo vidi deglutire nervoso, le pupille tremanti.

《Si.》Ammise infine, bisbigliando.《Ma- ma è stato molto tempo fa...》Si affrettò ad aggiungere.

Come se potesse essere una scusante.

《Congratulazioni.》Dissi secca.

Guardai Rubyo ancora a terra. Ero disgustata. Mi aveva chiesto di essere sincera, di non nascondergli nulla... e poi, in tutti quegli anni passati assieme, era proprio lui quello che non era riuscito a tener fede alle sue stesse promesse.

Mi girai verso Gideon. Anche lui sembrava stupito quanto me, nonostante pareva che sapesse di più.

《Gideon, avviamoci verso il luogo dell'incontro, tra poco farai sempre più fatica a muoverti.》

Annuì.

E così, passarono i giorni, fino al momento dell'incontro. Gideon resisteva, ma era sempre più debole e la piaga sempre più espansa. Aveva occupato già tutto il resto del corpo, come se si fosse fatto il bagno in una pozza di fango, lasciando libero un solo spiraglio intorno all'occhio e all'orecchio sinistro. Dei capelli candidi non rimaneva altro che un ciuffo grigiastro.

《È qui.》Disse affannoso, fermandosi.

Trovai ironico come il luogo prescelto fosse proprio quella scogliera a strapiombo sul mare sulla quale mi ero arrampicata il primo giorno.

《Resisti. È questione di tempo.》
Cercai di rassicurarlo, ma Gideon emise una risata secca.

《Non trattarmi come un morente.》

Evitai di sottolineare che quella fosse proprio la condizione in cui trovava, ma dove io mi ero trattenuta, ci pensò quella squilibrata a sentenziare.

《Il Kelpie ha ragione. Ha ancora quattro ore di vita! Solo fino al tramonto. Il tempo scorre...》

Vidi le narici di Gideon dilatarsi per un momento, nel tentativo di ignorare la sua presenza.

In quei pochi giorni di convivenza avevamo capito come solo Rubyo potesse tenerla sotto freno, ma ora il suo futuro marito non osava aprire bocca.

Un colpo di tosse attirò la nostra attenzione. Gideon, aveva appena preso a sputare del sangue. Mi incupii, ma lui subito si ripulì le labbra, facendo finta di niente.

A quella visione la guardia iniziò a scoccare ripetutamente la lingua sul palato.

《Di questo passo morirai prima del dovuto. Forza e coraggio Kelpie, ho riposto molto fiducia nelle tue abilità!》

Gideon fu di nuovo in grado di ignorarla, ma io no.

《Sta' zitta o farai la sua stessa fine!》

La vidi sollevare gli occhi al cielo, cosa che mi irritò parecchio, ma almeno tacque.

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