Capitolo 15.

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Devo studiare, dovrei studiare.

Non voglio studiare, dovrei.

È domenica. Non studio.

Stamattina siamo tornati al college alle 5am e, dopo aver passato una serata all'insegna di alcol e balli scatenati, ho anche dovuto fare i conti con l'adrenalina che quella pazza di Beth mi ha provocato a fine serata; Shawn mi ha assicurato che la biondina non sarà più un problema dal momento in cui ci ha parlato e le ha spiegato bene la situazione...e spero vivamente sia così. Non è stato affatto facile prendere sonno tanto che ho cercato conforto nel cellulare fino alle 6:39am, quando le mie palpebre hanno firmato la resa definitiva, costringendomi a chiudere Instagram e concedere pace ai miei occhi stanchi di vedere cibo collegato all'hashtag #foodporn.

Mi sono svegliata poco dopo le 3 del pomeriggio decisamente rinata.

Se mia madre fosse stata qui me ne avrebbe dette di cotte e di crude (ma in realtà mio padre non mi avrebbe mai concesso di tornare a casa alle 5 di mattina senza una reale ricorrenza da festeggiare...) e sopratutto mi avrebbe costretta a mettermi a studiare tutto il pomeriggio per recuperare il tempo perso; è successo molte volte, sopratutto negli ultimi anni, che quando era il compleanno qualche mio amico passavamo l'intera notte sulla spiaggia a Long Beach ed alla fine me la cavavo solo grazie alla solita scusa: 'È domenica mamma, il settimo giorno Dio si riposò e sono sicura che vorrebbe i suoi fedeli facessero lo stesso'. Lei non ha mai ribattuto a questo, nonostante io non sia poi così così credente, e negli ultimi tempo aveva pensino imparato a riderci su, trovandone paradossalmente un senso logico.

Dato che la maggior parte delle mie amiche sono a casa per il week-end, cosa che io ho deciso di non fare perché sono tornata a Los Angeles solo qualche settimana fa, ho finito per saltare il pranzo perché intrufolarmi nelle cucine per mangiare qualcosa, come facciamo di solito in questi casi, non sarebbe stato entusiasmate come quando c'è qualcun altro a trasgredire le regole con me; per un intero mese dello scorso semestre, ad esempio, siamo tornate tardi ogni weekend e, puntualmente, ogni domenica finivamo per sgattaiolare nelle cucine della SDS a rubare cibo.

«Ho fame...» si lagna Shawn mentre mette finalmente pausa alla playstation; gli occhi mi bruciano per tutto il tempo che siamo stati incollati a questa televisione.

«Forse ho dei crackers al mais nello zaino...» propongo avvicinandomi allo zaino in cui, spero, sia rimasto ancora qualche pacchetto dei crackers con cui mia madre mi aveva riempito la valigia al mio ritorno da Los Angeles.

«Sam ma con fai a mangiare quelle merde?» mi chiede con aria schifata per poi proporre «Colton dovrebbe avere delle patatine nascoste nell'armadio.» esultano come se si fosse ricordato qualcosa di estremamente importante; mentre si alza per raggiungere le ante semi aperte, poi, sembra che quelle patatine gli stiano portando alla mente qualche ricordo divertente...e comincia a ridere come un cretino.

«Un po' di tempo fa ero qui con Kimberly ma avevo finito i preservativi quindi, dato che eravamo già nudi e non potevo rimandare, ne stavo prendendo uno da Colton ed ho visto che infondo all'armadio ci sono due buste di patatine al peperoncino.» comincia a spiegarmi mentre immerge la testa nei vestiti, lanciati a casaccio nell'armadio, di Colton; un momento...ma Kimberly chi è?

«Hai capito lo stronzo, sono ancora qui!» esulta uscendo da Narnia con una busta viola in mano e una delle sue espressioni più soddisfatte in volto.

«Ch-» comincio ma lui mi blocca subito lanciandomi il pacchetto di patatine, che per fortuna riesco a prendere al volo prima che mi arrivino in faccia, per poi anticiparmi «Kimberly è una gran figa che adesso, a quanto pare, si è fidanzata ed è diventata una noiosa.»

BARCODEWhere stories live. Discover now