Capitolo 9.

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Nei giorni in cui alzandomi dal letto mi stanco persino a respirare, mi riesce difficile fare qualsiasi cosa: schiudere le palpebre per far insidiare l'odiosa luce che mi ha prepotentemente riempito la stanza, buttare nello zaino gli stessi libri mostrati sul prospetto delle lezioni che ho appeso sopra la scrivania per evitare di sbagliare orario ogni giorno, trascinarmi per i corridoi alla ricerca dell'aula in cui il professor Green ci incatenerà per le prossime due ore, fingere un sorriso per salutare tutte le persone che, con un cenno del capo, mimano un 'Ciao' nella mia direzione...sono le 7:48 e sono già stanca, davvero tanto stanca; non posso farmene una colpa, però, dato che stanotte ho fatto tutt'altro che dormire.

Dato l'orario, l'aula 12, alla quale mi sto lentamente avvicinando con fare circospetto per paura che possa risucchiarmi, è quasi tutta piena e mi impongo subito di entrarci per prendere posto prima di cedere alle suppliche silenziose delle mie mie gambe e della mia testa che mi stanno implorando di tornare in stanza a dormire. Non essendo ancora certa di quanto mi convenga rimanere a lezione stamattina, sono ancora in piedi sulla soglia della porta per controllare tutta la superficie dell'aula nella speranza di trovare uno dei miei due posti preferiti liberi: l'ultimo banco vicino alla finestra è già stato occupato da Logan mentre quello subito avanti a questo è occupato da Amber; dovrei davvero svegliarmi prima per riuscire a prendere un posto decente a lezione. Solo dopo aver salutato Amber e Logan, che accortisi del mio sguardo insistente su di loro (come se le occhiaie che mi incominciano gli occhi potessero rendere il mio sguardo talmente minaccioso da costringerli ad alzarsi per lasciarmi il loro posto) mi hanno entrambi rivolto un sorrisetto ed un cenno del capo o della mano, lancio il mio zaino su un banco centrale in terza fila e mi abbandono sul sediolino di legno. Dopo aver appoggiato un braccio sul banco ed aver abbandonato la testa sul pugno della stessa mano, riesco a stento a tenere gli occhi aperti ma mi costringo a tirare su le palpebre non appena sento dei tonfi avvicinarsi alla soglia della porta.

«Buongiorno a tutti.» esulta Green entrando in classe raggiante come sempre; rivolge un sorriso a tutti, cercando di coinvolgerci, e poi, come spesso fa, mi rivolge un'impercettibile occhiolino.

Penso che ormai se ne siano accorti tutti in classe (date le mille domande che ho ricevuto dall'inizio dell'anno) ed, anche se nessuno ne ha mai davvero capito il motivo, penso che Green mi adori dato che tra sorrisetti ed occhiolini cerca sempre di rivolgermi più attenzioni di quante ne rivolga agli altri;non ho mai capito il vero motivo per cui abbia così tanta cura di me ma, dato il mio pessimo umore di oggi, non penso possa concedergli grandi soddisfazioni. Aggiustando meglio la testa sul pungo del braccio destro mi soffermo qualche istante a squadrare meglio il concentrato di intelligenza e, perché no, bellezza che si concentra in più di un metro e ottanta di pelle olivastra e muscoli leggermente accennati: i ciuffi ribelli color miele che sbucano intorno alle tempie danno l'impressione che Green si sia svegliato tardi e non abbia avuto il tempo necessario per domarli però, al contrario, l'outfit è perfetto dato che i pantaloni color cachi fasciano abilmente le gambe allenate ed una delle solite polo, oggi bianca, conclude ad hoc il ritratto dell'anomalo professore di letteratura inglese.

«Allora ragazzi...» esordisce per richiamare l'attenzione della classe, eliminando il chiacchiericcio fastidioso che stava cominciando a darmi alla testa, mentre cerca qualcosa nella sua borsa da lavoro cuoio.

«Avete letto il capitolo di Wuthering Heights che vi ho assegnato la scorsa volta?» chiede puntando i suoi occhi nocciola su ognuno di noi.

Il silenzio imbarazzante che si crea in classe sembra suggerire una risposta molto precisa a Green che però, dal canto suo, riprende a cercare qualcosa nella borsa. Per quanto mi riguarda, mi sono completamente dimenticata che Green avesse assegnato un capitolo da leggere (non ricordo esattamente nemmeno quale avesse assegnato per oggi) ma, ciò nono stante, conosco abbastanza bene la trama del libro e...no ok, spero non mi chiami.

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