Capitolo 13.

38 4 7
                                    

Se c'è una cosa che odio più dello svegliarmi presto per andare a lezione è l'essere costretta a chiudermi tutta la mattina in camera a causa di una stupida disinfestazione nelle aree comuni dell'SDS; giudicando quanto ho letto sul giornalino della scuola, la disinfestazione è partita dopo che alcuni ragazzi sono stati punti da uno strano tipo di zanzara che li ha costretti a letto con la febbre per diversi giorni.

Nonostante mi sia svegliata tardi stamattina, il non poter uscire dalla mia camera ed il non avere coinquiline (grazie papà) mi ha costretta a fare tutte le cose che non avevo fatto in questi mesi, compreso le cose più impensabili: ho perso più di dure ore con il cellulare sui vari social, ho messo a posto tutta la camera dato l'inferno che non sistemavo da settimane, ho chiamato mia madre che è stata contentissima di potermi finalmente parlare per più di 5 minuti, ho pulito le mie scarpe da basket, ho video chiamato Lou che approfittando dell'interruzione delle lezioni è tornata a casa per il weekend...ho fatto talmente tante cose che, solo a ripensarci, sento una strana forma di stanchezza pervadermi.

Ora, però, sono finalmente le 3 del pomeriggio e dato che, per fortuna, Freeman ha avuto la felice idea di anticipare l'allenamento di domani in maniera tale da intensificare la preparazione, sono nello spogliatoio con le altre; non saremo tutte, dato che molte hanno avuto la felice idea di tornare già a casa, ma Freeman ha comunque insistito per non sprecare tempo e massimizzare qualsiasi tipo di profitto che possiamo trarre anche dagli allenamenti più brevi.

«Ragazze ci vuole ancora molto?» sentiamo Freeman urlare dalla palestra mentre siamo ancora tutte affaccendate nel preparaci.

«Arriviamo.» urlo per poi incitare le altre a muoversi; dovrei essere io la prima a darmi una mossa dato che sono ancora in mutande perché non riesco a trovare i pantaloncini nel borsone.

«Io non ho ancora capito perché siamo qui di sabato pomeriggio...» si chiede retorica Jade,con aria scocciata, mentre si infila una canotta verde.

«Perché così domani possiamo riposarci o tornare a casa.» le spiega semplicemente Jean; a quanto ho capito dai discorsi di prima, lei torna a casa dopo l'allenamento quindi capisco perfettamente il suo tono allegro e rilassato.

«Ma fatemi capire...dopo tornate tutte a casa? Non viene nessuna alla festa di stasera?» chiede Jade, come colpita dalle parole della compagna.

«Io ci sono.» si affrettano a rispondere in coro Toril e Wellie per poi guardarsi e sorridersi a vicenda.

«Sì, anche io» rispondo, mentre finisco di allacciarmi le scarpe, guadagnandomi il sorrisetto di Jade e l'occhiolino di Toril.

«Vi dico soltanto che una festa senza Katherine Becker è come un gin tonic senza ghiaccio...una merda.» chiude il discorso Kaira mentre ci dirigiamo verso la palestra; al suono delle parole della mora scoppiamo tutte a ridere e sarebbe stato impossibile non farlo dato il tono e la spontaneità con cui ha reso il concetto.

«Infatti stavo pensando di saltare l'allenamento ma poi ho pensato che i cocktails di stasera non si smaltiranno da soli...» si affretta ad aggiungere facendo aumentare l'intenta delle nostre risate.

«Ah quindi c'è una festa stasera Becker?» chiede Freeman dando pieno esempio dei suoi superpoteri.

Anche se nessuna ricerca scientifica è ancora riuscita a spiegarne la nascita o i motivi dello sviluppo, è risaputo che coach Freeman ha un superpotere particolare: ha l'udito più sviluppato di quello dei pipistrelli. È abbastanza inquietante da ammettere ma Freeman riesce a sentire anche il sussurro più irrilevante e silenzioso, talmente tanto da incutere terrore a chiunque voglia anche solo provare ad aprir bocca in sua presenza; non oso immaginare come possa convivere con questa cosa la moglie. Adesso, ad esempio, Kaira non era nemmeno davvero entrata in palestra (aveva solo messo un solo piede dentro) ma lui ha sentito con facilità ciò che ci ha detto nonostante si trovasse a diversi metri di distanza, vicino alle panchine per la precisione.

BARCODEWhere stories live. Discover now