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Eravamo ancora abbracciati finché lui non scattò all'indietro con gli occhi sgranati.
"La partita..Ethan!" Disse correndo via, restai imbambolata pensando al come fosse bravo a rovinare i momenti romantici, sospirai sconfitta con l'intenzione di andare a vedere anch'io, ma poi la porta si riaprì con Alex che saltellava porgendomi la mano.
"Dai, dai" mi incitò e mi sbrigai felice che fosse tornato indietro.
Ovviamente ci eravamo persi la prima parte della partita e al nostro ritorno Max disse ad Alex che Ethan voleva parlargli magari durante la pausa, cosi per non lasciarmi in mezzo a Max, con cui avevo una rissa in sospeso, e Dove, che voleva uccidermi a tutti i cosi, Alex mi portò con sé negli spogliatoi, cosa per cui ci pentimmo entrambi.
Appena spalancata la porta, mi ritrovai circondata da un gruppo di ragazzi, uno più figo dell'altro, tutti a torso nudo che giocavano a schizzarsi l'acqua addosso..beh, era una cosa piuttosto eccitante, ma non tanto quanto vedere Alex piegato a novanta che parlava con quel Ethan, lo stesso ragazzo che avevo visto in compagnia di Max.
La mia attenzione finì ancora una volta su alcuni ragazzi che si stavano togliendo anche i pantaloni, rischiai che mi cascassero le mascelle per quanto stavo sbavando davanti a quella scena, per mia sfortuna Alex se ne accorse e li fulminò con gli occhi uno a uno.
"Ragazzi, vi dispiace? È la mia ragazza. Joe, amico, tirati su quei dannati pantaloni" lo avvertì minaccioso mentre Ethan se la rideva dietro, focalizzandomi di più sulla sua figura, notai che lui era addirittura in boxer.
"Scusa amico. Devo dire che è piuttosto attraente, più di quando immaginassimo" ribattè Joe per conto di tutti e io non feci altro che essere lusingata, divertita e imbarazzata.
"Gli apprezzamenti tieniteli per te, amico" disse Alex.
"Ok, ok" Joe mi fece l'occhiolino e io guardai il soffitto mentre alla fine si calava ugualmente i pantaloni.
Poco dopo, quella volta per fortuna, Alex mi attirò fra le sue braccia coprendomi gli occhi e io inalai il suo profumo illegale quanto calmante.
"...Perciò salta tutto?" Chiese Ethan.
"No, solo al compleanno, non manca poi tanto, ma conto su di te per ogni evenienza" si scambiarono un pugno amichevole e prima di farmi uscire da lì, venni presentata a Ethan, cosa che mi permise di capire molte cose come il perché girasse con quel sottospecie di...Max; era gay, ma veramente gay con uno strano modo di confondere la gente, perché allo stesso tempo sembrava il ragazzo più etero del pianeta, cosa che lo aiutava a farsi desiderare dalle ragazze.

Alla fine la partita lo aveva vinto la squadra di Ethan e al termine della giornata scolastica, Alex si auto invitò da me, quindi tornammo insieme a  casa mia parlando di come poteva andare meglio se lui non si fosse comportato da scemo.
"Immaginati la situazione; ti ritrovi il ragazzo che ti piace accanto a te che ti sorride, ben sapendo che quel sorriso ti fa impazzire, e che cerca di parlarti quando tu, invece, vorresti solo saltargli addosso e diciamo stuprarlo sul posto. Ma poi dall'altro canto hai una specie di ragazzo che dovresti lasciare assolutamente se vuoi stare con quello che realmente ti piace" spiegò convintissimo e io risi fra me e me.
"Stuprarmi? Questo sarebbe un modo bizzarro per dire che ti spiace per avermi fatta stare male e che mi ami infinitamente?" Lo corressi.
"Ok, si, mi arrendo" annuì ancora, Poggiò il braccio intorno alle mie spalle e mi diede un bacio.

Giungemmo davanti a casa e tirai fuori le chiavi con fatica siccome Alex mi stava torturando il viso e il collo, in più mi tenne in trappola con una stretta decisa.
"Sto morendo di fame, per il tuo bene fammi aprire sta mal-".
"Liliana!" Il mio vicino mi chiamò uscendo da casa, dalla fretta rischiò di inciampare essendo un po vecchiotto e avendo in mano un pacco più pesante di quanto non sembrerebbe.
"Signor Stainfield, stia attendo!" Mi liberai da Alex e gli andai incontro.
"Oh grazie, cara. È arrivato questo pacco per tuo padre e per non farlo rimandare dietro l'ho preso io" me lo diede e quasi caddi in avanti per il peso improvviso.
"Oh, grazie mille" lo salutai e lanciai le chiavi ad Alex per fargli aprire le porte.
"Si accomodi, signorina" mi fece un inchino ed entrai in casa, lasciai il pacco in salotto e andai subito in cucina per mettere qualcosa sotto i denti.
"Non so, improvvisiamo o vuoi qualcosa di straordinario e ben elaborato?" Mi affidai alla sua pigrizia e tirai fuori del pane, l'insalata, pollo, formaggio e tutte le porcherie che trovai in frigo.
"Io punto sulle patatine e il pollo" si tolse la giacchetta e la felpa lanciandoli fuori dalla cucina e piegò le maniche della maglia tirando fuori le pentole.

"Ci stiamo avvicinando solo a marzo, alle vacanze estive ci pensiamo dopo, magari?" Ricordò lasciandomi un altro bacio sul collo; ero seduta sul tappeto in salotto in mezzo alle sue gambe e parlando, finimmo sull'argomento dei miei dicciott'anni e non sopportando di dover parlare di me, sviai la conversazione su come avremmo potuto trascorrere insieme le vacanze estive.
"Ok, però se ci venisse in mente di andare ad esempio in un'altra città, forse dovremmo già pensare alle prenotazioni. Sai, farle all'ultimo minuto ci potrebbe costare una fortuna" spiegai gettando in bocca altri cioccolatini, Alex mi beccò e mi tolse il pacchetto colpendomi la mano.
"Ehi!" Mi lamentai e mi costrinse ad alzarmi per stare accanto a lui sul divano.
"Mi sento il culo piatto" borbottai e mi girò dai fianchi guardando dietro.
"Mhm, credo sia perfetto cosi, fidati" constatò palpeggiandolo e lo colpii di rimando a prima.
Mi tirò all'indietro e gli finii addosso rigirandomi continuamente per stare meglio nelle sue braccia.
"Ti ho mai detto che hai degli occhi stupendi?".
"Alex, sono marroni, comuni. E poi senti chi parla, Mr ho gli occhi che mi aiutano ad essere più figo di quanto già non sia" scimmiottai. Lui aggrottó la fronte.
"Così, sarei figo" ci avrei scommesso che sarebbe stata l'unica parte che avrebbe afferrato.
"Non l'ho mai detto".
"Oh, piccola, l'hai detto. L'hai detto eccome" e fu in un attimo che le sue labbra toccarono le mie.

Solo Sesso Per DifesaWhere stories live. Discover now