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Canzone del capitolo:
Radioactive- Imagine Dragons.

Osservai il ragazzo di cui cinque minuti prima non ne conoscevo nemmeno il nome, i capelli neri erano legati in una piccola crocchia, il petto nudo era ben scolpito e per la prima volta potevo vedere i tatuaggi su di esso.

Aveva una frase scritta sulle clavicole "Come to Me" in modo elegante, una maschera di hannya sullo stomaco e altri disegni neri alla parte inferiore della pancia piatta, sui lati del bacino.

Continuai a osservarlo fino a quando mi ricordai che mi stesse guardando a sua volta così alzai lo sguardo e incontrai i suoi occhi.

Le sopracciglia erano corrugate formando un enorme solco tra di esse, la mascella era tesa e le vene sul suo collo erano sul punto di esplodere.

Le pupille dei suoi occhi erano completamente dilatate rendendoli scuri e inquietanti.

Passò lo sguardo su di Aaron e poi lo riportò su di me, continuò a fissarmi finché non suonò la campanella d'inizio e la folla esplose.

Riuscii a vedere sulle punte Cameron tirare diversi pugni ben assestati all'avversario facendogli sanguinare in poco tempo un sopracciglio e le labbra.

Il ragazzo era lento e impacciato, ma quando assestava un colpo era molto forte.
Cameron riusciva a schivarli abilmente facendo sì che si stancasse velocemente nel tirare pugni all'aria, si scaraventò sul ragazzo assestandogli diversi pugni e fui quasi sicura che gli ruppe il setto nasale.

Dopo vari pugni e calci il ragazzo sanguinante rimase per terra ormai privo di sensi e così cominciò il conto alla rovescia.

Non appena arrivarono allo zero la folla si fiondò verso il ring e l'uomo col megafono alzò il braccio di Cameron dichiarandolo vincitore.

"È ora di ritirare la vincita!" disse Aaron sfregandosi le mani.

"Cosa? Hai scommesso su di Cameron?"

"Sì, facciamo sempre così"

Ci avvicinammo a un tavolo dove un ragazzo consegnava diverse mazzette ai fortunati che avevano vinto, Aaron si avvicinò al tavolo e il ragazzo gli diede un gran bel gruzzolo, forse questo era uno dei modi in cui guadagnavano soldi.

"Andiamo"

"A casa?"

"No, da Cameron"

"Cosa? No, quando ha visto che ero qui era furioso"

"Se non lo incontri qui lo incontrerai lo stesso a casa e dovrai subirti lo stesso una ramanzina perciò andiamo" circondai il braccio del moro per non essere scaraventata via da qualche ubriacone, attraversammo un lungo corridoio pieno di muffa e ragnatele e arrivati al fondo Aaron bussò ad una porta in metallo.

"Hey amico, possiamo entrare?"

"Sì" quando Aaron aprì la porta gli occhi infuriati di Cameron si puntarono su di me, scostai lo sguardo cercando di guardare tutto tranne che lui.

"Che cavolo ci fa qui?" chiese con tono rude e duro facendomi quasi spavento.

"Su Cam, non arrabbiarti"

"Ti avevo detto di non portarla" mi voltai sentendomi offesa, io ero lì presente e poteva non parlare di me come se fossi un cane.

"Lo sai che odio quando non mi si dà retta" disse poi guardandomi.

"Sì, lo so" sbuffò Aaron.

Guardai il naso da cui c'era ormai del sangue secco e la sua mascella dove riportava un enorme livido violaceo.

Come To MeWhere stories live. Discover now