🐍Prisoner Hearts🐍

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Prisoner Hearts di 
sallyclaim

DECISAMENTE UNA LETTURA CARINA!

"Prisoner Hearts" è un'opera che inizia con una dedica e un prologo che potrebbero essere definiti una vera e propria bomba letteraria. Entrambi sono accattivanti e avvincenti, creando un'atmosfera intrigante che attira immediatamente l'attenzione del lettore.

Lo stile di scrittura dell'autrice è un punto di forza evidente, pulito e scorrevole, si adatta perfettamente al tipo di storia proposta. La padronanza grammaticale è buona, confermando la competenza dell'autrice nel gestire la lingua italiana.

Sebbene la trama non si distingua per la sua originalità, è ben pensata e strutturata in modo equilibrato. All'inizio mi ha dato la sensazione che fosse un copia e incolla della storia di Joker e Harley Queen, dove lei prima di perdere la testa per il villain del Comix, era la sua psichiatra.

Anche perchè la nostra protagonista è tutt'altro che professionale, cioè tratta il protagonista già al loro primo incontro come se fosse un suo amico, gli fa togliere le manette e peraltro è pure da sola con lui!

In molte parti, non facevo altro che ripetermi: "Keira, ma che ca**o fai?!"

Con ciò dico che si dovrebbe migliorare la credibilità dei dialoghi e soprattutto i comportamenti di lei! E mi chiederete: perché? Perchè posso dirvi, da infermiera che ha lavorato davvero con individui mentalmente infermi e instabili, che è davvero impossibile starsene tranquillamente seduti come fa la nostra protagonista quando parla con Nigel. L'unica opzione fattibile è che il paziente sia almeno in parte sedato, ma lui è bello arzillo e se la tira anche con le sue battute a sfondo sessuale. 

L'intrigo è presente, e l'uso dello show don't tell contribuisce a una comprensione più profonda degli eventi. L'intreccio della trama è abbastanza accattivante, ma tutto questo procastinare nel dare una spiegazione, alla lunga, porta altro che frustazione.

I dialoghi sono ben impostati. Realistici? Se riflettiamo sul fatto che il nostro protagonista non sta bene con la capoccia, allora sì, possiamo considerarli anche realistici. 

Alcune parti della storia lasciano un sapore amore in bocca, confermando la capacità dell'autrice di trasmettere i sentimenti in modo coinvolgente.

I personaggi sono ben definiti ma poco realistici, soprattutto Keira.
Ho trovato alcuni comportamenti e reazioni molto estreme ma qui alzo le mani a causa dei temi trattati. La storia è consigliata a un pubblico adulto e a persone non particolarmente sensibili, date le tematiche affrontate e le scene di violenza vividamente descritte.

Peccato che con l'avanzare della lettura, la storia abbia iniziato a piacermi sempre meno, la dedica e il prologo iniziale erano davvero molto ma molto promettenti! 

Concludo dicendo, che alla fine, tutti meritiamo di essere amati, eppure durante la lettura, una domanda ronzava continuamente nelle mia mente: come si può amare chi è pronto a oscurare la tua luce?

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