24. Una giornata tutta al contrario

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Sanem entrò in ufficio.

"Ah, eccola." disse Can quando la vide.

"Sanem?" la chiamò Guliz in tono allegro.

"Guliz?" rispose lei nello stesso tono, abbracciandola.

"Come va? Ti trovo in splendida forma." disse Sanem.
Su Guliz, nonostante gli anni, d'impatto c'era poco da dire. Esteticamente era rimasta la stessa, solo i vestiti forse erano "più lussuosi". Altri cambiamenti se c'erano, erano ancora tutti da vedere.

"Oh, grazie. Anche tu, hai un aspetto fantastico. Come sei cambiata!" aggiunse squadrandola.

Non si vedevano da anni, e sicuramente fu uno shock per lei vederla così. Non poteva neanche immaginare che cosa avesse passato dopo la sua partenza. Davanti a sé trovò una Sanem più matura e sicura di sé anche solo dal portamento. Una donna a tutti gli effetti, abbronzatissima, con i capelli lunghi e voluminosi acconciati con delle leggere onde che incorniciavano il suo viso appena truccato. Indossava un completo a due pezzi, composto da una gonna lunga nera a vita alta fin sotto alle ginocchia avente una banda bianca su tutto il bordo. E un top coordinato che si intravedeva da sotto una giacca formale, bianca con bottoni oro. Ai piedi degli stivali a calzino bianchi intonati. Completavano il look i suoi "gioielli" più importanti. L'immancabile spilla dell'Albatros tra i capelli, l'anello di fidanzamento, insieme alla fede nuziale alla mano sinistra, mentre sull'anulare della mano destra portava l'anello con la pietra di luna, abbinata alla collana e agli orecchini che Can le aveva regalato negli anni. Ad essa si aggiungeva una collana dedicata alla sua famiglia. Si trattava di un fine girocollo con al centro un piccolo cuore rosso ambra, ricavato dalla collana che Can le aveva fatto dono molti anni prima, ai cui lati, erano presenti i simboli che li rappresentavano. A sinistra del cuore un piccolo Albatros e una fenice stilizzati, aggrovigliati in volo, mentre a destra i tre piccoli elementi: una fiamma, una stellina e una piccola onda del mare a rappresentare le cose più preziose al mondo. I suoi figli.

"Il signor Can mi stava giusto confermando che vi siete sposati, e avete tre figli, giusto?" chiese una volta squadrata ben bene da capo a piedi.

"Gemelli." precisò Sanem.

"3 gemelli?Addirittura? Congratulazioni allora." disse sorridente e avida di pettegolezzi come sempre.

"Mh... grazie Guliz. Vedo che sei sempre sul pezzo, eh... non perdi tempo." rispose Sanem riconoscendo la sua vecchia collega.

"E quindi... Sei tu l'attrice per la pubblicità del marchio di abbigliamento?" chiese in tono formale.

"Mh mh." rispose lei facendo sì con la testa.

"Com'è possibile? Voglio dire... perché non ne sapevo niente?" chiese Sanem lanciando uno sguardo a suo marito.

Can ricambiò lo sguardo in silenzio. Era senza parole, sconcertato anche lui.

"Perchè volevo che fosse una sorpresa." rispose lei sorridente.

Sanem finse un sorriso gentile per nascondere il nervoso. "E ci sei riuscita." rispose sorridendole, per poi voltarsi seria verso Can.

"Anche per me è stata una sorpresa." confermò lui prima che lei potesse dire alcunchè.

"Com'è possibile?" chiese Sanem perplessa.

"Molto semplice, Sanem cara..." rispose Guliz che ovviamente stava ascoltando tutto. "Perché conosco una persona all'interno dell'agenzia di casting. Ormai, mi seguono da anni, perciò ho chiesto un favore e me lo hanno fatto. Tutto qui." rispose con nonchalance e quel sorrisetto malizioso sulla faccia.

"Ah, che bravi. Ottima amicizia." commentò sarcasticamente Sanem.

"E... chi sarà l'attore che mi affiancherà?" chiese Guliz.

2. QUESTO E' SOLO L'INIZIO. STORIE DI UN FUTURO DA RACCONTARE (ITA VERSION)Where stories live. Discover now