27.

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Non era passato neanche un mese e le promesse di Luke non furono mantenute come sperai. Invece di parlare al telefono ogni giorno, era come se fosse un giorno come l'altro.

Lo capivo, però. Dovevo capirlo, credo, ma non mi fece sentire di meno la sua mancanza. Mi sembrava come se non avessi niente di utile da fare per i prossimi sei mesi e questo rese la mia vita senza senso e solitaria. Ma, sapete, c'era un'altra cosa che mi preoccupava. Maledetto il mio cervello.

Dato che era passato un mese, voleva dire che c'erano altre due settimane prima del mio diploma. Mi sembrava una barzelletta ogni volta che i miei me lo facevano notare. Mi fece male la pancia a pensarci e non aiutava il fatto che avevo il ciclo.

"Ugh, stai bene? Sembra che tu stia per morire." Evan sbuffò, lanciandosi sul divano vicino a me. Era venerdì e ne eravamo entrambi contenti. In realtà, stavo cercando di non rimanere chiusa in camera per tutto il fine settimana e volevo stare con mio fratello.

"No, non sto bene. Anche tu faresti gli stessi versi miei se avessi un utero che perde sangue ogni mese." Sputai e allungai la mano per farmi passare il telefono. Non sarei riuscita a guardare un altro minuto di TMZ.

"Ew, risparmiami i dettagli. Se metti Pretty Little Liars o The Vampire Diaries non esiterò ad andarmene." Mi avvisò.

"Oh, scusami? Vuoi i dettagli?" Gli chiesi, girandomi verso di lui. "Proprio sulla mia va-"

"Smettila!" Urlò, ridendo. Lo ignorai e tornai alla televisione. Guardai tutte le cose registrate, non impressionata da tutti gli show sulle macchine che mio papà guardava.

"Almeno non sono incinta." Aggiunsi e lui fece una smorfia di disgusto. "Perché non hai voluto invitare nessuno?" Chiesi ad Evan mentre mettevo Netflix. Fece spallucce e lo stuzzicai. "Seriamente, i nostri sono fuori. Di solito inviti sempre i tuoi amici quando i nostri genitori vanno a cenare fuori."

"Non lo so... sei stata un po' giù di morale ultimamente per Luke." Fece di nuovo spallucce e io dissi un forte 'aw'.

"Sei il fratello migliore!" Dissi. Alzò gli occhi ma non riuscì a trattenere un sorriso.

"Questo non significa che mi farai soffrire e guardare quattro ragazze che cercano di scoprire chi è A, però." Mi avvertì ancora una volta e alzai le mani a mo' di arresa.

-

"Pizza!" Urlai, chiudendo la porta col piede. Evan saltò in piedi mentre io appoggiavo i due cartoni nel tavolo della sala da pranzo. "Sai cosa? Non ho mai mangiato una pizza intera prima d'ora ma ne sono tentata ora come ora." Ammisi.

"Non trattenerti." Rise, prendendo una fetta dalla scatola. Avevo l'acquolina in bocca per il formaggio sciolto.

"Fidati, non è quello che sto pensando di fare." Dissi, iniziando ad andare verso la cucina per prendere dei fazzoletti. "Se non togli la soda dal divano, la mamma ti ucciderà." Gli puntai un dito addosso e mise un cuscino sopra la macchia. Alzai gli occhi al cielo e andai in cucina.

Una volta ritornata, il mio telefono squillò vicino a Evan. Rispose senza guardare chi stava chiamando.

"Pronto?" Disse, con voce profonda. Corsi da lui e lo colpii sul braccio. Sentii immediatamente la voce di Luke dall'altra parte del telefono.

"Ti uccido!" Sussurrai minacciandolo e tolsi il telefono dalla sua mano. "Torno subito, okay?" Dissi prima di salire al piano di sopra per parlare con Luke.

"Ci sei?" Chiesi e ride. "Scusa, mio fratello è un idiota." Sospirai.

"E' patetico dire che avevo pensato che fossi con un ragazzo?" Rise.

"Cosa avresti fatto se fosse stato vero?" Chiesi, appoggiandomi sul muro delle scale.

"Probabilmente sarei geloso, ad essere sincero."

"Ohh. Quindi sei quel tipo di ragazzo?"

"Sfortunatamente," sospirò drammaticamente. "Comunque, come stai? Cosa stai facendo?"

"Sono con mio fratello. E' passato un po' di tempo ma... è molto gentile ultimamente." Sorriso. Sentii un rumore provenire dall'angolo e gemetti. "E sta anche origliando!" Urlai per essere sicura che sentisse. Sentii dei passi e risi sotto i baffi.

"Be', non voglio trattenerti..."

"No, no, Luke, non preoccuparti. Vedo Evan ogni giorno, praticamente. Escludendo un paio di anni. Non avevi un concerto questa sera, giusto? Cosa stavi facendo?"

"Ho scritto tutto il giorno. Mi hai aiutato molto." Disse e lo sentii sorridere attraverso il telefono.

"Mi fa piacere essere utile mentre tu sei... dove sei? In Texas?" Piegai la testa.

"Yep. Texas. Non è chiamato tipo... lo stato a forma di stivale? O cappello? Non lo so, ho un casino in testa." Sospirò e non riuscii a non ridere.

"Hmm.. penso tu stia pensando all'Italia." Smisi di ridere. "Sembra che tu abbia bisogno di dormire."

"Sì. Ugh, è passato un po' di tempo dall'ultima dormita notturna."

"Per favore dormi... so che non è così facile ma fidati, sto bene, tutto è apposto." Sussurrai, non volendo farmi sentire da mio fratello.

"Questo mi aiuta molto... E' quasi l'una di notte qua, quindi cercherò di dormire, credo." Disse dall'altra parte. "Vorrei poter parlare con te tutta la notte."

"Anch'io... ma devi riprenderti. Hai un meet&greet domani. Riprenditi e sii felice per i tuoi fans, okay?" Dissi, ricordandomi quello che avevo letto online. "Buonanotte, ti amo."

"Ti amo anch'io, Kristen... Buonanotte," rispose e agganciai prima che diventassimo una di quelle coppie strane che litigano su chi deve mettere giù prima.

Faceva male sentirmi come se lo stessi respingendo. Non volevo allontanarlo, ma sapevo che doveva dormire. DI sicuro non l'aveva fatto per un paio di giorni, mi importava di più delle sue fans che dei miei stessi sentimenti.

Guardai il telefono un'ultima volta prima di metterlo nella tasca della felpa e ritornare in salotto.

"Che ne dici se riassumiamo questo orribile, merdoso, divertente film horror?" Mi sedetti sul divano per quella che sembrava la centesima volta e sorrisi ad Evan. "Oddio, sto morendo di fame. Faresti meglio a non aver mangiato entrambe le pizze, cioè so che sono stata un po' al telefono con Luke e che la pizza ti tenta ma ti uccido." Ridi, lo stomaco che brontolava. Aprii lo scatolone della mia pizza e ne presi immediatamente una fetta per poi morderla.

Gli sorrisi e ricambiò prima di riassumere il film.





How to have sex with a rock star (traduzione italiana) // Luke Hemmings [COMPLETED].Where stories live. Discover now