5.

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"Dove stai andando?"

Mi sembrava di essere stata di fronte a lui per circa tre minuti a fissarlo con gli occhi spalancati. Forza, Kristen, pensa a qualcos'altro che non sia "Oh mio dio." 

Dove stavo andando?

Ritornai alla reatlà e pensai a cosa dire. Me ne stavo andando perchè decisi che non ero niente in confronto alle ragazze con cui eri. Quindi perchè sei difronte a me?

"Non ti avevo vis- cioè, stavo prendendo.. la mia amica mi stava, uhm, chiamando ma-" balbettai, dicendo quattro scuse in una sola volta. Mi sentii meglio quando iniziò a ridacchiare. Normalmente, se qualcuno avesse riso di me, mi sarei sotterrata, ma la sua risata era quasi d'aiuto. 

"Te ne stavi andando?" Chiese, diretto.

Merda. Cosa avrei dovuto dire?

"Uh.." iniziai, ma quando lo vidi alzare le sopracciglia, aspettando una risposta, sospirai. "Sì, credo." Fui contenta del fatto che era buio perchè le mie guance erano probabilmente rosse.

"Credi?" chiese, lasciandosi scappare un'altra risata. "Beh, non voglio intrattenerti se stavi per andare via, ma considereresti restare se ti offrissi un drink?"

Mi bloccai quando lo guardai. I suoi occhi si illuminavano ogni volta che le luci partivano e si muoveva il percing sul labbro con la lingua.

Nessun ragazzo mi aveva mai offerto un drink prima d'allora.

Beh, credo che sarei dovuta andare in un bar o in un club per questo, giusto?

"Non devi per forza.." Dissi, scuotendo la testa. Penso di averlo detto troppo velocemente perché alzò un sopracciglio e rise. Tossii prima di alzarmi sulle punte per parlargli all'orecchio. Quando le feci, posò una mano sulla mia schiena. "Non devi per forza." Dissi un po' più forte e lui alzò gli occhi quando mi allontanai, rimuovendo la sua mano.

Il posto dov'era la sua mano sembrava andare a fuoco.

"Allora vuoi andare da un'altra parte così possiamo parlare normalmente?" Chiese, senza abbassarsi per farsi sentire. Credo che fosse abituato ad urlare.

Perchè era un cantante.

Non per altri motivi...

Strizzai gli occhi, cercando di liberarmi di pensieri inappropriati.

E' di fronte a te! Ora non è il momento di fantasticare.

"Dove?" dissi, urlando e seguendolo quando iniziò a camminare. Mi portò al piano superiore, e presto avevano davanti una porta. Quando la aprì, vidi la lobby di un'hotel. Quando chiuse la porte, riuscivo a sentirlo normalmente senza dover urlare. 

"La mia stanza?" Alzò le spalle, e mi accigliai, sorridendogli insicura. "Sai cosa? Sembrava molto terrificante," rise, alzando le mani. "Avrei dovuto dire la nostra stanza d'hotel, dato che la condivido con Ashton. E penso sia con un paio di persone.

"Sembra divertente," Dissi, scollando le spalle, cercando di sembrare più calma di quello che mi sentivo. Mi sembrava di stare per esplodere.

"Okay, uh, figo." Sembrava preso alla sprovvista, non sapendo esattamente cosa dire. Da una parte, mi faceva sentire meno in imbarazza, ma d'altro canto, mi faceva sentire strana. Non dovrebbe essere perfettamente facile per lui parlare con le ragazze? Iniziò a traversare la lobby, andando verso l'ascensore.

Avrei dovuto dire che l'hotel era fantastico. Il club sembrava okay, ma non avevo niente con cui confrontarlo, quindi non ne avevo idea. Ma ero stata in un paio di hotel, e quello dov'ero quella notte era il più bello di tutti. Avrei solo sognato di passare una notte là.

How to have sex with a rock star (traduzione italiana) // Luke Hemmings [COMPLETED].Where stories live. Discover now