30.

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Mancavano tre ore al mio diploma quando stavo finalmente cercando nel mio orribile e incasinato armadio il vestito intoccato che avevo protetto con altri vestiti. Ripensai a quando Luke lo aveva comprato per me il giorno che eravamo andati al centro commerciale. Mi ricordai delle fans che erano lì. Risi tra me e me, andando verso il letto e mi sedetti per osservare i semplici ma bellissimi dettagli presenti sul vestito. Era semplicemente il vestito più bello che avessi mai avuto e ricordare che me l'aveva preso Luke me lo fece amare ancora di più.

Per quanto volessi rimanere sdraiata sul letto vicino al vestito perfetto e pensare a Luke e a quando sarebbe ritornato, sapevo che avrei dovuto sbrigarmi a finire di prepararmi. Indossai velocemente un paio di mutandine bellissime, mi misi il vestito, e guardai nello specchio i miei capelli e il trucco che avevo già completato una volta sveglia. Oltre ad qualche sbavatura dell'eyeliner, era tutto perfetto. Mi sentivo bella. Portai le mani sulla schiena e cercai di alzare la zip ma ci riuscii fino a metà. Mi lamentai, incrociando le braccia che mi facevano sembrare come un T-Rex in quel momento.

"Evan?" Urlai, pensando all'unica persona che sarebbe stata in grado di aiutarmi dato che mio papà stava prenotando per la cena e mia mamma stava finendo di prepararsi. Un'altra cosa di cui fui a conoscenza, Evan saltò scuola e aveva detto che sarebbe stato presente alla mia cerimonia, così avrebbe potuto dormire. "Puoi aiutarmi con una cosa?!" Urlai di nuovo dopo non aver sentito nessuna risposta ma, per fortuna, la seconda volta mi portò fortuna. Sentii la sua porta aprirsi e poi dei passi finché non aprì la mia.

Una volta entrato, mi accigliai per quello che stava indossando. Aveva una camicia casual, dei jeans neri e delle scarpe in qualche modo eleganti, e non la sua tipica maglietta, pantaloni da basket e Nike come sempre.

"Cosa vuoi?" chiese, incrociando le braccia e appoggiandosi al muro.

"Ti stavo per chiedere di chiudermi la zip del vestito, ma..." piegai la testa di lato e indicai il suo outfit. "Perché sei vestito meglio del solito?" Chiesi, trovandolo strano. Evan avrebbe preferito stare male che vestirsi in modo elegante.

"Un ragazzo non può vestirsi bene quando vuole?" sbuffò, facendomi alzare gli occhi al cielo. "Vengo al tuo diploma, idiota" ammise.

"Davvero?!" Sorrisi e cercai di stare calma ma ero molto contenta, dato che l'ultima volta che ci avevo parlato sembrava stesse sul punto di morire.

"Dai, smettila di sembrare sorpresa... farai tardi se continui a distrarti così," gemette, camminando verso di me e chiudendomi il vestito con facilità. Mi girai per guardarlo e prima che potesse andare via, lo abbracciai e lo strinsi forte. "Ew, levati!"

"No!" Dissi, sciogliendo un po' l'abbraccio ma continuando a stringerlo. "Ti voglio bene, Evan."

"Ugh..." sembrò disgustato e stava cercando con tutta la sua forza di staccarsi da me.

"Non finirò mai di prepararmi a questo punto.." lo strinsi di nuovo e rise.

"Ti voglio bene anch'io, okay? Puoi lasciarmi andare adesso?"

"Sì," mi allontanai e lo vidi sorridere. "Esci dalla mia stanza, brutto."

Iniziò a ridere a crepapelle e cercò di colpirmi ma lo spinsi verso la porta. Una volta andato fuori, ridacchiai leggermente e mi guardai di nuovo allo specchio e presi il telefono, scattando una foto.

k: *foto*

k: sono così triste che tu non possa essere qua.. \':

Dopo aver controllato i capelli e il trucco, mi infilai i tacchi, la toga, afferrai il capello e andai al piano di sotto per trovare i miei genitori che ci dicevano di andare in macchina sennò saremmo arrivati in ritardo.

How to have sex with a rock star (traduzione italiana) // Luke Hemmings [COMPLETED].Onde histórias criam vida. Descubra agora