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|  ATTENZIONE  |
Il capitolo contiene riferimenti sessuali espliciti. Sconsigliata la lettura ai minori di quattordici anni e a coloro che non sono interessati. Il capitolo non influisce nella storia.

"Hai un buon profumo" sorrido alla sua ultima affermazione e mi sistemo meglio in braccio a lui, mettendomi a cavalcioni sul suo bacino per stargli più vicina. Le sue mani scivolano sui miei fianchi, per proseguire verso il mio fondoschiena e stringere la mia carne.
"A che ora accendono le telecamere?" scivolo più vicino al suo bacino, facendo sfiorare le nostre intimità attraverso i vestiti.
"Alle cinque e mezza" morde leggermente la pelle del mio collo e io in risposta gli tiro leggermente i capelli
"Allora abbiamo abbastanza tempo" ci guardiamo negli occhi e vedo quella scintilla di eccitazione attraversare il suo sguardo "ma se non te la senti..." faccio per allontanarmi, ma vengo sollevata da Alex, ritrovandomi sdraiata sul divanetto con lui sopra. Si toglie velocemente la maglia e sorregge il suo peso tenendosi con le braccia ai lati del mio volto.
Nel mentre che io faccio scorrere le mani su tutti i muscoli del suo busto, lui si sposta direttamente sul mio collo, soffermandosi su un punto in particolare, succhiando con forza e levigando il segno con la lingua.
Lentamente scende e arriva alla clavicola, dove incontra la maglia del mio pigiama. Porta le mani sui miei fianchi e sfila la prima barriera che bloccava il suo percorso. Mi osserva un attimo, per poi tornare con le labbra sul mio corpo.
Riprende a tracciare una scia umida di baci dalla clavicola fino alla valle tra i seni, dove si ferma nuovamente. Alza lo sguardo verso di me e, probabilmente notando la mia espressione, sorride leggermente.
Porta le mani dietro la mia schiena, che io inarco per aiutarlo nei movimenti, e, con un abile gesto, slaccia il reggiseno, per poi farlo scivolare lungo le mie braccia e lanciarlo da qualche parte sul pavimento.
Quando mi sorride, arrossisco violentemente, facendo ridacchiare Alex, che si sposta sopra di me e riporta il suo viso davanti al mio. Continuando a guardarmi negli occhi, stringe leggermente il mio seno, costringendomi a interrompere il contatto visivo dal piacere.
Riprende a baciarmi sulle labbra, così attutendo i piccoli gemiti che sfuggono al mio controllo.
Scende con le labbra su tutto il mio corpo, soffermandosi particolarmente sul seno, per poi fermarsi appena sopra l'elastico dei miei pantaloni. Lentamente sfila il tessuto leggero del pigiama, rimanendo leggermente piegato su di me e guardando nella mia direzione, accennando un ghigno che mi fa impazzire.
Lascia un bacio sopra il tessuto dell'ultimo indumento che copre il mio corpo, per poi prendere i lembi del mio intimo e sfilarlo lentamente.
Partendo dalla caviglia, lascia una scia di baci su tutta la mia gamba destra, soffermandosi particolarmente sull'interno coscia, dove probabilmente lascerà un segno. Arriva infine alla mia intimità, sposta un secondo lo sguardo verso di me per poi portare le mani sulle mie cosce per tenerle ferme.
Lascia un bacio nello stesso punto in cui lo aveva lasciato precedentemente, ma, non avendo il tessuto in mezzo, la sensazione è completamente diversa.
Le sue labbra arrivano al mio clitoride e lo stuzzicano, nel mentre che i suoi capelli mi solleticano la pancia.
Quella sensazione che non provavo più da settimane, si fa spazio nel mio basso ventre, mentre un miliardo di brividi mi pervade.
Alex intensifica la sua presa per tenermi ferma, cosa che mi viene alquanto difficile quando la sua lingua bagna tutta la mia intimità.
All'improvviso si sposta ed infila un dito dentro di me, iniziando a muoverlo lentamente per poi accelerare. Sono movimenti precisi, consapevoli di ciò che provocano in me.
Istintivamente chiudo gli occhi, stringendoli, e mi mordo il labbro inferiore per evitare di essere troppo rumorosa.
Le labbra del moro raggiungono nuovamente il mio collo, nel mentre che il suo dito continua a pompare dentro di me. Senza preavviso aggiunge un secondo dito, che insieme al primo, mi provoca piacere.
Porto le mani sulle sue spalle per riuscire a sostenermi e, quando Alex infila un terzo dito, affondo le unghie nella sua pelle, facendolo gemere vicino al mio orecchio.
"Alex..." cerco di farmi sentire dal ragazzo piegato sul mio collo "Alex... non..."
"Shh... stai tranquilla piccola" sussurra con voce roca al mio orecchio per poi spostarsi velocemente, lasciandomi un senso di vuoto, che subito viene rimpiazzato dallo stupore quando la sua lingua sostituisce le sue dita nei movimenti.
Istintivamente porto una mano tra i suoi capelli e li tiro, facendolo gemere sulla mia intimità, che vibra a causa della sua voce roca.
Dopo l'ennesimo movimento della sua lingua, sento il mio corpo cedere, rilassandosi completamente, ed accompagnare questo senso di leggerezza con un profondo sospiro.
Mentre cerco di riprendere fiato, sento il ragazzo rimettermi il mio intimo e,  quando mi giro verso di lui, lo vedo leccarsi le labbra più gonfie e rosse del solito.
Quando mi sorride soddisfatto, arrossisco violentemente e sposto nuovamente lo sguardo verso il soffitto.
"Davvero? Adesso fai la timida? Ma smettila..." Alex mi prende in braccio e, mettendomi a cavalcioni sulle sue gambe, fa scontrare i nostri occhi "Abbiamo ancora un po' di tempo... cosa vuoi fare?"
"Avrei un'idea..." inizio a muovermi sul suo bacino, facendo strusciare le nostre intimità
"Piccola non credo di reggere tanto a lungo da farti venire di nuovo"
"Io non pensavo a me..." gli sorrido maliziosa e, continuando a spingere i miei fianchi contro ai suoi, porto le labbra sul suo collo, lasciando dei piccoli segni rossi sulla sua pelle morbida. Passando le mani sul suo petto forte, inizio ad accarezzare tutti i suoi muscoli, passando poi a baciare il suo petto, scendendo lentamente verso i suoi addominali e mettendomi in ginocchio tra le sue gambe, avendo così lo spazio necessario a lasciare piccoli segni rossi e scie bagnate con la lingua su tutto il suo busto.
Alzando lo sguardo verso di lui, noto i suoi occhi seguire attentamente i movimenti delle mie mani, mentre timidamente traccio con l'indice l'elastico dei boxer, per poi sfilare definitivamente i pantaloni del suo pigiama. Riesco a vedere il tessuto scuro dei boxer tirato ed estremamente stretto intorno alla sua erezione.
Inumidendomi leggermente le labbra guardo lo spettacolo che si presenta davanti ai miei occhi; ho visto Alex così innumerevoli volte, eppure in questo momento lui è semplicemente fantastico: i capelli disordinati sulla sua testa con alcune ciocche che gli ricadono davanti agli occhi attenti e di un magnetismo intenso, le labbra separate in cerca d'aria e gonfie dall'uso fatto precedentemente, le sue guance sono leggermente rosse dall'enfasi del momento, i muscoli delle sue braccia sono tesi mentre sostiene il peso del suo corpo appoggiandosi con le mani sul divano dietro di sé e il suo corpo è illuminato dalla luce fioca della luna che lo fa sembrare un angelo.
Non posso che non controllare poi se la luce delle telecamere è accesa o meno, preoccupata di ciò che può essere trasmesso in televisione.
Una volta recuperata la lucidità necessaria per andare avanti e avendo fotografato mentalmente l'opera d'arte seduta davanti ai miei occhi, alzo lo sguardo verso Alex, che si stava già concentrando sulla mia figura, che ha un sorriso quasi timido e le solite fossette innocenti ai lati della bocca che mi lasciano una scossa elettrica per tutto il corpo. Delicatamente, porta una mano a spostarmi i capelli da davanti al viso, per poi restare ad accarezzarmi la guancia, indirizzando il mio sguardo verso i suoi occhi.
"Non devi fare nulla se non sei tranquilla" la sua voce calma e le sue parole riguardose mi danno la forza per lasciarmi finalmente andare.
Porto le mani sull'elastico dei suoi boxer e li faccio scorrere sulle sue gambe, facendo vagare i miei occhi sul suo corpo completamente esposto.
Porto la mano sulla sua lunghezza, circondandola con le mie dita esili e iniziando a muoverla lentamente su tutta quella parte di pelle.
«Cazzo piccola» sorrido soddisfatta alla sua imprecazione e, prendendo confidenza, inizio ad aumentare il ritmo dei miei movimenti.
Mentre le sue labbra si separano in cerca d'aria, i suoi occhi si socchiudono leggermente ma senza distrarsi dai miei movimenti.
Ormai conoscendo abbastanza ciò che piace ad Alex, mi avvicino alla base della sua erezione e faccio scorrere la lingua su tutta la pelle dura del suo membro, il tutto guardandolo attraverso le mie ciglia, potendo osservare come i suoi denti iniziano a torturare il suo labbro inferiore, cercando di trattenere i gemiti. Quando faccio girare lingua sulla sua punta, butta la testa all'indietro, permettendomi di osservare la sua mascella tirata e il suo pomo d'Adamo salire e scendere quando deglutisce.
Senza smettere di muovere la mano, porto le labbra contro la sua punta, per poi far scorrere il suo membro all'interno della mia bocca, incavando le guance e cercando di non usare i denti.
La meno di Alex si incastra tra i capelli alla base della mia nuca, tirandoli leggermente e spingendo la mia testa in modo che il suo membro potesse toccare la mia gola. È una cosa che non ha mai fatto e, inizialmente, resto leggermente scioccata, allontanandomi di conseguenza.
«Scusa» immediatamente la sua mano lascia i miei capelli, posandosi nuovamente sul divano e i suoi occhi cercano i miei preoccupati.
Lasciando la presa sulla sua coscia, che mi faceva da appoggio stabile, vado in cerca della sua mano, riportandola poi tra i miei capelli. Alex li tira nuovamente e inizia a dettare i movimenti che a me non dispiace assecondare.
«Ti piace?» rialzando lo sguardo, incontro i suoi occhi sorpresi e luminosi, che attendono una mia risposta. Quando mi tira i capelli nuovamente, gemo con lui in bocca, facendo grugnire Alex di conseguenza «Cazzo, sei incredibile!»
Continuando a muovere la testa sempre più velocemente, aiutandomi con la mano nei punti che non riesco a raggiungere, sento che Alex fa sempre più fatica a contenere i suoi gemiti.
«Piccola» la sua voce è estremamente roca e il suo respiro è veloce «Se non vuoi- se non vuoi che- cazzo- non resisto ancora molto. Ti conviene spostarti» capendo cosa sta per succedere allontano la mia bocca dal suo membro, continuando a muovere la mano sempre più velocemente, portando poi la lingua sotto la sua punta, così da poter assaporare il suo piacere «Merda» Alex si svuota nella mia bocca, accompagnando il tutto con un gemito più forte e meno controllato degli altri.
Rallento i movimenti della mano fino a fermarmi, guardando come il ragazzo butta la testa all'indietro chiudendo gli occhi e separando le sue labbra per far arrivare più aria ai polmoni.
Quando gli ho rinfilato i pantaloni, lui afferra il mio polso e mi fa tornare in piedi, cingendomi i fianchi con il braccio e riportandomi a sedere sulle sue gambe.
«Pensavo fossi una ragazza innocente, ma forse mi sbagliavo» mi porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio e mi guarda intensamente negli occhi, facendomi arrossire violentemente per il suo commento.
Finita la scarica di adrenalina, iniziamo entrambi ad avere freddo con solo il pigiamo indosso, così decidiamo di rientrare in casetta, tornando ognuno nella propria stanza per non farsi beccare dalle telecamere.

Non solo Amici || Alex ||Where stories live. Discover now