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"Ciao nonno" entro nella sua stanza d'ospedale e noto la sua espressione rallegrarsi appena mi nota
"Ciao Cicia... cosa ci fai qui? Non dovresti essere a Roma? Non dirmi che ti hanno eliminata..." noto la sua preoccupazione e immediatamente gli spiego la situazione dei contagi e che sarei potuta restare a casa per una settimana, nel mentre mi tolgo la giacca e mi vado a sedere vicino a lui "E perché sei qui invece di stare con gli amici?"
"Avevo voglia di vedere la puntata con te"
"Oh già! Oggi è domenica! Stando qui ho perso la cognizione del tempo... che ore sono?" sentire il suo accento leggermente siciliano mi fa sorridere inconsciamente
"Quasi le undici... sono venuta presto altrimenti non mi facevano entrare fino alle tre e non si può perdere neanche un secondo della registrazione"
"E come mangi Cicia? Vuoi che chiedo alle signore di portarti qualcosa?" è già pronto a chiamare le infermiere con il pulsante delle emergenze, ma mi affretto a fermarlo
"Ho mandato Alex a prendere qualcosa al bar qua sorto, non preoccuparti..."
"Ho visto che si è fidanzato con quella lì... che gusti strani che ha quel ragazzo, tu sei così bella" infatti lui è innamorato di me... ma io non dovrei saperlo.
Non ho davvero voglia di parlarne ora, non dopo il bacio, così cambio velocemente argomento
"Grazie... hai visto che ho messo il maglioncino che mi hai regalato? Ti piace?" mi metto in piedi e faccio una piccola sfilata, facendo ridere il nonno
"Ti sta proprio bene quel colore... ti sta bene tutto Cicia" è la persona che mi fa più complimenti al mondo e gonfia in modo smisurato il mio ego.
Entra un'infermiera a sistemare alcuni dei macchinari che controllano i parametri del nonno e non perde l'occasione per dirmi che lui parla sempre di me e che tutte le domeniche chiede di vedermi in puntata, ricordando quanto è brava sua nipote a cantare.
Quando la signora lascia la stanza, racconto al nonno un po' di fatti curiosi sui miei compagni in casetta, passando un'intera ora a ridere con lui
Mi mancavano questi momenti...
Gli portano il pranzo e io non perdo l'occasione per fargli delle domande sulla sua salute, oltre alle mille che ho fatto in precedenza
"Ti hanno sistemato la morfina o stai ancora male?"
"In questi giorni sto meglio..."
"Hai ricominciato a mangiare?" la mamma mi aveva detto che aveva smesso per morire prima e non avevo smesso di piangere tutta la sera e, al solo pensare di dovergli fare questa domanda, sto ancora male.
"Si... il cibo fa schifo qui, quindi mangio poco, però ti prometto che ora mi rimetto in sesto e vengo a casa"
"Se me lo prometti posso darti un pezzettino di ciò che mangio io, ma solo se non lo dici a nessuno" gli sorrido e lui ricambia; restiamo a parlare per un po' di come mi sto trovando con le lezioni di canto e tutto, nel mentre lui finisce il suo pranzo.
Arriva un'infermiera a sistemare il nonno e mi dice che in corridoio c'è un ragazzo che deve darmi qualcosa.
Mi affretto a raggiungere Alex e lo trovo all'entrata del reparto, con la schiena appoggiata al muro e una mano in tasca, mentre con l'altra tiene un sacchettino ed è fermo a guardare il pavimento.
Ha quest'aurea misteriosa che lo circonda e lo rende estremamente affascinante, anche se so che è infinitamente in imbarazzo e non sta provando neanche lontanamente a essere meraviglioso... è un dono naturale
Mi posiziono davanti a lui, in modo che le mie scarpe entrino nel suo campo visivo
"Ti ho portato il pranzo..." mi da il sacchetto con il mio pranzo, senza mai guardarmi negli occhi, per poi iniziare ad andarsene
"Tu non mangi?" si ferma in mezzo al corridoio, ma non si gira ancora verso di me
"Non ho fame..."
"È la bugia più grande che potessi dire, tu hai sempre fame!" mi posiziono davanti a lui e gli sorrido, notando come le sue fossette stanno lottando per spuntare "Perché non vieni a mangiare con me? Dai che tra un po' inizia la puntata" sono estremamente a disagio con lui in questo momento, ma mi sento già in colpa per essere scappata via prima e non posso lasciarlo da solo ancora
Acconsente con un lieve movimento del capo, così ci incamminiamo stando uno di fianco all'altro, senza mai guardarci o sfiorarci. Come un vero gentiluomo mi fa entrare in stanza per prima, poggiando la mano sulla mia schiena e facendomi venire infiniti brividi.
"Ciao Alessandro" il nonno lo saluta appena lo vede entrare e, se normalmente è molto solare come persona, con lui sembra essere piuttosto scontroso, ma credo sia perché mi conosce a tal punto da sapere che, fidanzandosi con Rosmarina, mi ha ferita. Peccato che ora so il suo piano e non posso che sentirmi una stupida per non avergli mai detto nulla.
"Salve... come sta?" il ragazzo è palesemente a disagio, ma cerca comunque di sorridere
"Siamo ancora vivi..." questa frase mi colpisce al cuore come se fosse un coltello e il pensiero di poter perdere il nonno mi fa mancare il respiro, ma cerco di non darlo a vedere, tornando a sedermi vicino all'uomo che mi ha cresciuta.
Ormai mancano pochi minuti all'inizio della puntata, così accendiamo il televisore, sintonizzandoci su canale 5 e iniziando a mangiare aspettando l'arrivo di Maria in studio.

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