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|  Ele  |

Il sole di settembre consumava la mia pelle, un leggero vento aiutava lo scorrere dei miei pensieri, delle dita delicate mi stavano accarezzando il volto e il mio cuore batteva al ritmo dell'oscillare delle foglie.
Ero finalmente libera da tutto, non c'era più il macigno che mi schiacciava il petto perché lui era lì con me. Quelle erano le sue dita, sentivo il suo profumo, percepivo i suoi occhi profondi studiarmi mentre mi riscaldava l'anima.
Una nuvola coprì il sole e iniziò a fare freddo, sentì un urlo straziante, così aprì gli occhi per capire chi fosse, ma ero da sola... lui dov'era? Mi alzai e iniziai a percorre quel giardino deserto e immenso, le urla erano sempre più forti, così corsi più veloce per capire chi stesse soffrendo in quel modo. 
Era ormai notte e non avevo mai smesso di correre, ma nessuno stava più urlando, ero sola con il mio sangue gelato.
Mi guardavo intorno ma non vedevo nulla, era notte fonda, ma non potevo restare lì. Ricominciai a correre in cerca di una qualsiasi via d'uscita ma nulla, solo un altissimo cancello che separava il prato dalle tenebre più nere. Magari dall'altra parte...
Mi voltai e alle mie spalle c'era lui, mi guardava con un mezzo sorriso e le sue fossette in evidenza
"Mi sei mancata" mi abbracciò stretta e non c'era un posto diverso in cui avrei potuto desiderare di stare
Posò le sue mani sui miei fianchi e mi guardò dritto negli occhi, dando un senso a tutte le emozioni che provavo, si avvicinò lentamente fino a far incontrare le nostre labbra per la prima volta. Erano morbide e delicate, gentili nelle loro richieste. Tenni gli occhi chiusi per godermi il momento e quando restammo senza fiato ci staccammo. Riaprì gli occhi e
"Tu non hai bisogno di lui!" Guido... Eravamo nella sua camera d'albergo dove ci eravamo baciati la prima e unica volta, la luce era soffusa e c'era il profumo di vaniglia che tanto gli piace "non piangere per lui principessa, non ti merita" mi toccai le guance e sentii le lacrime cadere furtive dai miei occhi, senza chiedere il permesso di portarmi nelle tenebre; improvvisamente mi mancava il respiro e mi girava la testa, sentivo un vuoto dentro divorare lentamente ogni briciola di vita che mi era rimasta e la gola che bruciava... una crisi. Mi raggomitolai per terra, provando a calmarmi ma nulla poteva farlo. Tutto iniziò a girare intorno a me, prima la stanza e poi il giardino, gli alberi presero a cadere, il terreno si distruggeva e stavo per precipitare
"Ele!"
Caddi senza forze, senza respiro, senza nulla... un vuoto dentro di me, mentre mi trovavo da sola nelle tenebre e affogavo nelle mie stesse lacrime
"Ele svegliati!" mi tiro su di colpo e faccio un respiro profondo, sentendo finalmente dell'aria nei miei polmoni "Va tutto bene?" È Luigi, mi sta guardando preoccupato e io non so rispondergli. Cerco di capire dove sono e riconosco la mia stanza gialla, Marti e Fla non sono più qui e non so che ore possano essere.
"Si tutto ok... era solo un brutto sogno" torno a guardare il ragazzo in piedi vicino al mio letto e gli sorrido leggermente
"Sono le undici e mezza, ti ho svegliata prima del pranzo così possiamo decidere insieme cosa mangiare"
"Okay... come sono arrivata qui?" mi guarda un po' confuso e mi rendo conto che è una domanda apparentemente stupida o, comunque, lui non saprebbe rispondermi "Grazie per avermi svegliata, ora mi preparo e vengo in cucina" gli sorrido e lo osservo uscire dalla stanza.
Perché diamine ho sognato Alex? Perché ci siamo baciati? E poi Guido? Forse dovrei scrivergli, d'altronde non abbiamo mai avuto l'occasione di parlare del bacio e lui è sempre stato così gentile con me, mi dispiacerebbe non sentirlo più. Magari il sogno era semplicemente una spinta per farlo
Prendo i primi vestiti che mi capitano sotto mano e vado a prepararmi con la testa che continua a far bollire le mille sensazioni che provo.
"Quindi siamo gli unici stronzi con le lezioni il pomeriggio?" chiedo a Luigi arrivando in cucina
"Siamo i privilegiati" ridiamo entrambi per la sua affermazione, essendo consapevoli di avere sempre le lezioni prestissimo rispetto a molti altri e che oggi è il giorno di riposo
"No comunque Luca e Fla arrivano sicuramente per l'una, anche Carola dovrebbe arrivare per pranzo ma non so..." fa il vago ma sono consapevole che è il più informato sugli orari della ballerina di classico "Chri e Fra (Crytical) sono in isolamento perché hanno la febbre, Matti e Sere restano a fisioterapia fino alle due e Cosmary... lei è in camera, ma a colazione ha fatto una scenata su una cosa che hai fatto e penso sia meglio non avervi nella stessa stanza quindi, se devo scegliere, preferisco stare con te piuttosto che con lei" resto sorpresa da come lui sia super informato sulla vita di tutti, mentre io so a malapena che mi sono svegliata e forse dove sono. Sul discorso di Cosmary resto un po' confusa perché ieri l'ho completamente evitata, quindi non posso aver fatto nulla
"Intanto, chiunque sceglierebbe me" butto la mia modestia da un dirupo e mi faccio abbracciare dal narcisismo "e poi... cosa le avrei fatto se non le ho neanche parlato?"
"Ero un po' assonnato mentre lo raccontava e non ho capito molto, però ha detto che ha visto te e Alex abbracciati sul divano, ha detto anche qualcos'altro, ma sinceramente ho rimosso" prende un bicchiere d'acqua e mi spiega ciò che sa
"Ehm si... stanotte ci siamo addormentati lì, ma non capisco perché dovrebbe darle fastidio: ero un po' triste e lui mi ha aiutata, niente di strano, io e Alex siamo solo amici" Luigi mi scoppia a ridere in faccia
"Voi non siete solo amici! Ho visto come vi guardate..." ammicca con un sorrisetto furbo, facendomi arrossire
"Non ci guardiamo in nessun modo! Siamo amici, punto. E poi io credo di avere qualcun altro fuori... facciamo le piadine?" apro il frigo e mi nascondo dietro le ante
"Ah no, non provare a cambiare discorso! Cosa vuol dire credo?" chiede curioso, piantandosi davanti a me e impedendomi di scappare
"Che ci siamo baciati, solo che non abbiamo più parlato di quello che è successo e non so se gli piaccio, o se lui piace a me" gli racconto ciò che mi frulla nella testa da quando sono sveglia senza però fare riferimenti a Guido, nessuno deve sapere che è lui, non ora.
"Ciao ragazzi! Cosa mangiamo?" Carola interrompe nel momento giusto la conversazione
"Piadine!" riprendo a cercare nel frigo ciò che mi serve, riuscendo così a scappare alle domande di Luigi

Non solo Amici || Alex ||Where stories live. Discover now