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Apro gli occhi e noto come Alex non è più vicino a me, controllo l'orario sulla sveglia e sono solo le dieci
Come le dieci?! Perché non è suonata la sveglia alle nove? Devo uscire praticamente ora per arrivare in tempo in ospedale!!!
Mi precipito in bagno e cerco di sistemarmi il più velocemente possibile, faccio una coda per avere dei capelli abbastanza decenti e poi corro in camera per vestirmi. Metto un maglioncino fucsia, dei pantaloni a palazzo neri e poi metto tutti i miei anelli e gioielli vari. Metto il profumo che mi hanno regalato i miei al mio compleanno e mi precipito all'uscita. Passando in cucina noto come Alex è vestito di tutto punto, comodamente seduto a fare colazione.
"Ciao, perché sei così di fretta?" dà un morso alla fetta biscottata e il mio stomaco va in subbuglio, ma non è la fame
"Posso entrare in ospedale fino alle undici e non arrivo in tempo se non prendo il pullman di..." controllo sul telefono gli orari degli autobus "due minuti fa" mi lascio cadere su una sedia, sconsolata
"A parte il fatto che non puoi prendere il pullman perché nessuno deve sapere che siamo qui, però posso portarti io" mette nel lavandino le stoviglie che ha usato per la colazione e poi va all'ingresso, ovviamente io lo seguo per capire come arrivare da mio nonno
"Per caso hai il potere del teletrasporto?" chiedo ironica, presa dallo sconforto
"Dani ha la macchina..." mi mostra le chiavi della vettura del mio coinquilino e mi si gela il sangue
"No! Assolutamente no! Sai quanto è geloso della sua auto... ci ucciderebbe!"
"Allora non andremo in ospedale..." fa per posare le chiavi ma ha il suo solito sorrisino sulle labbra, quello di chi sa che è riuscito a ottenere ciò che voleva. Non gli dico niente, semplicemente mi metto la giacca e la sciarpa, infilo le mie Vans, recupero le chiavi di casa e il telefono ed esco con lui che mi segue fiero di essere riuscito nella sua impresa
Una volta in macchina, partiamo subito e accendiamo la radio per farci accompagnare nel viaggio.
"Come vanno le cose con Cosmary?" che domanda di merda Eleonora, davvero. Ma poi cosa vuoi sapere?
"Bene... come mai ti interessa?" sembra che faccia fatica a fare questa conversazione
"Sei mio amico..." la bugia più grande che potessi dire. Nel mentre siamo arrivati nel parcheggio dell'ospedale ed è ancora abbastanza presto, così abbiamo il tempo necessario per finire la conversazione
"Allora devo dirti la verità... lei non mi piace, affatto. Nel senso: è una bellissima ragazza, gentile, dolce e tutto, ma non ha quel qualcosa che mi fa dire wow" perché mi sta dicendo queste cose? E perché sono pronta a fargli altre domande?
"E cos'è che te lo fa dire?" non posso sperare dica il mio nome, non lo farebbe mai
"Non lo so, una serie di cose immagino. Nella mia testa, questa ragazza è bellissima, simpaticissima, abbastanza testarda da rendere una conversazione avvincente, è timida e si imbarazza per un nonnulla, non è espansiva e rende qualsiasi cosa speciale..." lui mi vede così?
Il fatto che mi dica tutto questo guardandomi negli occhi e sussurrandolo come se fosse un segreto, fa impazzire le farfalle nel mio stomaco.
Perdendo tutta la lucidità che mi appartiene, mi avvicino al suo volto, facendo finalmente incontrare le nostre labbra e la sensazione è la migliore che io abbia mai provato. Con una mano sostengo il mio peso sul sedile, mentre l'altra è appoggiata sul suo petto e riesce a sentire il suo cuore impazzire. Lui porta le sue mani a circondarmi le guance e la sensazione degli anelli freddi contro la mia pelle bollente mi fa venire i brividi. È un bacio intenso, ma allo stesso tempo delicato, di chi lo aspetta da tempo, ma sa che sarà la propria fine.
Ci stacchiamo e lo guardo dritto negli occhi, ma non permetto loro di scavare nella mia anima perché scendo velocemente dalla macchina e mi precipito nell'ospedale.
Non avrei mai dovuto baciarlo, ma dopo averlo fatto non sarei dovuta scappare così... sono un'idiota colossale!

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