26. La busta

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Il giorno successivo fu molto impegnativo fin dalla mattina. Can e Sanem avevano incontrato Bulut, intento a caricare altra verdura per il mercato. Si dettero appuntamento in agenzia per l'ora di pranzo. Can si raccomandò di telefonargli non appena lui e Deniz fossero arrivati all'ingresso. Sarebbero venuti loro incontro.

Una volta in azienda, non si fermarono un attimo. Fecero una riunione con il team creativo per controllare il lavoro svolto per la signora Remide, dopodichè, Sanem e Can si chiusero in ufficio per lavorare al design della copertina dei libri. Poco dopo furono raggiunti anche da Deren. Il libro, al momento, aveva la priorità. La casa editrice americana aveva comunicato che la pubblicazione del primo volume sarebbe stata tra circa due mesi e le altre due sarebbero state a distanza di altri due mesi l'uno dall'altro. Perciò il design di tutte e tre le copertine doveva essere spedito tutto in una volta.

Poi chiesero un altra riunione con i membri creativi della Sanem, ovvero con lei, Can, Cey Cey, Muzo e Deren, per approvare e modificare i packaging della nuova linea. Finita anche quella riunione, si fece l'ora di pranzo. Mentre i piccioncini attendevano nel loro ufficio l'arrivo di Bulut e Deniz, decisero di ordinare il pranzo. Ordinarono entrambi un toast e mentre pranzarono Sanem informò Can che l'indomani avrebbe lavorato dalla tenuta. Doveva testare un po' di formule per la nuova linea di profumi.

"Per questo lavorerò da casa." ripetè.

"Quindi mi lasci solo? Verrò da solo in agenzia?" disse Can un po' triste.

" Can io non posso esserci, purtroppo." Fu la risposta di Sanem.

"Beh... potrei lavorare anch'io da casa." suggerì lui.

"E chi si occuperà dell'agenzia? Deren?" chiese lei.

"Beh, lo ha fatto tante volte." rispose Can.

"Can, non possiamo dare sempre questa responsabilità a Deren. E poi le decisioni finali dobbiamo prenderle noi. Lei dovrebbe comunque avvisarci. Almeno uno dei due deve esserci. Io purtroppo ho il laboratorio lì, tutti gli strumenti, i fiori, ecc... devo restare lì, ma tu vieni! Non ti preoccupare." rispose lei tranquilla.

"Ok. Hai ragione." rispose Can. "Ma sappi che mi mancherai tanto!"

"Anch'io sentirò la tua mancanza, ma ci vedremo comunque a fine giornata." rispose lei accarezzandolo. Lui le baciò la mano.

Il telefono di Sanem squillò.

"Oh! E' Bulut!"

"Pronto Bulut?" rispose Sanem al telefono. "Ah, siete qui davanti all'ingresso. Ok, aspettate vi veniamo incontro."

"Ok, arriviamo." E riattaccò.

"Fammi indovinare. Sono arrivati e ci stanno aspettando all'ingresso, dico bene?" indovinò lui.

"Esatto." rispose lei sorridendo.

Come sempre l'agenzia era deserta a quell'ora, così Can e Sanem arrivarono all'ingresso circondati da un pacifico silenzio.

Li videro lì fuori e fecero loro cenno di entrare.

"Wow Sanem, Can... è questa la vera Fikri Harika?" chiese Deniz con gli occhi spalancati.

"Si, Deniz. Non farti spaventare dal grigiore esterno, dentro è un mondo pieno di colori. Benvenuta." rispose Sanem.

Bulut non era sorpreso. In passato aveva lavorato per le compagnie estere più prestigiose, perciò non ne era affatto sorpreso dall'edificio.

"Ragazzi, davvero un bel posto." fu il suo unico commento.

"Grazie Bulut, benvenuto." rispose Can accogliendolo.

1. QUESTO E' SOLO L'INIZIO. STORIA DI UN FINALE MAI RACCONTATO (ITA VERSION)Where stories live. Discover now