3. Tenuta di Mihriban

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Mihiriban era la versione più matura di Sanem in termini di età. Nell'aspetto sembra sempre di vedere lei con qualche anno ed esperienza in più. Avevano lo stesso carattere, la stessa gioia di vivere, esuberanza, estro ed intelligenza. Ma una cosa su tutte le accomunava. Entrambe erano coloro che rimanevano, che combattevano, che non se ne andavano di fronte ai problemi. Non scappavano. Soffrivano, ma lottavano fin quando ne valeva la pena. Fin quando avevano un briciolo di speranza. Erano sognatrici entrambe. Credevano nelle sensazioni a cui talvolta era difficile dare una spiegazione concreta, ed entrambe erano innamorate di uomini liberi, due viaggiatori.

Can e suo padre Aziz erano uguali. Quando si dice tale padre tale figlio! Loro amavano la libertà, viaggiare in giro per il mondo, ed erano sempre pronti ad abbandonare tutto e tutti per seguire il loro istinto che prevaleva... nonostante odiassero gli addi.

Questo aspetto Sanem e Mihiriban lo conoscevano molto bene. Entrambe,in passato, lo avevano sperimentato su sé stesse più di una volta.

Sanem dal canto suo, quando Can se n'era andato, cadde nell'abisso più profondo delle sue paure per più di anno. Un dolore così letale da toglierle il respiro. La sua mente andò in cenere insieme al suo diario. Crollarono le sue certezze, e crollò anche lei. Fisicamente e mentalmente. Lacrime, tremiti, visioni... portarono tutto ad un senso di vuoto. E lentamente lo sbrilluccichio che contraddistingueva lo sguardo deciso e pieno di vita di Sanem si affievolì sempre di più, finchè quel fuoco ardente che aveva sempre negli occhi, non lasciò spazio alle ceneri del suo diario e con esso anche quelle del suo cuore. Aveva perso la sua anima (Can in turco significa anima). In tutti i sensi.

Mihiriban dal canto suo, aveva lasciato Aziz per colpa di Huma che le stava col fiato sul collo. Un giorno stanca dei suoi continui giochetti, prese e se ne andò, ma non veramente. Anche lei, come Sanem, si rifugiò in un posto tranquillo in mezzo alla natura. Un posto che con il passare del tempo prenderà il nome di Tenuta Mihriban. Aveva bisogno di pace per potersi riprendere. All'epoca, ancora gran parte della tenuta era in costruzione, e quella porzione in cui lei risiedeva stabilmente si trasformò in un cantiere a tempo di record sotto sue indicazioni, considerando cosa non spaccò per la rabbia e per il dolore. Questo è un aspetto che non hanno in comune. Per quanto abbiano avuto esperienze simili, con persone altrettanto simili, il loro modo di reagire è completamente diverso.

Comunque, nonostante tutto, entrambe si sono concentrate sulla loro carriera ed hanno raggiunto i loro obbiettivi, realizzandosi professionalmente.

In fondo per Can e Sanem il lieto fine tanto atteso era arrivato. Dopo tante peripezie, sono tornati insieme e hanno capito che non possono letteralmente vivere, anzi, respirare l'uno senza l'altro. Non può esistere l'uno senza l'altro. Così alla fine si sono sposati e... con il consenso di tutti!

Mihiriban invece non ha avuto lo stesso lieto fine. Stava sperimentando nuovamente l'assenza per l'abbandono di Aziz. Questa volta sapeva di essersi comportata male nei suoi confronti, lasciandosi trasportare come una bambina da dissapori vecchi di oltre 30 anni, anzi 32 per l'esattezza, con Huma. Solo la sua eterna acerrima nemica era in grado di portarla ad avere un tale comportamento. Per questo, da quando anche Can e Sanem erano partiti, passava le sue serate nella tenuta ormai vuota, da sola, con un bicchiere di vino che è in grado di sballarla come se si fosse scolata un barilotto intero.

Fortunatamente l'incarico che Sanem le aveva lasciato in agenzia prima della partenza, le teneva occupata la mente durante il giorno. Ormai si psicanalizzava da sola. Deniz se n'era andata per stare vicino a suo padre malato e da lì, un offerta di lavoro come terapista, l'aveva costretta a rimanere nei paraggi del padre. Ormai, ogni sera da quasi due anni, si sedeva puntualmente sugli scalini all'ingresso del loft di Sanem, quasi da tradizione, ricordando i momenti spensierati con lei, la serata tra donne, e le risate di Muzo e Cey Cey. Si rese conto di quanto quel posto le sembrasse grigio senza Sanem... lei aveva portato colore e gioia, animando quella tenuta con tutti i suoi amici. Le mancava. Le mancava come quella figlia che non aveva mai avuto! E quella sera si sentiva sola come non mai! Ma era così contenta di poterla riabbracciare l'indomani! Mihiriban sorrise al pensiero, ma poi si fece seria in volto, e ripensando alla telefonata con Can le sorse un dubbio: "Come mai Sanem non mi ha detto niente del loro rientro? Perchè non mi ha avvisata di persona." disse ad alta voce a sé stessa.

1. QUESTO E' SOLO L'INIZIO. STORIA DI UN FINALE MAI RACCONTATO (ITA VERSION)Where stories live. Discover now