dear sergeant ➳ jb

By -journals-

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«Il sergente Bieber mi odia. So che vuole vedermi piangere ogni tre secondi» Esta historia es una traducción... More

Dear Sergeant
1. push it up
2. punishments
3. rejection
4. wanna bet?
5. not so hidden anymore
6. get your hands off me
7. getting somewhere
8. little white lie
9. show time
10. it never goes away
11. so, so good
12. spidergirl
13. table for two
14. fuck it
15. don't speak
16. blurred lines
17. I like him
18. fatty fighting
19. breaking point
20. being nice for once
21. blowing bubbles
22. hairy beast
23. you belong to me
24. good friend
26. epiphany
27. breaking up

25. the morning after

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By -journals-

Crystal's POV

Apro la porta della nostra stanza e mi faccio da parte affinché Eva entri con Justin e lo faccia stendere sul letto. Mi dedica uno sguardo di stanchezza e disagio e se ne va senza dire nulla.

Mi tolgo le scarpe e sono quasi ad un passo dallo strapparmi questo scomodo vestito che mi ha strizzato le budella per tutta la notte. Dovrei andare a lavarmi la faccia, ma non ne ho la forza. Non sento di essere ubriaca, ma non sono neanche lucida. Mi butto accanto a Justin e guardo il suo viso rilassato. Nessuno si potrebbe immaginare, se lo guardasse ora, che ha appena mandato un tizio all'ospedale e che avrebbe voluto continuato a picchiarlo.

Chiudo gli occhi e comincio a ricordare tutta questa notte, questa orribile notte. Niente è andato bene come avrebbe dovuto essere, tra noi. Ci siamo divertiti quando eravamo soli, ma quella fottuta stronza rognosa di Damiena ha dovuto presentarsi e chiamare tutti gli altri.

Per un attimo mi sono emozionata, ho pensato che sarebbe stato come prendere una boccata d'aria fresca, stare insieme a tutti i miei amici e alle persone che mi idolatrano, ma cavolo, mi sono sentita patetica quando ho visto lo sguardo di compassione di Justin e gli altri. Ho sempre saputo che nessuno mi ama per come sono, ma non gli ho mai dato importanza. Sto cominciando a capire che nessuno vorrebbe starmi vicino se non avessi soldi e fossi popolare e facile. E se non avessi tutto questo, a quanto pare non avrei nient'altro, perché tutti all'accampamento mi odiano. I miei unici amici sono praticamente costretti a stare con me, Eva non ha scelta e Xavier, credo sia l'unica persona a cui faccio pena e vuole solo il meglio per me. Luc mi trova attraente. E Justin... beh, mi disprezza. Non voglio pensarci.

In una sola serata, i miei vecchi amici hanno rovinato tutto. Poi l'idiota di Justin perde le sue cazzo di chiavi e il suo portafoglio al club e non possiamo tornare indietro a prenderle. E tutto perché pensa che non sia sicuro lasciare che qualcun altro parcheggi la tua auto e si prenda cura delle tue chiavi... Bene! In quel momento ci viene in mente che Luc e Justin, soldati ubriachi e addestrati, potevano andare a picchiare le persone per soldi visto che si stava svolgendo questo evento ed in palio c'era una ricompensa... non suona così male, vero? Beh, sembrava una buona idea. Finché Luc non ha steso un ragazzo in tre secondi e poi ha pianto e si è scusato. Abbiamo riso tutti, ed infine siamo riusciti ad avere i soldi. Poi è arrivato il turno di Justin.

Justin ha messo al tappeto il primo tizio che gli hanno mandato ed è impazzito sentendosi invincibile, credo. Abbiamo raccolto anche i suoi soldi ed stavamo per lasciare quel posto per andare a prendere le sue chiavi e il suo portafoglio, quando tutti hanno iniziato ad applaudire Justin. Questo inizia a sorridendo e alzare le braccia e urlare che poteva gestire altri 10 uomini, cosa di cui non dubito, ma non era il momento adatto. Dannazione. Un coraggioso e stupido ragazzino magrolino dice di poterlo battere e li hanno lasciati battersi, ma naturalmente Justin non ha resistito più di un minuto a colpirlo. Ha battuto la testa due volte e il ragazzo è caduto a terra, senza reagire. Hanno dovuto chiamare l'ambulanza e purtroppo anche la polizia, ma siccome il proprietario del locale è il più intelligente del mondo, ci ha dato gli altri mille dollari che Justin ha vinto e ci ha fatto uscire dalla porta sul retro per non dover parlare con le autorità.

Dopo di che Justin ha avuto una specie di crisi perché ha iniziato a parlare di suo padre, di come lo tratta sempre male e di come questa gita, per quanto disastrosa, sia stata la più divertente che abbia fatto da tanto tempo. Ci ha detto che cercare le chiavi sarebbe stato impossibile, così ha chiamato sua madre, le ha detto di venire la mattina con le chiavi di riserva e che avremmo dormito qui. Così siamo saliti su un taxi, gli abbiamo chiesto di portarci all'hotel più vicino, Justin si è addormentato per strada ed... Eccoci qui.

Cerco di non pensare a cosa succederà domani quando torneremo all'accampamento, perché so che non sarà bello. Per ora, approfitterò di dormire in un bel letto vicino a Justin, il quale puzza di alcol e sudore. Mi allungo per spegnere la lampada e proprio quando la stanza è buia, sento Justin che si alza dal suo posto e mi mette una mano sulla vita.

Mi attira a letto con forza, finché non mi stendo di nuovo, e mi sale sopra.

«Chi sei?» chiede, e mi rendo conto che è ancora sul pianeta NonHoNeuroniRimasti. Avvicina il viso fino al mio collo e sopprimo un brivido. «Sei Lesley o Crystal?»

Lesley?! Cosa diavolo c'entra lei in tutto questo?

«Sei tu Crystal?» domanda, parlando con difficoltà. Mi bacia il collo e mi passa le mani sul culo, ma io non provo nulla se non rabbia. Cioè, significa che vuole anche Lesley? Che tipo di... «Oh, no. Sei Crystie. Ne sono sicuro. Les non ha questo»

«Non ha cosa?» chiedo incuriosita, aprendo le gambe un po' di più per farlo attaccare completamente a me. Justin mi stringe il sedere più forte e si strofina contro di me.

«Questo culo perfetto che amo tanto» risponde, cominciando a baciarmi il petto e poi lo scollo dei miei seni. Trova il gancio del reggiseno dietro la schiena  e me lo toglie, lasciandomi in mutande. Si allunga per riaccendere la lampada e mi guarda per un po'. «Vuoi prenderti la mia verginità?»

«Certo... ma in questo momento?» chiedo, cominciando a sbottonargli la camicia nera perché questo essere quasi nuda mentre lui è completamente vestito non mi va bene. Justin si sposta un po' indietro, ma poi mi incentiva ad andare avanti e annuisce deciso. «Il sesso da ubriachi non è la cosa migliore del mondo, Justin. Non è giusto per la tua prima volta»

«Non mi interessa» dice, fermandosi per sbarazzarsi dei vestiti che gli sono rimasti. Torna quasi subito alla sua posizione precedente e deglutisco perché ora tutto ciò che ci separa è questo pezzo di pizzo e lo sento perfettamente lì... caldo e pronto a tutto. «Non voglio aspettare di essere innamorato o di essere in un letto pieno di fiori. Voglio farlo adesso»

«Ma...» comincio ad obiettare, perché, seriamente, questa non è la migliore idea del mondo. La mia prima volta è stata orribile perché ero ubriaca, non voglio che ti succeda una cosa del genere anche a te. Justin si lancia verso la sua bocca fracassandomela, e dico "fracassata" perché penso che mi abbia rotto il labbro a causa di tutta la forza che ci ha messo in questo bacio.

«Per favore, per favore, Crystie» dice, baciandomi il viso teneramente e iniziando a muovere di nuovo i suoi fianchi contro i miei. Faccio un respiro e cerco di pensarci, ma non sono ancora abbastanza sobria per prendere una decisione. Inoltre, non sono nemmeno totalmente nel mood. Non mi sento di essere bagnata come prima: può essere un segno che non è una buona idea? Direi di sì. «Ho bisogno di te. Non ho mai voluto nessuno così tanto. Ho bisogno... di stare con te. Per favore»

Quella voce profonda e rauca fa sparire il problema precedente, ora sono pronta. Non ho mai avuto un uomo che mi supplicasse in questo modo, ma credo che mi piaccia molto di più di quanto dovrei. Comincio a contribuire al movimento delle parti inferiori, chiudendo gli occhi e smettendo di pensare troppo alle cose. «Okay, facciamolo» sussurro, e in un secondo Justin inizia a tirarmi giù le mutande, poi si rende conto che deve alzarsi per togliersele completamente e mentre si dispera, come se non fossero le mie mutande più costose, le strappa da un lato e poi le lascia sull'altra coscia. Sono così impressionata da tutto questo che non mi rendo nemmeno conto che se lo prende in mano pronto per penetrarmi... «Ehi, ehi! Ci serve un preservativo»

«Cosa? Non ce l'ho» si lamenta, accigliato. «Non importa, uscirò prima di venire»

«Ugh... ok. Accetto perché... Beh, perché so che non hai una malattia e perché la cosa del uscire fuori potrebbe funzionare. Ho bisogno di un po' di stimolazione prima»

Justin emette un suono gutturale come se invece di essere dei piacevoli preliminari, fossero in realtà uno scomodo inconveniente. Justin scende con il viso fino a quando non si trova faccia a faccia con la mia Esigente Signorina.

Finalmente mi sento pronta. Justin mi stuzzica li sotto e funziona, ma non si prende del tempo, non sembra nemmeno che gli piaccia. È come se tutto quello che vuole, più che stare con me e godersi il momento, è solo fare sesso per non essere più vergine, proprio come ha detto lui. «È sufficiente?» chiede, dopo non aver passato neanche un minuto laggiù.

Tiro un sospiro e dico di sì, chiudo gli occhi e aspetto. So che mi piacerà, perché come posso non godermelo, giusto? È quello a cui sono abituata, è praticamente tutto quello che ho avuto da quando ho iniziato la mia vita sessuale, uomini egoisti che non si preoccupano di farmi stare bene. È solo che... pensavo che sarebbe stato diverso con Justin, dopo quello che abbiamo fatto e come si è comportato con me. Pensavo che mi sarei sentita una dea quando saremmo stati insieme, e che avrei avuto degli orgasmi multipli, ma ora mi sento più come una bambola gonfiabile. E immagino che dopo quello che è successo oggi , ho solo bisogno di un po' d'amore.

«Oh, merda...» Justin piagnucola quando inizia lo infila di soppiatto, gemendo.

Prendo una grande boccata d'aria e mi rilasso sotto di lui, mordendomi il labbro, perché non penso lo avessi mai fatto con qualcuno che lo abbia cosi grande. Non pensavo che sarebbe stato così... così bello. Non ci avrei mai scommesso, considerate le circostanze orribili con cui è iniziato questo incontro. Non mi aspettavo di sentirmi così piena quando è completamente dentro di me. Non mi aspettavo che questo potesse significasse qualcosa.

Mentre Justin grugnisce su quanto si sta bene, io lo abbraccio e sposto le mani per accarezzargli il suo culo muscoloso, anche se faccio fatica a raggiungerlo. «Adesso ho intenzione di ... » mi avverte, prima di uscire un po' e di affondare di nuovo dentro di me. Ansimo e lo abbraccio più forte, muovendomi per sentirlo meglio.

Justin inizia con movimenti troppo forti e veloci per un principiante. Mi sento a mio agio e di conseguenza lo annuncio a tutto l'hotel quanto mi piace con delle grida, ma, dato che è la prima volta di Justin che prova qualcosa di così bello, non credo che riuscirà a resistere ancora a lungo... «Ah, no, no, no, oh, merda... Esci!» urlo, sapendo quello che sta per succedere, ma Justin si nasconde la faccia sul mio seno e geme profondamente, continuando ancora con movimenti più rapidi, anche se sento il suo sperma dentro di me. «Justin» Dannazione.

«Mi dispiace» borbotta senza alzare la faccia, sta fermo sopra di me, respirando lentamente per qualche secondo. Non ha avuto nemmeno la generosità di farmi provare un solo orgasmo. Che bello!

«Justin, le mie gambe si stanno intorpidendo» Mi lamento, mentre mi muovo un po'. Ora è completamente sdraiato sopra di me, con tutto il suo peso. E lui è ancora dentro di me... «Justin, dai, è strano...» Sollevo il suo braccio in modo che inizi a staccarsi da me, ma mi accorgo che è addormento perché questo cade flaccidamente da un lato con una strana angolazione e non si muove affatto. Ma non può essersi addormentato, giusto? Che tipo di persona si addormenta in un minuto? Mi lamento e mi muovo molto, ma niente di quello che faccio può farlo spostare via. Guardo l'orologio sul muro. Sono le 3:30 del mattino, credo che dovrei addormentarmi invece di combattere l'orso che dorme su di me. Mi dico che prima o poi si sarebbe mosso, perciò cerco di dormire anche io.

***

Mi sveglio a causa del suono incessante di un cellulare. Justin non è più dentro di me, ma è ancora sopra di me, e mi stringe molto forte. Lo spingo con tutte le forze che ho e mi alzo per rispondere a quella cosa fastidiosa. «Sì» rispondo. La mia voce suona rauca e secca e la mia gola urla in cerca d'acqua.

«Justin?» chiede una ragazza.

«No, Justin sta ancora dormendo» Sono sicura che sia Lesley, voglio dire, è l'unica donna con cui comunica al cellulare. «Hai qualche messaggio che dovrei dargli?»

«Ah, no, volevo solo parlargli, di solito a quest'ora non è occupato. Posso chiederle chi è lei?» chiede, mentre guardo  l'orologio in fretta. Sono le 12:30, ha ragione, a quest'ora pranziamo e Justin è libero.

«Il fatto è che non stiamo all'accampamento; abbiamo passato una notte fuori. Io sono Crystal Angelo, e tu?»

«Crystal!» ansima, come se non potesse credere che sia io. «Sono il sergente Za...» Zalalaalgo, naturalmente come dimenticarla. La interrompo. Justin inizia a lamentarsi e a rotolarsi nel letto, facendomi vedere il suo culo bianco.

«Come stai? Quando vieni a prenderci?»

«Molto presto, infatti... Justin, si sta svegliando? Ho davvero bisogno di parlare con lui»

«Amore?» lo chiamo a voce alta, sperando che non ci faccia troppo caso, ma che ascolti perfettamente. «Ti vuole Lesley?»

«Les?» chiede, svegliandosi. Si siede sul letto e si prende la testa tra le mani mentre si lamenta di nuovo. Gli do il mio cellulare e cammino davanti a lui, consapevole che mi guarda completamente nuda. «Ciao. Che succede? Oh, era il compleanno di Esteves e volevamo festeggiare a Los Angeles... Lo so, lo so, non è stato molto intelligente» lui ride un po' e stringe i denti mentre io mi chino sul vestito, sul reggiseno e sulle mie inutili mutandine. «Davvero? E' fantastico, Les, sono orgoglioso di te. Non mi aspettavo... Beh, Luc si è assicurato che sapessi quanto sono dispiaciuto per averti parlato in quel modo, quindi ti chiedo scusa, ok? Sai che ti adoro... è solo che è quello che pensavo e a volte è difficile per me...»

Vado in bagno e sbatto la porta, così non sento nient'altro. Non sopporto quando dice che gli dispiace di averti parlato male e che la ama quando con me non mi parla mai in quel modo, se non in quello scortese e orribile e non si scusa mai nè dice che mi ama. Inoltre, non posso dimenticare che ieri per un secondo, mentre eravamo al buio, ha pensato che fossi Lesley.

Apro la doccia e lascio che l'acqua lavi via la mia puzza di alcol e sesso. Quando metto giù la mano per lavarmi le parti intime, ricordo quello che è successo ieri. Tra le mie gambe è pieno di... Beh, quello. E non so cosa se sia il fatto di dovermi lavare via il suo sperma o di sentirlo parlare con Lesley nella stanza con quella voce dolce che non usa mai su di me, ma mi metto a piangere. E continuo a piangere mentre finisco tutti i saponi e gli shampoo in bagno.

«Crystal! Mia madre è qui, per favore sbrigati»  urla Justin da fuori mentre batte sulla porta del bagno.

«Sto arrivando!» grido, assicurandomi che dalla mia voce non si capisca in che condizioni sto. Chiudo la doccia e mi metto i vestiti di ieri. Giusto, senza niente in basso perché Justin ha deciso di giocare stile pornostar e di strapparmi le mutande. Mi metto le pantofole dell'albergo e prendo le scarpe prima di andarmene, senza degnare di un solo sguardo Justin. L'ultima cosa di cui ho bisogno è che si accorga che sto piangendo.

Scendo nella hall dove sono già tutti, comprese la madre di Justin e Olivia, credo, la ragazza di Hunter. Vado a salutarli. «Ciao Pattie» la saluto e questa mi dà un grande abbraccio. «Mi dispiace tanto di averti rovinato la serata, non volevo dire a Jeremy della vostra uscita. Non sono per niente brava a mentire. Non succederà più, lo giuro»

«Oh, non preoccuparti» cerco di sorridere. «Va tutto bene. È' stata una pessima idea venire in ogni caso»

«Okay, cercherò di non sentirmi così in colpa allora» finalmente mi lascia andare e si mette dietro di me. «Buongiorno, Justin. Cos'è quella faccia? Hai i postumi della sbornia?»

«Sì» dice a malincuore e abbraccia debolmente sua madre. «Possiamo andare ora? Voglio parlare con tuo marito il prima possibile»

«Lo sai che odio quando lo chiami così. È tuo padre» lo sgrida e scuote la testa.

«Dimmi dov'è la mia macchina»

«Potete andare tutti con Olivia, ha portato un furgone dove possono entrare tutti»

«In realtà, posso venire con te?» domando a Pattie, attirando l'attenzione di tutti.

«Um, certo che puoi. Ho solo pensato che avreste voluto viaggiare insieme per raccontarvi delle storie mentre arriviamo all' accampamento o qualcosa del genere»

«Per me non è un problema» dico, facendo un sorriso a tutti tranne che a Justin, che non ho ancora guardato.

«Okay» dice Olivia, applaudendo alla fine. «Andiamo, ci vediamo lì. Guida con attenzione e non troppo veloce, non importa se arrivi un po' in ritardo»

Tutti se ne stanno andando e finalmente posso respirare. «Prima di andare, possiamo fermarci in una farmacia?» chiedo a Pattie.

Lei spalanca gli occhi e mi guarda dalla testa ai piedi prima di iniziare a fare più volte un cenno con la testa e si avvicina a me con preoccupazione. «Cosa c'è che non va? Ti senti male?»

«È solo che...» Faccio un cenno con la testa e prendo fiato. «Credo di potermi fidare di lei. Ho bisogno che mi presti dei soldi. Ho bisogno di una pillola del giorno dopo»

Pattie rimane bloccata. «Oh... Beh, quello che avete fatto è stato stupido. Ho dato dei preservativi a Justin. Inoltre, ci sono molti preservativi negli hotel, non lo sapevi?»

«Non sarebbe stato carino ordinare il servizio in camera e ricevere solo preservativi»

«In realtà, sono nell'armadio o nel comodino vicino al letto, dovevate solo guardare. In ogni caso, andremo a prendere delle pillole» aggroviglia il suo braccio al mio e lasciamo l'hotel. «E anche dei test di gravidanza da fare in pochi giorni. Giusto per essere sicuri. Non voglio davvero essere una nonna così giovane. Inoltre, riesci a immaginare Justin come padre? Uff. No, grazie. Sarebbe così severo ed esigente»

«Dio, che idea spaventosa» dico, ridendo mentre me lo immagino. Tutto questo è così lontano da tutto quello che ho sempre voluto. Voglio una famiglia affettuosa e che non sia collegata, come la mia, alla vita militare. Se questa pillola non funziona, abortirò sia come sia.

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