Un istituto per te || Shadowh...

By elylibri

3.9K 1.1K 545

Tessa si sveglia davanti alle porte di Los Angeles. Sono tutti lì i suoi amici, stanno bene... ma qualcosa se... More

Los Angeles è da sogno
Una maglietta speciale e un arrivo inaspettato
Una giornata in spiaggia movimentata
Che fine hanno fatto i gemelli?
Il litigio continua fino a tardi
Sophie e Will
La brutta cronologia e i video schifosi
Combattimento subacqueo
L'insinuazione dei dubbi
La foglia sconosciuta
Il test esplosivo
Gita al mercato!
La soffitta salta in aria pt.1
Prima prova di fiducia
Gita notturna e lettera d'invito
Sophie non è Will. Nulla è vero.
La notte e le sue scoperte
Preludio del caos
Questa non è una bella festa
Casino al casinò
Amica mia, arrivi nei momenti peggiori
La battaglia
Quello in cui tutto va magnificamente male
Mama just killed a man
Il letto vuoto
Forse una soluzione c'è
Discorsi di spade ed anime
Viaggetto in un regno demoniaco
Edom, un altro punto di vista
Una scarica di vita
La musa che voleva solo sognare
Rinnega la realtà, ma non la felicità
Per pura curiosità
La soffitta salta in aria pt. 2
Russia, scelta interessante
Missione di recupero
Via vai e giro dell'oca
La fine del gioco dell'oca
Lettere a qualcuno
Resta e fai ammenda
Voglio sapere tutto
Ragazzi, ragazze e Jem
Torte e arrivi
Paura delle guanciotte adorabili
Fuoco e argilla

La polverina magica dei gemelli

90 33 12
By elylibri

L'immagine del luna park era tutto quello che avevano.
Nient'altro.

Mentre apriva il portale, Anna sentiva le dita di Julian picchiettare sulla balestra per l'agitazione. Nel giro di tre giorni era già la seconda volta che perdevano i gemelli di vista e non era una cosa buona. Julian se ne sentiva responsabile, era come un padre per loro sin da quando lui aveva 12 anni. Lo capiva: anche lei era stata in pensiero per i suoi figli. Era difficile se non impossibile rimanere tranquilli quando i propri cari erano in pericolo.

Anna finì di creare il portale. Si stupì di come gli fosse venuta naturale quella magia. Velocemente Emma e Julian lo attraversarono e lei li seguì chiudendolo dietro di sé. Appena arrivati al luna park, fu assalita dalle vertigini ed ebbe una fitta alle tempie, lo stesso mal di testa che aveva sentito qualche giorno prima quando stava preparando la pozione per rintracciare i gemelli con il legame di sangue. La scena si ripeté e, come un flash, mille immagini le sfrecciarono davanti agli occhi. Non riuscì a coglierne neanche una, ma le rimase la sensazione come se avesse appena visto un episodio di una serie TV a velocità massima.

"Sicuro che sia questa?" chiese Ty osservando il sacchetto che teneva in mano. Conteneva una polvere bianco-grigia che sembrava quasi farina.
"Si, ne sono sicura" rispose Livvy.
"E come fai ad esserne sicura?" domandò incerto il ragazzo.
"Sono stata un paio di volte per conto mio al Mercato delle Ombre e degli amici di Cameron me ne hanno parlato. Poi l'ho vista anche in TV e ho cercato su internet" rispose la gemella.
"Sarà... ma non ne sono molto convinto" disse il corvino entrando dentro al loro posto segreto e chiudendo la porta dietro di sé.

Appoggiò il sacchetto sul tavolino e si alzò un po' di polverina in aria circolando un po' per tutta la stanza. Livvy andò a prendere una lista e la spuntò mentre il suo gemello prendeva un succo di frutta dal mini-frigo.
"Dovresti stare più attento con quella" ammonì il fratello la ragazza. Ty annuì.
"Abbiamo tutto?" chiese sorseggiando il succo.
"No. Ci mancano ancora un paio di cose, ma non dovrebbero essere difficili da trovare 
 rispose Livvy  Che ne dici di divertirci intanto?"

"In che modo?" chiese Ty, buttando via il succo finito.

Nel farlo però urtò il sacchetto con dentro la polvere e questa si rovesciò sul tavolo. Una densa nuvola bianca si alzò al centro della stanza e Livvy iniziò a tossire leggermente.
"Beh, non in questo modo sicuramente" disse la ragazza, accovacciandosi per cercare di raccogliere la polvere caduta e salvarne il più possibile.
"Scusami, non l'ho fatto apposta" disse il gemello, accucciandosi anche lui per aiutarla.

Nel farlo iniziò ad inspirare la polvere che si era alzata. Iniziò a girargli la testa e quando l'alzò sua sorella le sorrideva. Tutta la stanza girava e sembrava essere pervaso da una sensazione piacevole. Sarebbe stato anche possibile che vedesse delle allucinazioni. L'effetto durò poco e quando si riscossero entrambi ridevano.

"Ok, questo sì che è divertente" disse Livvy, passandosi una mano sul volto per togliere la polvere che si poteva essere posata su di loro.
"Perché fa questo effetto?" domandò Ty riprendendosi piano a piano anche lui.
"Non lo so  disse divertita la gemella  ma sarà comunque il caso di andare. Non vogliamo che diventi troppo tardi e Julian inizi a preoccuparsi"

Ty chiude il sacchetto con la polvere e se lo mise in tasca. Successivamente, lui e la sorella andarono al Mercato delle Ombre. C'era andato un paio di volte da quando Kit se ne era andato senza salutare; quel posto stranamente gli ricordava proprio quel ragazzo. Osservarono attentamente le bancarelle dei vari negozietti alla ricerca delle ultime cose sulla lista.

Erano circondati dalla folla e questo non fece che agitare il corvino. Il respiro gli si fece pesante e le mani iniziarono a sfarfallare. Doveva restare calmo, ma non ci riusciva. Aveva dimenticato in istituto le sue cuffie e così non sarebbe stato in grado di isolarsi dalla folla. Ty urtò mentre camminavano un lupo mannaro. Questo fece cadere un vaso di porcellana che andò subito in mille pezzi.

"Ehi! Sta attento dove vai. Ora questo me lo devi ripagare" disse in tono arrabbiato allo shadowhunters. Ty che era già agitato dalla grande folla, iniziò a muovere le mani freneticamente lungo i fianchi.
"Non vogliamo problemi" rispose la gemella per lui, notando che stava iniziando ad agitarsi.
"Che fai non rispondi?" lo aggredì il lupo mannaro fissando negli occhi il corvino.
"Ti ho già detto che non vogliamo problemi" ripeté Livia.
"State certi che li avete trovati" disse aggressivo il lupo mannaro mentre i peli iniziavano ad infoltirsi sulle braccia nude.
"Stai indietro  disse Livvy, frapponendosi tra il fratello e l'uomo  te lo ripagheremo, ma ora dobbiamo andare"

"E ti aspetti che io ti creda? Shadowhunters: credono di poter fare chissà chi solo perché hanno la LORO legge dalla loro parte. Qui al mercato le cose sono un po' diverse..." sbottò arrabbiato l'uomo.

La folla si era diradata attorno a loro, lasciando lo spazio ai tre di fronteggiarsi. I peli sul viso dell'uomo stavano aumentando e stava anche iniziando ad avere una fisionomia quasi animalesca. Chiunque lo avesse conosciuto, avrebbe affermato con fermezza che non era un tipo affidabile, immischiato in cose di cui non si parlava e abbastanza vendicativo.

I gemelli questo non lo sapevano, ma erano comunque un po' intimiditi dalla sua presenza.
Con un balzo atletico, l'uomo saltò addosso a Ty e Livvy gettandoli a terra. I due rotolarono fino a che unendo le forze non riuscirono a scalciarlo di lato, liberandosi del corpo che li fermava.

"Corri!" urlò Livvy a Ty mentre anche lei si rimetteva in piedi
"Non ti lascio mica qui da sola..." iniziò a dire Ty alla sorella.
"Non ho intenzione di rimanere qui. Inizia a correre, io sono dietro di te!" gli disse Livia.

L'uomo si riprese velocemente e iniziò ad inseguire i due fratelli. La folla appena li vedeva arrivare, lasciava loro aperto il passaggio, evitando di essere coinvolti il più possibile. I tre sbandavano tra le bancarelle e ben presto lasciarono il Mercato delle Ombre. Non ci volle molto a raggiungere il molo e successivamente il luna park. I due shadowhunters si potevano avvalere della runa della velocità, ma quasi subito dietro di loro c'era sempre il lupo mannaro con la sua trasformazione ormai completata che non li lasciava respirare.

"Ty, al prossimo tendone svolta. Abbiamo l'occasione di distrarlo e disegnarci delle rune per non essere trovati" gridò Livvy al fratello.
"Ne sei sicura? Ok" disse il ragazzo, per poi svoltare bruscamente. Anche Livvy lo fece e il lupo mannaro passò oltre per colpa della velocità accumulata. Avevano giusto pochi secondi prima che questo tornasse a dare loro il fiato sul collo. La ragazza con lo stilo si mise a tracciare velocemente al fratello la runa del silenzio, quella per non far percepire il proprio odore (i lupi mannari avevano infatti un olfatto sviluppatissimo) e la runa dell'anti-localizzazione.

"Fatto" disse Ty prima di riprendere a correre con la sorella. Non erano diventati invisibili, quello era impossibile, perciò il lupo mannaro li seguiva solo perché riusciva a vederli. Correvano a perdifiato e per la loro vita.
"Dobbiamo buttarci in acqua  urlò Livvy  lì non ci seguirà"

"Ne sei sicura? I lupi non sanno nuotare?" domandò Ty

"Forse, ma dobbiamo tentare" disse Livvy avvicinandosi sempre di più al mare.

Anna si portò una mano alla fronte, ma ora che l'ebbe appoggiata la fitta era già passata. L'unica cosa che le aveva lasciato era quella sensazione di aver assistito a qualcosa anche se non sapeva dire cosa. Emma si voltò a guardarla.
"Tessa, tutto bene?" chiese brandendo Cortana, la mitica spada, al suo fianco.
"Si, si tutto bene. Mi devo ancora riabituare ad utilizzare portali. Nel Devon con Jem non è che li utilizzassi molto" disse lei risoluta. Non era certo il suo calo di zuccheri in quel momento la cosa più importante.

Il luna park era enorme e se si fossero confusi tra la gente, sarebbe stato difficile anche per loro trovarli. Emma salì sopra un tendone a righe bianche e rosse mentre lei e Julian chiedevano ai negozianti di sotto se avessero visto Ty e Livvy, ottenendo però sempre delle risposte negative. Ad un certo punto Emma dalla cima di uno stand notò un movimento della folla. C'era gente che si scostava e alcuni ragazzi che spingevano le persone per farsi strada. Tra i ragazzi che spingevano c'erano i gemelli, inseguiti da quello che da lontano sembrava un grosso cane.

Con un balzo aggraziato, Emma saltò giù dal tendone.
"Sono da quella parte — disse la bionda iniziando a correre — si dirigono verso l'oceano"
Senza esitare, anche Julian e Anna iniziarono a correre seguendola. La folla stava tornando alle sue occupazioni, senza più prestare attenzione a quei due diciassettenni che avevano scombinato un po' tutto.

Era difficile per Anna seguire i due shadowhunters: Tessa non era allenata quanto loro e non aveva rune angeliche che le donavano velocità e agilità a facilitarle la corsa. Sebbene il fiato iniziasse a mano a mano a mancarle, riuscì a mantenere il passo. Arrivarono al molo dove un lupo si aggirava sospettoso. Emma brandì meglio Cortana alzandola e Julian strinse la balestra; Anna non aveva armi angeliche con sé se non la magia, per cui si tenne pronta ad intervenire con quest'ultima. L'acqua era mossa, ma non riaffiorava nulla in superficie. Il lupo mannaro, vedendo lo stregone e i due shadowhunters dovette essersi spaventato un po', per cui lasciò la riva e scomparì tra la gente.

Julian guardò l'acqua preoccupato. "Dove sono andati? Sicura che li hai visti andare in questa direzione?"
"Si, ne sono certa. Erano inseguiti da qualcosa, probabilmente quel lupo..." disse Emma decisa.
"Potrei riprovare con l'incantesimo di localizzazione" propose affannata Anna.
Il Nephilim guardò le due ragazze; stava per dire qualcosa in tono molto cupo e preoccupato quando con un grande respiro emersero dall'acqua i due gemelli ridendo. Probabilmente, in primo luogo, non dovettero essersi accorti che non erano più soli per cui iniziarono a schizzarsi l'acqua divertiti.

Anna non capiva tutto quel divertimento: dal suo punto di vista erano dei ragazzi che erano scomparsi di punto in bianco, che avevano acquistato sostanze della dubbia provenienza da Hypatia e che probabilmente erano anche appena scampati ad un inseguimento che poteva costare loro la vita... non aveva mai sentito tante battute su queste cose.

Ty e Livvy si accorsero di Julian, Emma e Tessa che li guardavano dal pontile.
"Hey ragazzi — li salutò Livia agitando la mano — l'acqua è fantastica!"
"Uscite da lì. Come mai siete diventati introvabili?" disse Julian autorevole ai suoi fratelli.
"Suvvia Julian, sta tranquillo. Stiamo bene. Non è forse questo quello che conta?"
"Non se non rispondete al telefono, non vi si trova con la runa localizzatrice e uno stregone manda foto dove siete presenti a fare cose illecite" disse Emma con voce tagliente.

Quei due ragazzi non potevano permettersi di far preoccupare Julian nel giro di tre giorni e pensare che tutto andasse bene. Esisteva di più del semplice "stare bene". Anna poteva immaginare e capire la preoccupazione di Julian per i suoi fratelli: per loro oltre ad essere un fratello era anche un padre, e lei sapeva bene come ci si sentiva a temere per la vita dei propri figli.

Lo sguardo di Ty e Livvy si scurì.
"Noi non abbiamo fatto niente. È stato quel lupo mannaro..." cominciò a spiegare Ty ancora in acqua.
"Mi spiegherete tutto una volta usciti dall'acqua e raggiunto l'istituto" disse secco Julian facendo segno ai gemelli di uscire.
"Ma è la verità! Non abbiamo fatto nulla di male noi!" protestò la ragazza agitando i piedi in acqua per rimanere a galla.
"Hai sentito Julian — esordì Emma — fuori da qui"

I gemelli borbottarono qualcosa sottovoce. Non erano molto contenti di come la situazione si era ribaltata e speravano di poterla passare ancora liscia. Proprio mentre si avvicinavano al pontile, dove Julian si era inginocchiato e tendeva la mano per aiutarli a uscire dall'acqua, qualcosa afferrò la caviglia di Livvy. Lei venne trascinata sott'acqua nel giro di un secondo e scomparì alla vista dei fratelli.

"Livvy!" urlarono all'unisono Julian e Ty, ma la ragazza ormai era già stata inghiottita dall'oceano.

Continue Reading

You'll Also Like

96.7K 2.9K 71
perché ho gli occhi molto più cechi del cuore e non sono mai riuscita a vederci amore... rebecca chiesa, sorella di federico chiesa, affronta la sua...
13K 689 39
"Il destino si prende gioco di noi" "E allora giochiamo,no?"
65.4K 3.5K 45
"E poi, c'hai quel taglietto sul ginocchio che ti sanguina sempre un po', come a ricordarti che in monopattino quando sei in ritardo non ci sai andar...
267K 9.6K 72
Chiara e Kumo li osservavano da lontano "Quei due si completano" parlò il ragazzo "Hanno uno un pezzo di anima dell'altro" continuò la bionda "già...