Match | vkook [Traduzione]

By blvsjde

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Kim Taehyung è un ragazzo a cui piace stare da solo. Tutti sanno che è qualcuno con cui è meglio non avere a... More

capitolo 1
capitolo 2
capitolo 3
capitolo 4
capitolo 5
capitolo 6
capitolo 8
capitolo 9
capitolo 10
capitolo 11
capitolo 12
capitolo 13
capitolo 14
capitolo 15
capitolo 16
capitolo 17
capitolo 18 [M]
capitolo 19
capitolo 20 [M]
capitolo 21
capitolo 22
capitolo 23 [M]
capitolo 24
capitolo 25
capitolo 26
capitolo 27
capitolo 28 [M]
capitolo 29
capitolo 30 [M]
capitolo 31
capitolo 32
capitolo 33 [FINE]

capitolo 7

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By blvsjde

-Match-

Dopo una settimana, Taehyung andò personalmente a visitare la casa che aveva portato via da Jungkook. Taehyung studiò la semplice casa e inarcò un sopracciglio. Non riusciva a credere a quanto fosse stato ridicolo portargli via qualcosa che non aveva importanza per lui. Afferrò i documenti scendendo dalla sua auto e iniziò a guardare cosa doveva essere rinnovato. Non era esattamente il suo tipo ideale di casa, ma andò comunque verso l'ingresso. 

Bussò alla porta e l'aprì una signora con gli occhi gonfi dalle troppe lacrime versate. Ciò lo fece fermare completamente, la donna aveva già fatto le valigie e aveva in mano una cornice.  Guardò Taehyung chiedendosi chi fosse, "Posso aiutarti?" 

"Sono il nuovo proprietario di questo posto, sono venuto per vedere cos'ha bisogno di essere riparato", le spiegò Taehyung. 

La donna si spostò facendolo entrare. Taehyung entrò e guardò i documenti, controllando cosa doveva essere aggiustato o sostituito. La casa in sé non era in cattive condizioni ma c'erano alcune cose da aggiustare. La donna si sedette sul divano guardando la cornice tra le mani. I suoi singhiozzi fecero sentire Taehyung a disagio e provò pietà per lei.

Taehyung fece del suo meglio per concentrarsi ma, non riuscendoci, guardò la donna negli occhi, "Hai meno di 24 ore per lasciare questo posto"

La donna annuì, "Lo so, sto solo dicendo addio a questo posto. Contiene cari ricordi che custodirò per tutta la vita. Vedi.. mio marito costruì questa casa con le proprie mani per crescere una famiglia. Era un uomo buono e molto lavoratore. Era positivo e vedeva questo posto come quello perfetto per viverci con me e nostro figlio. Il signor Jeon voleva diventare un medico, ma sfortunatamente non ce la fece. Mio figlio Jungkook vuole far si che i sogni di suo padre diventino realtà. Questo posto rimarrà per sempre speciale per me"

Taehyung si sentì in colpa. 

La donna sorrise debolmente indicando il cortile, "Mio marito e Jungkook correvano là dietro fingendo di essere dei supereroi. Mio figlio aveva il sorriso più bello sul viso quando era con suo padre e talvolta restavano svegli fino a tardi a guardare le stelle. Quel cortile è il luogo di conforto di Jungkook. Ogni volta che viene a trovarmi, si siede sull'erba e fissa il cielo"

Taehyung rimase in silenzio ascoltandola attentamente. 

"Se hai intenzione di prendere questo posto, per favore, prenditi cura di esso", lo supplicò la donna, "Significherebbe davvero il mondo per noi se ti prendessi cura di questa casa come se fosse la tua"

Taehyung chiuse gli occhi per un breve secondo elaborando quelle informazioni. Le lacrime della donna lo avevano colpito molto. Fissò i documenti ma poi li mise da parte e la fissò con compassione.  "Signora, mi perdoni per aver acquistato questa casa senza il vostro consenso. Non avevo idea che questo posto significasse così tanto per voi, ma prometto che ve lo restituirò"

Gli occhi della donna si spalancarono, "Davvero?!" 

Taehyung le sorrise e annuì, "Sì, ho fatto un errore a comprare questa casa senza sapere quanto significasse per voi"

"Grazie signor Kim," la signora Jeon gli sorrise con gratitudine. 

Taehyung sorrise mentre contattò il suo avvocato per apportare alcune modifiche al contratto solo per ricevere, però, delle complicazioni. Si scoprì che, se Taehyung avesse o meno acquistato il posto, quella casa sarebbe stata tolta da loro a causa dei debiti per le bollette. Taehyung non aveva intenzione di aiutare Jungkook ma sua madre era un'eccezione. La signora Jeon non poteva permettersi quella casa e Jungkook non poteva pagare la maggior parte delle bollette, quindi Taehyung si offrì di nuovo come proprietario. 

Una volta finito di parlare con il suo avvocato, tornò verso la signora Jeon, "Signora Jeon, ci sono state delle complicazioni riguardo al fatto di restituirvi la casa. Sfortunatamente se ve la lasciassi ve la porterebbero via. Non potete possederla"

Gli occhi della signora Jeon si spensero. 

Taehyung sorrise educatamente, "Non vi preoccupate, manterrete questa casa perché mi prenderò cura io dei vostri debiti. Potete restare qui, mi prenderò cura io delle spese e dei rinnovi di questo posto. Questa casa sarà mia solo sulla carta, ma sappi che sarà sempre vostra"

"Grazie mille!", la signora Jeon iniziò a piangere, "Sei un angelo"

Taehyung si confessò, "No, ti ho fatto questa ingiustizia senza un valido motivo. Per favore, perdonami per essere stato così impulsivo e non aver considerato i tuoi sentimenti. Riparerò al mio errore lasciandoti vivere in casa tua e non ti darò fastidio"

"Queste porte saranno sempre aperte per te, figliolo", disse lei con un sorriso luminoso, "So quando qualcuno ha cattive intenzioni e tu di certo non sei uno di loro"

Taehyung si inchinò, "Grazie signora. Adesso me ne vado"

La signora Jeon sorrise guardandolo andarsene mentre Taehyung salì nella sua macchina e tornò al campus. 

Questo fino a quando non ricevette una telefonata importante da suo padre. 

Rispose Taehyung, "Pronto?" 

"Kim Taehyung, vieni nel mio ufficio", ordinò freddamente il signor Kim. 

Taehyung trovò strano che suo padre gli parlasse in quel modo, "Papà, è successo qualcosa?" 

"parleremo quando sarai arrivato", disse il signor Kim riagganciando. 

Suo padre non si era mai comportato così con Taehyung, quest'ultimo era sempre stato un bravo bambino che non aveva mai causato problemi. Trovava strano che suo padre si comportasse in modo freddo con lui, proprio lui tra tutte le persone. Taehyung non aveva mai deluso il signor Kim e non voleva farlo mai. Voleva bene a suo padre e desiderava seguire i suoi passi. Guidò immediatamente verso la compagnia Kim chiedendosi cosa fosse successo.

Taehyung parcheggiò la sua auto di lusso e si diresse verso l'edificio. Camminò verso l'ufficio di suo padre e, una volta entrato, incontrò un signor Kim molto arrabbiato. Taehyung si sentì immediatamente fuori posto e confuso dal comportamento di suo padre, "C'è qualcosa che non va? Di che cosa hai bisogno di parlarmi?" 

Il signor Kim lo guardò male, "Da quand'è che mio figlio paga la gente per fare sesso con lui e per di più con un uomo?!" 

"Non capisco?", disse Taehyung confuso. 

Gli occhi gelidi del signor Kim incontrarono suo figlio, "Un giovane ha interrotto la mia riunione con persone importanti di un'altra compagnia. Ha urlato e mi ha umiliato affermando che mio figlio, Kim Taehyung, lo paga per fare sesso con lui dato che sei un uomo miserabile. Ha persino avuto l'audacia di informarmi che ti ha conosciuto alla Università Big Hit?! Che tipo di scherzo è questo, Taehyung?!" 

"Non ne ho idea—", insistette Taehyung confuso. 

"Il suo nome è Jeon Jungkook", lo informò il signor Kim, "ti suona familiare?" 

Il cuore di Taehyung perse un battito. 

"Quel ragazzo non solo mi ha umiliato, ma si è assicurato che non firmassi l'accordo", disse il signor Kim, "Per il tuo bene Taehyung, è meglio che sia una bugia perché nessuno dei miei figli è gay soprattutto non tu, essendo il mio preferito"

"Ovviamente non è vero, non farei mai nulla con qualcuno di così irrilevante come quel ragazzo", lo assicurò Taehyung, "Non riesco a credere che quell'idiota senza cervello abbia osato usare il mio nome per creare uno scandalo!" 

"No, io non riesco a credere che quel ragazzo sia così senza cervello da pensare a tali atti disgustosi!", scattò il signor Kim, "Mi assicurerò di dargli la caccia e di fargli sapere quanto sono potente. Sei il mio prezioso ragazzo e ha contaminato la tua immagine di fronte a persone importanti! La pagherà cara!" 

Taehyung fissò suo padre, "No, lascia che mi prenda cura io di lui"

"No, quel ragazzo è spudorato, ti molesterà!", disse il signor Kim, "Non lascerò che quel ragazzo ti faccia del male!" 

Improvvisamente entrambi furono interrotti quando Namjoon entrò nell'ufficio di suo padre,  "Padre, ho un importante—"

"Namjoon, devo parlarti", iniziò il signor Kim. 

Namjoon fissò suo padre confuso mentre Taehyung rimase in silenzio, "D'ora in poi ho bisogno che tu tenga d'occhio Taehyung, un ragazzo è entrato nel mio ufficio e mi ha fatto perdere un affare, creando anche uno scandalo sul tuo fratellino", lo informò il signor Kim. 

"Quale scandalo e chi è la persona che lo ha fatto?", chiese Namjoon confuso. 

"Un ragazzo di nome Jeon Jungkook", rispose il signor Kim, "ha causato uno scandalo sostenendo che tuo fratello faccia sesso con lui. Taehyung mi ha già assicurato che non è vero, quindi ho bisogno che tu contribuisca e segua quel teppista. Non lo perdonerò per aver contaminato l'immagine di Taehyung"

Namjoon scosse la testa in segno di disapprovazione, "Jungkook è un ragazzo impulsivo, ma parlerò io con lui, padre, non è necessario che—"

"quel giovane dovrebbe essere rimesso al suo posto!", scattò il signor Kim, "Ha accusato mio figlio di avere rapporti sessuali con lui! Non è disgustoso?! Mio figlio non è gay! Mi assicurerò di chiarire la situazione!" 

Namjoon sentì il suo cuore spezzarsi dopo aver sentito quelle parole, "Che hai detto?" 

"Mio figlio non è gay, infatti sia tu che Taehyung non siete omosessuali", ripeté il signor Kim, "Quell'immagine è disgustosa solo a pensarci"

Taehyung si sentì il cuore in gola perché Jin e Namjoon erano fidanzati. Il fatto che il signor Kim considerasse l'omosessualità come qualcosa di disgustoso ferì molto Namjoon. Anche Taehyung lo capì perché era suo fratello maggiore e lo aveva sempre sostenuto. Taehyung implorò Namjoon con gli occhi di non parlare.

"Mi dispiace che la pensi così", disse Namjoon ignorando gli occhi supplicanti di Taehyung, "Ma non sono d'accordo con quella frase"

"Namjoon non difendere quell'omosessuale", lo rimproverò il signor Kim. 

"no padre, non credo sia giusto esprimersi in questo modo riguardo agli omosessuali, sono persone!", scattò Namjoon, "Sentono, vedono e comprendono cose come noi! Sono umani! Non discriminarli perché non fanno del male a nessuno! Sono persone come noi!" 

"C'è qualcosa che non va nel loro cervello che gli fa credere che amare qualcuno dello stesso sesso sia normale", scherzò il signor Kim, "Uomini e donne sono stati creati per stare insieme. Quando hai sentito che uomini e uomini dovevano stare insieme? Mai. Perché? Perché è innaturale. Quel tipo di persone hanno bisogno di una terapia professionale. Il loro cervello deve essere aggiustato perché, per natura, uomini e donne devono stare insieme, essere gay è una malattia"

Namjoon si sentì spezzare il cuore, "Non credo siano malati, padre. Tu hai paura del cambiamento e credi che gli omosessuali siano un tipo di malattia. Perché sei così veloce nel giudicare e discriminare? L'omosessualità non è una malattia. La gente ama chi desidera il proprio cuore. Il cuore non si sbaglia mai, quindi credo che le persone dovrebbero amare chiunque essi desiderino che siano uomo e uomo o donna e donna"

"Perché li difendi?", chiese il signor Kim fumante dalla rabbia. 

Taehyung fissò Namjoon, sconcertato, implorandolo con gli occhi di restare in silenzio. 

"Perché io sono gay", rispose Namjoon con orgoglio.

©KVOOK123

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