Reunion (l.s.)

By 28settembre

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È l'anno 2020 e Louis riceve una chiamata inaspettata: gli One direction si sarebbero riuniti. Ma nessuno pu... More

The phone call
Catching up
Packed bags
The meal pt1
The meal pt2
Pool troubles
Shopping trip
Back in the studio
Clubbing
Confessions.
Fighting back
Dressing rooms
Sweet creature
Carpool karaoke
Old memories
Jealousy
The late late show
Spill your guts
Deals
Disguises
Lip syncing
Accidental
Stress
Broken contract
Given up
Explanations
Chatty man
Lazy day
New rules
Disaster interview
Legal actions
Rehearsals
Busy day
Medicine
Party bus
Hangovers
Family
Water fight
Just hold on
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Touched
Bears
Plan B
The rebound
Hospital
Another problem
Released
If I could fly
Shit show
Exposed
Revealed
Speech
Alone
Responses
Blue and green
Free
OUR STORY/Part 2
OUR STORY/part 3

OUR STORY / Part 1

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By 28settembre


2 settimane dopo:

"Sei pronto?" Harry chiese a Louis mentre si sedevano sul divano posto davanti alla telecamera.

Erano in uno studio poco illuminato, con telecamere e luci poste davanti a loro, pronti per iniziare la registrazione. Tutti guardavano dietro le quinte, dall'equipaggio agli amici e ai familiari; pronti a rivivere la loro storia dal loro personale punto di vista.

"Sì, penso di sì. Ricordi tutto giusto?" Louis rispose, parlando in tono sommesso mentre i tecnici si agitavano dietro all'attrezzatura.

"Certo, come potrei mai dimenticare? Ricordo tutto dalla prima volta che ti ho incontrato" rassicurò Harry, sfiorando delicatamente il pollice sulla mano di Louis con le dita intrecciate con quelle più piccole del suo ragazzo.

"Anche io, tutto" replicò Louis, sorridendo dolcemente a Harry.

"Okay, siete pronti ragazzi? Iniziamo a filmare tra due minuti" disse il cameraman, prendendo posto dietro l'obiettivo nella sua sedia da regista.

"Siamo pronti" rispose Harry con un cenno del capo, prima di baciare Louis sulle labbra, indugiando un po' troppo.

Louis sorrise e si guardò intorno nella stanza, tutti quelli che amava erano lì con loro. I ragazzi erano seduti insieme con un sorriso sui loro volti e quando notarono che Louis li stava guardando, alzarono il pollice per incoraggiarlo. Le sorelle di Louis erano sedute sul pavimento a parlare tra loro, ridendo e facendo facce buffe mentre si facevano alcune foto. Alcuni dei loro amici stavano chiacchierando tra loro, bevendo qualcosa  mentre discutevano, non si vedevano da mesi. La  mamma e la sorella di Harry stavano osservando affettuosamente la coppia, sembrava stessero parlando di loro e infatti arrossirono e sorrisero imbarazzate quando furono sorprese a fissarli.

Entrambi gli uomini fecero un respiro profondo quando iniziò il conto alla rovescia, cercando di calmarsi prima di dover raccontare la loro storia. Sarebbe stata filmata, montata e pubblicata online per essere vista da tutti, perché tutti meritavano di sapere finalmente cosa era successo  riguardo alla loro relazione.

"5,4,3,2,1 e sta registrando" annunciò il regista, era arrivato il momento.

"Ciao, mi chiamo Harry Edward Styles" iniziò Harry, mordendosi il labbro per contenere la sua risatina dovuta dall'imbarazzo.

"E io sono Louis William Tomlinson" disse Louis con un sorrisetto mentre giocava con gli anelli di Harry, appoggiandosi alla sua spalla.

"Negli ultimi mesi sono successe molte cose e molti di voi probabilmente sono ancora confusi per tutto questo. Dopo aver fatto inaspettatamente coming out ai Brits, non avevamo niente di pianificato riguardo alla situazione, e questo ci ha lasciato molto confusi su cosa sarebbe successo. Ma vi meritate una spiegazione e pensiamo che sia meglio per noi farlo direttamente in un video in modo da poter essere sicuri di non perdere nulla" Harry iniziò a spiegare, senza un copione, in modo da sembrare più reale e significativo, fondamentalmente doveva solo dire ciò gli veniva in mente. Quel video sarebbe stato più simile a una conversazione, come se stessero raccontando la loro storia ad un amico o un familiare.

"Quindi immagino che inizieremo dall'inizio, nel 2010, beh, se non contiamo quando ci siamo incontrati ad  un concerto e in una battaglia delle band", aggiunse Louis, spalancando gli occhi quando si ricordò di quella volta in cui aveva visto Harry suonare con i White Eskimo  alla competizione, molto tempo prima di Xfactor.

"Oh merda sì, non mi ricordavo di questo particolare" Harry fece una risata "come potete vedere, non abbiamo una scaletta delle cose da raccontare, diremo tutto ciò che ci passerà per la testa "Harry continuò a guardare le telecamere con una scrollata di spalle, tutti dietro le quinte li ascoltavano con ampi sorrisi sui volti.

"Va bene, allora immagino che inizierò con la battaglia delle band, ricordo di essere stato lì con la mia band i "the rogue "nel 2008, tu ti stavi preparando per esibirti con i " white eskimo "e ci sei stato un'eternità di tempo prima di iniziare a cantare..."

2008, battaglia delle band flashback:

La stanza era piccola, era solo una sala della scuola con un palcoscenico, ma era piena di gente.

Louis era lì con la sua band "the rogue" in mezzo a una folla di cantanti e band dilettanti, tutti con in mano dei cartelli di cartone con il loro nome scritto su di essi. Tutti erano agitati, continuavano a urlare e chiacchierare per l'eccitazione prima che la band successiva salisse sul palco nella speranza di vincere il piccolo concorso.

Erano passati circa cinque minuti e non c'era ancora nessuna traccia della band successiva,  Louis si stava iniziando ad agitare mentre provava davanti ai suoi compagni. Era sempre stato uno espansivo, faceva sempre piccoli commenti per far ridere qualcuno, ed era esattamente quello che stava facendo.

"Gesù Cristo, ci stanno mettendo troppo tempo, quanto cazzo ci vuole per avere un cantante di merda lassù?" Si lasciò andare, i suoi amici erano tutti d'accordo con lui dato che nessuno si era distinto fino a quel momento, erano tutti o senza talento o mediocri.

"Lo so, chiunque si debba esibire  probabilmente si sta pisciando sotto dalla paura" Stan, il migliore amico di Louis che era venuto a sostenerlo, rispose, facendo ridere Louis che annuì.

"Nah amico, c'è una band che sta per  suonare proprio ora, guarda" Un altro amico di Louis lo corresse, indicando il palco proprio mentre una band stava installando la loro attrezzatura.

Louis alzò lo sguardo per vedere esattamente cosa aveva sottolineato il suo amico; una band intorno alla loro età si prepara per esibirsi. Sembravano nella media, vestiti con un'uniforme scolastica, camicie bianche e cravatte nere, l'unica cosa che li distingueva erano delle fasce e dei bracciali sulle loro braccia,  ma era il cantante colui che  attirava di più l'attenzione.

Louis notò che sembrava un po' più giovane di lui, un viso da bambino con la pelle chiara e grandi occhi da cerbiatto; anche se non riusciva a vederne il colore da dove si trovava. Aveva dei capelli ricci selvaggi, tenuti indietro da una bandana rossa e quando sorrideva aveva due fossette enormi. "Dolce" pensò, prima di tornare a scaldarsi la voce, scrollandosi di dosso una strana sensazione nella bocca dello stomaco.

Notò che indossava lo stesso vestito dei suoi compagni di band, tuttavia aveva tra le braccia più braccialetti di gomma, tutti in diversi colori e uniti strettamente.

"Gesù Louis, smettila di fissare ancora quel ragazzo o comincerò anch'io a pensare che tu sia gay" osservò Stan sarcasticamente, ridendo quando Louis scattò fuori dalla sua trance e fece una faccia scioccata.

"Non sono un fottuto gay! Mi stavo solo chiedendo perché cazzo ci stessero mettendo così tanto tempo" Louis disse velocemente con aria spaventata per ciò che aveva detto l'amico. Non era gay. Gli piacevano le ragazze. Chiaro.

"Cavolo, calmati, stavo solo scherzando, non c'è bisogno di urlare" rispose Stan corrugando le sopracciglia con un sorrisetto.

"Stai zitto. Ci stanno mettendo troppo, hanno finito di sistemare le chitarre 5 minuti fa" Louis mormorò frustrato, scuotendo la testa e mettendo le mani sui fianchi.

"Probabilmente non sanno cosa devono fare, sembrano più giovani della maggior parte dei ragazzi qui" disse Stan scrollando le spalle, guardandosi attorno.

Dopo un altro minuto in cui la band era ancora in piedi sul palco, Louis ne ebbe abbastanza e si  mise le mani intorno alla bocca urlando con tutti i polmoni, "sbrigatevi cazzo!"

Attirò l'attenzione delle persone intorno a lui ma a lui non importava, quello che gli importava era il piccolo broncio comparso nel viso del cantante, che ora sembrava a disagio mentre armeggiava con i suoi braccialetti e guardava dietro di sé verso i suoi compagni di band, dicendo qualcosa  che Louis non riuscì a capire.

Louis continuò a guardare il ragazzo mentre fissava  l'uomo al lato del palco che era il responsabile dell'evento. L'uomo prese quindi il suo microfono e salì sul palco.

"Va bene, qui  abbiamo i White Eskimo! Fate un po 'di rumore mentre si esibiscono con" summer of 69 "" annunciò l'uomo, facendo urlare la folla mentre tornava dal palco proprio mentre i "White eskimo" iniziavano a suonare.

Louis alzò gli occhi al cielo quando finalmente iniziarono a suonare, pensando che probabilmente aveva aspettato per tutto quel tempo per una band di merda, ma invece ne fu piacevolmente sorpreso.

Il ragazzo che aveva attirato la sua attenzione aveva un'ottima voce per la sua età, il suo tono era perfetto per quella canzone. Erano molto meglio di qualsiasi altra band prima di loro e Louis iniziò a pensare che potessero essere degli ottimi rivali per il concorso.

Mentre il ragazzo cantava, si agitò al suo posto, quasi ballando mentre si teneva stretto sul suo supporto per microfono. Louis capì che aveva una grande presenza sul palco, interagiva facilmente con la folla mentre tutti gli altri ragazzi presenti saltavano e danzavano sul pavimento sotto il palco.

"Beh, potranno averci impiegato un po' di tempo, ma non puoi negare che siano fottutamente bravi," urlò Stan per contrastare la musica ad alto volume, e tutto ciò che Louis poté fare fu annuire, senza mai distogliere lo sguardo dal ragazzo sul palco che aveva gli occhi chiusi strettamente mentre cantava.

Louis si ritrovò a ballare e si divertì per tutto il resto della canzone, e quando la canzone finì voleva davvero ascoltarne altre; sfortunatamente ogni band poteva eseguire solo un brano ciascuno.

"Grazie" il cantante principale mormorò nel microfono con un rossore marcato sul viso, sorridendo ampiamente mentre usciva dal palco con urla positive che lo seguivano.

E, naturalmente, i White eskimo vinsero, lasciando a Louis l'immagine del ragazzo fissa nella sua mente per il resto della notte.
Non aveva idea che si sarebbero incontrati di nuovo in futuro.

Fine del flashback.

"Non riesco ancora a credere che tu sia quello che mi ha urlato di 'sbrigarmi', mi hai fatto sentire così fottutamente a disagio" disse Harry con una risatina, scuotendo la testa al ricordo.

"Ad essere sinceri, eri davvero troppo lento, ma credo che ne sia valsa la pena,  hai cantato benissimo amore" disse Louis con voce sommessa, baciando Harry sulla guancia.

"Grazie, ma non dovevi essere così cattivo per fare colpo" lo prese in giro Harry, guadagnandosi un leggero sussulto da Louis in cambio.

"Comunque, un anno dopo, l'8 febbraio 2009, ci siamo incontrati al concerto dei The script, cosa che  già sapete. In realtà ti ho incontrato nei bagni proprio lì "Disse Harry, ricordando fin troppo bene la storia divertente di quel concerto.

"Sì, non so come hai fatto a non incazzarti con me!" Louis esclamò, ridendo al ricordo mentre Harry arrossì scuotendo la testa verso il suolo mentre anche alcune persone dietro la telecamera ridevano.

"Oops" Harry borbottò imbarazzato, con uno sguardo consapevole sul suo viso.

"Ciao" rispose Louis, sorridendo.

8 febbraio 2009, concerto dei The script, flashback:

"Ehi, torno tra poco, vado a cercare il bagno, va bene?" Harry urlò per la musica al suo gruppo di amici che annuì in risposta.

Era al concerto dei The script e finora era stato tutto fantastico. L'atmosfera era irreale e tutti si divertivano a ballare e cantare. Ma si stava trattenendo da circa un'ora ormai e non poteva più aspettare; per quanto volesse rimanere e ascoltare la musica fino alla fine dello spettacolo, non poteva superare il fatto che avrebbe potuto pisciarsi sotto in qualsiasi momento se non si fosse sbrigato.

Senza un'altra parola corse via alla ricerca dei bagni, facendo del suo meglio per non imbattersi in estranei e inevitabilmente rovesciare i loro drink. Sarebbe state un incubo.

Alla fine li trovò, grato che non fossero così lontani e aprì la porta senza alcuna esitazione.Notò brevemente che c'erano già altre due persone. Un uomo che sembrava molto più vecchio e un altro che sembrava intorno alla sua età. Ma non era lì per guardare altre persone che  pisciavano, quindi andò rapidamente dagli orinatoi e fece ciò che doveva fare.

Tutto stava andando bene, niente di speciale. Questo fino a quando gli scivolò la mano.E per un attimo aveva pisciato su un piede sconosciuto. Letteralmente, pisciato su di lui. Merda.

"Oops?" Harry mormorò imbarazzato e scioccato con gli occhi spalancati e la mascella spalancata.

Alla fine si voltò a guardare il povero ragazzo che aveva appena sporcato, e desiderò non averlo fatto.

"Ciao" Louis rispose con un'espressione divertita, non sapendo cosa dire.

Uscì dalla sua trance quando l'altro uomo nella stanza con loro gli passò dietro, borbottando qualcosa del tipo "metti via il tuo cazzo per l'amor di Dio".

"Merda" disse Harry, facendo rapidamente come disse l'uomo e tirandosi su i jeans, armeggiando mentre lo faceva.

"I-Uh, m-Mi dispiace. Normalmente non piscio sulle persone, giuro che sono appena scivolato, posso comprarti delle nuove scarpe se vuoi ..."

Louis guardò di nuovo il ragazzo e cominciò a ridere, trovando adorabile il modo in cui balbettava. Il ragazzo di cui non conosceva il nome lo guardò ancora confuso e si grattò goffamente la parte posteriore del collo.

"Che cosa hai?" Chiese, mordendosi nervosamente il labbro.

"Smettila di scusarti, va bene amico, non preoccuparti. Meglio la tua  piuttosto che la sua" disse Louis ridendo, indicando la porta da cui il vecchio uomo era appena uscito .

"O-okay" disse Harry goffamente, ora non sapendo cosa fare. Era probabilmente il momento più imbarazzante della sua vita.

"Ehi, ti conosco per caso? Mi sembri familiare" gli chiese Louis, inclinando la testa confuso mentre studiava il suo viso, cercando di capire dove l'aveva visto prima.

"I-Uh, non sono sicuro, non credo? Come ti chiami comunque?" Chiese Harry, non avendo la minima idea se avesse visto il ragazzo prima.

"Sono Louis, Louis Tomlinson- Ehi! Penso di averti visto esibirti nella battaglia delle band l'anno scorso! Sì, è lì che ti ho visto, White eskimo, giusto?" Louis chiese con entusiasmo, sembrando entusiasta di vederlo di nuovo.

"Sì, è la mia band. Non mi ricordo di averti visto?" Rispose Harry in tono incerto, scervellandosi la memoria per qualsiasi ricordo del ragazzo.

"Beh, non so se hai sentito, ma potrei aver un po' urlato per farti sbrigare" mormorò Louis, ridendo mentre scuoteva la testa.

"Sei stato tu? Merda, sì, mi ricordo. Piccolo il mondo, immagino?" Esclamò Harry, ricordando ora il momento mortificante che lo aveva reso dieci volte più nervoso per esibirsi per la prima volta.

"E tu come ti chiami?" Louis chiese, felice di incontrare finalmente quel ragazzo che non era riuscito a togliersi dalla testa per tutta la notte.

"Harry Styles, piacere di conoscerti" disse educatamente, facendo roteare gli occhi sarcasticamente a Louis.

"Accidenti, sei sempre così educato vero?" Louis scherzò, facendo diventare di nuovo rosso Harry.

"Beh, mia mamma mi ha insegnato ad essere sempre gentile ed educato, quindi immagino che si possa dire di sì" concordò Harry, scrollando le spalle.

" Comunque, quanti anni hai, sei qui con gli amici o...?" Louis si interruppe, rendendosi conto che in realtà erano ancora ad un concerto e si stava perdendo lo spettacolo.

"Ho appena compiuto 15 anni, questo è il mio primo concerto con solo i miei amici" rispose Harry, il suo compleanno era stato poco più di una settimana prima.

"Buon compleanno in ritardo allora! Io ho 17 anni, ma so che non sembra" disse Louis, puntando con il dito al suo viso.

"Grazie e sì, in effetti pensavo che avessi la mia età" Harry ridacchiò, il ragazzo era alto come lui, forse solo un po' di più, ma sembrava davvero più giovane.

"Beh, non c'è un grande divario di età, ma lo posso capire. Senti, sfortunatamente ci stiamo perdendo lo spettacolo e i miei amici probabilmente si stanno chiedendo dove sono, quindi, immagino che ti vedrò in giro? " Louis esitò.

Onestamente desiderava poter passare più tempo con quel ragazzo, ma sapeva che i suoi amici si sarebbero preoccupati se non si fosse presentato presto; sperava di rivederlo in futuro.

"Sì, dovrei andare anch'io, e sei sicuro di non voler scarpe nuove o qualcosa del genere?" Chiese Harry, indicando le scarpe di Louis.

"Davvero non ti preoccupare amico, niente che una lavatrice non possa aggiustare. Comunque, devo andare, ci vediamo!" Louis disse con un sorriso, salutando il ragazzo mentre si dirigeva verso la porta.

"Ciao" borbottò Harry, triste di dover salutarlo probabilmente per l'ultima volta  ma felice di averlo incontrato.

Louis stava per uscire dalla porta, ma si fermò e si voltò rapidamente.

"Aspetta, so che ci siamo appena incontrati e tutto, ma mi piacerebbe davvero tanto avere il tuo numero, così possiamo rimanere in contatto. Sembri un tipo in gamba" chiese Louis arrossendo, tirando fuori il telefono.

"Sì certo, lo scrivo qui" concordò Harry, un po' troppo in fretta ma  non voleva farselo ripetere, prese invece il telefono di Louis e aggiunse il suo contatto.

"Ti scriverò, ciao Harry" disse Louis una volta finito, rimettendosi il telefono in tasca e lasciando la stanza.

Harry rimase lì per un secondo e sorrise a se stesso, sapendo di aver appena fatto qualcosa che non si sarebbe mai aspettato, prima di tornare finalmente al concerto.

Fine del flashback

"Non immagini nemmeno quanto io  fossi imbarazzato quel giorno" disse Harry tra le mani, lanciandogli uno sguardo di rabbia al ricordo.

"L'ho trovato divertente a dire il vero, eri così carino, continuava a dirmi che voleva comprarmi nuove scarpe" disse Louis alla macchina fotografica, ridendo mentre lo faceva.

"Stai zitto, andrò avanti con la storia perché questo è fottutamente imbarazzante ora. Comunque, dopo quella notte io e Louis ci siamo scritti per più di due mesi, ma in realtà non abbiamo mai accettato di incontrarci dato che lui viveva a Doncaster e io ero nel Cheshire. Il che faceva abbastanza schifo perché mi ero appena fatto una nuovo amico e lui era nel fottuto Doncaster "disse Harry, agitando le mani mentre raccontava la storia.

"Donny non è così lontano da dove vivi, avresti potuto facilmente prendere il treno o qualcosa del genere" intervenne Louis, alzando le sopracciglia verso il suo ragazzo.

"A 15 anni? Non avrei preso il treno per Doncaster  per incontrare qualcuno che conoscevo a malapena lou, mia mamma non mi avrebbe mai permesso comunque", disse Harry, guardando sua madre dietro la telecamera.

"Ha ragione Louis, in più tu sei più grande, non avrei lasciato andare il mio bambino a vedere un ragazzo più grande che non conoscevo nemmeno" disse Anne, ridendo dell'espressione scioccata di Louis.

"Anne! Non avrei mai potuto ucciderlo, era un cucciolo" disse Louis, prendendo in giro Harry che ancora una volta si nascose il viso tra le mani.

"La gente deve smettere di dirmi queste cose! Sono anche dannatamente più alto di te adesso, quindi se qualcuno è un cucciolo quello sei tu" Harry ribatté con un sorrisetto, pizzicando le guance di Louis e fingendo di essere un bambino; perché lo era, era il bambino di Harry.

"Oi, levati di dosso, sciocco, dovremmo raccontare una storia qui" disse Louis mentre gli dava una pacca sulle mani.

"Ma poi ovviamente ci siamo incontrati ad Xfactor, coincidenza, giusto? Era come se il destino ci avesse riuniti di nuovo!" Disse Louis drammaticamente, guardando verso il soffitto e sorridendo, facendo ridere Harry.

"Già, eravamo anime gemelle sin dall'inizio" concordò Harry, i loro amici e membri della famiglia sorrisero ai due.

Luglio 2010, X factor, flashback:

Louis sedeva nervosamente sul bordo della sedia, le mani tremanti mentre si aggrappava duramente alla sedia, le sue nocche diventavano bianche.

"Louis, devi calmarti, ti ameranno" disse improvvisamente sua madre, notando il suo comportamento nervoso.

"Cazzo, n-non ce la faccio..."

"Louis, modera il linguaggio" Jay lo interruppe, rimproverandolo con uno sguardo.

"Scusa, scusa, è solo una brutta abitudine. Sono così nervoso, e se mi odiassero? E se facessi schifo, probabilmente mi diranno di no, considerando quante persone di talento sono qui" Si precipitò fuori, inciampando sulle sue parole dai nervi che lo divoravano.

"Zitto ora, non voglio più sentire queste sciocchezze. Sei altrettanto talentuoso, se non di più, di chiunque altro qui, okay. Smettila di dire così e mostra ai giudici ciò che stanno cercando. Ti amo Lou  bear"disse mentre gli strofinava cerchi rilassanti sulla schiena, facendolo sorridere ampiamente nonostante la paura nello stomaco.

"Lou bear? Potrei dover iniziare a chiamarti così anch'io"

Louis fece scattare la testa alla voce così familiare. Non riusciva a credere a quello che stava vedendo. Era Harry.

"Harry? Che ci fai qui? Oh mio Dio!" Louis praticamente strillò mentre saltava dalla sedia e chiuse il ragazzo più giovane in un abbraccio schiacciante, per poi allontanarsi un secondo dopo quando si rese conto di ciò che stava facendo.

"I-Uh, scusami. Sono così sorpreso di vederti qui" balbettò Louis, imbarazzato dalle sue azioni.Si imbarazzò mentre un rossore gli copriva le guance, guardando il terreno invece del ragazzo di fronte a lui. Ma sorrise quando sentì la risatina adorabile di Harry.

"Va bene lou, ti avrei abbracciato io comunque" disse Harry anche lui rosso, incapace di togliersi il sorriso dalla faccia.

"Sei qui con la tua band o?" Louis si allontanò, inclinando la testa mentre aspettava la risposta.

"No, loro non hanno voluto. Quindi, perché non andare da solo?" Harry rispose con una scrollata di spalle, le sue fossette spuntarono mentre sorrideva.

"Ah, allora sei il più coraggioso?" Lo prese in giro Louis, spingendo Harry con l'anca.

"Immagino di sì, oh, mi dispiace così tanto, lei è tua mamma? Ciao, sono Harry, è un piacere conoscerti" disse improvvisamente Harry, notando la donna che assomigliava tanto al suo amico seduto di fronte lui. Le offrì educatamente la mano per stringerla mentre si alzava dalla sedia.

"Oh, allora sei tu il famoso Harry? Louis non smetteva di parlare di te, in realtà aveva ragione sei proprio carino. Ragazzi, vi siete conosciuti ad un concerto, vero?" Gli chiese mentre gli stringeva la mano, già prendendo in simpatia il ragazzo.

"Sì, beh, tecnicamente. Ci siamo già visti nella battaglia tra le band, però ci siamo incontrati quando gli ho fatto pipì addosso agli orinatoi durante il concerto" disse Harry senza pensare, realizzando solo dopo quello che aveva detto quando Jay scoppiò a ridere.

"Oh mio Dio, sì! Me ne ha parlato, non preoccuparti, gli ho lavato le scarpe" rispose lei, ancora ridacchiando per il fatto.

"Uhm, beh, scusa  per quello, di nuovo" disse Harry imbarazzato, grattandosi la nuca per l'imbarazzo.

"Non importa, è una storia divertente. Comunque, vi lascio un po' soli, è stato un piacere conoscerti Harry" disse infine Jay con un sorriso, abbracciando Harry e baciando Louis sulla guancia prima di andarsene con un cenno.

"Allora, come stai? Non parliamo da secoli" Louis chiese quando sua madre se ne andò, concentrando tutta la sua attenzione su Harry.

"Sto bene sì, e lo so, mi è mancato parlare con te" disse Harry con un altro rossore, cosa che sicuramente Louis notò.

"Oh, Harry! Non ti eri accorto di amarmi così tanto, non ne hai mai abbastanza di me, vero?" Louis lo prese in giro, pizzicando le guance di Harry.

"Stoppp" Harry gemette con una risatina, spingendo Louis dalle mani, ma tenendole strette con le sue.

"Sto solo scherzando, non preoccuparti. Come ti senti per l'audizione?" Chiese Louis, godendosi la sensazione delle sue mani strette in quelle di Harry.

"Ad esserne sincero non sono sicuro, sono eccitato, ma nervoso. Di solito sto bene di fronte a un pubblico, ma questo è molto più grande. Ed è in televisione! Tutti a casa mi vedranno" rispose Harry mentre si morse le labbra, Louis notò l'azione.

"Beh, sono sicuro che andrai alla grande se la tua voce è rimasta uguale a quando ti ho sentito. E scommetto che tutti a casa ti ameranno e ti sosterranno; avrai tutte le ragazze che tiferanno per te" Louis scherzò, facendo  ridere leggermente Harry che poi scrollò le spalle.

"Cosa? Non pensi che le ragazze si innamoreranno dei tuoi ricci? Impossibile!" Louis continuò quando Harry non disse nulla.

"Nessuno mi amerà, ho baciato solo una ragazza in tutta la mia vita" disse Harry mentre si agitava sul  posto.

"Oh sì? Com'è stato?" Louis chiese, non aspettandosi la risposta che ottenne.

"Beh, è stato piuttosto passionale. Eravamo contro un albero nel bosco nella cappella di Holmes, quindi sì, è stato grandioso" disse Harry con un sorriso fiducioso.

Louis rise per la risposta, ma la strana sensazione alla bocca dello stomaco non gli passò inosservata.

"È una ragazza fortunata, allora. Ti starà guardando da casa, senza dubbio" dichiarò Louis monotono.

"Sì, forse. E tu allora? Hai qualche ragazza a Doncaster?" Chiese Harry incuriosito, come se avesse appena raccontato a Louis la sua prima volta.

"Circa, c'è una ragazza, Hannah, abbiamo un qualcosa" replicò Louis, pensando alla ragazza bionda a casa.

"Che genere di cosa?" Chiese Harry, mordendosi l'interno del labbro.

"Non lo so nemmeno, siamo usciti un paio di volte e ci siamo baciati e tutto, ma non l'abbiamo mai resa ufficiale" Louis rispose scrollando le spalle, non pensando che la sua vita amorosa fosse così interessante.

"Bene, almeno non sono l'unico con una vita amorosa praticamente inesistente" rispose Harry con una risata.

"Sì, vabbeh in caso ci mettiamo insieme io e te, tanto per non restare entrambi soli" disse Louis sarcasticamente, mandando un bacio finto al ragazzo più giovane mentre ridacchiava.

"Perfetto! Ci sposeremo entro la prossima settimana!" Esclamò Harry, seguendo la battuta.

"Certo, ma prima dovrai chiedermelo" rispose Louis facendo l'occhiolino.

"Va bene, Louis William Tomlinson, vuoi sposarmi in modo da non avere una scusa patetica per la nostra vita sentimentale inesistente?" Chiese Harry mentre si piegava su un ginocchio, tendendo una scatola immaginaria.

Louis rise forte al ragazzo, pensando che tutto ciò che stava succedendo fosse sia ridicolo che carino.

"Naturalmente ti sposerò Harry Edward Styles, sarebbe un onore" accettò Louis, prendendo l'anello immaginario e mettendolo al dito proprio mentre un uomo della squadra di Xfactor si avvicinava ai due.

"Ciao, mi chiamo Michael, mi stavo solo chiedendo se vi piacerebbe prendere parte a un'intervista per lo spettacolo. Ci vorrà solo un momento e sembrate una coppia adorabile" chiese, una squadra di telecamere dietro di lui.

Entrambi gli occhi si spalancarono prima di scoppiare a ridere, chinandosi e trattenendosi lo stomaco mentre piangevano dal ridere così forte. Nel frattempo, l'uomo li  guardava con una faccia confusa, non sapendo che cazzo avesse fatto di sbagliato.

"Oh, mio ​​Dio. Amico, non siamo una coppia" Louis sibilò, continuando a ridere.

"Ancora no" aggiunse Harry, suscitando un'altra risata da entrambi.

"Oh, um, mi dispiace, quindi, l'intervista? Come amici?" Michael chiese goffamente, guardando indietro alla sua troupe cinematografica solo per ottenere una scrollata di spalle confusa in cambio dalla maggior parte di loro.

"Sì, sì, scusa. La faremo" rispose Harry, calmandosi finalmente dal suo ridere.

"Certo" disse anche Louis con un cenno del capo.

"Fantastico, seguitemi" disse Michael, indicando con la mano la direzione da seguire.

"Lo facciamo?" Chiese Louis con un sorriso mentre tendeva il braccio.

"Dobbiamo" rispose Harry, sorridendo mentre metteva le braccia sulle spalle di Louis e cominciarono a seguire l'uomo.

Fine del flashback

"Allora, continuiamo sapevate fin dall'inizio di provare qualcosa per l'altro?" Il loro produttore continuò, volendo assicurarsi che ogni aspetto della loro storia fosse coinvolto.

"Beh, ovviamente non stavamo insieme a quel punto, ci conoscevamo a malapena. Ma so che ho sentito subito un forte legame con Louis, anche se era solo un grande amico" disse Harry mentre teneva la mano del suo ragazzo .

"Sì, anch'io, era sicuramente molto affascinante" lo stuzzicò Louis, guardandolo negli occhi per tutto il tempo con uno sguardo malizioso.

"E' solo il mio fascino naturale" scherzò Harry, "comunque, trascorremmo molto tempo insieme durante X factor, era come se lui fosse l'unica persona che conoscevo lì, e credo che la nostra amicizia fosse già ben solida ancora prima di essere messi insieme in una band con gli altri "

20 luglio, X factor, flashback:

"Non sei nervoso per i risultati?" Louis chiese ad Harry mentre camminavano.

"Un po ', voglio davvero farcela, ma immagino che se non funziona in questo modo, potrei  fare di nuovo un'audizione il prossimo anno o provare a portare la mia musica là fuori in un modo diverso.", rispose Harry con una scrollata di spalle, sorridendo mentre si guardava intorno nella stanza piena di persone di talento.

"Non capisco come tu faccia ad essere così calmo, io mi sto letteralmente cagando addosso" disse Louis ridendo, mordendosi le unghie dal nervosismo.

"Non preoccuparti, lou, sono sicuro che ce la farai, hai una voce fantastica. Non sottovalutarti" disse Harry, notando l'abitudine del più piccolo e prendendogli la mano, cercando di calmare il suo amico.

Il cuore di Louis svolazzò a quel piccolo gesto, arrossì leggermente, ma spazzò via il pensiero. Harry sicuramente faceva così solo per calmarlo come farebbe ogni buon amico.

"Grazie Haz, sei un grande amico, e anche se ci siamo conosciuti solo poco tempo fa, significhi tanto per me. Riesco a vederci come migliori amici in futuro" disse Louis sinceramente, e intendeva ogni parola. Voleva conoscerlo sempre di più e  non riusciva a sopportare l'idea di non vederlo più dopo X factor.

"Lo stesso vale per me, è strano quanto ci siamo avvicinati in pochi giorni, ma so che, qualunque cosa accada, rimarrò sempre in contatto con te" concordò Harry, sorridendo così tanto che pensò che il suo viso potesse spezzarsi metà.

"Non dimenticarti di me quando sarai ricco e famoso allora. Posso già vederti, Harry Styles, pop star internazionale. Venderai arene in tutto il mondo, lo so e basta" disse Louis drammaticamente, facendo ridere Harry.

"Oh smettila, non riuscirò neanche a vincere questo X factor, non mi importa diventare famoso" rispose Harry, scuotendo la testa al pensiero.

"Non essere sciocco, ecco guarda, firma questo per me, voglio essere la prima persona a ottenere il tuo autografo, così quando diventerai famoso posso vantarmi di averlo" disse Louis ridendo, afferrando la penna più vicina e un pezzo di carta porgendolo ad Harry.

"Questo non accadrà ma certo, qualunque cosa tu voglia lou" rispose Harry con un sorriso, alzando gli occhi scherzosamente mentre prendeva carta e penna e firmava il suo nome sul biglietto di Louis.

"Per lou, il mio più grande fan e la mia prima vera cotta, non ti dimenticherò mai - Harry styles"

"Oh, quindi sono la tua prima vera cotta?" Louis lo prese in giro mentre leggeva il messaggio, sollevando le sopracciglia.

"Certo, come fai a non esserlo? Basta guardarti negli occhi!" Disse Harry sarcastico, sebbene sapesse in fondo che intendeva sul serio ogni parola.

"Aww harry! Beh, immagino che tu sia la mia allora. Guarda questi riccioli!" Louis lo imitò, arruffando i capelli di Harry mentre il ragazzo cercava di scappare.

"Mi hai rovinato i capelli!" Harry squittì, spostandosi i suoi capelli per cercare di riportarli nella posizione in cui si trovavano prima.

"Oh, per favore, devi solo passarci la mano per farli tornare alla normalità" sostenne Louis, guardando acutamente Harry.

"Sì, credici. Dovremmo andare a parlare con degli altri concorrenti?" Chiese Harry, indicando le altre persone che si mescolavano per la stanza.

"Certo,andiamo" disse Louis annuendo prima di trascinare Harry con sé verso un gruppo di ragazzi.
"Hey ragazzi , io  sono Louis, questo è Harry, volevamo venire semplicemente a salutarvi" disse Louis entusiasta al gruppo, senza preoccuparsi del fatto che non li conoscesse, non era mai stato timido.

"Ciao, sono Liam Payne, piacere di conoscervi" rispose uno di loro, sorridendo gentilmente.

"Sono Zayn Malik, questo è Niall" disse un altro ragazzo facendo un gesto al biondo accanto a lui.

"Piacere di conoscervi. Com'è andata, allora? Sai, con i giudici" chiese Louis, chiedendosi se la loro esperienza fosse stata diversa dalla sua finora.

"È stato abbastanza bello, sono piaciuto molto quando ho fatto il provino. Ma lo avevo già fatto  due anni fa e mi avevano mandato via dicendo che ero troppo giovane e inesperto, quindi ho abbastanza paura" spiegò Liam .

"Davvero? Non credo che avrei avuto il coraggio di tornare dopo essere stato respinto" dichiarò Louis sorpreso.

"All'inizio non avevo intenzione di farlo, ma poi ho pensato: perché no? Non ho nulla da perdere e mi avevano detto di tornare a fare un nuovo provino, quindi perché non ora?" Liam rispose, scrollando le spalle.

"Vero, penso che tornerò tra qualche anno o qualcosa del genere se non riesco a superare i prossimi risultati" intervenne Harry, annuendo alle parole di Liam.

"Sì, dovresti, ma penso che non ci sia bisogno, ho sentito la tua audizione" disse Niall, sorridendo educatamente a Harry e dandogli una pacca sulla spalla.

"Grazie" rispose Harry, contento che alla gente fosse piaciuta davvero la sua musica.

"Già, Harry ha talento" disse Louis con un sorrisetto, mettendogli un braccio attorno alla spalla e guardando in attesa verso gli altri ragazzi.

"Ne sono sicuro. Voi due sembrate amici, vi conoscevate già o qualcosa del genere?" Chiese Zayn, guardando i due con gli occhi socchiusi.

"Ci siamo incontrati una volta l'anno scorso ad un concerto e poi ci siamo incontrati di nuovo qui il primo giorno, quindi sì, immagino che ora siamo abbastanza vicini" rispose Harry, sorridendo ai ragazzi e poi Louis.

"Oh sì, si mi ha pisciato addosso al concerto. Non la migliore prima impressione diciamo" scherzò Louis, i ragazzi risero mentre Harry arrossiva.

"Semplicemente non la smetterai mai di dirlo a tutti, vero?" Harry gemette, allontanando leggermente Louis.

"No, non lo farò mai" replicò Louis, ridendo del ragazzo ora imbarazzato.

"Va bene, penso che i produttori stiano chiamando tutti adesso, quindi credo che ci vedremo in giro" disse all'improvviso Liam, guardando i concorrenti che stavano uscendo dalla stanza.

"Sì, okay, ci vediamo" disse Louis annuendo, prendendo la mano di Harry e tirandolo di nuovo con sé.

Fine del flashback.

"Quali sono state le vostre prime impressioni sui ragazzi allora?" Il loro produttore chiese da dietro la telecamera.

"Beh, ovviamente non abbiamo parlato molto la prima volta che ci siamo incontrati perché era una giornata impegnativa, ma sembravano simpatici, e ovviamente eravamo tutti della stessa età, quindi avevamo interessi e cose simili" rispose Harry, guardando i ragazzi che stavano sorridendo.

"Sì, ci siamo conosciuti veramente solo quando siamo stati messi insieme nella band, ma ovviamente alla fine ha funzionato" aggiunse Louis, mostrando la lingua verso i tre uomini dall'altra parte della stanza.

"Immagino che dovremmo parlare del momento in cui è stata creata la band" disse Harry, Louis concordò.

23 luglio, X factor, flashback:

Tutti i loro cuori affondarono quando la lista dei nomi fu terminata; loro non facevano parte dell'elenco.

Tutto ciò che Harry voleva fare era andare ad abbracciare Louis, ma purtroppo il ragazzo era troppo lontano.

"Mi dispiace ragazzi, siete tutti così talentuosi, ma non è il vostro anno", disse Simon con una faccia vacua, rendendo il fatto che non erano riusciti a passare  ancora più reale.

Harry si nascose il viso tra le mani, la frustrazione e la tristezza si impadronirono del suo corpo mentre le lacrime gli sfuggivano dagli occhi.

Seguì la lunga serie di concorrenti o ora, ex concorrenti, fuori dal palco ed andò immediatamente alla ricerca di Louis.

"Oh mio Dio Harry, vieni qui amico" Louis chiamò, e subito Harry si gettò tra le braccia del ragazzo mentre singhiozzava.

"Dio, sapevo che sarebbe successo, lo sapevo e basta" pianse Harry, tremando mentre la tristezza lo avvolgeva.

"Fottiti. Fottiti Harry per non vedere quanto sei dannatamente talentuoso. Un giorno ce la farai, lo so e basta. Per favore, non arrenderti, sei troppo incredibile per buttare via il tuo regalo solo perché alcuni idioti non sono stati in grado di vedere il tuo potenziale "Louis disse in un certo qual modo in tono rabbioso, sentendosi comprensivo per harry ma furioso con i giudici per non aver fatto passare quel maledetto ragazzo.

"Ma che mi dici di te? Anche tu hai talento, meritavi di passare  Lou, non riesco a credere che non ti abbiano fatto passare", disse Harry, scuotendo la testa incredulo per la situazione.

"Non importa, non ne avevo molta speranza comunque. Non sono sorpreso di non essere passato, gli altri concorrenti sono  molto meglio di me" Louis rispose senza preoccuparsi, sapeva di poter comunque cercare di intraprendere la carriera da attore.

"Smettila, non parlare così. Hai lo stesso talento di chiunque altro qui" disse Harry con le sopracciglia aggrottate, arrabbiato per il fatto che Louis non riuscisse a vedere quanto fosse fantastico.

"Comunque non importa adesso, è quello che è. Dai, usciamo?" disse Louis con un sorriso triste, prendendo Harry per la mano mentre si dirigevano verso l'uscita dello studio.

"Aspetta! Nessuno vada via, ho bisogno di tutti i ragazzi e tutte le ragazze solisti qui, per favore" Un produttore chiamò, facendo fermare i ragazzi.

"Oh, per l'amor di Dio , cosa vogliono adesso?" Louis gemette, massaggiandosi una mano sul viso.

"Scommetto che vogliono solo del buon materiale per la tv, ci fanno tutti piangere davanti alla telecamera a loro vantaggio. Dio sono così egoisti, a loro non importa se siamo tutti infelici fintanto che ottengono dei buoni filmati "urlò Harry, la rabbia lo prese di nuovo.

"Sono sicuro che non è niente del genere Haz, dai, vediamo cosa hanno da dire" disse Louis con calma mentre lui e Harry tornavano verso il gruppo di ragazzi respinti.

Furono sorpresi di vedere Liam, Niall e Zayn nel mix di concorrenti  in piedi con il gruppo, e rimasero sorpresi di non vederli tra i selezionati.

"Che cazzo? Come avete fatto a non passare?" Chiese Harry scioccato, corrugando le sopracciglia.

"Non lo so amico, è stata una loro decisione" rispose Liam, sembrava visibilmente triste per la notizia che aveva ricevuto un attimo prima.

"Di cosa pensate che si tratti?" Chiese Niall, indicando il gruppo attorno a loro.

"Probabilmente vogliono solo fare della buona televisione, farci sembrare tutti miserabili" Harry brontolò fuori, scuotendo la testa.

"Calmati Haz, probabilmente non è niente del genere" disse Louis a bassa voce, avvicinandosi ai ragazzi proprio mentre il produttore iniziava a parlare.

"Okay, a cinque di voi viene chiesto di tornare sul palco, mi dispiace se il vostro nome non è nella lista; Zayn Malik, Liam Payne, Harry Styles, Niall Horan e Louis Tomlinson. Per favore, tornate sul palco. Il resto di voi è libero di andare", disse, facendo alzare gli occhi ai ragazzi scioccati.

"Merda, che coincidenza" disse Louis a bocca aperta.

"Oh mio Dio, andiamo, andiamo!" Esclamò improvvisamente Harry, spronando i ragazzi a seguirlo immediatamente. Il suo comportamento cambiò in un secondo, l'eccitazione che lo attraversò era tantissima.

Una volta tornati sul palco notarono un altro gruppo di ragazze dalla parte opposta, erano solo quattro invece loro in cinque.

I giudici erano seduti pazientemente alla loro scrivania proprio come prima, con un sorriso sui volti che indicava che dovevano esserci delle buone notizie.

"Ciao, grazie mille per essere tornati. Sappiamo a giudicare dai vostri volti che questo deve essere stato davvero difficile, ci abbiamo pensato a lungo e abbiamo pensato molto a ciascuno di voi. E abbiamo capito che siete troppo talentuosi per lasciarvi andare "cominciò a dire Nicole, facendo sì che ognuno di loro si guardasse con facce felici ma confuse.

"Pensiamo che sarebbe una grande idea avere due gruppi separati", continuò.

"Abbiamo deciso di farvi andare agli home visit " disse infine Simon con un sorriso.

Harry cadde a terra con la faccia tra le mani, asciugando le lacrime di felicità che erano cadute a causa del completo shock.

Gli altri ragazzi si lanciarono in un abbraccio e saltarono mentre celebravano la situazione.

"Ragazzi, ragazzi ascoltate. Questa è un'ancora di salvezza, dovete lavorare dieci, dodici, quattordici ore al giorno ogni singolo giorno e cogliere questa opportunità. È davvero importante" interruppe Simon facendo fermare o ragazzi per ascoltare l'uomo che aveva appena dato loro una seconda possibilità.

"Non prendetelo alla leggera, potete andare" continuò Simon, e non appena le parole gli uscirono dalla bocca Louis saltò tra le braccia di Harry mentre ridevano e piangevano allo stesso momento.

Harry procedette a portare Louis fuori dal palco, non notando la leggera smorfia e lo sguardo appuntito di Simon.

Fine del flashback.

"Non dimenticherò mai quel momento" disse Harry con un'espressione dolce, fissando il suo ragazzo.

"Nemmeno io. I fan hanno capito abbastanza in fretta. Anche quando eravamo davvero solo amici, loro già ci vedevano insieme. Ricordo il giorno dopo, il nostro video era già stato ricaricato migliaia di volte su Twitter. La gente continuava a  mandarmi dm chiedendomi se fossimo una coppia "disse Louis ridendo, scuotendo la testa al pensiero.

"Lo so, e noi facevamo anche a  finta che avessero ragione, sai, fingendo di essere una coppia e tutto il resto quando non lo eravamo davvero. All'epoca non mentivamo, eravamo davvero solo buoni amici. Cosa che ha iniziato a cambiare dopo che abbiamo trascorso un po 'di tempo nella casa vacanza di mio padre "dichiarò Harry alla telecamera.

Flashback:

"Oh mio Dio Harry, questo posto è fantastico" Louis ansimò mentre si guardava intorno nella piccola casa di proprietà del padre di Harry.

Era una specie di bungalow, con tre camere da letto, una cucina, una zona salotto e un bagno. C'era anche una piscina fuori ed erano tutti entusiasti di usarla fino a quando il tempo era bello.

"Le stanze sono piuttosto grandi, quindi possiamo condividerle, anche se una persona resterà da sola in stanza" disse Harry mentre i ragazzi sistemavano i bagagli nel salotto.

"Che ne dici se due persone stanno in una stanza e tre nell'altra, così avremo tutti qualcuno insieme. Ad essere sinceri sono quasi sicuro che finiremo per addormentarci qui nei divani" suggerì Liam scrollando le spalle , tutti i ragazzi furono d'accordo con lui.

"Sì va bene, che ne dite di me, Liam e Zayn in una stanza e Harry e Louis nell'altra?" chiese Niall con un sorriso, guardando acutamente tra Harry e Louis.

"Loro due in una stanza da soli per tutta la notte? Buona fortuna se volete dormire  ragazzi" Zayn  scherzò, gli altri risero in cambio mentre Harry e Louis arrossivano.

Sapevano tutti del legame che i due condividevano, erano la coppia più vicina nella band e non era un segreto che si abbandonassero a molti flirt anche se evidentemente stavano scherzando.

"Non sono sicuro di poter gestire Harry durante la notte, mi sembra un pervertito" lo stuzzicò Louis, facendo l'occhiolino a Harry che scosse la testa verso il suolo con un sorriso sulle labbra.

"Faresti meglio ad abituarti allora" Harry rispose, facendo in modo che Louis sollevasse le sopracciglia sia per lo shock che per il divertimento. "Comunque, dai, vi faccio vedere le camere da letto" continuò Harry, facendo segno ai ragazzi di seguirlo.

"Ne abbiamo tre, e vi darò la più grande, visto che siete in tre, io e lou prenderemo quella di fronte a voi" spiegò Harry, aprendo la porta della stanza che Liam, Zayn e Niall avrebbero condiviso.

"Cazzo Harry, le stanze sono pazzesche" Ringraziò Liam, portando i suoi bagagli e sistemandoli vicino al letto, seguito dagli altri due ragazzi.

"Grazia amico, io e lou andremo a sistemarci, se avete bisogno di qualcosa, venite a chiamarmi" Harry rispose, iniziando a camminare verso la sua camera da letto con Louis.

"Non siate troppo rumorosi!" Niall urlò dietro di loro, facendo ridere forte i ragazzi.

"Non posso prometterti niente Nialler!" Louis urlò di rimando, Harry fu contento che la sua schiena fosse rivolta verso il ragazzo, sennò avrebbe sicuramente visto le sue guance rosse.

"Questa è la nostra stanza" disse Harry mentre apriva un'altra porta, rivelando una grande stanza con un letto matrimoniale, una tv, un armadio e due comodini su ciascun lato del letto.

"Sembra accogliente" mormorò Louis sorridendo mentre appoggiava la sua valigia, lasciandola accanto al letto prima di saltare sopra le lenzuola bianche, affondando comodamente sul materasso con un sospiro.

"Oh sì, fai come se fossi a casa tua" Harry scherzò, sorridendo al ragazzo più grande che era giù, sdraiato sul letto.

"Tranquillo lo farò sicuramente hazza, ora vieni qui un secondo" disse Louis con un sorrisetto subdolo, facendo segno a Harry di andare verso il letto.

"Perché? Cosa stai facendo?" Chiese Harry con un'espressione confusa, camminando lentamente verso il letto con esitazione.

"Vieni qui, voglio controllare qualcosa" replicò Louis con nonchalance.

"Va bene?" Disse Harry con le sopracciglia corrugate, facendo più passi verso il letto fino a quando le sue ginocchia non ne toccarono il bordo.

Louis improvvisamente lo attaccò, trascinando il ragazzo sul letto con lui mentre Harry urlava di sorpresa, cadendo su Louis e tra le lenzuola con un gemito. Louis scoppiò a ridere quando vide che Harry aveva il viso piantato nel materasso, metà del suo corpo era  disteso su di lui mentre lui cercava di muoversi.

"Gesù Cristo Lou, mi hai spaventato a morte" disse Harry mentre si voltava a guardare Louis, sorridendo comunque.

"Oh zitto, non far finta che non ti piaccia essere sopra di me" disse Louis con un sorrisetto, amando il loro rapporto.

"Non essere così sicuro di te, lou, cosa ti dice che voglio stare su di te?" Chiese Harry con un sopracciglio inarcato, appoggiando la testa sul braccio appoggiato sul letto.

"Beh, non ti sei ancora allontanato da me, quindi questo è un indizio piuttosto grande" Louis rispose sorridendo quando Harry arrossì e si spostò leggermente da lui.

"Hai una risposta a tutto tu, vero? Non riesco proprio a vincere contro di te," disse Harry con uno sbuffo, alzando gli occhi al suo amico.

"Certo che sì, sono la migliore sassy al mondo!" Louis rispose drammaticamente, indicando se stesso con un sorriso compiaciuto.

"Sì, non è necessario dirlo, chiunque può vederlo. Ma allora io cosa sono?" Chiese Harry, inclinando la sua testa mentre aspettava la risposta.

"Hmm, sei il ragazzo più flirtante di Holmes chapel, questo è certo" disse Louis arruffando i riccioli di Harry, sorridendo affettuosamente al ragazzo.

"Oi, cosa ti ho detto riguardo al rovinarmi i capelli!" Harry si lamentò, allontanando Louis.

"Ma lo faccio per scherzare!" Louis rispose ridendo mentre Harry lo spinse sul materasso, cercando di sistemarsi i capelli.

Harry rise ancora quando si ritrovò  a cavalcioni sul grembo di Louis, le loro mani erano giunte insieme mentre Harry cercava di tenerlo verso il basso e Louis cercava di respingerlo.

"Ehi, adesso devo rovinare io i tuoi per vendetta!" Disse Harry ridendo, cercando ancora disperatamente di raggiungere la frangia del ragazzo più grande.

"Vaffanculo Harold" Louis ansimò indietro,  sorrise e mentre Harry spinse più forte, Louis lasciò cadere le braccia sui fianchi, facendo in modo che Harry si rovesciò contro di lui, con la testa nell'incavo del collo di Louis.

"Che cazzo sta succedendo ... oh merda! Gesù Cristo, stavamo solo scherzando, non dovete scopare davvero!" Niall strillò dopo essere entrato nella stanza e aver visto Harry sopra a Louis  "Cazzo, diavolo, ecco perché sembravate così tanto eccitati in questi giorni" Niall mormorò tra sé mentre usciva dalla porta, presumibilmente scappando per dirlo agli altri ragazzi.

"Dannazione" sussurrò Harry mentre scendeva da Louis, ancora una volta rosso sulle guance.

"Bene, allora, come facciamo adesso?" Louis chiese dal materasso dove si era appoggiato.

"Dubito che possiamo fare qualcosa, presumono già che stia succedendo qualcosa tra noi, ora che hanno  visto questo ne saranno sicuri" rispose Harry, sorridendo al ragazzo.

"Vabbè, possono credere a ciò che vogliono, dopo tutto siamo solo amici" disse Louis con una scrollata di spalle, anche se stranamente si sentiva come se stesse mentendo a se stesso. Lo conosceva così poco per l'amor di Dio.

"S-sì, hai ragione," rispose Harry esitante, con lo stomaco che sembrava contorcersi, anche se non sapeva perché. "Migliori amici?" Aggiunse adorabilmente Harry, gli occhi che gli brillavano di speranza.

"Certo Hazza, migliori amici" replicò Louis, alzandosi in piedi per attirare il ragazzo in un abbraccio schiacciante.

NOTE AUTRICE

Come ho detto all'inizio, questa è solo una parte del capitolo finale, il prossimo lo posterò in seguito. Come vedete questi ultimi capitoli saranno molto molto lunghi e non so quanto ci starò a scriverli,  se seguite il mio profilo vi terrò aggiornati.

Spero che vi sia piaciuta la prima parte, mi sta prendendo così tanto tempo per scriverle e ho fatto un sacco di fatica perché ho bisogno di cercare tutto per ottenere la sequenza temporale giusta ahah.Per favore, non dimenticare di commentare e votare, mi aspetto davvero tanti tanti commenti per queste parti!

love u xx

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