I wanted to tell you all my s...

By dearangelharry

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Louis si vede come un'anima nera, dalla quale contiene soltanto tristezza e paura; Harry invece è un'anima bi... More

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Epilogo
Ringraziamenti

Capitolo 8

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By dearangelharry

«Cosa stiamo facendo?» fu la prima cosa che Harry disse dopo essersi allontanato sia da Louis che dalle sua labbra. Aveva un'espressione indecifrabile. Quest'ultimo conosceva bene Harry, eccome se lo conosceva, fu per questo infatti che gli cinse un fianco con un braccio attirandolo di nuovo a sé in modo che non andasse da nessuna parte. Harry continuava a far vagare lo sguardo ovunque all'infuori degli occhi azzurri di Louis.
«Harry...» iniziò a dire volendo accarezzargli una guancia ma il più piccolo lo bloccò in partenza.
«È sbagliato, Louis.»
«Cosa, Harry?»
«Quello che abbiamo appena fatto. Non avrei mai dovuto baciarti, scusa. Noi siamo due ragazzi e poi mia mamma dice sempre-»
«Harry, cosa può saperne tua mamma se pensa che se due persone delle stesso sesso stanno insieme sia una cosa sbagliata? Cosa?»
«Non dovevo farlo e basta.» ribadì guardandolo per la prima volta negli occhi e Louis vide alcune lacrime che a momenti avrebbero rigato le sue guance.
«Harry, non è sbagliato se ti rende felice.» gli rispose nel tono più dolce che ci possa essere. Louis riprovò ad accarezzare la guancia di Harry e questa volta il più piccolo socchiuse gli occhi inclinando il viso dal lato in cui la mano di Louis lo stava accarezzando beandosi del suo tocco. Come aveva previsto, Harry non ce la fece più a trattenersi tutto dentro, così una lacrima solitaria scese lungo la sua guancia.
«Non possiamo.» disse Harry con amarezza. Era consapevole a quello in cui stavano andando incontro, la sua vita sarebbe cambiata radicalmente, ma la cosa più brutta era solo una. Harry si era innamorato di Louis, ma se per amarlo doveva farlo di nascosto e vederlo ricevere odio da parte della sua famiglia, preferiva allontanarsi da lui e non ferirlo ulteriormente. Avrebbe voluto gridarlo al mondo che sia era innamorato di quel ragazzo, ma doveva restare bloccato nel silenzio per il bene di tutti.
«Ti prego Harry...»
«Scusami.» fu l'ultima cosa che gli rispose prima di allontanarsi dalla sua presa, voltarsi e correre via dove di certo i suo genitori li stavano già cercando da molto tempo. Louis vide la figura di Harry farsi sempre più piccola man mano che correva via, così cominciò anche lui a camminargli dietro, infondo doveva andare pur sempre a casa loro. Ma quello che Louis non sapeva è che Harry mentre correva via aveva il viso bagnato da lacrime e il cuore nel petto più pesante che mai.
«Dove eravate finiti?» chiese Anne una volta che entrambi entrarono in macchina ovviamente bagnati fradici. Harry sedeva sui sedili posteriori dal lato sinistro, accanto a lui c'era Kendall e dopodiché la piccola Amélie e Louis. Harry non accennava a voltarsi, perciò rispose continuando a guardare fuori dal finestrino.
«Ci stavamo riparando pensando che prima o poi avrebbe smesso di piovere...»
«Oh...»
«Beh quando arrivate a casa vi asciugherete per bene altrimenti rischiate di ammalarvi.» disse Robin mentre guidava. Il viaggio ebbe la stessa durata dell'andata. Amélie si addormentò con la testa appoggiata al braccio di Louis e mentre nessuno accennava ad aprir bocca quest'ultimo si volse per cercare lo sguardo di Harry ma quello che vide subito dopo gli fece accapponare la pelle. Kendall era appoggiata con la testa sulla spalla di Harry e nel mentre le loro mani erano intrecciate. Louis sospirò chiudendo per un secondo gli occhi e poi riaprirli. Quelle erano mani che lui avrebbe dovuto sfiorare o toccare, non qualcun'altra. Louis per il resto del viaggio non fece altro che guardare fuori dal finestrino con il solo desiderio di essere in un luogo lontano da lì.

Harry dopo quel bacio non gli aveva più parlato. Il giorno precedente avevano cenato tutti insieme, compresa Kendall anche se come ogni singola volta non centrava niente in quella famiglia ma lei era sempre lì, sempre presente. E Harry non aveva fatto altro che evitare lo sguardo di Louis, o forse si sforzava di farlo. Louis iniziava a stancarsi dei suoi continui sbalzi d'umore. Okay lo amava, tanto, ma arriva un punto in cui devi arrenderti, anche per te stesso, non si può sempre tirare la corda perché prima o poi essa si spezza. Così Louis aveva deciso di vivere la sua vita, e quando Harry magari un giorno si sarebbe sentito pronto per parlare, lui era lì, perché Louis anche se non poteva stare con Harry sarebbe stato sempre nel suo cuore. I sentimenti che prova per lui non sarebbero mai cambiati.
Quel giorno era seduto sul divano mentre prendeva una tazza di tè in compagnia di Amélie. Stavano discutendo su quali libri avesse letto la più piccola e quali le erano piaciuti di più perché sì, Amélie era una che leggeva molto e Louis era felice di questo. La piccola le stava raccontando la fine di un libro a suo detto "straordinario", quando Anne entrò in sala.
«Louis, tua nonna Madeleine mi ha lasciato un messaggio. Mi ha chiesto di informarti se questa sera puoi andare a casa da lei.»
«Di che si tratta?»
«Ha detto che hai ricevuto una lettera da Londra e vuole che sia tu ad aprirla.» Louis non capiva. Londra era il suo passato, non voleva più avere niente a che farci, non capiva proprio chi avesse mai potuto mandargli una lettera.
«Va bene. Grazie Anne.»
«Figurati.» mentre tornava in cucina Amélie riprese il suo racconto da dove l'avevano interrotto, ma Louis purtroppo aveva la mente altrove.

Quella sera Louis andò a casa di sua nonna.
«Bonsoir Louis.» lo salutò sua nonna una volta che varcò la porta e depositato il cappotto. Ogni volta che la sentiva parlare in francese lui rideva sempre, senza saperne ancora il motivo.
«Cosa ridi?» disse appunto punzecchiandogli un fianco.
«Niente niente.» rispose sorridendo e alzando le mani come in segno di difesa.
«Hai già mangiato?» gli chiese.
«Sì, già mangiato.»
«Meno male tesoro perché non avevo niente di pronto e sinceramente mettermi a cucinare alle dieci di sera non mi rendeva tanto felice.»
«Non preoccuparti.»
«Anne ti avrà informato della lettera, suppongo...» chiese mentre si dirigevano in sala per sedersi sul divano.
«Sì. Di cosa... Di cosa si tratta?»
«Scopriamolo.» prese la lettere che era depositata sul tavolino in legno difronte al divano e gliela porse.
«Grazie.» rispose prendendola e iniziando ad aprirla con cura. Louis sentiva qualcosa dentro di sé, di solito quando doveva accadere qualcosa lui lo avvertiva, infatti anche quella vola era piuttosto nervoso. La lettera era stata scritta dal computer e firmata da qualcuno con una calligrafia difficile da capire. Era stata mandata dal tribunale di Londra con un invito a recarsi lì il prima possibile.
«Viene dal tribunale di Londra...»
«Cosa c'è scritto?»
«Devo tornare a Londra... Ma non capisco io non ho fatto niente.» disse ingenuamente non capendo perché un tribunale lo avesse convocato in udienza.
«Forse ho capito.»
«Spiegami, ti prego.»
«Tua mamma, prima di... Ecco... Morire,» disse l'ultima parola con una tristezza enorme in cuore. «lei non avrebbe mai voluto che tu passassi una brutta vita, lei voleva il meglio per te, voleva rassicurarti un buon futuro, per questo credo che tutti i suoi beni li abbia lasciati a te.»
«Che cosa?»
«Non so se si tratta di questo, ma io credo che sia l'unica cosa logica a cui pensare.»
«E dove starò lì e come farò con Amélie e Ha-» un attimo prima di pronunciare il nome di Harry si fermò.
«Louis, calma. Per l'alloggio puoi stare da quel tuo vecchio amico, Zayn, che ne pensi?»
«Oh giusto! Grazie nonna.»
«E per il lavoro Anne capirà .»
«Ma io voglio sempre rimanere a lavorare per loro, mi sono molto affezionato a quella famiglia.»
«Continuerai a farlo, ma prima sbrighi queste faccende con il tribunale, presto tornerai da loro e da Harry.» disse facendo arrossire Louis per le ultime parole dette.
«Grazie, non so come farei senza te.» le disse abbracciandola. In effetti era la pura verità, a quest'ora se non ci fosse stata sua nonna non avrebbe mai fatto la metà delle cose che aveva fatto.
«Ora non ti resta che dirlo ad Anne e Robin.»
«Speriamo che la prendano bene.»
«Ne sono certa.» gli rispose sorridendo.
«Devo chiederti una cosa però.»
«Tutto quello che vuoi.»
«Per quanto tempo starò via?»
«Oh caro Louis, per queste cose ci vuole tempo, io spero che tornerai presto, ma non posso assicurarti niente, lo sai come sono i tempi della legge.» e Louis sorrise, ma non tranquillo per aver ricevuto la sua risposta, il suo era un sorriso di tristezza. Voleva bene alla famiglia di Amélie, gli sarebbero mancate le giornate in compagnia della più piccola a parlare o a suonare il pianoforte per lei guardandola danzare. Avrebbe sentito la mancanza di Anne e Robin. Anche di Liam. Ma. Più di tutto il sol pensiero di separarsi da Harry, quello era di sicuro la cosa più triste. Certo, c'erano volte che lo facevano arrabbiare tantissimo, ma quello all'improvviso non contava più niente in quel momento. Quella sera non riuscì a dormire, aveva in mente la scena del giorno seguente quando avrebbe dovuto dire tutto ad Anne. Ma Louis era anche preoccupato per come l'avrebbe presa Harry. Rigirandosi di continuo nel letto, non trovando una posizione, si domandava come avrebbe fatto a stare per giorni e giorni senza la presenza di Harry al suo fianco.

«E così te ne vai.» disse Liam mentre erano seduti al tavolo della cucina di Anne con una tazza di caffè in mano.
«Sì, ma tornerò.» rispose Louis in tono calmo e nostalgico, come se fosse già in viaggio per andare via.
«Devo ammetterlo,» Liam posò la tazza sul tavolo e iniziò a sorridere abbassando lo sguardo. «mi mancherai.»
«Oh che dolce che sei Liam!» sdrammatizzò Louis perché l'atmosfera che si stava creando stava iniziando ad essere tremendamente triste e pesante per entrambi.
«No sul serio Lou... Ormai sei come un migliore amico per me.»
«Grazie Liam, davvero sono felice di avere una persona come te al mio fianco.» rispose Louis sorridendogli e Liam alzò lo sguardo ricambiando il sorriso.
«E lì dove starai, da tuo padre?»
«No, starò da un mio amico.» rispose pensando che mai e poi mai sarebbe tornato da suo padre. Dopo la morte di sua madre, lui non aveva fatto altro che distruggere la vita di Louis. Era diventata una persona in cui la maggior parte del tempo della sua giornata aveva nient'altro che alcol in corpo. E non considerava mai Louis se non per picchiarlo o offenderlo. Louis se così vogliamo, possiamo definirlo un piccolo bambino cresciuto fin troppo in fretta.
«Non è che poi ti dimenticherai di un povero insegnate di danza?»
«Mai, Liam nessuno è come te.»
«Oh che dolce Louis!» disse Liam dando un buffetto sul naso di Louis e meno male che la situazione si stava alleggerendo dato che entrambi si misero a ridere.
«E quando avresti intenzione di andare via?» gli chiese Liam sorridendo anche se era triste che Louis partisse.
«Penso di partire per Londra dopodomani.» rispose passando dal ridere al sorridere. L'idea non gli piaceva per niente e forse non si sarebbe mai abituato ad essa. Ritornare a Londra era un po' come riemergersi nel passato e questo era l'ultima cosa che Louis voleva.
«Dov'è che vai, Louis?» chiese una voce roca alle loro spalle. Louis nel sentirla si gelò sul posto mentre Liam se ne stette fermo a guardare la scena presente davanti ad egli. Louis si volse, vedendo Harry sullo stipite della porta guadarlo con occhi tristi e pieni di paura. E lì Louis capì davvero che dire ad Harry che sarebbe tornato a Londra sarebbe stata una delle cose più difficili che avrebbe dovuto fare a questo mondo. Ma infondo non aveva scelta.

__________
Ehi come state? Questa volta sono riuscita ad aggiornare prima del previsto, wow non pensavo. L'altra volta mi sono dimenticata di dirvi che per qualsiasi cosa nel mio profilo troverete i link di Facebook, Twitter e Tumblr. Sono felice di come stia venendo la storia, l'altro giorno mentre ascoltavo la musica e scrivevo (Sì, scrivo ascoltando la musica ahaha) mi è venuta in mente questa svolta per la storia, ovvero la partenza di Louis e ho poi pensato che ci stava benissimo per i capitoli futuri. Perciò il nostro Louis andrà via per un po', ovviamente ci saranno anche capitoli concentrati solo su di lui, ma Harry secondo voi come affronterà la cosa e soprattutto, in assenza di Louis darà ascolto ai suoi sentimenti che prova per lui? O si allontanerà?
Ho visto che qualcuno è passato a leggere l'altra mia storia "Battlefield", grazie mille, davvero.
Ringrazio tantissimo come sempre tutti coloro che continuano a leggere la storia, chi lascia un commento e chi vota a favore i capitoli (Lo so, lo dico sempre ma penso che lo dirò fino alla fine di questa storia) perché senza di voi questa storia non andrebbe da nessuna parte. Ci vediamo al prossimo capitolo, un bacio e a presto.

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