Se è destino, tutto può accad...

By OnyxKayLightblue

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[è trash, non la leggete, è per il vostro bene] Un incontro casuale, avvenuto alla stazione di Bologna, fa co... More

💚Trama+Playlist+Personaggi💚
❤️One❤️
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💜Ringraziamenti🖤

❤️Twenty-One❤️

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By OnyxKayLightblue

Alessandra's pov

"Io ancora non ci credo che questa stagione sia finita." Sospira la mamma, asciugandosi alcune lacrime che le sono scese quando Vettel è salito sul podio ed ha preso in mano la coppa più grande, per il suo primo posto ad Abu Dhabi.
"Non abbiamo nemmeno vinto il titolo dei costruttori e tu stai comunque piangendo." Ridacchia Daniele guardando la mamma che per dispetto gli fa una linguaccia.
"Lo avete visto Pierre? - si soffia il naso per la decima volta. - È arrivato terzo, e non ha mai smesso di giocare con il suo braccialetto. Che amore che è!" Singhiozza, e dopo aver preso Mafalda, con addosso la felpa del francese, l'abbraccia.
"Piuttosto hai visto Charles? È arrivato secondo e Max quarto, sono proprio orgogliosa di loro due." Rispondo osservando la televisione. I piloti sono andati via ed adesso ci sono i due intervistatori italiani che commentano insieme la gara.

Il mio telefono squilla, e la suoneria è quella di Face Time quindi lo prendo da sopra il tavolo e rispondo senza nemmeno leggere il nome.
Dove mi ha detto che mi avrebbe chiamata, quindi deve essere lei.
Sullo sfondo appaiono Max e Charles con le coppe in mano ed un enorme sorriso sulle labbra.
"Ci hai visti vero?" Urla Max saltellando.
Scoppio a ridere annuendo.
"Quella coppa non è tua Verstappen." Dico e lui mi fa segno con il dito che devo stare zitta.
Assecondo i suoi gesti e tolgo il volume, in modo tale che i singhiozzi della mamma non li raggiungono.
"Allora Pierre, questa gara?" Dice Max ad alto volume.
Charles ha messo il telefono sul tavolo ed ha coperto la parte dello schermo.
"È stata incredibile!" Esclama il francese e riesco a percepire da qui il sorriso sulle sue labbra.
"È la tua prima vittoria in campionato, l'hai dedicata a qualcuno?" La voce che sento è quella di Giada.
"Avrei voluto che lei fosse qui con me." Dice Pierre e giro gli occhi al cielo.
"Intendi dire Cate?" Questa volta a parlare è Dilara.
"Da quando ci siamo mollati non la sento più e no, non intendo dire Cate ma Alessandra." Il mio respiro si blocca.
"Quindi la vittoria l'hai dedicata a lei? Sei stato tutto il tempo a giocare con il suo bracciale." Dice Charles e Pierre sbuffa.
"Non vi sfugge proprio nulla eh?" Dice e da come ho sentito la sua voce, deve essersi avvicinato al tavolo, perché adesso non è più distante.
"Esattamente!" Ridacchia Max.
"Ancora non le hai scritto?" Charles gli fa un'altra domanda.
"L'ho fatto, diverse volte a dire il vero, ma ho sempre cancellato il messaggio anzi, i messaggi."
Ma di che cosa stanno parlando?!
Daniele mi guarda ed indica la mamma che ha gli occhi spalancati.
Non le abbiamo mai detto che si trattava di Pierre, ma le abbiamo sempre fatto capire che centrava un pilota della toro rosso e lei ha sempre avuto il dubbio su Brandon e Gasly.
"A proposito, come mai non è venuta a questa gara? Ha sempre detto che Abu Dhabi voleva visitarla." Dice Giada.
"Ha la febbre, aveva la polmonite dopo che è tornata da Los Angeles. È andata ad una festa e le hanno fatto il bagno di Champagne poi è stata tutto il tempo con i vestiti ed i capelli bagnati e si è ammalata. Adesso la polmonite le è finita e le è rimasta solo la febbre ed abbiamo deciso insieme che Abu Dhabi la visita l'anno prossimo." Spiega Max.
Il telefono viene preso e messo in tasca.
Aggrotto le sopracciglia e guardo Daniele che ridacchia.
"Torno subito." La voce è quella di Charles e poco dopo riappare davanti alla telecamera.
Rimetto il volume al telefono.
"Perché mi avete voluto far sentire quelle parole?" Domando guardandolo dritto negli occhi.
"Gli manchi ed ha provato a fare il primo passo ma come hai sentito, si è sempre bloccato, potresti farlo tu?" Sporge il labbro inferiore a mo di broncio e io scuoto la testa.
"Quello che è fatto è fatto." Dico e la mamma sbuffa un 'sei proprio stupida' che fa ridere Daniele.
"Vieni a Bologna per vedere il tuo film a casa sua?" Domanda all'improvviso Charles dopo cinque minuti di silenzio.
"Assolutamente no!" Rispondo spalancando gli occhi.
"Andiamo bimba! Passiamo le feste tutti insieme!" Continua Charles ed io scuoto la testa in segno di negazione.
"Oh andiamo e con chi vorresti passare il Natale se tua mamma è stata invitata a Las Vegas dalle sue colleghe di lavoro e Dan deve tornare ad Hollywood per la sua serie?" Alzo lo sguardo verso i due e loro abbassano lo sguardo.
Nessuno dei due mi aveva avvisato.
"Vado da papà, lo festeggia nuovamente a casa dei genitori di Max quindi starò lì." Scrollo le spalle e Charles sbuffa.
"Ma se odi tuo padre."
"Dettagli futili." Dico scrollando le spalle.
"Adesso devo andare, ma riprenderemo questo discorso e non accetto un no come risposta, ti amo bimba."
Sbuffo ed alzo gli occhi al cielo.
"Va bene e ti amo anche io Charlie."

"La vostra amicizia è qualcosa di veramente incredibile, è bellissima." Dice la mamma con un enorme sorriso sulle labbra.
"Lo penso anche io." Dice Daniele sorridendo.

Salgo nella mia camera per preparare la valigia visto che l'indomani ho un aereo per Monaco dove mi devo vedere con Charles, Giada, Max e Dilara.
Prendo la valigia da sopra l'armadio e la posiziono sul letto, aperta completamente.
"Pronto?" Non faccio nemmeno squillare il telefono nella tasca dei pantaloni che Rispondo immediatamente.
"Bambina ascoltami attentamente, hai presente l'ultimo shopping che abbiamo fatto insieme? Metti tutto quello che abbiamo comprato nella valigia. Si va a Monaco baby!" Alice dall'altra parte del telefono non ha fatto che urlare e la cosa mi fa ridere un bel po'.
"Portati la tua make up bag al completo, quella che ti ha regalato Dove per il compleanno!"
"Alice, stiamo solo andando a Monaco.."
"Non solo! Stiamo andando a Monaco! Li ci sono i casinò, Montecarlo! Sai che significa? Soldi facili!" Urla ancora una volta.
Sospiro ed annuisco alle sue parole.
"Sappiamo tutti che quando si tratta di giocare d'azzardo tu diventi tredici fortunato, come Abby in uno splendido disastro. Quindi giocheremo per bene e con i soldi che vinceremo ci compreremo casa a Monaco, almeno non infastidiamo Charles e Max con le loro ragazze. A proposito, siamo state invitate alla villa di Ricciardo, cosi siamo tre single in una sola casa e possiamo organizzare delle splendide orge!" Scoppio a ridere alle sue parole intanto che metto tutte le cose nella valigia.
"Okay donna, devo andare che la vasca è pronta! Ci vediamo domani sotto casa mia, mi passi a prendere tu vero?"
"Vero."

La conversazione con Alice finisce ed io nel fra tempo ho riempito di cose inutili ed abiti estremamente eleganti che userò nemmeno di mezza volta, ma prima lo stile.
Mi butto sul letto pronta a rivedere per la centesima volta il mio film fatto con la Disney che ci ha gentilmente regalato in anteprima nazionale il dvd.

Al termine del film, mi faccio una doccia e preparo i vestiti per il giorno dopo: una felpa enorme di Cameron che mi fa esattamente da vestito, un paio di collant semi trasparenti neri e gli stivali alti fino a sopra al ginocchio.
Mi butto nuovamente nel letto con indosso il mio pigiama di seta azzurro, regalatomi da papà per corrompermi per le sue prossime nozze.

Il giorno dopo

La sveglia suona, la stacco e mi alzo dal letto.
Vado in bagno e mi preparo, vestendomi, truccandomi, sistemando i capelli ed infine mettendo in testa il capello nero della linea di Max con le sue iniziali che vanno sulla fronte, spruzzo il profumo, prendo Mafalda e la valigia e scendo al piano terra, faccio colazione e saluto mamma e Daniele e poi esco di casa, caricando la valigia in macchina, sistemando Mafalda nei sedili posteriori e poi parto per raggiungere casa di Alice.

"..ci scusiamo per il disagio." Questo è quello che siamo riuscite a capire non appena abbiamo messo piede in aeroporto.
"Ci scusiamo per cosa?" Borbotto attirando l'attenzione di un passante.
"Tutti i voli sono stati cancellati per un imminente bufera di neve." Al che, scoppio a ridere, visto che a Roma non nevica mai.
Quando mi rendo conto che lo sconosciuto è serio sbuffo sbattendo i piedi a terra.
"Se non possiamo arrivare a Nizza come facciamo?" Domanda Alice guardandomi.
Stringo al petto Mafalda e mi guardo intorno.
"Arriviamo a Monaco in auto." Dico guardandola e facendole spalancare gli occhi.
"Ma saranno dodici ore di viaggio!" Urla lei.
Scrollo le spalle e mi siedo sulla valigia.
"Preferisci restare a Roma piuttosto che andare ai casinò a Montecarlo?" Lei si alza in piedi, prende la sua valigia e mi guarda.
"Alza il culo, abbiamo dieci ore di viaggio da fare."

"Guarda il lato positivo, sono solo sette ore e mezza di viaggio." Dico mettendo in moto la macchina, posiziono il telefono nel suo apposito contenitore e con le indicazioni di google maps, e parto.

Alice si è addormentata subito dopo che siamo uscite da Roma, ho dovuto abbassare la radio e mettere le airpods per non far squillare il telefono cosi da non svegliare la bionda.

"Pronto?" Sussurro, abbassando il piede sull'acceleratore, mandando la macchina a centotrenta chilometri orari.
"Bimba dove sei?" Aggrotto le sopracciglia e sposto lo sguardo sul telefono.
"Livorno." Rispondo attivando i tergicristalli per far togliere la neve sul vetro della macchina.
"Che diavolo ci fai a Livorno?"
"Tutti gli aerei sono stati cancellati per una bufera di neve e siamo partite con la macchina." Scrollo le spalle cambiando marcia.
"Stai andando piano vero?"
"Sono a centotrenta, ma ho quasi perso il controllo della macchina per tre volte consecutive, quindi sto tornando sugli ottanta." Sbuffo sorpassando una citroen.
"Ti sei forse impazzita?" L'urlo acuto di Charles mi ha fatto diventare letteralmente sorda.
"Dipende dai punti di vista." Rispondo velocemente scoppiando a ridere subito dopo.
"Hai bevuto?"
"Solo caffè e red bull, a proposito dovrei fare pipì ma non voglio fermarmi. Dì a Daniel che non appena arrivo a casa sua farò un ora di pipì."
Charles sospira e sento il telefono avere un cambiamento di aria.
"Honey." Il tono di Max è duro, è incazzato.
"Dimmi tutto Maxie." Rispondo aggrottando le sopracciglia quando vedo la Citroen di prima tornare davanti a me.
"Cosa diavolo stai combinando?"
"Al momento dici? Cerco di superare una fottuta macchina che ha deciso di giocare con me."
"Alessandra Emilia Bianchi!"
"Sai abbiamo i secondi nomi simili." Abbasso il finestrino facendo entrare l'aria gelata dentro la macchina che fa svegliare Alice e tiro fuori la mano, alzo il dito medio, e lo faccio vedere alla Citroen.
"Alessandra ascoltami, se vuoi ucciderti troviamo un altro modo okay? Non c'è bisogno di fare un qualche incidente in macchina."
"Max, non voglio uccidermi, ma sei impazzito? Voglio solo arrivare il prima possibile a Monaco e riabbracciarti."
"Questa è una cosa dolce."
"Lo è davvero."
"Stai attenta."

"Monaco dolce Monaco." Sospiro spegnendo la macchina davanti la villa di Daniel.
Alice si stiracchia e scende dalla macchina e prende la sua valigia.
"Si certo fai con comodo." Borbotto scendendo anche io, prendo Mafalda e la mia valigia e corro verso l'entrata della villa.
"Salve a tutti, sono Alessandra insieme a Mafalda e mi sta esplodendo la vescica!" Urlo spalancando la porta della villa.
Tutti gli occhi si puntano si di me ma riesco a vedere solo quelli di Pierre.
Bestemmio interiormente e prendo un respiro profondo.
"Terza porta dritta davanti a te." Daniel indica un corridoio e dopo aver abbandonato la valigia insieme alla bambola e corro in bagno a fare la pipì più lunga di tutta la mia vita.
Quando esco dal bagno e raggiungo tutti in salotto, vedo Mafalda seduta vicino a Pierre.
"Si è aggiunto Gasly alla nostra orgia." Dice Alice ed annuisco.
"Non ti crea nessun fastidio?" Dice nuovamente.
"Almeno dura più di Ocon." Scrollo le spalle andandomi a sedere vicino a Mafalda che prendo e la faccio sedere sulle mie gambe e poi abbraccio.
"Questa sera andremo al Casinò." Dice Max ed io sorrido ampiamente.
"Non vedo l'ora." Rispondo ed Alice saltella sul posto.

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