Se è destino, tutto può accad...

By OnyxKayLightblue

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[è trash, non la leggete, è per il vostro bene] Un incontro casuale, avvenuto alla stazione di Bologna, fa co... More

💚Trama+Playlist+Personaggi💚
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By OnyxKayLightblue

Pierre's pov

Quando raggiungiamo il ristorante, Charles e Giada sono appoggiati alla macchina di Charles nell'attesa del nostro arrivo.
"Mon Dieu, Alessandra stai benissimo!" Esclama Charles non appena si accorge della nostra presenza.
Si stacca dalla macchina e si avvicina a noi due, si sporge verso Alessandra e le lascia due baci sulle guance ed infine mi saluta.
Alessandra è arrossita e si è nascosta il viso con i capelli, stringendo maggiormente la mia mano.
"Vi presento Giada, anzi ti presento, Pierre la conosce già. Giada lei è Alessandra, la ragazza di Pierre." Charles parla velocemente lasciando sia me che la mora a bocca aperta incapaci entrambi di controbattere. Giada con un enorme sorriso sulle labbra fa dei passi lenti a causa dei tacchi alti che ha ai piedi e si avvicina a noi; mi saluta come Charles ha salutato Ale e poi si sofferma sulla ragazza che guarda attentamente e poi le sorride stringendole la mano.
"È un piacere conoscerti." Parla in francese e fa aggrottare le sopracciglia alla mora al mio fianco, intanto che Charles ride.
"Amore è italiana come te e sa tre cose in croce del francese." Le dice Charles e Giada avvampa completamente, borbottando delle scuse.
"Si ma cosa ha detto, sono curiosa." Dice Alessandra facendo ridere più forte Charles intanto che io ridacchio.
"Ha detto che è un piacere conoscerti."
Le spiego e lei sorride ampiamente.
"Il piacere è tutto mio!" Esclama ed anche Giada torna a sorridere ampiamente.

"Come vi siete conosciuti tu e Pierre?"
La cena è iniziata benissimo e Charles si è assicurato di far avere sempre del vino nei nostri bicchieri, ovviamente per Alessandra solo vino rosso.
Io e Charles stavamo parlando di cosa ci aspetterà per questa nuova stagione della Formula Uno, intanto che Giada ed Ale si stavano iniziando a conoscere meglio. Alla domanda di Giada io e Charles ci blocchiamo e spostiamo lo sguardo sulle nostre ragazze.
"In stazione, mi è caduto addosso perché stava prestando attenzione a quello che dicevo piuttosto che guardare dove metteva i piedi." Dice Alessandra e sbuffo un 'non è vero.'
Giada scoppia a ridere e mi guarda.
"Sei rimasto incantato dalla sua bellezza?" Mi domanda e io schiudo le labbra.
"Oh, questa è una domanda a trabocchetto." Dice Charles facendo ridacchiare Alessandra.
"A dire il vero, ero assonnato e non stavo prestando attenzione a nulla, poi però l'ho sentita parlare e uno mi è venuto contro e io sono inciampato su di lei e lei si è arrabbiata." Rispondo spostando lo sguardo su Alessandra che mi trucida con lo sguardo.
"È la seconda volta che dici che il mio tono di voce è alto, alla terza ti rigo la macchina con le chiavi."
Giada scoppia a ridere e Charles rimane con la bocca spalancata per lo shock.
"Provaci." Dico sorridendo divertito.
"Non sfidarmi Gasly." Incrocia le braccia al petto ricambiando il mio sguardo.
"Lo sto facendo, allora?" Inclino la testa di lato ed Alessandra prende la pochette ma la riposa immediatamente.
"Non ho delle chiavi con me, al momento." Dice distogliendo lo sguardo dal mio. Dentro quella borsa c'è qualcosa che non vuole far vedere, ora sono curioso.
"Ecco a voi il dessert." Annuncia il cameriere, posando sul tavolo un piatto con una fetta di res velvet per Ale, uno di tiramisù per Giada, una sbriciolata alla cioccolata per Charles ed una fetta di Mimosa per me.
Alessandra guarda con gli occhi a cuoricino il suo piatto ed il mio ininterrottamente intanto che Giada e Charles dividono a metà il loro dolce per mangiare entrambi.
Charles mi da una gomitata al braccio ed io inarco il sopracciglio. Giada mi osserva ed indica con il cucchiaino il proprio piatto per farmi vedere di dover fare come hanno fatto loro.
"Ale?" Alessandra alza lo sguardo sul mio viso.
"Che succede?" Domanda lei con il cucchiaino a mezz'aria.
"Vuoi assaggiare la mimosa?" Domando e lei schiude le labbra.
"Questo comporta che tu dovrai assaggiare la mia? Perché soni particolarmente gelosa della red velvet." Dice e Charles soffoca una risata.
"Sei fortunata, perché la red velvet non mi piace." Rispondo guardandola e lei tira un sospiro di sollievo.
"Ma che dici, è il tuo dolce preferito." Dice Giada e Charles scoppia a ridere definitivamente.
Alessandra guarda il proprio cucchiaino e poi me e lo allunga nella mia direzione.
"Non farmene pentire." Dice velocemente e Giada fa un piccolo applauso.
"Lasciatemele dire, state benissimo insieme." Dice Giada sorridendo ampiamente.
Mangio il boccone della torta rossa ed evito di rispondere alle parole di Giada e a quanto pare anche Alessandra è del mio parere visto che continua a mangiare la propria torta fino a metà della fetta per poi porgermi il piatto.

"Ragazzi è stato meraviglioso vedervi, dobbiamo assolutamente organizzarci per Capodanno cosi lo trascorriamo tutti insieme, lo dico anche a Max e Dilara magari si uniscono a noi." Dice Charles dopo averci salutato.
"Possiamo chiedere anche ad Alice e Marika magari si uniscono a noi." Dico e sia Alessandra che Charles annuiscono.
"Ci sentiamo!" Giada saluta con la mano prima di entrare in macchina seguita dal castano.
"Andiamo anche noi." Dice Alessandra stringendo la mia mano nella sua, facendo intrecciare le nostre dita.

Torniamo al mio hotel, visto che Alice ha scritto un messaggio dove dice di non tornare al loro di hotel che sta con Marika.
"Pierre?"
"Dimmi tutto bimba."
"Stai davvero bene vestito così." Dice sorridendo, avvolgendo entrambe le braccia intorno al mio collo.
"Si? Anche tu stai davvero bene vestita così." Mormoro cingendole con le braccia il bacino.
Alessandra sorride dolcemente e lascia un piccolo bacio a stampo sulle mie labbra.
Intensifico il bacio, facendole schiudere le labbra intanto che le sue mani finiscono nei miei capelli che tira leggermente.
Il bip dell'ascensore ci fa staccare all'improvviso, mostrandoci una coppia di signori anziani, visibilmente scioccati alla nostra vista.
"Scusate." Borbotta Alessandra, trascinandomi via.
Scoppio a ridere nella breve corsa verso la mia camera e quando la raggiungiamo, tiro fuori la chiave metallica e la apro velocemente.
Alessandra solo quando la porta viene chiusa, comincia a ridere fortissimo intanto che si toglie la giacca, mettendola sulla sedia, stessa cosa che faccio io con il giubbotto e con la giacca nera del completo elegante.

Dopo che finisce di ridere, i suoi occhi sono lucidi; mi avvicino a lei con piccoli passi e torno a cingerle il bacino con le braccia, accarezzandole delicatamente la schiena con la punta delle dita. Porta un braccio intorno al mio collo, intanto che con la mano libera, comincia ad accarezzare la mia guancia.
Poggio la fronte contro la sua e chiudo gli occhi, baciandole dolcemente le labbra.
"Non stiamo andando troppo velocemente, vero?" Sussurro contro le sue labbra mantenendo gli occhi chiusi.
"Non credo proprio." Mormora lei, tracciando con la punta del dito  il contorno della mia mascella.
"Ne sei completamente sicura?" Sussurro, spostando la testa nell'incavo del suo collo, iniziando a lasciare una scia di umidi baci su di esso intanto che con la mano dietro la sua schiena, la faccio scivolare da sopra le scapole fino al bacino, ripetutamente.
"Assolutamente sì." Mormora intanto che le sue mani vanno a finire alla mia cravatta che sfila lentamente, lanciandola a terra.
Mordo delicatamente un lembo di pelle sul suo collo e la sento rabbrividire per quel tocco. Cerco la zip del vestito con la punta delle dita e quando la trovo, l'abbasso completamente, aprendole quindi il vestito.
Le sfilo le maniche ed il vestito cade a terra ai suoi piedi, le sue mani intanto sbottonano ogni bottone della mia camicia accuratamente, senza nemmeno lasciarne uno chiuso; poi apre la camicia sul petto e lo accarezza molto piano, facendomi fremere e rabbrividire sotto al suo tocco.
Sfila la camicia non appena tolgo le braccia dal suo corpo e mi guarda con un piccolo sorriso con le guance arrossate.
"Wow." Sussurro facendola arrossire completamente. Porto le mani sulle sue gambe che stringo e la sollevo, facendole allacciare le gambe intorno al mio bacino.
Cammino verso al letto e quando lo raggiungo stendo il suo corpo sul copri letto e mi stendo su di lei.
Le sue mani vanno alla cintura dei pantaloni che apre velocemente e poi apre anche il bottone e la zip di essi.
"Sono convinto che l'attesa aumenti il desiderio.. ma ti desidero davvero tanto." Sussurro guardandola.
"Ci stai mettendo troppo." Borbotta prendendo il mio viso, iniziando a baciare le mie labbra subito dopo.
Ricambio il bacio intanto che tolgo le scarpe e sfilo gli skinny subito dopo, poi porto le mani sulle sue gambe che accarezzo lentamente fino ad arrivare ai suoi tacchi che tolgo e lancio sul pavimento.
Con le mani stringe e tira i miei capelli intanto che le nostre lingue si intrecciano senza sosta, mentre i nostri bacini si scontrano per ogni nostro movimento, procurandoci diversi ansimi misti a dei piccoli gemiti di piacere.
La sollevo leggermente in modo tale da abbassare il piumone, una volta che è libero, la faccio tornare a stendere porto il piumone su i nostri corpi facendola sorridere contro le mie labbra.
Slaccio il reggiseno nero non appena arrivo con le mani sulla sua schiena senza mai smettere di baciarla.
Solleva il bacino contro il mio, facendolo strusciare contro il mio, procurandomi un gemito roco.
Sposta le mani su i miei boxer neri, che abbassa lentamente dopo aver fatto tornare le gambe sul letto e non più legate contro di me. L'aiuto togliendomi completamente il mio ultimo indumento, liberando quindi la mia erezione che pulsa dal piacere. Porto le mani poi ai suoi slip, abbinati al reggiseno e tolgo anche il suo ultimo indumento che faceva separare le nostre intimità.
"Ne sei assolutamente sicura?" Soffio contro le sue labbra, riaprendo gli occhi per osservare il suo volto.
"Per essere un pilota che corre su i trecento chilometri orari, sai essere davvero lento a letto." Borbotta facendomi ridacchiare. Da quella risposta, capisco che sì, è assolutamente sicura di quello che stiamo per fare.

Allungo la mano e apro il cassetto, prendendo da dentro di esso i preservativi che Max ha lasciato, convinto che questo giorno sarebbe arrivato molto presto. Lo apro e lo infilo alla svelta, tornando a posizionarmi meglio tra le sue gambe, che tornano a legarsi al mio bacino. Entro in lei delicatamente, gemendo insieme a lei al contatto con le sue pareti calde e strette.
Inizio a spingere piano, continuando a baciarla, facendo mescolare i nostri ansimi e gemiti.
Non so quanto tempo è passato, ma so che è stata la notte migliore di tutta la mia vita e so anche per certo che questo non è stato solo sesso per entrambi.

Quando esco dentro di lei, dopo che entrambi abbiamo raggiunto l'orgasmo nello stesso istante, il nostro fiato e corto, gli occhi lucidi ed entrambi abbiamo un sorriso sulle labbra.
Lascio un bacio sulla sua bocca per poi togliere il preservativo e buttarlo nella pattumiera, mi stendo al suo fianco, stringendola a me, ed entrambi ci addormentiamo immediatamente.

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