I wanted to tell you all my s...

By dearangelharry

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Louis si vede come un'anima nera, dalla quale contiene soltanto tristezza e paura; Harry invece è un'anima bi... More

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Epilogo
Ringraziamenti

Capitolo 7

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By dearangelharry

«Che triste questa canzone...» ribadì Harry guardando Amélie danzare a tempo di "You are the moon" mentre era seduto accanto a Louis sul parquet. In effetti era una canzone malinconica. Nel frattempo però stava attento a Louis e al modo in cui suonava, dire che gli piaceva era poco. Louis sorrise per la sua osservazione.
«Sì è vero... Però uno dei balli dello spettacolo contiene questa canzone, perciò...» rispose Louis il più silenziosamente possibile restando concentrato sui tasti e la melodia. Dopo alcuni minuti Amélie finì di danzare facendo persino un inchino davanti a Harry e Louis.
«Ma che brava!» disse Louis battendole le mani.
«Non è vero!» disse la bambina mettendosi le mani davanti al volto per cercare di nascondere il rossore sulle sue guance.
«Ma Amélie sei davvero brava» ribadì Harry sorridendole e alzandosi in piedi.
«Ora che ne dite di ballare voi due?» disse prima di aprire la sua bottiglietta d'acqua e berne un sorso. Sia Harry che Louis si guardarono non sapendo che dire. Louis iniziava ad agitarsi e Harry ad arrossire.
«Ma non sappiamo ballare e poi non puoi suonare.» disse suo fratello.
«Per la musica possiamo mettere qualcosa allo stereo e poi potete improvvisare a ballare.»
«No, ti prego Amélie...» disse Harry non volendo sapere niente di ballare. Louis vide gli occhi della più piccola diventare lucidi e capì che se nessuno avesse fatto niente lei si sarebbe messa a piangere e forse un po' per quello e un po' perché ammettiamolo, ballare con lui era uno dei suoi sogni, prese la mano di Harry e lo trascinò al centro della sala da ballo, l'altro continuava a guardarlo con occhi che supplicavano di non farlo, ma Louis fece di testa sua, come sempre d'altronde.
«Amélie metti la traccia numero cinque.» le disse sorridendo mentre lei iniziava già a ridere. Prese una mano di Harry posizionandola all'altezza dei loro volti e l'altra la portò dietro la sua schiena avvicinandolo maggiormente a sé.
«Scherzi?» chiese Harry sollevando un sopracciglio mentre la canzone iniziava a diffondersi tra le mura di quella sala. «Careless Whisper?»
«Che c'è, non ti piace George Michael?» chiese Louis iniziando ad improvvisare un lento con Harry che fece del tutto ridere Amélie mentre se ne stava seduta davanti allo specchio e li guardava attentamente.
«No... Cioè è bellissima questa canzone ma-»
«Ma?»
«Fagli fare un casquè!» disse Amélie a Louis. E così fece, cercando di ricordarsi alla meglio il modo in cui i ballerini che aveva visto alla televisione eseguivano un perfetto casquè. Non diede nemmeno tempo di far rispondere Harry che lo fece ricadere all'indietro, continuando a sostenerlo ovviamente. Successe tutto così in fretta che Harry si spaventò pensando che lo lasciasse cadere e dal sobbalzo per la paura, fece ridere sia Amélie che si teneva la pancia dalle risate e Louis che lo rialzò nella posizione di prima.
«Me la pagherete entrambi!» disse Harry rosso in viso puntando un dito contro sua sorella.
«Vado a farmi una doccia ho visto abbastanza.» disse Amélie tra una risata e l'altra uscendo dalla sala da ballo.
Harry nel frattempo non si era accorto di essersi stretto al corpo di Louis. Si costringeva a pensare che era tutto a causa dello spavento che si era preso poco tempo prima, ma in realtà quella situazione che pensava di odiare, gli stava iniziando a piacere. E Louis se ne accorse perché prese ad avvicinare ulteriormente il suo corpo e si lasciarono cullare da quella melodia. Louis non aveva mai ballato prima d'ora, non sapeva nemmeno come si facesse, ma ogni volta che si trovava in compagnia di Harry a fare qualcosa, improvvisamente tutte le cose sembravano diventare più. Diciamo che tutto questo era ridicolo. Una settimana fa Harry non gli parlava affatto, nemmeno lo guardava in faccia e ora si trovava attaccato al suo corpo a ballare un lento. Scherziamo? Anche Louis si fece qualche domanda sull'improvviso cambiamento di Harry, ma non seppe darsi una risposta, infondo quel ragazzo era sempre stato come un mistero da risolvere per lui. Capitavano giorni in cui era triste e non gli parlava e altri che sorrideva e non faceva altro che cercarlo. Ancora non riusciva a capirci niente. Però pian piano iniziava a stancarsi di vivere in quel modo, o lo lasciava andare per la sua vita e allora avrebbe dovuto ignorare i suoi sentimenti o continuava a lottare per lui, sperando che un giorno o l'altro Harry aprisse gli occhi accorgendosi di lui. Per il momento decise di lasciar fare al corso dei giorni, quello che doveva accadere accadeva, poi avanti avrebbe pensato al resto prendendo le sua decisioni.
«Sono un pessimo ballerino.» disse Harry riportando Louis alla realtà. Solo in quel momento si accorse che Harry aveva appoggiato il viso sulla sua spalla. Louis sorrise per quel gesto, era così vicino a Harry che riusciva a sentire il suo odore.
«Non è vero!» disse pizzicandogli un fianco.
«Ehi!» disse Harry scostando il viso dalla sua spalla per guardarlo negli occhi. Entrambi si misero a ridere come se fossero bambini. E ogni volta che Harry e Louis si guardavano negli occhi era un po' come se il tempo si fermasse e intorno a loro tutto scomparisse. Perché infondo Louis da un mese a parte l'unica cosa che vedeva chiaramente era Harry, tutti il resto era come opaco.
«Dovremmo andare a vedere cosa combina Amélie...» disse Harry scostandosi da Louis piano piano, come se quel gesto lo potesse ferire in qualche modo.
«Va bene.» rispose Louis sorridendogli.

Anne e suo marito erano tornati nel tardo pomeriggio, Louis ne fu grato perché l'idea di preparare da mangiare alla piccola Amélie lo impauriva, non ci teneva a farla stare male. Adesso che ci pensava quando aveva cucinato insieme ad Harry aveva scoperto che quest'ultimo in realtà sapeva cucinare, ma faceva finta di niente perché un po' se ne vergognava. Louis ricordò di come aveva alzato gli occhi al cielo per quell'affermazione così assurda, anche gli uomini cucinano, è una cosa normale di tutti i giorni ma a quanto pare ad Harry erano state insegnate troppe cose sbagliate. Mentre pensava era seduto sul divano e al suo fianco Amélie era intenta a guardare la televisione. Harry ovviamente era tornato in camera sua, non ne voleva proprio sapere di stare con i suoi genitori e questo feriva un po' Louis perché avrebbe voluto prima di tutto che il loro rapporto sì restaurasse e per secondo, anche se poteva sembrare una cosa stupida, gli mancava quando non era intorno a lui, si sentiva più vuoto che mai. Così quella sera mangiò in compagnia di Amélie e i suoi genitori. La più piccola non faceva altro che raccontare di come si era divertita quel pomeriggio in compagnia di Harry e Louis, Anne sbarrò gli occhi nel sentir dire dalla figlia quello che aveva fatto Harry durante il pomeriggio, suo padre invece rimase in silenzio e Louis avrebbe tanto voluto dire la sua opinione ma sicuramente non era nessuno per giudicare la loro famiglia, più si tirava fuori meglio era per tutti. Quella sera per qualche strana ragione non riuscì a dormire, erano troppi i pensieri che aveva in mente e sembravano proprio che lo stessero soffocando.

Una settimana dopo le cose erano rimaste sempre le stesse. Certo, lui e Harry si parlavano più spesso, però c'erano volte in cui continuava ad ignorarlo, come quel giorno ad esempio. Visto che era una giornata soleggiata a Parigi, la famiglia di Harry aveva deciso di fare un picnic in un parco della città. All'inizio Louis era contento dell'idea, fin quando non aveva capito che anche Kendall si sarebbe presto unita a quella giornata.
«Perché la inviti sempre senza dirmi niente?» chiese a voce abbastanza alta a sua madre mentre erano tutti in sala a preparare la roba.
«È la tua ragazza, Harry.»
«E cosa vuol dire? La devi finire di pensare alla mia vita, inizia a pensare un po' alla tua.» Anne non ci pensò un secondo di più a lasciare uno schiaffo in pieno viso a Harry. Il cuore di Louis perse un battito nel vedere quella scena. Ma vide Amélie leggermente sconvolta perciò decise che era meglio distrarla da tutto quello a cui stava assistendo.
«Andiamo in macchina, mh?» le chiese prendendola per mano e lei annuì continuando però a guardare Harry. Nello stesso momento che Louis uscì di casa per andare nella loro macchina, vide arrivare Kendall vestita di tutto punto.
«Ciao Louis» gli disse sorridendogli.«e ciao anche a te piccolina.» le disse stringendole una guancia.
«Mi fai male.» disse Amélie scostandole la mano dalla sua guancia e guardandola male. Kendall le ricambiò lo sguardo e credetemi, Louis avrebbe tanto voluto fare qualcosa ma per il bene di tutti stette fermo dov'era.
«Harry?» chiese tornando a guardare Louis.
«Perché non te lo cerchi da sola-» iniziò a dire Amélie ma Louis prima che quest'ultima potesse dire qualsiasi qualcosa di inappropriato, le tappò la bocca e sorrise falsamente a Kendall. Quella bambina certe volte aveva una parlantina allucinante.
«È dentro.»
«Grazie.»
«Perché non mi hai lasciato parlare, Louis? Le avrei fatto vedere io.» chiese una volta che si sedettero nei sedili posteriori della macchina. Louis si trattenne dal ridere, però doveva ammettere che le sue intenzioni non gli dispiacevano affatto.
«Non ti sta simpatica?»
«No! Non mi piace è pure antipatica!» disse mettendo il broncio.
«E io che pensavo che le volessi bene.»
«Io voglio bene a te, Louis.» disse abbracciandolo per un secondo e il cuore di Louis si sciolse, quando voleva era una delle bambine più dolci che avesse mai conosciuto. Però poi tornò al suo posto e si mise a fare il gesto a Kendall su come parlava e si muoveva e allora Louis non ce la fece più a trattenersi e scoppiò a ridere.
«Andiamo?» chiese Anne aprendo la portiera della macchina. Vide Harry camminare mano nella mano con Kendall e un'espressione in visto che non prometteva niente di buono. In quel momento era un po' come un vulcano attivo, avrebbe potuto scoppiare da un momento all'altro, ma nessuno sapeva quando.
Il pomeriggio si era rivelato un disastro, nessuno aveva davvero intenzione di stare in quel posto. Amélie non faceva altro che parlare con Louis e quest'ultimo la ringraziava mentalmente perché senza di lei tutto sarebbe stato orribile. Anne e suo marito stavano tra di loro a parlare e mangiare, Harry e Kendall anche, con la differenza che la ragazza continuativa a parlare e Harry fingeva si star ad ascoltare con interesse. Era davvero brutto vedere che lei non si accorgeva minimamente che Harry stesse fingendo. Una goccia finitagli sul naso fece alzare il volto al cielo a Louis per poi scoprire che stava iniziando a piovere, meno male che fino a poco fa c'era un sole grande come una casa. Molte volte quel tipo di tempo gli ricordava tanto il Regno Unito, una volta era soleggiato ma non potevi mai sapere se due minuti dopo avrebbe incominciato a piovere o avrebbe fatto ancora più caldo. La pioggia non rallentò, anzi venne giù un acquazzone. Iniziarono tutti ad agitarsi per il cibo e le cose da recuperare prima che venissero bagnate dalla pioggia, compresa Amélie che andò a recuperare le sue cose. Kendall poi non se ne parlava nemmeno, un secondo aiutava a raccogliere la roba e l'altro si sistemava i capelli. Era talmente preso a guardare gli altri che non si accorse di Harry. Passando velocemente davanti a lui gli prese la mano e insieme iniziarono a correre sotto la pioggia. In quel momento a Louis non importava di essere completamente bagnato dalla testa ai piedi, gli importava solo delle loro mani unite, poi dove lo stava conducendo non gli importava perché con lui sarebbe andato ovunque. Corsero per alcuni metri finché quando Harry fu sicuro di essere abbastanza lontano da tutti si addentrò sotto un salice piangente. E okay, Louis avrebbe voluto ridere per quella trovata, non li avrebbe riparati per niente e poi era un po' pericoloso stare là sotto durante un temporale, ma era con lui, quindi chi se ne frega. Anche Harry era completamene bagnato e Louis poté giurare di aver pensato che persino in quello stato era pur sempre bellissimo. Harry guardò Louis negli occhi e iniziò ad avvicinarsi a lui piano piano, fin quando la schiena bagnata di Louis non toccasse il tronco. Sollevò una mano e Louis chiuse gli occhi di riflesso, ma li riaprì nel sentire la mano calda di Harry appoggiarsi sulla sua guancia e accarezzargli uno zigomo con il polpastrello del pollice. Louis era fermo, bloccato, non riusciva a far niente di razionale che fissare gli occhi verdi di Harry e arrossire al suo tocco.
«Sei così bello Louis...» gli sussurrò inclinando il viso di lato, come se guardarlo da un'angolazione diversa avrebbe portato a qualcosa. Louis socchiuse la bocca stupito dalla situazione e certo, adesso era ancora più confuso nei confronti di Harry.
«Har-» ma non ci fu nemmeno il tempo di rispondere che le labbra carnose di Harry furono su quelle sottili di Louis e fu come se si completassero in un certo senso. Il cuore di Louis perse un battito per poi riacquistarne altri cento rispondendo a quel bacio che desiderava da fin troppo tempo. E in quel momento non c'era più la pioggia, non c'erano più i genitori del più piccolo, non esisteva nessuna Kendall perché in quel momento c'erano solo Harry e Louis e i loro cuori che battevano in sincronia.

____________
Per piacere perdete due minuti a leggere le note che sto per scrivere, vi vorrei dire alcune cose.
La prima è questa: non so se qualcuno legge le mie note finali ad ogni capitolo, ma se qualcuno l'ha fatto avrà letto che presto inizierò a pubblicare, oltre a questa, un'altra storia sempre Larry. Ecco, ieri ho appunto pubblicato il primo capitolo, si intitola "Battlefield" la trovate sul mio profilo e mi piacerebbe tantissimo che passasse a darci un'occhiata e mi diceste cosa ne pensate.
Oggi innanzitutto ho approfittato del fatto che a causa del mal tempo né oggi né domani ho scuola, ed ecco perché sono riuscita ad aggiornare così presto. In questo capitolo per la prima volta c'è il primo bacio tra Harry e Louis ma non gioite perché presto le cose cambieranno e okay dovrei stare zitta perché non dovrei annunciarvi niente, ma non riesco a farmi i fatti miei. Lo scoprirete leggendo.
Un'altra cosa... Sono davvero contenta che ci sia qualcuno che legga quello che scrivo, non me lo sarei mai aspettata. Giorno per giorno sto notando che ci sono sempre più persone che la leggono. Quindi grazie davvero a tutti quelli che la stanno leggendo, alle persone che votano a favore i miei capitoli e a colore che lasciano un commento, grazie mille davvero. Okay ora ho terminato con quello che vi volevo dire e con questo ci vediamo al prossimo capitolo, un bacio a presto.

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