Taehyung non lo trova carino, lo trova assolutamente adorabile.
Che cosa? Il modo in cui Yoongi si fa il duro quando in realtà è solo un piccolo muffin da coccolare.
Letteralmente, è basso e magro, cammina per la strada come se fosse un bambino sperduto, non se ne rende conto ma ha un perenne broncio sulle labbra, eppure, si ostina a dichiararsi la persona più swag al mondo.
Taehyung chiama le persone come lui 'big ometti', perchè sono degli ometti (per la loro altezza simile a quella di un bambino) che, però, si sentono big; non solo fisicamente, ma anche mentalmente.
Ha già detto che lo trova assolutamente adorabile?
"Sei nervoso Yoon?"
"Assolutamente no."
Credibile, se solo non fosse che in questo momento si sta buttando in bocca circa dieci orsetti gommosi alla volta in un chiaro segno di stress, camminando come se stesse andando verso la sua sentenza di morte.
"Non credo proprio."
Yoongi si blocca sulla strada, obbligando il grigio a girarsi, e sapete cosa fa per dimostrare il suo disappunto? Incrocia le braccia al petto mettendo su il broncio. Ovvio, assolutamente swag.
"Va bene, va bene. Ma ora dobbiamo muoverci, siamo in ritardo."
Il nero esita per qualche secondo prima di muoversi e seguire il più alto. Per quanto Taehyung sappia che il minore sia ovviamente preoccupato, non può davvero far nulla per convincerlo ad ammetterlo e farsi aiutare, così fa l'unica cosa che gli viene in mente.
"Posso prenderti la mano?"
Yoongi non risponde, ma il maggiore può vedere le sue guance tingersi di un leggero rosso; un enorme sorriso compare sul suo volto a quella vista.
E quando Yoongi intreccia la sua mano libera dal pacchetto di caramelle con quella del grigio, Taehyung sente il suo cuore esplodere.
"N-Non è perchè sono nervoso."
Il grigio ridacchia, stringendo un po' più forte la mano del nero.
"Lo so, lo so."
...
"Eddai Yoon, sono solo Jimin e Jungkook, non mordono mica."
Yoongi lo guarda storto, fissando la porta della casa del maggiore con astio.
"Non ti è chiaro che la gente non mi piace?"
Taehyung ridacchia, tenendo ancora ben stretta la sua mano con quella del minore.
"Sì, ma ti giuro che loro sono simpaticissimi."
Il nero lo fissa, chiedendosi se sia stata davvero una buona idea acconsentire all'idea di incontrare i suoi migliori amici. Insomma, se non si fosse capito, il più basso non adora molto l'idea di avere normali rapporti umani. Ma quando si ricorda di averlo promesso al grigio, sospira annuendo.
"Va bene, entriamo."
Taehyung gli rivolge un enorme sorriso quadrato, premendo il campanello della sua stessa casa.
"I miei oggi non ci sono, quindi non preoccuparti troppo."
Yoongi si fa scappare una leggera risata, facendo voltare il maggiore confuso.
"Vivi ancora con i tuoi?"
Il più alto si finge offeso, portandosi la mano libera al petto come se fosse stato fisicamente colpito da quelle parole.
"Sei proprio uno stron-"
Prima che possa finire la frase, la porta viene aperta da un Jimin decisamente troppo entusiasta all'idea di conoscere l'oggetto della sua scommessa.
"Ciao!"
Yoongi si muove a disagio sul posto, lasciando la mano di Taehyung per stringere quella del rosa.
"Piacere, sono Yoongi."
Jimin gli mostra il suo sorriso più luminoso venendo, però, spintonato da Taehyung che entra in casa sua, seguito subito dopo dagli altri due.
"Non avete mandato a fuoco nulla, vero?"
Il rosa alza gli occhi al cielo, iniziando a camminare verso il piano di sopra per raggiungere Jungkook.
"No, e comunque, anche se fosse stato; sarebbe stata colpa tua che ci hai lasciato casa libera."
Yoongi ridacchia, guadagnandosi un occhiolino da Jimin e un broncio da Taehyung.
Appena arrivati nella camera del grigio, il nero rimane sorpreso dall'arredamento della stanza. Tutto pulito e perfetto, wow, non se lo sarebbe aspettato; ma probabilmente esattamente come il resto dell'enorme villa, anche questa stanza viene messa in ordine da quella che Yoongi immagina come un orda di maggiordomi.
"Tae... Hai un maggiordomo?"
Nella stanza si alzano delle forti risate, facendo immediatamente pentire il ragazzo di aver parlato prima di riflettere.
"Amico, non ne ha uno. I suoi genitori sono sfondati."
Yoongi si volta verso quello che deve essere Jungkook, rimanendo sorpreso dall'ammontare di muscoli che vede.
"Sono Jungkook comunque."
Il più basso stringe immediatamente la mano che il castano gli ha appena porso, rivolgendogli un sorriso imbarazzato che viene subito ricambiato.
"Bene, ora che si fa?"
Nella stanza cala il silenzio, prima che Jimin si apra in un sorrisetto maniacale.
"Facciamoci delle domande a turno per conoscerci un po'!"
"C-Cosa?"
Taehyung si porta una mano alla fronte, non sa cosa il più basso abbia in mente, ma è sicuro che è qualcosa che non lo aiuterà ad avvicinarsi a Yoongi.
Jungkook alza gli occhi al cielo, comprendendo immediatamente quale sia lo scopo del rosa; diamine, i suoi amici sono così noiosi.
"Forza, mettiamoci comodi."
I tre ragazzi seguono le parole del castano, sedendosi in cerchio sul soffice tappeto al centro del pavimento.
"Chi inizia?"
Yoongi sospira stanco, sperando con tutto il suo cuore che nessuno gli faccia domande troppo personali: sta già iniziando ad odiare la situazione.
Viene, però, sorpreso quando nessuno gli chiede nulla; il gioco fondamentalmente funziona così: Jimin chiede a Taehyung e Taehyung chiede a Jimin. Ogni volta le domande diventano sempre più imbarazzanti.
Fino ad ora ha appreso diverse cose, ovvero:
-Taehyung ha scopato in ogni posto possibile ed immaginabile;
-Taehyung ha avuto numerose erezioni in classe durante le superiori;
-Taehyung ha avuto una fase One Direction (con annesse foto della sua cameretta e dei suoi vestiti del periodo);
-Ed in fine, la personale preferita di Yoongi: la sua prima volta è durata circa tre minuti.
A quelle parole il nero ride fino alle lacrime, osservando il sorrisetto soddisfatto di Jimin e le guance rosse del grigio.
Jungkook, invece, alza gli occhi al cielo, la tecnica del rosa è ovvia ma efficace: sta sminuendo Taehyung di fronte al minore, davvero diabolico, tipico di Jimin.
"Va bene, direi che può bastare. Ora le domande le facciamo io e Yoongi dato che avete parlato solo voi."
Yoongi si riscuote subito, sperando che il maggiore non gli chieda nulla di troppo minuzioso che non può sviare. La domanda, però, è molto più semplice di quello che pensasse, nulla di specifico.
"Sei vergine?"
Taehyung tira un pugno alla spalla del castano, rivolgendogli uno sguardo alla 'non metterlo a disagio stronzo'. Eppure, non era quello l'obbiettivo di Jungkook, sinceramente non la considera come una domanda strana da fare ad un quasi ventenne.
Yoongi, in realtà, non si sente per nulla in difficoltà, perchè non deve dare alcun tipo di particolare, solo rispondere: esattamente ciò che voleva.
"Non lo sono."
E mentre il gioco continua, Taehyung non può fare a meno di imbronciarsi alla risposta ottenuta; forse è stupido, ma si era davvero convinto che Yoongi fosse ancora vergine.