dear sergeant ➳ jb

By -journals-

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«Il sergente Bieber mi odia. So che vuole vedermi piangere ogni tre secondi» Esta historia es una traducción... More

Dear Sergeant
1. push it up
2. punishments
3. rejection
4. wanna bet?
5. not so hidden anymore
6. get your hands off me
7. getting somewhere
8. little white lie
9. show time
10. it never goes away
11. so, so good
12. spidergirl
13. table for two
14. fuck it
15. don't speak
16. blurred lines
17. I like him
18. fatty fighting
19. breaking point
20. being nice for once
21. blowing bubbles
22. hairy beast
24. good friend
25. the morning after
26. epiphany
27. breaking up

23. you belong to me

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By -journals-

Crystal's POV

Sono così compiaciuta dalla scorsa notte che, anche se come al solito mi sento morire lentamente e sento i miei polmoni in fiamme, non mi dà tanto fastidio correre.  Questo è il risultato dopo tre orgasmi e dormire in un letto decente accanto a Justin. Anche se abbiamo dormito solo per due ore, ma non me ne importa.  Non sto nemmeno male a causa dei peli del mio corpo, perché avere piccolo difetto non significa smettere di essere bella.  «Davvero?« chiedo rallentando un po' per non farmi urlare da Luc come fa Justin, ma rallenta anche lui con me e annuisce, sorridendo sempre. «È una troia cattiva e brutta.  Non ci posso credere che sei stato con lei, la sua migliore amica, Beatriz, è molto più sexy. 

«Ho avuto solo due ore per trovare qualcuno o sarei tornato qui in preda agli ormoni uguale a quando me ne sono andato» risponde Luc, ridendo un po'. «Angelica era la migliore che potessi avere.  E mi ha raccontato tutta la sua vita in quindici minuti. Poi ha iniziato a dire che non voleva che la gente sapesse di noi e... Per ripicca le ho sequestrato il cane. L'ho regalato a mia zia» Luc ride e comincia a dire qualcosa, ma viene subito interrotto da un corpo che si intromette tra noi, così forte che mi spinge in avanti e mi fa cadere in ginocchio e con la faccia a terra, perché il mio corpo non ha equilibrio a quanto pare.  Gemo con la bocca piena di polvere e resto immobile sul terreno.  «Dio, Crystal!» ride Justin, sollevando il mio corpo come se non pesassi nulla. «Perché corri in questo modo?  Cosa c'è che non va in te? È pericolo. Immagina se fossi stata a capo della fila e qualcuno ti spingesse come ho fatto io;  cadresti a terra e tutti ti calpesterebbero a morte. 

«Muori, Justin!  Mi hai buttato tu a terra» mi lamento, spingendolo via. «Perché mi stai rimproverando?»

«Ciao, Bieber.  Non essere così rigido solo per un secondo» dice Luc, mentre cerca di avvicinarsi a me.

«Stai...» Justin mette un braccio tra di noi e mi fa arretrare.  «Dovresti guardare gli altri, non flirtare con una recluta» dice. «Per favore fammi il favore di andartene da qui e aiutare gli altri mocciosi, Crystal non ha bisogno di te.  È un caso speciale, solo io posso aiutarla»

«Oh, sì, immagino che sia un caso speciale» Luc alza gli occhi al cielo e gonfia il petto.  Subito Justin fa lo stesso

«E quindi, tu invece puoi flirtare con chiunque ti pare?«

«Io non flirto con nessuno» risponde Justin.  Beh, sta dicendo la verità.  Non l'ho mai visto flirtare.  Né con me né con nessun' altra. «Non voglio strangolarti di nuovo Lucas, quindi per favore vai via»

«E se non voglio?» lo sfida, avvicinandosi a Justin con il chiaro intento di prenderlo a schiaffi.

Il mio cuore non riesce più a sopportare tutto questo. «Mi sforzerò di farti andare via allora...» la voce di Justin diventa minacciosa ed inizia a stringere i pugni, così decido di intervenire.  Mi metto tra loro e poso una mano sul petto di Luc e l'altra sul petto di Justin.  Prima di dire qualcosa per fermarli ed essere sempre quella che sistema tutto, come al solito, (perché ugh, sono così brava) mi permetto di godermi questo momento e immaginare di fare una cosa a tre per qualche assurdo motivo.  È una delle tante fantasie che non ho ancora realizzato.  «Per favore, smetti di litigare» chiedo, guardando il cielo. «Siete fastidiosi e stupidi. Non potete semplicemente ignorarvi e basta?»

«Non posso ignorarlo quando si comporta cosi» dice Justin senza allontanarsi, anzi gli si avvicina ancora di più. «Ho bisogno di...»

«Peccato che non mi interessa quello di cui hai bisogno» lo interrompe Luc. 

«Luc, puoi per favore, per favore, andare via?  Sei simpatico e tutto ma, sei peggio di me a volte. Vuoi davvero che Justin ti strangoli di nuovo? Sei stupido o cosa?»

«Mi ha colto di sorpresa, Crystal ma visto che me l'hai chiesto così teneramente, con quella tua voce preziosa e melodiosa, me ne vado» dice allontanandosi.

Tiro un sospiro di sollievo, ma quel maledetto mi dà un bacio forte, umido e rumoroso sulla guancia (molto vicino alla bocca) e scappa via.  Justin respira profondamente e chiude gli occhi, serrando la mascella. Qualcosa mi dice che stia contando fino a 10 per non inseguirlo e rompergli la testa contro il terreno. 

«Voglio che tu smetta di parlargli» mormora, aprendo gli occhi e rilassando il corpo, come se lo gli dessi retta. 

«No, mi rifiuto» socchiudo gli occhi. «Mi piace.  È un bravo ragazzo, a lui piace solo farti arrabbiare»

«Non mi interessa, Crystal» i suoi occhi furiosi guardano dritto nei miei. Devo alzare un po' la testa per tenere lo sguardo. «Non voglio che tu gli parli. Se si avvicini, fammelo sapere e lo farò andare via»

«Tu non mi comandi.  È mio amico e gli parlerò quanto voglio» rispondo, cominciando a camminare verso gli altri. Felice di aver corso meno della metà rispetto agli altri.  E tutto a causa della gelosia di Justin, il quale inizia a camminare accanto a me, respirando affannosamente. «Ti rendi conto che non hai alcun diritto su di me? Se ho voglia di parlare con Luc, lo farò»

«Non essere irragionevole. Non sono bravo a condividere, molto meno con Luc» parla con la voce piena di veleno. La grande figura di Justin mi copre dal sole e devo mordermi le labbra per non sorridere. Questo suo lato possessivo mi fa impazzire sempre di più. «Immagino tu sappia che non ho molta pazienza. Se non vuoi avere problemi, smettila di essere sua amica.  Non gliene importa niente, vuole solo andare a letto con te»

«E tu no?»

«Certo, ma non ho mai fatto finta di essere tuo amico. A parte che, c'è qualcosa tra di noi ancor prima che arrivasse Luc.  Tu appartieni a me. Solo a me, e ti chiedo per favore di sparire dalla tua vita»

«Io non ti appartengo» sussurro, ma le sue parole mi fanno sentire qualcosa di vietato laggiù in basso perché, oh, penso di averlo già menzionato prima ma mi piace questo suo comportamento alfa. Visto che sono la donna più gelosa del mondo, almeno per le prossime settimane posso promettergli che uscirò solo con lui.  Non è impossibile, anche se sono stata con più uomini contemporaneamente. Ma se uno di loro mi avesse chiesto di essere una coppia, avrei accettato. Quindi, quello che mi sta chiedendo Justin non mi sembra tanto male, avrò la scusa perfetta per dirgli di non parlare con Lesley, quando tornerà. Anche se, accettasse il mio patto, voglio che continui a insistere ancora un po'»

«Certamente che sì. Tu appartieni a me fino a quando non dico il contrario» afferma, stando di fronte a me per impedirmi di camminare e mette le sue grandi mani sulla mia vita, facendomi sentire piccola. «Mi appartieni dai tuoi orribili capelli ai tuoi piccoli, freddi piedi.  E non lascerò che Luc cerchi di rubarti, come sempre ruba tutto. Hai capito?»

«Uhm, non proprio...»

Sto in punta di piedi e gli giro il collo, avvicinandomi al suo viso e lasciando un paio di baci sulle sue guance.  Santo cielo, mi sento come se potessi baciarlo per sempre. E nemmeno in un modo sessuale, sarei felice di riempirlo di baci così casti.  Justin emette un sospiro e mi avvicina a lui: «Mi sono persa nella parte in cui spieghi perché pensi che ti lascerò comandare la mia vita. Per coma la vedo io, non ho alcun tipo di impegno con te e potrei facilmente andare nella tua stanza, ma entrare in un letto diverso»

«Chiudi la bocca, Crystal, dannazione. Non parlare» mi allontana da lui con forza e poi mette mette entrambe le mani sul mio viso per poi toccarci con le nostre fronti. «Non andrai in nessun altro letto se non il mio.  E mi lascerai comandarti perché ami quando lo faccio. Tu mi ami.  Negalo»

«Non lo negherò, è la verità» affermo, perché non c'è motivo di negarlo. Mi ha colpito la sua bellezza dal primo dannato secondo che l'ho visto, anche se la sua personalità è una merda. «Non smetterò di parlare con Luc, orsacchiotto.  Mi dispiace»

Prima che possa dire qualcosa, mi libero dalla sua presa e scappo via. Corro felice per la prima volta nella mia vita. Dio, questo mi fa sentire così piena di energia che mi sento patetica, ma non mi interessa. Voglio che Justin sia geloso e possessivo e, cielo, voglio che lui mi tenga stretta a lui come sempre e mi tocchi e mi urli perché mi bagna più di ogni altra cosa. Tuttavia, continuerò a resistere e ribattere perché il divertimento è appena iniziato.

***

«Sei stupido? È impossibile» ripeto per la quindicesima volta. «Tu sai che ti adoro e farei qualsiasi cosa per te, ma questo è semplicemente qualcosa che non accadrà.  Non ci provo nemmeno, so quale sarà la risposta»

«Prova, per favore» si lamenta Xavier, stringendomi il braccio piangendo.

«Dai, Crystal. Se gli prometti qualche ricompensa sessuale, farebbe qualsiasi cosa» consiglia Eva. «E se lui dice di sì, chiede se posso venire anche io»

Il suo noioso piagnucolio continuò per millenni, tanto che ora, a causa anche della pressione di Eva, mi ritrovo a camminare a caso cercando Justin perché non è nella sua stanza.  Non posso credere che mi abbiano convinto a chiedere qualcosa di così stupido.  Justin non mi lascerà nemmeno finire di parlare, so già cosa mi dirà, che è impossibile e blablabla.  Dopo circa venti minuti, finalmente trovo Justin.  È con Hunter e un altro ragazzo della sua età che non è fisicamente grintoso come Justin, quindi non gli presto attenzione.  È così strano vederlo ridere e scherzare che rimango in silenzio solo a guardarlo per un po'. Sta bevendo una birra e sta ridendo di qualcosa che Hunter sta raccontando.  «Um, sergente?» domando.  I tre smettono di parlare immediatamente e mi guardano.  Justin finisce la sua birra in un sol sorso e lascia la bottiglia sul pavimento prima di alzarsi e avvicinarsi a me.  Sto per iniziare a parlare a distanza, ma lui non mi dà l'opportunità. Mi porta da un'altra parte, mi tira a se per darmi un bacio profondo e caldo che sicuramente non mi aspettavo. «Non sono venuta a baciarti, volevo chiederti una cosa»

«Certo, dimmi»

«Va bene, um, ho scoperto che oggi è il compleanno di Xavier. Sai, il mio migliore amico compie 21 anni e... beh, so che non è qualcosa che dovrei chiedere perché molto probabilmente dirai di no ma...» prendo fiato e mordo il labbro per un secondo, nervosa.  Justin mi sta guardando come se fosse curioso. «Puoi portarci da L.A?  Xavier vuole solo andare a cena e torneremo presto, io ... non so nemmeno perché voglia andare, ma lui mi ha chiesto e implorato e io sono una brava persona. Dovevo chiedere...»

«Volete andare a L.A?» ripete. Annuisco. «L.A sta a tre ore da qui, Cry, non penso...»

«Ok, capisco» lo interrompo.  Sapevo che avrebbe detto di no, perché ho persino chiesto. «Vado a dirlo ai miei amici»

«No, aspetta!» mi chiama, quasi urlando. «Tutto qua? Non insisti?»

«Perché dovrei?  Continuerai a dire di no» alzo gli occhi, seccata.

«Non lo so.  Non mi hai nemmeno dato il tempo di pensare.  Ma... considerando questo, penso sia una cattiva idea»

«No?» chiedo, diffidente. «Stai scherzando?»

«No. Possiamo andare, voglio uscire da questo accampamento in ogni caso. Ci andremo solo noi tre?»

«Um, no.  Xavier vuole invitare Luc, e anche Eva vuole venire»

«Bene, andremo allora» sorride leggermente. «Ma non dire a nessuno niente al riguardo, ok?  Gli altri bambini penseranno che sia ingiusto»

«Hai ragione. Non è giusto che possiamo uscire da soli perché faccio sesso orale con il mio superiore»

«Preparatevi, partiremo tra un'ora, per avere il tempo di andare e tornare prima dell'alba»

«Davvero?!» grido e lui annuisce.  Oh mio dio, ha funzionato davvero. «Grazie, sei il migliore sarg... beh, no, in realtà sei abbastanza cattivo.  Ma grazie. Vado a farmi bella allora»

Justin's POV

Mia madre appare di nuovo, dal nulla, come fosse caduta dal cielo. Se ne andò senza salutare, ma a quanto pare doveva solo trattare uno dei suoi affari e poi tornò, per mia grande fortuna. Senza di lei, non so come avrei potuto portare avanti il mio piano con Crystal.  Non potevo chiedere l'auto a mio padre o a qualsiasi altra persona perché mi avrebbero chiesto dove sarei dovuto andare ma, amia madre, a lei importava solo che stavo per andare con Crystal a Los Angeles. Mi diede le chiavi della sua nuova macchina, i soldi e alcuni preservativi, mi baciò e mi augurò buona fortuna prima di dirmi che le mancava mio padre e che aveva bisogno di lui e andò a cercarlo. Sembrava essere una buona idea nella mia testa, ma ora me ne sto pentendo. Crystal indossa un abito blu opaco a maniche lunghe e senza scollatura davanti ma ha tutta la schiena nuda e penso abbia prestato un vestito del genere ad Eva perché, naturalmente, l'unica donna che porta abiti del genere nell'accampamento è Crystal.  Il festeggiato e Luc stanno parlando molto da vicino, il che sembra essere l'unica cosa positiva.  Quei due si metteranno insieme e Luc smetterà di pensare a Crystal.  «Adoro questa canzone!» esclama Crystal quando inizia una canzone rap che probabilmente non sa nemmeno, alzando il volume così tanto che le mie orecchie iniziano a pompare sangue.  Poi, per peggiorare le cose, inizia a cantare e ballare accanto a me mentre Eva ride da sedile posteriore.  E così le tre ore passano, con Crystal che è noiosa come al solito, Eva che si prende gioco di me e fa commenti che mi fanno ridere e Xavier e Luc stanno nella loro bolla, senza prestarci molta attenzione. Sta andando tutto alla perfezione.

« Allora, dove andiamo a cena, Crystal?  Tu che conosci questa città meglio di chiunque altro» chiede Eva quando entriamo nella strada per L.A.

«Penso che dovremmo andare a Rehenerate» opina, con un sorriso malizioso. «È il posto più popolare al momento, tutti i miei amici stavano parlando di andare lì quest'estate, ma ovviamente, non sono potuta più andare.  Ha un ristorante e un club a parte, quindi possiamo cenare e poi andare a ballare e bere. «Non è fantastico?»

«Penso sia una buona idea» risponde Luc e gli altri dicono che sono d'accordo anche loro. 

Non sono sicuro di voler andare in un club, ci sono andato solo due volte e non è il mio passatempo preferito, ma poi comincio a pensare... avremmo bevuto e ballato da vicino, un club è la scusa perfetta per far stare insieme Luc e Xavier. Ed io potrei approfittarne per stare con Crystal, quindi dico che sembra perfetto anche per me. 

«Non posso bere. Sto cercando di smettere» Eva mormora da dietro, e mi ricordo di quando suo padre mi disse che Eva era alcolizzata da quando aveva quindici anni.  Mi dispiace per questo, non è molto carino che gli berremmo in faccia, quindi inizio a dire qualcosa, ma mi ferma. «Va bene, non mi dispiace essere il guidatore a ritorno. Ho imparato a divertirmi senza bere niente»

La mia idea era di non bere perché pensavo che sarei stato io quello che avrebbe guidato, ma visto Eva si è offerta... Suppongo che potrò bere due bicchierini.

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