Sembra passato pochissimo tempo e invece siamo già a un anno dalla nostra Fondazione.
Un anno in cui ci siamo conosciuti e abbiamo iniziato a proporre le nostre iniziative.
Vogliamo ricordare il nostro primo numero!
Ancora inesperti ci siamo buttati in questa avventura e abbiamo deciso di dedicare il primo mensile alle nostre presentazioni.
Ad oggi non contiamo lo stesso numero di Admin fondatori, però vi recupererò alcuni pezzi tratti dalle presentazioni di quelli ancora presenti:
"Benvenuti nel Club dell'Inchiostro!
Ahimè, non abbiamo otto bellissime e semplici regole alla Fight Club da elencare una dietro l'altra con tono sexy, bensì un mattone di regolamento (il quale mi ha anche ricordato come mai non sono andata a studiare giurisprudenza) che, pace all'anima vostra, sarebbe meglio andaste a leggere così da evitare spiacevoli incomprensioni.
Si potrebbero, però, girare le prime due regole del Fight Club in modo da riassumere quello che dovrebbe dire questa pagina mezza sballata.
Prima regola del Club dell'Inchiostro: parlare del Club dell'Inchiostro."
Club dell'Inchiostro!
"Ho paura.
Tanta paura quando scrivo perché ho sempre il timore di non essere abbastanza, di non essere all'altezza. La paura di fallire, di non piacere è qualcosa che mi tormenta quasi sempre quando mi siedo davanti un foglio per cominciare a scrivere.
Ma, nonostante questo, vado avanti, perché è così che si fa in questi casi, si guarda dritto l'obiettivo e si superano tutti gli ostacoli per raggiungerlo.
Penso sia scontato dire che amo scrivere e leggere, altrimenti non sarei qui su questo sito a scrivere e tantomeno non fare parte di questo gruppo di pazzi scatenati che si sono messi insieme e hanno deciso di creare qualcosa capace di unire le persone.
Perché è questo che fanno le parole, uniscono."
"Comunque, quando è stato proposto di riempire il primo numero con le nostre presentazioni sono andata un po' in panico: in un primo momento ho pensato che fosse un'idea grandiosa e, soprattutto, sviluppabile in tempi brevi, ma ripensandoci mi sono resa conto di non sapere assolutamente cosa scrivere. Ogni mia bio è una citazione. [...]
- Torna ogni sera, quel ragazzino. Si chiama Ditz. E ogni volta mi chiede se voglio sognare qualcosa. Così io l'altro ieri gli ho detto: 'Voglio sognare Elisewin. Voglio sognarla quando sarà grande.' Mi sono addormentata, e ti ho sognata.
- E com'ero?
- Viva.
- Viva? E poi?
- Viva. Non chiedermi altro. Eri viva.
- Viva... io?"
"Il fatto che mi sentissi invincibile nei tanti miei mondi mi aiutava a contrastare quelle 'Belle persone' che tentavano di buttarmi giù, quindi ogni volta che finito di creare un mondo, ne iniziavo subito un altro e poi un altro ancora, fino a che i mondi non sono diventati troppi e ho deciso di trascrivere tutte le informazioni immagazzinate nella mia mente sulla carta e poi sul pc ed è stato in quel momento che mi sono accorta di possedere un'esorbitante quantità di nozioni su mondi che nemmeno esistevano e allora ho pensato: perché non iniziare a scrivere storie?
Ero sempre brava nei temi, ho sempre letto molto e la lettura mi è stata molto di aiuto anche per poter imparare diversi stili che si adeguassero al contesto."
"Cosa mi descrive al meglio? La mia insicurezza.
Potessi descrivermi in 3 parole direi certamente: ambizione, insicurezza, paura.
Non sono una a cui piace molto descriversi, infatti il mio motto è principalmente quello di 'lasciare agli altri il beneficio del dubbio di conoscermi', in base a ciò che scrivo, ciò che dico e ciò che faccio. [...]
L'ambizione è ciò che più mi caratterizza e si vede dal modo in cui cerco sempre nuove iniziative da portare, si spera, a termine.
Ma spesso è la paura di fallire a bloccarmi, o peggio ancora la pigrizia che ho nel DNA, che mi porta all'aver paura di fallire, insomma una ruota continua.
Ma è l'insicurezza ciò che mi descrive al meglio. Sono una persona molto sicura di sé, ma al contempo insicura. E' difficile da spiegare. [...]
Io sono così: mi affeziono a tal punto da donarti l'anima, deludimi e riuscirei a perdonarti, ma ricordati sempre di darmi un motivo per affezionarmi, altrimenti rimani uno dei tanti conoscenti che sono passati nella mia vita."
Qui è come tutto è iniziato, qui è come tutto è rimasto tutti questi mesi.