Quella che sto per raccontarvi è una leggenda tedesca piuttosto nota, ma sempre carina. L'ho rintracciata su un mio vecchio libro di scuola, circondata da orridi disegni fatti dalla sottoscritta di palline colorate, stelle comete storte e alberi pendenti. Non una bella immagine, lo riconosco, ma tanto a noi qui interessa la parte scritta...
C'era una volta un boscaiolo, che era sposato con una giovane donna che amava molto. Il boscaiolo lavorava duramente per dare alla sua famiglia una vita dignitosa, ci teneva che avessero cose buone da mangiare e una casa sempre calda e quindi passava molto tempo nei boschi a tagliare la legna, un po' per rivenderla e un po' per scaldare la sua casa, che aveva un bel camino di pietra.
Un anno, la sera della Vigilia di Natale, stava tornando a casa tardi come al solito e vide, alzando lo sguardo, un bellissimo abete alto e maestoso. Stava prendendo le misure per vedere se poteva tagliarlo quando si accorse che tra i suoi rami, nel buio della notte invernale, riusciva a scorgere le stelle e che la luce di queste sembrava brillare proprio dai rami coperti di neve e ghiaccio.
Affascinato da questo spettacolo decise che sarebbe stato un vero peccato tagliare quell'albero e che quindi lo avrebbe lasciato lì dove stava, ma desideroso di mostrare anche all'amata moglie quello spettacolo meraviglioso iniziò a pensare a un'alternativa: tagliò un abete più piccolo, lo portò davanti alla casa e dispose tra i rami delle candele accese. La moglie del boscaiolo, dalla finestra, vide l'albero così illuminato e se ne innamorò al punto da lasciar bruciare l'arrosto: le fiamme delle candele richiamavano il cielo stellato e facevano risplendere i cristalli di ghiaccio sui rami. La donna rimase così affascinata dallo spettacolo che espresse il desiderio di avere ogni anno, a Natale, un abete illuminato. Anche al vicinato l'idea piacque molto e ben presto l'albero di Natale si diffuse al di fuori del villaggio, conquistando il mondo intero.
Conoscevate già questa leggenda? Io ammetto di averla sentita un milione di volte, ma siccome in casa mia l'albero di Natale non manca mai (e ogni anno diventa più pacchiano) mi piaceva l'idea di riproporla anche a voi.