Voglio essere tuo

By MartinaColombrino

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Lei si chiama Ella ed è una ragazza di 18 anni ed è abbastanza ritardataria,e come tutte le ragazze ritarda... More

Prologo
Capitolo1
capitolo2
Capitolo 3
Capitolo4:
Capitolo5:
Capitolo6:
Capitolo 7:
Capitolo8:
Capitolo9:
Capitolo 10:
Capitolo11:
Capitolo12:
Capitolo13:
Capitolo14:
Capitolo15:
Capitolo 16:
Notizie
Capitolo17:
Capitolo18:
Capitolo19:
Capitolo20:
Capitolo21:
Capitolo22:
Capitolo24:
Capitolo25:
Capitolo26:
Capitolo27:
Capitolo28:
Capitolo29:
Notizie
Epilogo:

Capitolo23:

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By MartinaColombrino

Mamma e papà mi sono molto d'aiuto in questo periodo.
Dopo il mio matrimonio questa è la prima volta che i miei mi vedono.
E dopo avermi sgridata per aver perso più di 5 chili mi stanno facendo seguire la stessa routine che mi faceva seguire Christian. È venuto l'altro ieri e dopo che ha litigato pesantemente con mio padre gli ha fatto promettere di farmi seguire la routine che lui mi ha imposto.

<<Io me ne vado, ma promettetemi di far seguire ad Ella la sua cura.>> sorride debolmente e continua << la mia piccola è un pò pigra e si dimentica facilmente di seguire gli schemi. Quindi per favore, la mattina fatela mangiare tanto. Inizialmente vorrà protestare, ma voi non dovete cedere. Poi dopo mangiato la dovete far camminare un'oretta e se stanca troppo al ritorno dovete prendere un taxi>> ad ogni parola mi sento le lacrime agli occhi che vogliono uscirmi. Lui mi ama, io lo so! Ma non posso passare sopra a tutte queste bugie così gravi.

<<Ella,sei pronta?>> mi chiede mamma. <<Si,un secondo solo.>> metto l'ultima ballerina e mi alzo dal letto.
Fare anche piccole cose da sola per me è strano. Ero così abituata che Jade mi aiutasse che ora mi è tutto più complicato.
Mi passi una mano nei capelli e esco dalla stanza.
<<Fatto, possiamo andare?>> annuisco e andiamo.

<<Tesoro, perché non torniamo a casa nostra in Italia? Li sono sicura che ti sentirai meglio>> mamma mi ha preso alla sprovvista. Non ci avevo mai pensato. <<Non lo so, ci devo prima pensare un pò.>> continuiamo a camminare finché esausta deciso di sedermi.
Sospiro e appoggio le mani in grembo. <<per le varie cose sono sempre stanca>> mi giustifico. <<Hai ragione cara... Lo sai, ci siamo davvero tanto spaventati papà ed io quando Jade>> la blocco <<Christian>> <<quando Christian ci ha chiamati per dirci che stavi male stavamo per correre da te,ma lui ci ha bloccato rassicurandoci e noi ci siamo fidati.  Perché dopotutto anche se lui ti ha mentito  lo sappiamo tutti che ti ama follemente>> <<e perché mi ha dovuto mentire in questo modo? E per così tanto tempo?>> mi appoggio alla spalla di mamma e lei mi risponde <<questo lo devi chiedere a lui. Anche solo per mettere un punto a questa storia>>
Mamma ha ragione, ma io non posso stare da sola con lui. Non ora che sono così debole e potrei cedere facilmente. Io lo amo troppo e lui lo sa.
Vedo una persona dietro un albero e mi scosto per vedere chi sia.
Socchiudo gli occhi per vedere meglio e vedo che ha una macchina fotografica tra le mani. Che mi scatta continue foto. Chi diavolo è?
Mi copro con la sciarpa e mamma mi guarda confusa. <<Mamma,dobbiamo andare. Non so perché ma quell'uomo ci sta facendo delle fotografie>> ci alziamo dalla panchina e prendiamo un taxi al volo.

A casa comincio a diventare quasi paranoica nel pensare chi possa essere quell'uomo. È l'unica cosa che mi viene in mente è che Christian l'ha mandato per controllarmi.
In un momento di rabbia incontrollata prendo il cellulare e compongo il numero di Christian. Il telefono squilla, e mentre aspetto che risponda mi torturo le unghie.
<<Amore,che succede?>> <<amore un
corno!>> urlo <<perché mi stavi facendo seguire?>> continuo <<ma cosa dici? Io non ti stavo facendo seguire>> <<non mentirmi. L'ho visto quello dietro l'albero mentre mi scattava continuamente foto>> <<ma cosa dici? Ella,io ti giuro che non ti ho fatto seguire da nessuno>> mi sembra sincero <<e allora chi era?>> chiedo ancora più preoccupata <<non lo so amore mio, ma permettimi di venire lì per risolvere questa situazione. Oppure impazzirò>> <<si, va bene. Puoi venire>> 

<<Ella,stai tranquilla>> <<si,mamma>> le dico,ma in realtà non le sto dando neppure retta. Sono troppo agitata.
Bussano il campanello e va ad aprire mamma. Mi siede sul letto nella mia stanza e lo sento urlare <<dov'è mia moglie?>> è inutile. Gliel'ho ripetuto tantissime volte, ma lui continua imperterrito per la sua strada. <<Christian,calmati che è già tanto agitata.>> <<Hai ragione,scusami ma dov'è?>> <<in camera sua>>
Apre la porta della stanza e mi viene ad abbracciare. <<Angelo mio, come ti senti?>>  mi accarezza i capelli e mi bacia la fronte. Mi sono mancate così tanto le sue labbra!
<<Chi era quello al parco?>> chiedo tremante nelle sue braccia. Troppe cose stanno accadendo in questo ultimo periodo. Sono caduta all'inferno direttamente dalle nuvole del paradiso. Ed è stato davvero tremendo.
<<Non preoccuparti. Lo scoprirò>> mi prende il volto tra le mani e mi dice <<nel frattempo che ne dici se resto a dormire qui per proteggerti?>> abbasso gli occhi <<non preoccuparti,ci sono i miei genitori>> <<ma non sono tuo marito>> sospiro <<Christian, ma neppure tu sei mio marito>> <<Basta,ok? Se continui così ti porto ora nella prima chiesa e ti sposo così la finisci di dire sempre la stessa cosa>>  sono così triste che mi sposto da lui è mio sdraio sul letto. <<Me lo dovevi dire chi eri realmente. Ti ho scongiurato milioni di volte, ma tu mi hai sempre mentito.>> Si siede sul letto accanto a me e mentre mi accarezza i capelli mi sussurra <<non del tutto. Le cose che ho dovuto subire in Italia prima di incontrare te sono vere>> annuisco. <<Si, lo so. Perché ti ho trovato io quella notte di pioggia. Ma la vera domanda è perché?>> si sdraia accanto a me e guardandomi negli occhi mi dice <<volevo cambiare. Avevo litigato per l'ennesima volta con mio padre e sono scappato. Questo è un piccolo riassunto >> comincio a piangere <<perché piangi,
cos'hai?>> <<s...sono stanca>>
<<Ok, basta!>> mi prende in braccio e mi porta in bagno. <<Questa sera noi usciamo. Non ce la faccio più a vederti così>> mi spoglia e dopo aver messo l'acqua nel vasca mi fa immergere.
<<Dai,su ora usciamo.>> Mi copre e dopo avermi presa in braccio mi fa sedere sul mobile de bagno. <<Come sei pesante!>> 
<<davvero?>> dico sorpresa <<no>> dice serio <<stavo solo scherzando>> sorrido e lui mi da un piccolo bacio sul naso. <<Ora mi prendo cura di te come solo io so farlo>> prende l'asciugacapelli e comincia ad asciugarmi i capelli.Una  volta finito mi da uno schiaffo sul sedere scherzosa e mi dice <<ora vado a prenderti il vestito più bello che hai nell'armadio. Tu nel frattempo truccati>>  faccio come mi dice e mi trucco. In modo molto semplice puntando tutto sulle labbra con il colore rosso.
Christian rientra e mi porge l'abito che ha scelto. È davvero stupendo. È tutto nero con uno scollo a V e mi arriva sotto il ginocchio in modo molto morbido che in vita.
<<Devo mettere anche i tacchi?>> scherzo e lui annuisce.  <<Tutto. Rivoglio la mia vecchia Ella>> non rispondo e sotto il suo sguardo mi cambio.
<<Sei davvero bellissima, ma devi mangiare. Ella, mi stai sparendo e questo non posso permettertelo>>
Costatando che la mia risposta non arriva mi prende per mano e usciamo.
Mamma rimane basita <<Noi usciamo>> avvisa Christian. <<Va bene, ma attento a quello che fai.>>

Giù il palazzo ci sono tantissimi fotografi. <<Ma cosa succede?>> chiedo <<Tesoro, sono un reale, i fotografi mi seguiranno sempre e ora che sono ritornato dopo tanti anni mi staranno ancora di più alle calcagne.>> Christian mi stringe a se e io tra un flash all'altro riesco a riconoscere l'uomo di questa mattina al parco. <<Christian è lui l'uomo di questa mattina>> lo indico e lui sembra furioso. <<Questi bastardi mi avranno visto venire qui e ti hanno seguita>> gli stringo la camicia e gli chiedo <<andiamo via>> lui annuisce <<si, è meglio prima che gli spacchi la faccia>> mi porta fino alla macchina e quando mette in moto vedo delle macchine che ci seguono <<non preoccuparti,sono le mie guardie>> questa storia è davvero assurda. Nemmeno nei miei sogni più fantasiosi sarei mai riuscita ad immaginare una cosa del genere.

<<Duca>> chiamano Christian non appena ci accomodiamo <<si?>> domanda all'uomo vestito di nero <<Non mi sembra il caso di cenare in un posto così affollato.>> <<Mia moglie vuole cenare qui e ceneremo qui>> l'uomo china il capo e dice <<come vuole la duchessa >> io duchessa? <<no,no io non sono una reale>> <<non devi dargli nessuna spiegazione >> lo guardo scioccata. Non è mai stato così.
<<Christian,ma che comportamenti sono questi?>>non mi risponde e mi fa sedere al tavolo.
Parliamo, ma più che parlare litighiamo di brutto.
Lui non vuole accettare di aver sbagliato a non dirmi la verità è quindi cambia sempre argomento.
<<Dov'è il mio amato Jade?>> <<è sempre qui. Sei tu che ti ostini a vedere cose non
vere >> <<perché non capisci che mi sento ferita e tradita. Io ti ho raccontato di tutte le mie ferite e tu non mi hai detto che sei un reale>> batte i pugni chiusi sul tavolo e urla <<mi rinfaccerai questa cosa per la vita? Cosa ti cambia se io sono o non sono un reale?>> mi scendono alcune lacrime e le asciugo velocemente dicendogli <<io ho conosciuto soltanto un uomo finto. Il mio Jade non era così aggressivo.>> Christian si ferma come a capire di aver esagerato e io mi alzo <<fortunatamente l'ho capito presto, almeno non mi rovinerò una vita intera>> sono parole dettate dalla rabbia, ma non mi pento di avergliele dette. Lui mi ha cacciato in tutta questa storia assurda senza che io gli dessi il permesso. E ora non so come uscirne.
Fuori il ristorante sono appostati ancora i paparazzi che mi fanno un milione di domande con altrettante fotografie. Io mi sento spaesata e sola. Finché un ragazzo vestito come il bodyguard di prima mi dice <<duchessa, venga con me. L'aiuto io>> gli sorrido. Mi sembra tanto gentile e con i suoi modi mi rasserena. Gli prendo la mano che mi ha porto e mi lascio accompagnare da lui.

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