dear sergeant ➳ jb

By -journals-

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«Il sergente Bieber mi odia. So che vuole vedermi piangere ogni tre secondi» Esta historia es una traducción... More

Dear Sergeant
1. push it up
2. punishments
3. rejection
4. wanna bet?
5. not so hidden anymore
6. get your hands off me
7. getting somewhere
8. little white lie
9. show time
10. it never goes away
11. so, so good
12. spidergirl
13. table for two
14. fuck it
15. don't speak
16. blurred lines
18. fatty fighting
19. breaking point
20. being nice for once
21. blowing bubbles
22. hairy beast
23. you belong to me
24. good friend
25. the morning after
26. epiphany
27. breaking up

17. I like him

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By -journals-

Sono così maledettamente irritato e frustrato che quando vedo il padre di Crystal rivolgermi uno sguardo pieno di odio, faccio lo stesso, sorprendendolo. Non mi importa. Non ho abbastanza pazienza per sopportarlo. In questo momento, non ho voglia di nulla.

Crystal mi prende per mano e mi porta al tavolo. Mentre lei e la sua bellissima mamma si abbracciano, io e suo padre ci guardiamo negli occhi, facendo capire all'altro che non andiamo d'accordo e che nessuno dei due ha voglia di parlare o salutare l'altro. Non estendo la mia mano e neanche lui lo fa. Nah. Non ho più nessuna ragione per comportarmi bene nei suoi confronti. Se decide che non sono abbastanza per quel disastro di sua figlia non mi importa, non è che stiamo veramente insieme, non la amo. Spero dica a Crystal di lasciami, così avrò la scusa perfetta da dire a mia madre. Spero solo che tutto finisca al più presto e che io torni ad essere felice come un tempo.

Crystal parla con i suoi genitori, cercando di rilassare l'ambiente, anche se io e il generale Angelo non smettiamo di fissarci in malo modo. Mi sorprende il fatto che Crystal sia così dolce con i suoi; li ama molto, suppongo. Mi rendo conto che non è così cattiva come si vuole far immaginare. Sarà anche antipatica con gli altri, ma ora sembra essere adorabile. Magari fosse sempre così, sarebbe più facile sopportarla.

«Raccontatemi come è successo tutto questo» chiede Lauren, ci guarda sorridendo per poi bere un sorso di vino.

Crystal mi sorride e prende la mia mano, stringendomela. «D'accordo...Tutto è iniziato il primo giorno, quando mi ha dato il primo castigo...» inizia a parlare facendo uno sguardo sognatore come se fosse stato romantico. Suo padre stringe le braccia al petto, molto interessato. «Justin è stato super cattivo con me. Mi ha obbligato a fare 10 flessioni, per poi darmene 150»

Non riesco a non ridere quando mi ritorna in mente. Dio, quanto l'ho odiata in quel momento. Non che non la odi più... Solo un po' di meno, ecco. «Ricordo che le ho gridato di obbedirmi e poi lei si è messa a piangere. Mi sono divertito» osservo suo padre. Voglio farlo arrabbiare.

«Ma poco dopo mi ha chiesto scusa per avermi urlato contro e mi disse che potevo andarmene, anche se avevo fatto solo 10 flessioni»

«10? Credo fossero 2 e mezzo» rido insieme a Crystal, mettendo il braccio intorno alla sua vita e sorridendo a sua madre. Credo già mi ami. «Non riuscivo a sopportare di vivere qualcuno far così male delle flessioni. Dopo quel' episodio, il nostro amore si è intensificato, non è vero Crystie?»

«Ah, certo. Mi dava un castigo ogni volta che poteva solo per attirare la mia attenzione» dice, mettendo la mano sulla mia coscia. Sa benissimo che sono eccitato a causa sua. «Ma dopo Justin è cambiato radicalmente, ora è un tenero orsetto di peluche. Ha iniziato ad inventarsi delle scuse per starmi sempre accanto, come quella volta quando mi doveva insegnare a combattere e non si allontanava da me per neanche 5 minuti. Dio, quanto era patetico»

«Questo perché eri la peggiore di tutte e dovevo aiutarti. Però vabbè, dopo notai che Crystal mi moriva dietro e...» vengo interrotto da un leggero pugno che mi da, per poi guardarmi con uno sopracciglio alzato facendo una smorfia. «O non è vero che sei pazza di me, amore? Me lo hai ripetuto tantissime volte»

«No, tu lo sei di più» sbuffa, senza neanche degnare i suoi di uno sguardo. Avvicina sempre di più la mano nella mia zona palpitante che necessita di un po' di attenzione. Smetto di ridere in 0.1 secondi. «Dimmelo di nuovo, orsetto»

«Di nuovo?» le sue dita toccano leggermente il mio pene ed automaticamente, mi muovo sulla sedia. Sono patetico. Mi avvicino sempre di più a lei ma questa maledetta strega allontana la mano. Deglutisco e guardo i suoi genitori. Lauren sta sorridendo e Angelo non ha più la faccia da cane bastonato-protettore, sempre essere intrigato dalla nostra storia d'amore. «Vostra figlia non si stanca mai di ripetermi quanto mi ama. A volte è noiosa; è come se, Crystal ho capito, non devi ripetermelo ogni tre secondi amore. Lasciami respirare»

«Sei un orsetto cattivo e bugiardo» mi rimprovera, stuzzicandomi. Mette l'intera mano sul mio coso, ma senza muoverla. Posso sentire il calore della sua mano. Deglutisco e la guardo negli occhi, chiedendole con lo sguardo di fare qualcosa ma lei nulla, mi guarda malignamente. «Raccontagli la prima volta che mi hai detto "ti amo". È la parte più bella»

«Sì, raccontaci» chiede Lauren, negando con la testa quando si gira verso suo marito e lo vede imbronciato.

«Eh... È successo come 15 minuti fa» inizio, ma Crystal mi da una gomitata nello stomaco. Sua madre ride e ci guarda incantata. Dannazione, sua madre è così tenera. Sembra la classica madre che ti prepara biscotti e dolci tutto il giorno e che non fa altro che farti sorridere. Ha gli occhi grandi come quelli di Crystal ma a differenze su, ha uno sguardo dolce, l'opposto della mia "fidanzata". «Sto scherzando, tesoro. È successo alcuni giorni fa. Posso dire che nostra relazione sia iniziata come lo scagliarsi di un lampo. Stavamo tornando all' accampamento dopo aver cenato con i miei e Crystal si è addormentata, cosicché ho dovuto portarla in braccio e metterla a letto. Durante il tragitto mi sono accorto che sbava, balbetta, e russa nel sonno ma a me piace così com'è, tanto che quando si è svegliata le ho dichiarato il mio amore. Ovviamente mi ha risposto dicendomi che anche lei mi amasse e adesso eccoci qui, una felice coppia»

Lauren sospira senza smettere di guardarci e il generale Angelo alza gli occhi al cielo. Per quel che me ne importa, il generale può succhiarmi le palle. Finalmente arriva qualcuno a prendere le ordinazioni. Crystal ne approfitta per bisbigliarmi qualcosa all'orecchio: «Non è andata così male» sussurra mettendo la mano sul mio pene. Grugnisco dentro di me; voglio solo che mi lasci in pace ma al tempo stesso mi piace che mi torturi. Sbuffo e prendo il bicchiere di vino e me lo bevo tutto. «Hai vinto un coupon per un pompino più tardi»

Le ultime gocce di vino mi vanno di traverso quando sento le audaci parole di Crystal. Non riesco a respirare e sputo il liquido che mi era rimasto in bocca. Tossico cercando di prendere aria. «Justin» sento qualcuno gridare. «Alza le mani!» Alzare le mani? A cosa servirebbe? Ignoro quella fastidiosa voce, probabilmente di Crystal, e cerco di calmarmi facendo un profondo respiro che arriva fino ai miei polmoni. Non mi sono mai sentito così sollevato. «Oh, Dio mio!» gemo respirando ancora a fatica. Mi guardò attorno e che mi accordo che tutto il ristorante ci sta guardando e tra l'altro, Crystal mi sta tenendo le braccia alzate. «Ritorniamo alla cena. Grazie»

«Non c'è di che» risponde, per poi iniziare a ridere istericamente. «È stato orribile. La peggior scenata della mia vita. Che vergogna»

«Stai zitta» non so perché improvvisamente inizio a ridere insieme a lei, notando che tutti i presenti avevano occhi solo per noi. Ridiamo così forte che il padre di Crystal ci invita a far silenzio. È la prima volta che apre bocca questa sera. «Mi dispiace» mormoro, mordendomi il labbro inferiore per tranquillizzarmi.

La cena continua con Lauren che ci fa mille domande ma fortunatamente Crystal è un'abile bugiarda e tutto sembra andare per il meglio, fino a quando il generale non grugnisce forse irritato dopo aver sentito sua figlia dire che dormiva nel mio letto. Il suo atteggiamento cambia radicalmente, trasformandosi nel gorilla selvaggio che è. «Ho cercato di contenermi tutto il giorno per non rovinare la serata ma non ce la faccio più. La sua mancanza di etica è sinceramente  irritante. Da quando un sergente compie così tanti errori nel suo lavoro? Chi si innamorerebbe della sua recluta quando il suo compito non è altro che aiutarla ad essere una persona migliore. Mi sorprendere che tu sia un Bieber, sopratutto conoscendo uno come tuo padre, immagino che tipo di educazione può averti d...»

Sbatto le mani sul tavolo, così forte che lo fanno zittire mentre Lauren e Crystal si spaventano. «Con tutto il rispetto, generale dei miei coglioni, non sa di cosa cazzo stia parlando. La sua stupidità è allucinante» grugnisco, alzandomi dalla sedia infuriato facendo si che la sedia caschi a terra con un tonfo. Crystal cerca di calmarmi prendendomi per il braccio ma la scanso. «Mangi più merda prima di parlarmi così. Starò con sua figlia che le piaccia o no. È maggiorenne, può decidere di testa sua. Non mi importa neanche un po' se lei approvi la nostra storia o no, vada a prendere per il culo qualcun' altro»

Crystal's POV

Non posso crederci. Ho il vestito sporco di vino però smetto di farci caso quando vedo Justin dirigersi verso l'uscita del ristorante. È così arrabbiato che quando passa tra i tavoli, me fa cadere uno. Entra in macchina e se ne va dimenticandosi di me. Non ho il coraggio di girarmi e guardare mio padre. Non voglio sapere cosa sta per dire. Ovviamente qualcosa come "non voglio che tu lo veda mai più" o non so. Respiro profondamente pensando ad una scusa da dire.

«Mi sta simpatico» dice mio padre con un sorriso, prendendo un sorso della sua birra, senza preoccupazioni.

«Ti...Cosa?» domando stupidamente. «Ma quello che ti ha detto...»

«È un bravo ragazzo. Suo padre non smette mai di parlare di lui, quindi so tutto di Justin. Oggi mi ha dimostrato che ti ama e che non è un codardo e non ha paura di affrontarmi. Se fosse rimasto, penso mi avrebbe dato un pugno. Ha fegato il ragazzo. Potevo vedere come stava perdendo la pazienza un poco alla volta, nonostante ciò ha cercato di mantenere la calma e continuare la conversazione» parla mio padre, mangiando il filetto di pesce che aveva ordinato. «Avete la mia benedizione»

***

Ovviamente non ho dormito con Justin quella notte. È passata una settimana e mezza e non mi ha ancora guardata negli occhi o parlato con me, chiaramente, tralasciando tutte quelle volte che mi ha gridato contro e mi ha castigato senza motivo. Davvero, non me lo meritavo. È come se qualunque suono che esce dalla mia bocca lo faccia arrabbiare. Per quanto possa suonare da stupidi, mi manca. Mi manca poterlo baciare e toccarlo ma quando cerco di avvicinarmi a lui, o mi ignora o mi guarda malissimo. Dovrò trovarmi un altro ragazzo allora.

Justin's POV

«Non sei arrabbiato con me, vero?» mi domanda Lesley, mettendo la sua mano sulla mia coscia ed avvicinandosi a me.

Sono arrabbiato e molto, ma non con lei. Non potevo essere arrabbiato con una come Lesley; è troppo bella. «Davvero, non lo sono» la tranquillizzo, dandole un bacio sulla guancia. So che andrà a visitare quello stupido del suo fidanzato per tre giorni e lui potrà farle tutto quello che io non posso, ma non mi importa. «Saprò cavarmela con Luc, solamente non andiamo d'accordo»

«Comunque mi sento ugualmente colpevole, Luc è il tuo acerrimo nemico» sospira guardando l'ora sul cellulare. Si alza. «Devo andare se non voglio perdere il volo. Luc arriverà da un momento all'altro. «Credo tu sappia che dormirà qui con voi, vero?»

«Certo che sí. Abbi cura di te e divertiti con il tuo ragazzo» la stringo a me dandole un forte abbraccio. Magari potesse rimanere qui.

«Grazie Justin e promettimi che non combinerai nessun casino. Niente litigi e smettila di trattare male Angelo»

Les dice che sto esagerando ma giuro che tutto quello che fa Crystal ultimamente mi da ai nervi più di prima. Non riesco a non arrabbiare con lei e trattarla male, anche se so che non se lo merita. Fortunatamente Angelo è una ragazza in gamba e sa come rapportarsi con me. Apro la porta e saluto un'ultima volta Lesley, sto sul punto di chiuderla quando vedo Luc camminare verso di me.

Luc.

È alto 1.95m. tre centimetri più di me. Pesa 86 kg. 4 kg in meno rispetto a me. Ha la carnagione scura e gli occhi chiari, i quali fanno innamorare tutte le donne credendo che sia tenero e divertente ma è tutto il contrario. Luc è una persona orribile. È falso, aggressivo, un traditore e un pezzo di merda. È come la versione maschile di Crystal ma dieci volte peggio. Credo sappia quanto lo disprezzo ed ovviamente, il sentimento è reciproco.

«Ciao Justin» mi saluta quando arriva alla porta, portandosi senza problemi la sua pesante borsa sulla spalla. «Sono anni che non ti vedo, amico. Posso entrare?» chiede con voce profonda.

«Suppongo che puoi» rispondo camminando verso il mio letto. Inizio a mettermi l'uniforme ed ignoro il suo saluto. «Dobbiamo andare dal gruppo in 10 minuti. Il tuo letto è l'ultimo. Sbrigati»

«Ma certo, sai che sono veloce» strizza l'occhio e toglie l'uniforme dalla borsa. «Informami rapidamente  sul gruppo, c'è qualche ragazzo o ragazza che da problemi?»

«No, sono tranquilli»

«E...Qualcuno di sexy?» chiede con quello stupido sorriso che tanto odio. È un maledetto seduttore  e scommetto che ci proverà con le ragazze del gruppo. Non sarebbe la prima volta.

Mi sento alquanto possessivo, in fin dei conti sono le mie reclute e ci tengo a loro; sono bravi ragazzi. L'unica ragazza sexy è Crystal e non ho alcun dubbio che sarà la prima a cadere ai piedi del maledetto Luc. «No, nessuno»

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