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Quando l'amore fa male (al lettore)

247 20 22
Galing kay WattpadFanfictionIT

Quando l'amore fa male (al lettore)
di madamepadfoot

Al tempo dei libri di "After",
dei ragazzi inaciditi
e delle "bad love stories",
che spadroneggiavano su un Wattpad in tumulto,
il genere umano invocava il soccorso di un eroe
per riconquistare un minimo di sanità.

Finalmente arrivò Madame,
l'imbecille principessa pantofolaia
forgiata dal fuoco di
mille tiramisù.

La lotta per le stelline
... le innumerevoli views...
... i bad boys...
... le violenze minimizzate...
furono affrontati con una leggera gastrite
da colei che, sola,
s'era svacantata una moka di caffè.

Pam-pam-pam-para-pam!

Ce la posso fare. Ce la posso fare. Ce la pos-

Non ce la posso fare.

Avete presente quando mangiate qualcosa di troppo dolce? Avete mai sperimentato quella strana e odiosa sensazione di nausea, che vi invade le fauci e che vi fa sentire arrabbiati e insofferenti nei confronti di tutto ciò che vi respira accanto? Ecco, lei attanaglia il mio delicato stomaco anche quando leggo alcune particolari fanfiction.

Attenzione: io non giudico nessuno e so bene che ognuno può scrivere quello che vuole e come vuole, su ciò che desidera e sui personaggi che più ama. Ma c'è un limite che, a mio avviso, non dovrebbe mai e poi mai essere superato.

Sappiamo bene che, se si vuole avere tante views (come dicono i giovani di oggi) e vedere la propria storia schizzare in alto come un petaldo cinese su... su nel cielo della classifica, diventando quindi popolare, bisogna scrivere di qualcosa che ci sta tanto a cuore. E che cosa può esserci di meglio se non l'amore?

Tra le migliaia love story, che soffocano Wattpad e affini con cuoricini-amorini-diddini-patatini, spicca incontrastata lei, causa di tormenti e perdite di capelli a mazzi: la bad love story.

Tan-tan-taaaan!

Non sapete cosa sia una bad love story? Oh, piccoli panzerotti ingenuotti ripieni... Ma in che universo alternativo vivete? A Narnia? Sul TARDIS con il Dottore? In Groenlandia? Ah, no: la Groenlandia esiste.

Uff, vabbè. Mo ve lo spiega Madame vostra.

Orchestra, prego. Attacchi con la solita sigla di Super-Quark. E fate entrare Alberto Angela, che ho bisogno di ispirazione.

Una bad love story è un sottogenere della love story; narra, nella stra-grande maggioranza dei casi, le vicende amorose tra una dolce, fragile, virtuosa (cioè "vergine") fanciulla e una sottospecie di... vabbè, chiamiamolo "uomo"... che, in base al decreto legge universale delle bad love stories, deve essere necessariamente uno stronzo (parolaccia obbligatoria). Ma proprio tanto stronzo. Così tanto che, a confronto, Joffrey Baratheon è un piccolo puccioso orsacchiotto amoroso. Come no.

La bad love story ha delle rigide regole, di origine ancestrale, che devono essere rispettate. Sempre.

In primo luogo bisogna caratterizzare Lei, che per facilitarci la vita chiameremo "Misa", abbreviazione di "Mi sa che i tuoi genitori non l'hanno mica capito che sei deficente", oltre che riferimento al personaggio-fastidio di tutto Death Note. "Misa" è la classica dolce ragazza della porta accanto, di buona famiglia, dai solidi principi morali e blah, blah, blah. È il personaggio originale di una fanfiction, quello in cui l'autore/autrice tende a identificarsi per poter vivere il magico momento romantico con il protagonista maschile, interpretato dal suo cantante/attore/personaggio fittizio preferito.

Poi, ovviamente, c'è Lui, che, sempre per facilitarci la vita, chiameremo "Er Cobbra" (che non è un serpente, ma solo indecente); è ovviamente bellissimo, pericolosissimo, dannatissimo, rapidissimo, furbissimo, giustissimo... Ehm, scusatemi.

Come stavo dicendo, "Er Cobbra" è cattivo ma, a differenza di "Misa", potrebbe incarnare due tipologie principali di "beddiboi".

Il finto bulletto della scuola. È il classico ragazzo con giacca di pelle nera, che offende e umilia la povera "Misa" per i corridoi. "Er Cobbra modello bulletto" ha uno status di "figlio di..." che gli permette di cavarsela sempre. Nel caso in cui sia un poveraccio, il solo problema sarà lo sdegno di Principe George. In entrambi, si scopre follemente innamorato di "Misa", l'unica in grado di cambiarlo e di ripulire quel suo cuoricino tanto oscuro. Bah!

Il criminale. Che sarebbe dovuto andare al gabbio, ma invece, purtroppo, sta ancora qua. Aaaah, quale giuoia! "Er Cobbra", qui, non è un pischello qualsiasi, che infila teste nei gabinetti e imbratta i muri della città. Oh, no. Lui è un vero delinquente, un criminale, un malavitoso "uomo d'affari", un rapitore, un assassino, uno stupratore. Lui se ne frega della legge, perché è al di sopra di essa. Non ci sorprenderebbe se se ne uscisse con un "Devo rimetterti in riga!" di Lucchiana memoria.

Il ruolo del "beddiboi" è solitamente, in questo caso, ricoperto da personaggi reali, da Giustino Bieber a Harry-AbelliCapelli-Styles, da uno qualsiasi dei rimanenti "One Direction", o da un certo Cameron Dallas. Questi personaggi danno solo il loro nome e le loro fattezze al "beddiboi", il quale possiede una bellissima personalità tutta sua.

Ovviamente "Er Cobbra" ha ottenuto questo nome non solo perché è tanto cattivo, ma anche per i suoi... attributi... non so se mi spiego.

Fine momento Super-Quark. Albè! Tu non te ne andare troppo lontano, che teniamo tutti bisogno di te.

Ma perché le storie "bad love", con una protagonista innamorata di un criminale, piacciono tanto?

Semplice: perché alle donne piacciono gli stronzi.

Ammetto che anche io provo un'attrazione per alcuni villains. Tutti noi abbiamo almeno un cattivo che abbiamo adorato. Ma c'è un "piccino piccino, sebbene cruciale dettaglino". I nostri cattivi hanno un qualcosa, a parte il fatto di essere immaginari, che li rende temibili e affascinanti allo stesso tempo; hanno uno strumento prezioso che la natura ha loro regalato e che usano con sapiente maestria: un cervello funzionante. Sono furbi, astuti, intelligenti e scaltri, e riescono così, molte volte, a mettere nel sacco i protagonisti buoni. Inoltre presentano così tante sfaccettature caratteriali da rendere difficile poterli inquadrare in una sola categoria.

Qual è, allora, il problema di moltissime fanfiction a tema "bad love"?

In primo luogo, il fatto che tutte queste caratteristiche, che hanno reso grandi e indimenticabili i nostri villains, non contraddistinguono i "beddiboi", i quali risultano essere dei grossi scimmioni che mostrano i muscoli, ringhiano, abbaiano (seh, sono degli animali), picchiano e sparano. Basta. Nessun piano articolato, nessun ragionamento contorto, nessun fascino né aura di mistero, nessun valido motivo che spinge questi ad essere cattivi. In poche parole sono credibili come me, quando annuncio che mi metterò a dieta - quindi per niente.

Il problema principale- e qui vi invito a sedervi, rilassarvi, prendere una bella tazza di tè e qualche biscottino - è la minimizzazione della violenza in qualsiasi sua forma. "Misa" perdona tutto al suo "Er Cobbra", dai meri insulti fino alla violenza fisica, verbale e sessuale. Il concetto che passa ai lettori, e soprattutto ai più giovani, è: "Non importa se ti mette le mani addosso, se ti chiama puttanella, se ti insulta nella peggior maniera, se ti fa sentire in difetto, se abusa di te e del tuo corpo: lui è muscoloso e pericoloso, quindi sexy, quindi è l'amore della tua vita. Se ti fa del male in qualunque modo, perdonalo, perché lui in fondo è un'anima gentile".

NO! Non è così!

Un uomo che ti picchia, che abusa di te, che ti insulta e ti umilia, che ti impone la sua volontà, non ti ama e non potrà mai farlo, perché ama e amerà sempre e solo se stesso. E forse sua madre, ma principalmente se stesso. Un uomo del genere andrebbe preso a pedate, altro che amato e perdonato.

La visione romantica del cattivo è allarmante. Ragazze, la realtà non è come quella di Suicide Squad: il "nostro" Joker è molto più simile a quello dei fumetti, a quello che defenestra Harley Quinn.

Oltre alla insensata idealizzazione e romanticizzazione (se dirà così? Bah, chissà... ) della violenza, un'altra meravigliosa caratteristica delle bad love stories è il dilagante, opprimente, scandaloso sessismo che gronda e trasuda da queste, che probabilmente viene accentuato apposta con il puro scopo di farmi imbestialire. Io ne sono sicura.

In queste storie, le ragazze che si truccano e si vestono in modo provocante vengono definite "poco di buono", quelle che flirtano con i ragazzi "troieggiano" (purtroppo era necessario dirlo) e quelle che vestano in modo casto sono delle... no, non voglio dirlo. Diciamo che sono delle monache e vi basti questo. Tra loro solo la povera "Misa" rifulgerà, con la sua bellezza acqua e sapone. E sarà proprio la sua "innocenza" a far innamorare "Er Cobbra", il quale dovrà da quel momento farle da balia/guardia del corpo, salvandola da tentativi di violenza, da sfracellamenti al suolo, da se stessa. "Misa" non può far nulla senza essere inseguita o rimproverata dallo scimmione di turno, perché lei è sua e deve essere controllata.

Manco al bagno si può andare! Questo non è affatto romantico: è inquietante!

Inoltre, care ragazze, come possiamo pretendere che i ragazzi ci rispettino se non riusciamo neppure a rispettarci tra di noi, se non riusciamo a rispettare il nostro stesso genere?

Fortunatamente, le bad stories non sono tutte brutte e raccapriccianti e alcune affrontano seriamente il tema, approfondendo l'aspetto psicologico, facendo accenni alla Sindrome di Stoccolma, o al fatto che uccidere/vedere uccidere qualcuno possa un tantino sconvolgere la nostra delicata psiche e sottolineano il dilemma interiore dei protagonisti.

Quindi non si può bannarle del tutto.

Peccato che siano ancora fogocitate da quelle in cui l'amore fa male (al lettore).

E voi che cosa ne pensate delle tendenze assunte delle bad love stories? Cosa vi affascina di loro e cosa non sopportate? Se ne scrivete, che elementi avete introdotto per renderle più interessanti?

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