I'm not a fan, maybe //Luke H...

By orbesweetcherrypie

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«Cosa penserebbe Luke se scoprisse che hai scritto 17 fanfiction dov'è un daddy?» Sorrido innocentemente in r... More

Mango smoothie.
Waiter.
Stalking.
Coffee.
Ass.
Number.
Metallica.
Truth.
Band.
Recording.
Sexual desire.
Food for dogs.
Moon & Sun.
Turtle.
Yes.
Bed.
It's a metaphor.
Hotel.
Concert and Love.
My youngblood.
Don't look that ass.
Drunk.
Good morning.
Girlfriend.
**I love you.
Italy is strange.
Even today I haven't sex with Calum.
Fanfiction & Fans.
You aren't famous.
**Table.
Happy Birthday.
The end 1.
The end 2.

Red wine.

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By orbesweetcherrypie

Ero davanti allo specchio seduta sul bordo della vasca da bagno, mentre la mia amica continuava ad arricciarmi i capelli.
Avevo il respiro irregolare, al solo pensiero che Luke sarebbe venuto a casa mia. Non riuscivo ad immaginare a come sarebbe finita quella serata.

Dana mi guarda verso lo specchio sorridendo lievemente.
«Agitata?».
«Si nota così tanto?» dico sarcastica.
«Un po'. Andrà tutto bene. E sei davvero perfetta. Se non ti salta addosso è davvero uno stupido».

«Non per forza la serata deve prendere questa svolta. É già eccitante il fatto che venga qui».
«Sei solo agitata Grace. Non deve capirlo, altrimenti non alzerà un dito su di te. Secondo me lo vuole tanto quanto te, ma non farà niente se ti vede insicura».
Non riesco neanche ad immaginare un Luke Hemmings che vuole fare sesso con me.
Prima non ci avrei pensato due volte a saltargli addosso, ma ora mi sento insicura e ho paura di quello che possa succedere.

«Non dovrei truccarmi?».
«Non darai l'impressione di essere malata» dice mettendo a posto l'arricciacapelli.
Stavo per ribattere, bloccandomi subito dopo capendo che Dana non aveva tutti i torti.

«Beh, il mio compito è finito. Devo andare» prende la sua borsa dirigendosi verso la porta del bagno.
«Cosa? Dove?».
Lei alza un sopracciglio.
«Credevi davvero che sarei rimasta qui?».
In effetti è stupido.
«Ok ricapitoliamo. Capelli?»
«Fatti» affermo.
«Ceretta?».
«Fatta?».
«Anche in quel posto?».
«Sì» rabbrividisco al solo pensiero di Dana che mi ha fatto la ceretta sulla vagina.
«Ok sei pronta. Buona fortuna» mi lancia un occhiolino.

***

Cammino per tutto il salotto fissando ripetutamente che tutto sia al loro posto.
Resta il fatto che i miei vestiti non sono minimamente presentabili, o almeno per incontrare uno come lui.
Dana mi ha fatto indossare dei semplici pantaloncini corti neri e larghi e una t-shirt bianca che non ricordavo neanche di avere.
Dice che devo dare l'impressione di una a cui non importi che una celebrità mi veda vestita in quel modo o roba del genere.
Ma mi ha detto di alzare i pantaloncini in modo che si intravedesse il mio culo.

Sono le 8:40 quando il suono del campanello rimbomba per tutto il salotto.
Corro verso la porta trovando la cosa più bella del mondo che mi guarda intensamente negli occhi d'altra parte.
«Sei in anticipo».
«Credo che tu mi stessi aspettando da molto. Non volevo farti attendere» ghigna.

Luke Hemmings è la persona più modesta al mondo.

«Non farti strane idee Hemmings».
Apro del tutto la porta facendolo entrare in casa.
Credo che lui sia abituato al lusso, ma non mi imbarazzo della nostra casa.
I genitori di Dana sono benestanti, e la mia famiglia non è da meno. Possiamo vantarci di avere una casa che non passa in osservata. E dopotutto questo ci piace.

Luke guarda il grande salotto moderno, dove prevalgono il grigio e il nero.
«Posso essere sincero?» domanda voltandosi di poco verso di me.
«Fa pure».
«Non me l'aspettavo così» ride leggermente.
«Cosa?».
«Sì insomma la casa. Non mi sembravi una tipa che vive nel lusso».
«Pensavi fossi una barbona o cosa?».
Luke si gira completamente verso di me.
«Solo che sei una ragazza semplice. Non sembra ti importi molto di queste cose».

Probabilmente cerca di dirmi che non sono come la sua ex ragazza.

«Lo prendo come un complimento. E dopotutto è una casa come un'altra» alzo le spalle con nonchalance.
Luke sorride alle mie semplici parole e in qualche modo riesce a farmi arrossire.

«Vivi da sola?».
Inizio a camminare verso il grande divano bianco di pelle mentre lui mi segue a ruota.
«No. Con una mia amica» rispondo sedendomi.
«Oh, capisco» parla sedendosi affianco a me, forse troppo vicino.

«Ma per il momento sono da sola! Ehm sì é andata nella sua città e tornerà tra... un mese» mento cercando di essere convincente.
Lui annuisce prima di appoggiare la schiena sullo schienale. Poggia il suo braccio sinistro sopra di esso, proprio dietro le mie spalle.
La serata è iniziata bene.

«Come ti senti?».
«Molto meglio a dir la verità».
«Mi piace farti stare meglio».
«Non ho detto che è grazie a te».
«È grazie a me?».
«Forse» ghigno leggermente.
Come fa ad eccitarmi in meno di 5 minuti?

«Tu come stai?».
«Molto meglio» parla senza staccare il sorriso dal suo volto.
«Mi piace farti stare meglio» ripeto le sue parole.
«Ci riesci sempre» dice con voce sensuale.

Oh merda.

Ci guardiamo intensamente negli occhi per pochi secondi, finché non distolgo lo sguardo imbarazzata schiarendomi la gola. Starei ore a guardarlo, ma in qualche modo mi intimorisce.
Sembra riprendere il controllo anche lui notando il mio imbarazzo.

«Ora che ci penso non ti ho ancora chiesto dove lavori» cambia discorso.
Mi gratto leggermente la nuca.
«Non lavoro».
«Oh capisco. Studi ancora?»
Mi balena in mente l'idea di mentirgli anche su questo. Non voglio dare l'idea di una che non fa niente tutto il giorno se non la mantenuta. Anche se è quello che sono.
«Scusa non volevo» dice notando che non sono del tutto a mio agio.
«È ok tranquillo, non è colpa tua. È che non sono molto fiera di me in questo ultimo periodo».
Luke alza timidamente le spalle.
«Magari ti farà bene parlarne».
Lo guardo prima di prendere un lungo respiro. Non posso mentirgli su tutto infondo.

«Sono scappata dai miei genitori con la scusa di venire a studiare qui. Io odiavo loro e loro non sopportavano me, quindi eravamo tutti felici. Ho lasciato il college dopo 2 mesi. E ora mi ritrovo intrappolata qui senza fare niente. Mantenuta ancora da loro». Odiavo parlare della mia vita, ma in qualche modo con Luke ci sono riuscita.

Lo guardo aspettando che apra bocca, ma non dice nulla e forse è meglio così.
«Ma non credo che questo sia importante» sorrido tranquilla alzandomi dal divano.
«Vuoi qualcosa da bere?».
«Solo dell'acqua. Ah e Grace» mi afferra la mano per bloccarmi. Tutto il mio corpo diventa caldo, comprese le mie gote diventate rosse a quel semplice contatto.
«Io non ti giudico per quello che stai passando, davvero. Anzi se hai bisogno...».
«Luke, sto bene. Ci sono passata sopra, o quasi» lo interrompo prontamente, sussurrando l'ultima parola.
Il suo volto diventa più sereno anche se non è del tutto convinto.
Ma il suo sorriso riesce sempre a tranquillizzarmi.

***

Dana
State scopando?

Grace
Non so neanche da dove iniziare.

Dana
Versali qualcosa sui vestiti. Toccalo con la scusa di pulirlo. Vedrai che funzionerà ;).

Non so neanche come le vengano in mente queste strane idee.
Ma potrebbe funzionare, o probabilmente si incazzerà per avergli rovinato i suoi vestiti costosi.

«Vado a prendere da bere?» sorrido innocentemente interrompendolo. Non so neanche di cosa stia parlando dato che continuo a guardare la sua fossetta.
Lui annuisce semplicemente.

Mi dirigo in cucina versando velocemente del vino rosso in due calici ritornando subito da lui.
Prendo un lungo sospiro preparandomi al peggio, o al meglio.
Mi avvio verso il divano e prima che potessi sedermi fingo di inciampare su di esso. Versando il liquido dentro a uno dei due bicchieri su i suoi vestiti.
Il bicchiere scivola dalla mia mano per poi rompersi in mille pezzi sul parquet di ciliegio.

Ok questo non era programmato.

«Dio Luke scusami tanto» poggio il bicchiere ancora salvo sul tavolino davanti osservando meglio il disastro che avevo fatto.

Lui risponde con una risata adorabile.
«Va tutto bene».
«Non che non va bene».
Prendo il tovagliolo di stoffa che avevo già preparato, mi inginocchio sul divano e mi fiondo sulla sua t-shirt nera tamponandola.
Mi blocco notando che è davvero sexy. La sua maglia aderisce su tutto il suo petto e senza accorgermene il mio labbro inferiore finisce tra i miei denti, gesto che lui nota.
«Mi hai bagnato tutto» ghigna.

Non sai quanto tu.

«Sto cercando anche di asciugarti, non infierire».
«Credo tu mi stia solo guardando».
La sua voce è così sexy dio.
«Parla quello che mi fissa da quando è entrato».

Anche se preferirei entrasse da un'altra parte.

«Sei troppo bella per non essere guardata».

Luke Hemmings ha detto che sono bella, di nuovo. La mia vita non fa completamente schifo.

Mi mordo ancora il labbro facendo attirare la sua attenzione su di esse.
Siamo ad una distanza pericolosa. Il suo volto si avvicina lentamente al mio facendomi diventare ancora più desiderosa di lui.

Una canzoncina rumorosa si fa spazio per tutta la stanza.
Ci stacchiamo di scatto portando la nostra attenzione sul telefono di Luke adagiato sul divano che squilla.

Calum<3

Vaffanculo.

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