Nelle mani di un pittore ( #W...

By MontellaBeatrice

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Rossella una ragazza che deve sgomitare nel mondo della chirurgia per essere apprezzata e per dimostrare chi... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Spazio Autrice
Capitolo 27
Per voi
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37 parte 1
Sorpresa!!!
Capitolo 37 parte 2
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42 parte 1
Capitolo 42 parte 2
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Aiuto !!!
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 52
Capitolo 53
Sorpresina !!! 😍
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
Capitolo 66
La nuova storia
AVVISO
Capitolo 67
Capitolo 68
Capitolo 69
Capitolo 70
Poche parole da parte mia

Capitolo 51

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By MontellaBeatrice

<< Allora che ti ha detto Sofia? Ha parlato con quella viziata di sua figlia?. >>
Edoardo, era arrabbiato con suo nipote, lo stava rimproverando come  un bambino.
Se aveva perso Rossella la colpa era sua.
Gli aveva detto più volte di interrompere i rapporti con Elisabetta. Ed ora ecco qua i risultati, Rossella non lo voleva più, forse perche sospettosa verso Ludovico o forse perché veramente si era invaghita di suo figlio. Mise subito in chiaro a Ludovico che lui non avrebbe mosso un dito contro suo figlio, non poteva mettersi contro suo moglie, non adesso che andavano molto d'accordo e che suo figlio si stava riavvicinando a loro.
Ne sarebbe rimasto fuori. Ammetteva che questo era un grosso ostacolo alla loro scalata per prendersi la clinica. Sposandosi con Rossella, suo nipote avrebbe avuto più quote di maggioranza da gestire, unite alle sue facevano il sessanta per cento, inoltre a Rossella era stato lasciato un fondo economico da suo nonno, a cui avrebbe avuto accesso solo il giorno in cui si sarebbe sposata.
Questa somma avrebbe fatto aumentare il capitale da poter investire, dato che suo nipote sposandosi con la comunione dei beni ne avrebbe beneficiato anche lui.
Sarebbero diventati molto forti dal punto di vista economico, e questo voleva dire avere tanto potere.
<< Dice che Rossella è irremovibile, ma che lei l'ha messa davanti a una scelta drastica. >> rispose Ludovico.
<< Che pasticcio!>> sbuffò suo zio.
<<E non è tutto... Mi ha detto che Rossella e Arturo hanno parlato di soldi, bancarotta... Non ha saputo darmi informazioni precise.>>
È così era, Sofia aveva ascoltato a tratti la conversazione, a dirla tutta se avesse ascoltato con attenzione e senza interruzioni non ci avrebbe capito comunque niente.
Lei i soldi li sapeva solo spendere, di come farli non ne aveva la minima idea, era cresciuta sempre negli agi e nel lusso. Suo padre aveva messo su la clinica, anche lui un patito della chirurgia.
Si era spezzato la schiena  per creare quell'impero.
Lei non aveva mai mosso un dito per rendersi utile nell'azienda di famiglia, era maestra però nel creare e partecipare a tutti gli eventi mondani della bella società napoletana.
Perché prendersi il disturbo di lavorare quando poteva avere tutto quello che desiderava senza fare il minimo sforzo! Era una donna che viveva di apparenza. Questo suo modo di fare e di vivere avevano manovrato ogni sua scelta di vita.
<<Che stupida! Non è capace neanche a riportare delle semplici informazioni...>>
Constató Edoardo.
<<Staremo a vedere, Aspettiamo che arrivino al nocciolo della questione, vedrai che correranno a chiedere aiuto a noi in ginocchio. Abbiamo noi la chiave di tutto.>> Ludovico si riferiva ai documenti firmati da Rossella dove dava il via libera per comprare il materiale che stava usando di pessima quantità. Quel materiale, era stato comprato senza il permesso di Rossella,e a prezzo inferiore di quello dichiarato, la differenza economica se l'erano intascata Edoardo, Ludovico e il rappresentante della ditta.
Quindi una doppio imbroglio era stato messo in atto. Ludovico aveva speso quei soldi per pagare i debiti di suo padre, si era comprato un sito nuova e aveva chiuso il padre in una clinica di riabilitazione privata che trattava varie  dipendenze.

•~•~•~•~•~•~•~•~•~•

<<E tu cosa hai risposto?>> Rossella e Marta se ne stava sedute sul terrazzo della clinica. Si erano prese un panino per la pausa pranzo e se lo stavano mangiando nel loro posto segreto.
Andavo sempre lì quando dovevano affrontare questioni serie. Marta con aria sognante aveva ascoltato tutto il resoconto di Rossella.
La confessione di Damiano, fatta a Rossella equivaleva allo stesso stupore di scoprire il terzo mistero di Fatima!.
Rossella era al settimo celo, non poteva credere che la felicità stesse di nuovo bussando alla sua porta. <<Non ho potuto rispondere...in realtà sono rimasta senza parole, volevo dire qualcosa e stavo per farlo. Ma poi un vociare che veniva da lontano ci ha fatto allontanare di corsa.
In spiaggia sono arrivati dei ragazzi, una comitiva. Eravamo poco presentabili, ci siamo allontanati velocemente. Arrivati sulla barca Damiano ha messo in moto , io nel frattempo sono andata a fermi una doccia, mentre lui navigava verso Napoli.
Mi sono accasciata sul letto e sono crollata dal sonno e dalla stanchezza. Stamattina mi sono svegliata nel porto con Damiano che dormiva come un angioletto vicino a me. Era così tenero e dolce. Il suo cellulare ha iniziato a vibrare con insistenza ed era Pierre, quel ficcanaso del tuo ragazzo.
C'era un problema al lavoro e di corsa siamo andati via!>>    <<Ehi!! Lascia stare il mio ragazzo!>> gli fece la linguaccia Marta. <<Comunque sono tesa come un filo di Kishner!>> annunciò Rossella.
Era tesa come un filo che si usa in ortopedia per mettere in trazione una frattura articolare.   <<Non so come andrà la cena questa sera dalla nonna.
Ho paura che possono scoprire la verità. Come faccio se c'è anche Ludovico? Non voglio che succeda un pandemonio!>>
<<Sta tranquilla ci saremo anche io e Pierre, cerca di non stare attaccata a Damiano e sta più con noi. >> Facile a dirsi, come avrebbe potuto stare nella stessa stanza con Damiano e fingere indifferenza dopo tutto quello che provava per lui?         "Gesù aiutami tu!Dammi la forza..."

•~•~•~•~•~•~•~•~•~•

<<Nonna non mi metterò elegante..>> ripeté Damiano a sua nonna.   <<Negheresti un desiderio a una moribonda.>>
La nonna voleva che suo nipote indossasse giacca e cravatta, un completo elegante ma sobrio allo stesso tempo. <<Moribonda..>> gli fece eco ridendo.
<<Vedrò cosa posso fare.>> Si era arreso, non voleva deludere sua nonna, era la sua festa, non sarebbe stato il solito guasta feste della situazione.
<<Mi raccomando assicurati che Rossella ci sia, e non stargli attaccato come una cozza!>> .       Adesso stava esagerando però. <<NONNA !!>> 
Era proprio una peste. Decise di andarsi a preparare, non mancava molto al'inizio della cena.
Andò a casa sua, non passò da Rossella, avevano deciso di vedersi direttamente lì.
Non sarebbe stato prudente arrivare insieme.
Non erano ancora una coppia ufficiale. Sperava che tutto si risolvesse la più presto, voleva stare con lei sempre, senza tutte queste inutili formalità. Come avrebbe fatto a non guardarla, a non sorriderle come uno stupido? Come poteva evitare che le sue mani non cercassero le sue?
Che i suoi occhi non la guardassero? "Che tortura ...."
Sospiro davanti allo specchio mentre si abbottonava i polsi di una camicia bianca.

Le gamba muscolose fasciate da  pantalone nero del taglio classico. Per completare il tutto con una giacca sempre nera, era  elegante anche senza la cravatta. I capelli ben raccolti, e la barba molto lunga e folta.
•~•~•~•~•~•~•~•~•~•

Diede un ultimo sguardo al suo riflesso nel vetro della sua macchina.
Aveva indossato un abito blu elettrico, con la manica a tre quarti. La stoffa che si incrociava a sul petto mettendo il seno in evidenza. Scendeva morbido sui fianchi, rendendolo meno visibili. Come scarpe indosso dei sandali con zeppa blu.

Nella borsa aveva trovato gli orecchini di sua mamma, li osservò erano molto belli, alla fine non resistette alla tentazione e li indosso.
Non sarebbero stati quegli orecchini a convincerla a sposare un uomo che ormai detestava. Sciolse i capelli in onde morbide. Con passo incerto entrò in casa Carafa.
La prima a venirgli incontro fù Diana, appena la vide corse ad abbracciarla, con molta enfasi così Rossella capì che lei sapeva tutto. Salutò tutti, e diede un bacio alla nonna, che appena la vide fece gli occhi lucidi. Non aveva messo in conto l'imbarazzo che provò quando constato che alcuni sapevano di lei e Damiano.
L'ansia in lei crebbe inevitabilmente.Cercava con gli occhi Damiano, e lo vide se ne stava in un angolo della stanza. Era così affascinante ed elegante, quella camicia bianca fasciava alla perfezione il suo torace, mettendo in risalto i suoi colori scuri.
Rossella si perse in quegli occhi neri che la guardavano. Era vicina alla nonna e a Diana, alle sua spalle stava arrivando Blanca e contemporaneamente davanti a lei Damiano.
Quando questo fù molto la vicino la nonna rivolgendosi a suo nipote disse: <<Hai visto come è bella la nostra Dottoressa sta sera!>>
Damiano la guardò intensamente, dalla testa ai piedi... come poteva non vedere quanto fosse bella? Stava per rispondere, quando vide che sua madre lo guardava con aria circospetta.
<< Si. -ammise- ma non abbastanza bella da tentarmi!.>>
Rossella stentava a credere a quelle parole, la cosa che più la infastidì fu il suo tono da stronzo dei loro primi incontri.
"Quello che pronuncio testuali parole alla fine se ne pentì ... è se tu fossi Mr Darcy potrei anche perdonarti .... ma sei Damiano e me la pagherai."
Lo incenerì con lo sguardo, sicura di se disse :<< È sempre molto sgradevole aver a che fare con lei!>>
Presero posto a tavolo.
E Rossella si ritrovò seduta tra Marta e Diana. Di fronte a lei Damiano. Mentre le sue amiche di fronte avevano i rispettivi uomini. C'erano anche i genitori di Rossella,
che con lei si comportarono come se nulla fosse successo  e si misero vicino ai coniugi Carafa. Tra una parola e un'altra Rossella ebbe modo di osservare Damiano. Anche lui molto spesso la osservava. Rossella era ancora contrariata per quello che le aveva detto prima. Aveva bevuto un po' di vino, quel tanto bastò a farla diventare un po' sfacciata.
Così allargò la scollatura del suo vestito, i suoi seni alti e sodi vennero messi in bella mostra. Damiano stava sorseggiando del vino, ma quando i suoi occhi caddero su quella scollatura iniziò a tossire, il vino gli era andato di traverso. Divenne rosso per lo sforzo, Pierre gli dava delle energiche pacche dietro la schiena. Quando si riprese guardò Rossella, che intenzione aveva di fare con quel ben di Dio così in mostra? Era pazza, se qualcuno avesse messo gli occhi su quel davanzale non avrebbe risposto delle sue azioni!.
Lei lo guardò con aria di sfida e si richiuse la scollatura. Damiano si sentì sollevato.
Ma la pace durò poco.
Riuscì a parlare di nuovo, adesso era con Kevin impegnato ad ascoltarlo, quando avverti un tocco leggere al piede. Assunse un'espressione confusa.
Il tocco si era fermato.
<< Ma stai bene ?>> gli chiese Kevin.
<< Si !!>> rispose in maniera frettolosa invitandolo a continuare la conversazione. Poi di nuovo il tocco seguito da un leggero sfioramento che risaliva lentamente il suo polpaccio: su è giù. Questa volta non si stava sbagliando, guardò Rossella. Parlava con Marta fingendo di non essere la colpevole di quella tortura che gli stava infliggendo. Poi si girò verso di lui, il suo piede era ormai nell'interno coscia di Damiano, lo guardò intensamente con aria di sfida. Lui era scosso da mille brividi di piacere, non riusciva ad ascoltare neanche una sillaba di quello che si diceva intorno a lui. Il suo corpo contro ogni suo volere, era in balia di quel piede, infatti il suo bacino scivolo al bordo della sedia e Rossella arrivo con il suo piede a massaggiare la sua intimità. Un sudore freddo inizio a impelagargli la fronte.
"Mi farà impazzire...!" Non sapeva neanche lui cosa voleva. Il piacere era tanto... ma non poteva esplodere in quel modo. Ma quella strega non accennava a smettere, fece appello a se stesso per trovare un piccolo bagliore di lucidità. Fece scivolare una posata, questa cadde a terra.
Lei sentendo il rumore ritrasse il piede. Anche gli altri si girarono in direzione di Damiano guardandolo.
<< Scusate è solo caduta una posata!>>
Gli altri ritornarono a parlare. Lui si chinò sotto al tavolo per raccoglierla ma lo stupore non finì, davanti a lui le gambe di Rossella completamente spalancate che mettevano in bella mostra la sua biancheria nera di pizzo che velava la sua natura. Si rialzò di fretta, sbattendo la testa sul bordo del tavolo.
<< Ma quanto sei strano stasera!>> esclamò Pierre.
<<Ho bisogno di fumare!>>
Disse Damiano al culmine dell'esasperazione.

Tutti si presero una pausa, la cena era quasi al termine, mancava solo il dolce.
Gli invitati si erano alzati e sparpagliati per la sala. Damiano era ancora fuori, aveva bisogno di ossigeno. Rossella gli aveva mandato in tilt il cervello.
La guardava dalla vetrata, con sguardo supplichevole gli chiedeva di uscire.
Lei non lo fece, era soddisfatta della sua vendetta, ma voleva stuzzicarlo ancora.

Suo padre si sedette vicino a lei, le diede un bacio vide gli orecchini.
<<Papà domani te li ridò.... non avrei dovuto metterli.>>
<< Ti stanno benissimo bambina mia. Per me puoi tenerli. In realtà io avevo in mente di darti un'altra cosa, tua mamma insiste per questa tradizione. Sai com'è...>> la rassicurò suo padre.
<< Già è impossibile farle cambiare idea.>>
<< Io sto con lei da trent'anni, non mi sono mai ribellato.
-ammise con rammarico Arturo- ma per te è diverso, fa quello che ti rende felice.>> << Lo farò!!>> disse decisa Rossella.
<< Ti piace Damiano?>> chiese a bruciapelo suo padre. Non si aspettava quella domanda. Abbasso gli occhi per l'imbarazzo.
<< Mi è sempre piaciuto quel ragazzo!>> esclamò suo padre, le diede un bacio sulla fronte e si rimise al suo posto come tutti gli altri. Come aveva fatto a capirlo? Suo padre riusciva a leggerla dentro.
Non vedeva l'ora che finisse quella cena, aspettava con ansia il dopo cena, voleva dire a Damiano che lo amava.

Finalmente arrivò la fine.
Lei è Damiano furono gli ultimi ad andare via. Damiano preso dalla fretta lascio il cellulare in casa di sua mamma.
Ma non se ne accorse.
Blanca si.

<<Finalmente!>> esclamò Damiano afferrando Rossella per un polso e attirandola a se con prepotenza. Erano nel parcheggio di villa Carafa. Rossella tentò di liberarsi.
Non voleva che li vedessero. << Che c'è ti vergogni ora?>> chiese con voce malefica Damiano. La spinse vicino alla macchina e la intrappolo con il suo corpo.
<< Mi stavi facendo avere un orgasmo davanti a tutti e ora ti ripago con la stessa moneta...>> si avventò su quella bocca seducente e iniziò a baciarla con passione.
Fece scivolare una mano sul suo sedere e lo strinse forte. La spinse contro il suo bacino. Rossella senti un fuoco nascergli nel ventre.
Si aggrappò con le braccia a quel corpo statuario, le sue mani si infilarono nei capelli, tirandoli. Damiano sposto la mano in mezzo alle sue gambe e infilò un dito in lei. Era già calda e umida. Inizio a muovere il dito dentro la sua intimità, in maniera lenta.
<< Ti prego con qui!>> riuscì a dire lei con voce roca. Voleva fare l'amore era da tutta la sera che lo desiderava.
Il suo desiderio potava essere appagato subito ma lei voleva di più. << Perché? Mi sembra che ti piace spingerti oltre... sono così eccitato, non ci vedrà nessuno!>> In effetti erano sul retro dei garage, nessuno li avrebbe visti. Quel dito la stava torturando avvinghiò le sue gambe al bacino di Damiano che già si era aperto i pantaloni liberando la sua erezione, era molto eccitato e anche lei lo era. La penetrò con impeto.
I baci erano da togliere il fiato. Le bacio il collo e portò la sua bocca a cercare le sue orecchie. Voleva succhiare il suo orecchio, sapeva che la mandava in pazzia. Ma la sua bocca trovò un sapore metallico. Apri gli occhi per vedere cosa fosse quel sapore, che si scontra con il sapore della pelle di Rossella. Quello che vide lo fece avere una reazione inaspettata e improvvisa. Avverti una scossa di rabbia.

Rossella era culmine del piacere stava per venire e per urlare il nome di Damiano, quando senti che lui si allontanò bruscamente.
Per poco non cadde a terra.
Si ritrovò sulle sue gambe poco stabili nel bel mezzo di un orgasmo interrotto, con delle piccole gocce che cadono dal celo. Damiano mezzo svestito che sul viso ha un misto di disprezzo e odio, ma la cosa più inquietante sono i suoi occhi spalancati e neri più della notte.

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