Capitolo 51

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<< Allora che ti ha detto Sofia? Ha parlato con quella viziata di sua figlia?. >>
Edoardo, era arrabbiato con suo nipote, lo stava rimproverando come  un bambino.
Se aveva perso Rossella la colpa era sua.
Gli aveva detto più volte di interrompere i rapporti con Elisabetta. Ed ora ecco qua i risultati, Rossella non lo voleva più, forse perche sospettosa verso Ludovico o forse perché veramente si era invaghita di suo figlio. Mise subito in chiaro a Ludovico che lui non avrebbe mosso un dito contro suo figlio, non poteva mettersi contro suo moglie, non adesso che andavano molto d'accordo e che suo figlio si stava riavvicinando a loro.
Ne sarebbe rimasto fuori. Ammetteva che questo era un grosso ostacolo alla loro scalata per prendersi la clinica. Sposandosi con Rossella, suo nipote avrebbe avuto più quote di maggioranza da gestire, unite alle sue facevano il sessanta per cento, inoltre a Rossella era stato lasciato un fondo economico da suo nonno, a cui avrebbe avuto accesso solo il giorno in cui si sarebbe sposata.
Questa somma avrebbe fatto aumentare il capitale da poter investire, dato che suo nipote sposandosi con la comunione dei beni ne avrebbe beneficiato anche lui.
Sarebbero diventati molto forti dal punto di vista economico, e questo voleva dire avere tanto potere.
<< Dice che Rossella è irremovibile, ma che lei l'ha messa davanti a una scelta drastica. >> rispose Ludovico.
<< Che pasticcio!>> sbuffò suo zio.
<<E non è tutto... Mi ha detto che Rossella e Arturo hanno parlato di soldi, bancarotta... Non ha saputo darmi informazioni precise.>>
È così era, Sofia aveva ascoltato a tratti la conversazione, a dirla tutta se avesse ascoltato con attenzione e senza interruzioni non ci avrebbe capito comunque niente.
Lei i soldi li sapeva solo spendere, di come farli non ne aveva la minima idea, era cresciuta sempre negli agi e nel lusso. Suo padre aveva messo su la clinica, anche lui un patito della chirurgia.
Si era spezzato la schiena  per creare quell'impero.
Lei non aveva mai mosso un dito per rendersi utile nell'azienda di famiglia, era maestra però nel creare e partecipare a tutti gli eventi mondani della bella società napoletana.
Perché prendersi il disturbo di lavorare quando poteva avere tutto quello che desiderava senza fare il minimo sforzo! Era una donna che viveva di apparenza. Questo suo modo di fare e di vivere avevano manovrato ogni sua scelta di vita.
<<Che stupida! Non è capace neanche a riportare delle semplici informazioni...>>
Constató Edoardo.
<<Staremo a vedere, Aspettiamo che arrivino al nocciolo della questione, vedrai che correranno a chiedere aiuto a noi in ginocchio. Abbiamo noi la chiave di tutto.>> Ludovico si riferiva ai documenti firmati da Rossella dove dava il via libera per comprare il materiale che stava usando di pessima quantità. Quel materiale, era stato comprato senza il permesso di Rossella,e a prezzo inferiore di quello dichiarato, la differenza economica se l'erano intascata Edoardo, Ludovico e il rappresentante della ditta.
Quindi una doppio imbroglio era stato messo in atto. Ludovico aveva speso quei soldi per pagare i debiti di suo padre, si era comprato un sito nuova e aveva chiuso il padre in una clinica di riabilitazione privata che trattava varie  dipendenze.

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<<E tu cosa hai risposto?>> Rossella e Marta se ne stava sedute sul terrazzo della clinica. Si erano prese un panino per la pausa pranzo e se lo stavano mangiando nel loro posto segreto.
Andavo sempre lì quando dovevano affrontare questioni serie. Marta con aria sognante aveva ascoltato tutto il resoconto di Rossella.
La confessione di Damiano, fatta a Rossella equivaleva allo stesso stupore di scoprire il terzo mistero di Fatima!.
Rossella era al settimo celo, non poteva credere che la felicità stesse di nuovo bussando alla sua porta. <<Non ho potuto rispondere...in realtà sono rimasta senza parole, volevo dire qualcosa e stavo per farlo. Ma poi un vociare che veniva da lontano ci ha fatto allontanare di corsa.
In spiaggia sono arrivati dei ragazzi, una comitiva. Eravamo poco presentabili, ci siamo allontanati velocemente. Arrivati sulla barca Damiano ha messo in moto , io nel frattempo sono andata a fermi una doccia, mentre lui navigava verso Napoli.
Mi sono accasciata sul letto e sono crollata dal sonno e dalla stanchezza. Stamattina mi sono svegliata nel porto con Damiano che dormiva come un angioletto vicino a me. Era così tenero e dolce. Il suo cellulare ha iniziato a vibrare con insistenza ed era Pierre, quel ficcanaso del tuo ragazzo.
C'era un problema al lavoro e di corsa siamo andati via!>>    <<Ehi!! Lascia stare il mio ragazzo!>> gli fece la linguaccia Marta. <<Comunque sono tesa come un filo di Kishner!>> annunciò Rossella.
Era tesa come un filo che si usa in ortopedia per mettere in trazione una frattura articolare.   <<Non so come andrà la cena questa sera dalla nonna.
Ho paura che possono scoprire la verità. Come faccio se c'è anche Ludovico? Non voglio che succeda un pandemonio!>>
<<Sta tranquilla ci saremo anche io e Pierre, cerca di non stare attaccata a Damiano e sta più con noi. >> Facile a dirsi, come avrebbe potuto stare nella stessa stanza con Damiano e fingere indifferenza dopo tutto quello che provava per lui?         "Gesù aiutami tu!Dammi la forza..."

Nelle mani di un pittore ( #Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora