The Her Saga #1 - The Daughter

By claudiascrittrice

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STORIA NON DI DOMINIO PUBBLICO, COME INVECE WATTPAD HA SCRITTO! RIPETO, LA STORIA È SOLO MIA, NON DI DOMINIO... More

Copyright
Media!
Cast
Revisione
Prologo: Animals [R]
Capitolo 1: Claire de Lune [R]
Capitolo 2: Riflesso [R]
Capitolo 3: You've got a friend in me [R]
Capitolo 4: Beautiful monster [R]
Capitolo 5: Apologizes
Genuine Goals
Capitolo 6: Non me lo so spiegare
Capitolo 7: One in a million
Capitolo 8: Io canto
Capitolo 9: Che vita è?
Capitolo 10: Che sarà?
Capitolo 11: What do you mean?
Capitolo 12: Voulez vous
Capitolo 13: Listen
Capitolo 14: ¿Que tengo que hacer?
Capitolo 15: E la musica va
Capitolo 16: Tango... (della gelosia)
Capitolo 17: Jason_La solitudine
Capitolo 18: Ninna nanna del chicco di caffè
Capitolo 19: Jason_Complicated
Capitolo 20: Hurry up & Save me
Capitolo 21: Cant't hold us
Capitolo 22: E ti vengo a cercare
Capitolo 23: Banana Pancakes
Capitolo 24: Buon viaggio (Share the love)
WWYP
Capitolo 25: Dove resto solo io
Capitolo 27: How to save a life
Capitolo 28: Mi servirebbe sapere
Capitolo 29: This is war
Capitolo 30: La battaglia di Magenta
Capitolo 31: Dove cadono i fulmini
Capitolo 32: Il patto
Capitolo 33: Research
Capitolo 34: #Fuori c'è il sole
Capitolo 35: Sei già sveglia oppure dormi?
Capitolo 36: Wide awake
Epilogo: Kiss me under the light of a thousand stars
Canzoni utilizzate nei titoli
Ringraziamenti
Sequel!

Capitolo 26: Battle symphony

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By claudiascrittrice

Pov Jason

Ho guardato tutti gli edifici che potevano essere stati indicati da Alisia, ma niente, non c'è nessuno, non possono essere spariti!

Sento un grido, mi volto: proviene dall'Empire State Building! Mi precipito dentro, seguito, immediatamente, da tutti gli altri. Saliamo fino a incontrare un'arpia a terra priva di sensi, deve essere stata Alisia, chissà come sarà conciata! Non posso fare a meno di essere preoccupato per lei.

~Meno male che eri arrabbiato con lei eh~

~Zitto che sei preoccupato anche tu che possa esserle successo qualcosa!~

Entriamo in un'altra stanza, dove c'è Alisia che levita e un gigantesco uomo che sembra ferito, ma ci nota immediatamente.

-Oh, ecco qui gli altri semidei! Era ora che cominciasse il vero divertimento! Una sola è troppo poco per me!- ride

-Ora basta!- grida Alisia con una voce diversa dalla sua, ma che le succede?

-Oh la piccolina di papà vuole fare i capricci? Bè! Un'informazione: non sei tu che comandi qui, ma io!- le risponde il gigante

-Senti gigante- non ho il tempo di finire che quello mi guarda e, credetemi, se gli sguardi potessero uccidere, io sarei morto ora.

-IO NON SONO UN GIGANTE!- tuona -Come osi dare del gigante a me? Ma non vi insegnano la storia in quelle cose che chiamate scuole?- grida e poi inizia a borbottare tra sé.

-Ehm... Mi scusi, allora lei chi è?- chiedo fingendo di essere gentile per farlo parlare, osservarlo e scoprire, così, i suoi punti deboli.

-Io sono CRIO! Titano della prima generazione, sono la personificazione della forza e della potenza! Sono il più potente dei titani! Colui che aiutò Crono nell'uccidere nostro padre trattenendolo dalla parte sud! Io non sono un gigante!- finisce ribadendo.

-Cosa vuole signor Crio?- chiede anche Nadia avendo capito il mio piano o, almeno, spero.

-Io e i miei fratelli rivogliamo il potere che i vostri genitori ci hanno tolto, più precisamente ciò che ci hanno tolto il padre della ragazza sparafulmini e i suoi fratelli- dice indicando Alisia che ancora levita.

La osservo bene, sembra stanca, ma non scioglie la sua posizione d'attacco, ha qualche ferita, ma non sembrano causarle un gran dolore al momento, soprattutto, non sembrano mortali. Meno male, è messa molto meglio di quanto immaginassi.

-Perchè proprio adesso?- chiedo curioso io.

-Ma non sapete proprio nulla? Madre Terra mia, che ignoranza!- dice alzando le mani al cielo -E va bene, vi racconterò qualcosa io, ma dopo smetteremo di parlare e prenderò lei, va bene?- chiede e, senza aspettare una nostra risposta continua a parlare -Allora, lo sapete che i mostri muoiono e possono risorgere dal Tartaro? Ci vuole tempo, però, ovviamente non è che se un mostro muore ora, il secondo dopo è già in vita, no. Ci vuole molto tempo, soprattutto per noi che siamo enormi. Ecco, noi titani ci stiamo risvegliando dopo che il suo papino e gli altri due, grazie all'aiuto dei nostri fratelli, i Ciclopi e gli Ecatonchiri ci hanno tolto tutto quello che avevamo, la vita immortale compresa- ci spiega.

Wow, tutto questo non me lo sarei mai aspettato! È una cosa sorprendente!

-Bene, ora che vi ho spiegato, all'incirca, posso passare all'azione- dice e scatta velocissimo in direzione della mia rossa preferita.

-Alisia! No!- ho il tempo di gridare solo questo prima di vedere quel titano avventarsi su di lei.

Sembrano quasi danzare, lei agile e veloce, lui agile e lento, completano ognuno i movimenti dell'altro senza mai colpirsi realmente, almeno, questo è quello che pare da qui in basso. Mi risveglio dallo stato di trance in cui ero caduto grazie a Jess che mi passa un arco tirato fuori da non so dove.

-Ma dove l'hai trovato?- le chiedo sbigottito.


-Era nel tuo zaino, è un arco pieghevole, quindi non sarà come quello che hai a scuola, o meglio ancora, come quello che hai a casa, ma, penso, che potrebbe aiutare comunque.- mi dice spiccia.

-Hai ragione- cerco un punto in cui non arriva aria e fulmini o dove Crio il titano potrebbe pestarmi con i suoi enormi piedi e mi metto in posizione per poter tirare liberamente con l'arco. Prendo la mira, ho l'occhio del nemico sotto tiro, ma non posso colpire, non so dove si sposterà Alisia, potrebbe mettersi davanti alla traiettoria all'ultimo secondo e colpirei lei al posto del mostro e questo non va affatto bene.

-Ragazzi! Non posso tirare, potrei colpire Alisia!- grido per farmi sentire dagli altri.

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Pov Jessica

-Ragazzi! Non posso tirare, potrei colpire Alisia!- grida Jason per farsi sentire da noi nonostante il baccano che c'è a causa della lotta tra la nostra amica e il titano qui presente.

Dobbiamo trovare una soluzione, in questo momento di confusione, però, non riesco a pensare. Devo andare in un posto silenzioso per pensare. Mi avvio al piano di sotto ed entro nella prima stanza che trovo, non voglio mica allontanarmi dalla battaglia e lasciare lì una mia amica! Mi siedo a terra e penso: come possiamo sconfiggerlo? Apparentemente sembra invincibile, è enorme, molto forte, potente e chissà che altro.

D'accordo, lui è da solo e noi siamo in sette, ma lui è comunque più forte e grosso di noi. Però, proprio perchè gigantesco è più lento e goffo. E il primo punto debole è stato trovato! Rimugino su tutta la questione, trovando vari difetti e altro, quando una piccola luce bianca si piazza davanti alla mia faccia. La guardo e, sorprendentemente non mi acceco gli occhi. Una volta assicuratasi il mio interesse, la luce si abbassa e mi si avvicina, sarei tentata di spostarmi, ma m'incute un senso di protezione, quindi sto ferma al mio posto, lasciando che si posi sul mio polpaccio destro e sparire. Perchè è sparita? Con la mano sfioro la parte in cui ho visto per l'ultima volta la luce e succede una cosa impensabile: ai miei piedi scompaiono le converse nere che stavo portando e vengono sostituite da un paio di sandali con una zeppa di almeno cinque centimetri. Questi sandali sono molto belli, ma perchè sono arrivati solo quando ho sfiorato il polpaccio sinistro?

Penso e ripenso finché non mi viene in mente che Apollo ci aveva spiegato che ognuna ha una funzionalità diversa, deve essere questa, vuol dire che ogni armatura ha un asso nella manica in base alle capacità del proprio genitore divino. Fantastico! Questi sono i famosi sandali di mio padre, ovviamente è il modello da donna, penso che li abbia fatti fare solo ed esclusivamente per me. Alzo lo sguardo e fisso il soffitto come se non ci fosse, immagino solo che sopra di me ci sia mio padre e lo ringrazio con lo sguardo. Non sono una ragazza che esprime la sua gratitudine apertamente.

Ora ho capito cosa fare! Corro, anzi, volo, letteralmente grazie ai sandali, al piano di sopra ed entro nella stanza in cui si svolge la battaglia.

Grido per farmi sentire da Jason:

-Jason tira appena Alisia è lontana dal mostro!- non è una domanda né una proposta, è una specie di ordine, perchè so che non glielo ordino non mi ascolterebbe mai.

Lo vedo mettersi di nuovo in posizione, prende la mira e ora è il mio turno: mi do uno slancio per alzarmi dal terreno e volo da Alisia, la prendo tra le braccia sperando che non mi fulmini mortalmente e volo il più veloce che posso lontano da quel mostro gigante. La mia amica continua a trasmettermi delle scosse non proprio leggere, ma non la lascio, non finché non sento un tonfo e vedo che il mostro è a terra con una freccia nel cuore. Lascio andare Alisia che corre davanti al mostro che la guarda, morente.

-Avete sconfitto me, ma non finisce qui semidei, arriveranno anche i miei fratelli e per voi sarà la fine! Il mondo sarà di nuovo nostro!- dice il titano.

Alisia allunga le mani e lo fulmina per un po' prima di lasciarlo andare, cadere al suolo e prendersi la testa fra le mani. Ma che sta succedendo?

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