The Her Saga #1 - The Daughter

By claudiascrittrice

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STORIA NON DI DOMINIO PUBBLICO, COME INVECE WATTPAD HA SCRITTO! RIPETO, LA STORIA È SOLO MIA, NON DI DOMINIO... More

Copyright
Media!
Cast
Revisione
Prologo: Animals [R]
Capitolo 1: Claire de Lune [R]
Capitolo 2: Riflesso [R]
Capitolo 3: You've got a friend in me [R]
Capitolo 4: Beautiful monster [R]
Capitolo 5: Apologizes
Genuine Goals
Capitolo 6: Non me lo so spiegare
Capitolo 7: One in a million
Capitolo 8: Io canto
Capitolo 9: Che vita è?
Capitolo 11: What do you mean?
Capitolo 12: Voulez vous
Capitolo 13: Listen
Capitolo 14: ¿Que tengo que hacer?
Capitolo 15: E la musica va
Capitolo 16: Tango... (della gelosia)
Capitolo 17: Jason_La solitudine
Capitolo 18: Ninna nanna del chicco di caffè
Capitolo 19: Jason_Complicated
Capitolo 20: Hurry up & Save me
Capitolo 21: Cant't hold us
Capitolo 22: E ti vengo a cercare
Capitolo 23: Banana Pancakes
Capitolo 24: Buon viaggio (Share the love)
WWYP
Capitolo 25: Dove resto solo io
Capitolo 26: Battle symphony
Capitolo 27: How to save a life
Capitolo 28: Mi servirebbe sapere
Capitolo 29: This is war
Capitolo 30: La battaglia di Magenta
Capitolo 31: Dove cadono i fulmini
Capitolo 32: Il patto
Capitolo 33: Research
Capitolo 34: #Fuori c'è il sole
Capitolo 35: Sei già sveglia oppure dormi?
Capitolo 36: Wide awake
Epilogo: Kiss me under the light of a thousand stars
Canzoni utilizzate nei titoli
Ringraziamenti
Sequel!

Capitolo 10: Che sarà?

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By claudiascrittrice

Chiara ed io siamo alla fermata dell'autobus.

-Allora, raccontami, com'è questa scuola? Sono super eccitata! E i ragazzi? Come sono? Sono fighi, vero?-

Alle sue parole mi passa, subito, in mente l'immagine di Jason, lui sì che è figo!

~Visto che ti piace?~
~No che non mi piace! Ho solo ammesso un dato di fatto.~
~Ma che dato di fatto, a te piace Jason!~
~Come potrebbe non essere un dato di fatto? Lui è il figlio di Apollo, ricordi? Il dio della bellezza maschile!~
~Oh, già.~

-Non rispondo a nessuna di queste domande, te lo farò scoprire da sola-

-Sei ingiusta Ali!-

Arriva il bus e noi saliamo.

-Si, sarò anche ingiusta, ma non ne rimarrai delusa, tranquilla.-

Vado verso il fondo del mezzo di trasporto, come ho fatto ieri, seguita da Chiara, stavolta. Oggi non sono distratta dal mio ritardo o dalla musica e mi posso concentrare su tutto ciò che mi circonda, così scorgo Jason che mi vede a sua volta, mi saluta e mi fa cenno di andarmi a sedere con lui, sugli ultimi posti che sono a quattro, per fortuna. Chiara, intanto, dietro di me continua a borbottare di quanto io sia "Stronza, ingiusta" e non voglio sapere quanti altri epiteti mi sta lanciando dietro e, quindi, non si è accorta del figo che mi aspetta. Arriviamo davanti a Jason e, finalmente, lei si accorge di lui e si zittisce, la conosco troppo bene per non conoscere la sua espressione: occhi sgranati come quando scoprì la mia voce nel canto, bocca che non sa se restare aperta o chiudersi per non sembrare una limitata cerebralmente, guance rosse. Dovreste vederla, è così comica!

-Ciao pianista! Lei è la mia migliore amica Chiara, è italiana come me, ma è qui perchè le mancavo.-

Chiara si riprende, non vuole mostrare il suo lato tenerone.

-Non è vero! Sono qui, solo ed esclusivamente per il corso di musica! Mica per te! Ma ho sentito bene? Sei un pianista?-

-Si, sono un pianista, mi chiamo Jason, piacere di conoscerti Chiara.-

Chiara corre in avanti per prendere posto vicino al mio amico e mi lancia un'occhiata assassina senza farsi vedere da nessuno se non da me, so cosa vuol dire quell'espressione. Appena saremo sole interrogatorio! Yuppi! (Non sono contenta, se non si fosse capito quello era sarcasmo, odio i suoi interrogatori, sono peggio della Santa Inquisizione.)

Mi accomodo al suo fianco e ripenso un po' a ciò che mi ha detto mio padre stanotte.

Mi arriva uno scapellotto in testa e mi volto verso i due al mio fianco.

-Ahi! Chi è stato?-

-Io! Ti stavamo chiamando da un pezzo, ma tu non ci sentivi- Mi dice la mia migliore amica, che, da ora, sarà il mio sacco di boxe ogni giorno della mia vita per avermi fatto questo. Le lancio un'occhiata assassina e chiedo:

-Allora cosa volevate?-

-Volevo proporvi un gioco, dovete rispondere a delle domande e chi delle due ne indovinerà di più, avrà in premio il mio numero di telefono, ci state?- dice il mio amico.

Chiara salta sul sedile a momenti dalla felicità, accetta immediatamente.

-Ma io...- inizio a dire

Jason mi guarda eloquente, sembra volermi dire "Stai al gioco, lo faccio per te."

-Eh va bene, ma non sono molto brava in questi giochi, sappiatelo.-

-Allora! Prima domanda: Chi era Eracle?-

-Un'eroe greco!- risponde subito Chiara.

Oh! Penso di sapere cosa sta facendo quello scaltro della mia guardia del corpo!

-Si, ma voglio sapere tutto sulla sua vita e la sua morte.-

-Aspetta, aspetta, ricordo di aver visto un film... SI! Era figlio di Zeus ed Era!-

Jason assume una faccia stupita, come se non può credere a ciò che ha appena sentito, avrebbe sputato qualcosa se avrebbe avuto qualcosa in bocca, poi scoppia a ridere improvvisamente e di gusto, anche!

-Ahahah! Questa è bella! Eracle figlio di Era! AHAHAH! Oh Santo Zeus! Scu...- non riesce a finire di parlare perchè ricomincia a ridere come in preda al solletico.

Io e la ragazza al mio fianco ci guardiamo "Ma che mega palazzo sta succedendo?" penso.

~Okay, lasciamo perdere il ragazzo.~

~Non eri tu quella che mi spingeva a lui?~

~Si, ma non hai visto quanto è andato di mente?~

-Ali! Le tue lenti! Dove sono finite?-

Ero così concentrata sulla mia guardia del corpo pazza, che mi ero completamente dimenticata di dirle che non le porterò più, non potendo.

-Oh, giusto Chicca. Ieri, a scuola, mi facevano malissimo gli occhi, così sono andata in infermeria e l'infermiera mi ha detto che è colpa delle lenti e che non devo più metterle purtroppo.- Invento una bugia al momento senza andare troppo lontana dalla realtà.

-Finalmente! Non nasconderai mai più i tuoi bellissimi occhi, scema!-

-Anch'io, ieri, le ho detto che sono bellissimi- interviene lo scemo dopo essersi calmato.

-Sì, dopo essere stato, almeno dieci minuti buoni, a fissarmi gli occhi come un pesce lesso!- lo derido io.

Io e la mia amica ci battiamo il cinque e scoppiamo a ridere, ma, subito dopo, mi rabbuio: era una cosa che io e lei facevamo sempre con Dani, lui era come un nostro fratello maggiore, il fratello che nessuna delle due ha mai avuto. Vedo Chiara rattristarsi, lei non lo ammetterà mai, ma so che, a lei, manca tanto quanto manca a me.

-Ehmm... Ragazze, non vorrei interrompere qualunque cosa io stia interrompendo, ma questa è la nostra fermata. Dobbiamo scendere.-

Ci alziamo subito e scendiamo dal bus.

-Allora questo Eracle?- chiede Chiara per cambiare argomento

-Oh, giusto! Lui era, sì, figlio di Zeus, ma non di Era! Oh no! Era lo odiava, un altro figlio di suo marito avuto da lui in una relazione fuori dal matrimonio, un semidio per la precisione. Fu lei a dire al cugino del figliastro di affidargli le fatiche che fece, poiché era infuriata perchè lui le morse un capezzolo mentre lo allattava, anche senza saperlo perchè stava dormendo.-

-Certo che sono veramente strani questi greci!-

"Jason! Nanetta! Aspettatemi!"

-Oh no! Conosco questa voce!- Jason scoppia a ridere dopo questa mia affermazione. Ci voltiamo verso la provenienza della voce e vediamo arrivare il mio-troppo-allegre-anche-di-prima-mattina compagno di banco.

-Ei S! Sei troppo allegro e sveglio per i miei gusti, lo sai?- gli rispondo a mo' saluto.

-Anch'io sono contento di vederti nanetta!-

-Non sono nana!- ribatto offesa

-Rock! Tutto bene?-

-Sì, certo e tu?- a questo punto nota la mia amica.

Oh no! Conosco quello sguardo! L'ha usato anche con me, ieri. Chiara, invece, dal canto suo, sembra ipnotizzata da Steven, insomma, ha sempre avuto un debole per i biondi. Cerco di intervenire prima che lo scemo rovini tutto prima ancora che cominci, come ieri con me, ma mi precede:

-Ciao bambola! Non ci siamo mai presentati, io mi chiamo Steven e tu?-

Ok, devo migliorare i miei riflessi! Decisamente! Chiara odia quando qualcuno la chiama bambola o cosine stupide.

-Certo che non ci hanno mai presentato _stolto_!- gli fa notare dura lei.

-Sei una bambola bella tosta, eh? Mi piace!-

Finalmente riesco a intervenire prima che la mia amica lo incenerisca:

-Okay! Okay! Abbiamo capito! Jj puoi accompagnare tu Chiara in segreteria? Io non mi ricordo più dove sia.- mi fa un cenno d'assenso e mi rivolgo al mio compagno di banco: -S, tu mi accompagneresti in classe? Sai, sono un po' confusa sulla strada-

-Va bene mia carissima compagna di banco, andiamo dai!-

Entriamo ma ci separiamo subito, dopo poco tempo passato in silenzio, S sbotta, non riuscendo più a trattenersi:

-Vuoi spiegarmi perchè sei intervenuta così prima? Ce l'avevo in tasca, ormai!-

Mi blocco sul posto, mi volto verso di lui e gli dico:

-Ce l'avevi in tasca, eh? Ascoltami bene! Se io non fossi intervenuta io, avremmo avuto polpette di Steven Robert Murray a pranzo al posto di quella poltiglia che chiamano pranzo. Lei è la mia migliore amica, la conosco, so tutto di lei, come so quanto lei odi essere chiamata Bambola o quei nomignoli stupidi e che insultano noi donne!-

-Oh, accidenti all'idra!-

Mi calmo un po' perchè lo vedo veramente dispiaciuto, mi fa tanta tenerezza.

-Dai, sono sicura che sistemerai tutto, ma, per prima cosa, dovrai chiederle scusa, magari, spiegale che hai parlato a causa mia, ma non dirle che Jason mi ha salvato la vita, non lo sa e non deve saperlo, si preoccuperebbe e basta, ok?-

-Afferrato, capo!-

Mi ricordo della conversazione con mio padre e mi ricordo che, oggi, tutti scopriranno che mio nonno è Poseidone, voglio che lui lo sappia prima degli altri, è un amico speciale, c'è sempre per me, vedo che tiene a me.

-S... io... Dovrei dirti una cosa- balbetto.

-Oh mie dei! Nanetta non dirmi che ti sei già innamorata di me!-

Scoppio a ridere: -Ahahah! Ma va! Scemo! Devo dirti una cosa seria.-

-Dai, allora, parla-

-Bene- prendo un bel respiro profondo -tu sai chi è mio padre, no?-

-Si, Zeus, signore del cielo e re degli dei-

-Ok, bravo, ma... ecco... c'è un'altra cosa che devi sapere... Mio nonno... Mio nonno è Poseidone. Oggi pomeriggio, probabilmente, lo scopriranno tutti e io volevo che tu lo sapessi prima degli altri, cioè, dopo Jason, ma solo perchè lui era lì con me quando la Preside me lo ha detto...-

Lui m'interrompe con un abbraccio soffocante.

-Oh santissimi Dei! Ali! Sono così contento che tu me lo abbia detto e che tu ti sia così affezionata a me! Giuro che non ti deluderò! Lo giuro su mio padre, amica mia!-

-Ti voglio bene S, ti conosco da pochissimo, è vero, però ti voglio bene-

-Anch'io te ne voglio Alinetta!-

-Come mi hai chiamata?- chiedo stupita.

-Alinetta: Ali(sia)+Na(netta).-

-Sei un caso disperato amico mio!- E scoppiamo a ridere mentre entriamo in classe.

Subito dopo di noi, entra il professore e poi i nostri amici.

-Professore, scusi il ritardo, ma ho accompagnato questa nuova studentessa in segreteria-

-Non si preoccupi! Uh! Un'altra studentessa! Signorino Matthew, vada a prendere un banco e una sedia per la ragazza intanto che lei si presenta.

Jason le mette il banco al mio fianco, lei si siede e la lezione comincia.

=================================================================Finisce la lezione e noi quattro usciamo, insieme a tutti gli altri, per dirigerci alla prossima lezione, quella di Miss Smith.

-Chiara, posso parlarti un secondo?- chiede Steven di botto, la mia amica incrocia il mio sguardo come a chiederle se le conviene. Le rispondo affermativamente e prendo Jason sotto braccio e lo porto avanti per lasciare un po' di privacy ai due.

-Si può sapere cosa stai facendo?-

-Aiuto due miei cari amici-

-Sai che sei troppo buona?-

-Tutta mio padre.- mi vanto.

-Certo! Perchè Zeus è un bonaccione!- mi prende in giro lui.

-Sì, lo è. Stanotte è venuto a trovarmi.- dico in un sussurro.

-Davvero?-

-Sì, ha detto che ci aspettano grandi battaglie e che devo impiegare al meglio il tempo rimasto, che non è molto, ha specificato, per imparare a combattere e a usare i miei poteri. Per quest'ultimo punto, ha detto che lui e mio nonno, oggi, mi manderanno qualcuno per aiutarmi.-

-WOW! Non me lo sarei mai aspettato dal signore del cielo!-

Arriviamo in classe e noto che la mia migliore amica e il mio amico hanno fatto pace, per fortuna.

=================================================================Finisce l'orario delle lezioni obbligatorie e, ora, è il momento del mio addestramento e della prima lezione della mia violinista del suo corso di musica, dobbiamo dividerci qui per oggi.

-Fai la brava tesoro, fai vedere a questi americani chi è la violinista migliore del mondo, va bene?-

-Oh! Puoi contarci mia bella cantante!-

-Spero per te che nessuno, oltre a noi, parli italiano-

Mi fa l'occhiolino e se ne va.

-Allora principessina! Sei pronta per l'allenamento?- mi chiedono i due maschi amici miei.

Mi volto verso i due che hanno parlato.

-Chi non sarebbe pronto per una sessione massacrante di allenamento?- dico ridendo.

-Allora andiamo! Continuano a parlare in coro. Come sono carini!

Appena metto piede in cortile, una voce grida:

"Date una spada alla novellina! Se la deve vedere con me! Vieni Gaetani, combatti con me!"

Oh, no? Ancora con me ce l'ha?

(la parola tra i due underscore è scritta in italiano, la capiscono solo le due ragazze)

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