James era a pezzi, erano giorni che Arianna lo evitava, da quando le aveva detto che erano solo amici, da quando le aveva detto quelle stupide cose, lei non gli parlava.
Sembrava ferita e...delusa.
James aveva capito che anche lei provava qualcosa per lui, era evidente, tutti l'avevano capito ormai.
James voleva parlarle, spiegarle, cambiare le cose e rivelarle tutto.
Ma proprio non riusciva a trovarla.
Aveva provato ad intercettarla dopo le lezioni ma lei, nell'istante in cui la campanella suonava, spariva.
Aveva provato a parlare con le sue amiche per capire come poteva parlarle ma loro dicevano che lei non voleva parlargli e dopo se ne andavano.
Ma James era stufo, stufo di essere ignorato, stufo di essere evitato, stufo di tenersi tutto dentro, stufo di essere stufo.
Decise di aspettarla fuori dal dormitorio femminile, nella sala comune dei Grifondoro.
Tutti erano andati a pranzo ma James sapeva che lei non c'era, non l'aveva vista scendere.
"Cavolo James, stai diventando proprio uno stolker"
Poi, la vide scendere le scale con passo calmo, lo sguardo basso.
Indossava una grande felpa rossa, i capelli legati in una coda e dei pantaloni pesanti.
James si alzò da dove era seduto e parlò, con voce calma ma che nascondeva tanta rabbia.
"Finalmente ti ho trovata, è da giorni che cerco di parlarti ma tu eri come svanita nel nulla"
Arianna si bloccò, si girò lentamente e guardò James per poi abbassare lo sguardo.
"È da giorni che cerco di parlarti ma tu mi eviti, nei corridoi, a lezione, a pranzo e dovunque tu vada" continuò James camminando verso di lei
"Io...io...mi dispiace" disse lei a bassa voce senza guardarlo
"Ti dispiace? Mi hai fatto impazzire per tutti questi giorni, hai cambiato posto a lezione, non mi parli, non mi guardi e fai come se io non esistessi, tutto da quel giorno" si avvicinò ancora a lei fino a esserle di fronte, a pochi centimetri l'uno dall'altra
Cercava il suo sguardo ma lei non osava alzarlo su di lui.
"E guardami quando ti parlo" disse duro James prendendole il meno con due dita, sollevandolo e facendo incrociare i loro sguardi
"Ho mentito quel giorno, sul bacio, ha significato molto per me"
Le lasciò il mento e iniziò a camminare avanti e indietro cercando di calmarsi ma riuscì solo ad arrabbiarsi ancora di più.
"Ho pensato, vedrai, non è successo niente, tutto si sistemerà, tutto andrà per il verso giusto, ma sai una cosa? Non è successo" si mise a sbraitare
"Ho cercato di capire perché tu ti comportassi in quel modo, ho pensato che magari avessi delle buone ragioni, sai perché ho detto quello che ho detto? Perché pensavo che tu potessi rifiutarmi e dire qualcosa che potesse spezzarmi il cuore ma sai una cosa? Ho iniziato a pensare che magari anche tu provassi qualcosa per me, per spiegare il tuo strano comportamento e ho capit..." in tutto questo strano discorso aveva continuato ad andare avanti e indietro senza smettere di sbraitare.
Arianna aveva interrotto il suo blaterale mettendosi di fronte a lui, afferrandogli il viso tra le mani e facendo combaciare le sue labbra con le proprie.
James era completamente immobile.
Quando Arianna si staccò, lui era a metà tra la sorpresa e lo sconcerto.
Ci mise qualche secondo a comprendere quello che era successo, per poi prendere Arianna per i fianchi e baciarla ancora.
Questa volta fu un bacio lungo e molto dolce e quando si staccarono, James appoggiò la fronte sulla sua, respirando affannosamente.
"Perché?" Riuscì a dire
"Tu non smettevi di blaterale cose a caso e io non sapevo come fermarti" riuscì a sorridere lei
"Bel modo per farlo" rise James accarezzandole una guancia
~Spazio autrice☆~
Ooookay, finalmente sono riuscita a pubblicare questo capitolo, era da tanto che aspettavo questo momento.
È un po' cortino ma presto ce ne saranno altri.
Ormai mi conoscete, sapete quanto adori scrivere capitoli come questi e adesso che le cose si sono risolte tra di loro, riusciranno a vivere felici e contenti, o forse no?
Va be, vi lascio con il dubbio...ci vediamo al prossimo capitolo.
Ciaoooo😊✌