-per favore! per favore! metti giù quelle rose bianche e vai a ordinarne altre..- dissi disperata
Legai i capelli in una cipolla fatta male, mi asciugai il sudore e feci tanti respiri 'calma kate calma andrà tutto bene, fra poco ti sposi e niente e nessuno potrà rovinare il tuo momento' dissi a me stessa.
-mi scusi abbiamo controllato tutti gli invitati e le damigelle con i vari accompagnatori- disse una ragazzina con una lista
-oh grazie almeno tu mi porti buone notizie- le sorrisi
-emh in verità c'è un problema- disse grattandosi la testa
Ecco come far cadere la mia felicità in un secondo.
-cosa? cosa c'è adesso?-
-emh come le ho detto le dom..-
-per favore arriva al punto- la interruppi
-a una delle damigelle non sta il vestito..- disse facendo un passo indietro
-e ordinatene un altro no? Metti tutto sul mio conto e per piacere se avete un problema cercate di risolverlo voi ... io ho cose più importanti a cui badare- dissi incamminandomi verso la sala di ricevimento
-okay tavoli a posto, tovaglie perfette, la torta sarà messa li, il buffet in quel tavolo e la cascata di cioccolato verrà messa...dov'è il tavolo per la cascata di cioccolato?!- chiesi
-emh signorina l'hanno spostata li- disse
-perchè?! io la volevo li in modo tale da evitare casi..- presi i miei capelli e li tirai
-ehi piccola vieni qui- disse una voce che riconobbi subito
-adesso capisco tutte quelle donne stressate prima del loro matrimonio- dissi abbracciandolo
-prenditi una pausa, andiamo a prenderci un gelato- mi prese per mano e mi fece uscire da quel caos
-signorina- disse un'altra ragazza
-signorina Mccain- ne disse un'altra
-no no basta la futura signora Bieber non è disponibile per il momento- intervenne Justin
*******************
-Allora ti senti meglio?- disse mangiando il suo gelato al cioccolato.
-decisamente- risposi
Eravamo in un parco non tanto lontano dal locale. Mi serviva questa pausa. E' ormai da mesi che stiamo organizzando i preparativi per il matrimonio e io ero già distrutta. Era quasi tutto pronto: vestito scelto, luna di miele prenotata, sei damigelle di cui tre lontane cugine di Justin e tre da parte mia e torta già decorata e pronta per l'evento. Ovviamente i problemi dovevano raggiungermi a pochi giorni dalla data, anzi da quella data.
-a cosa pensi?-
-sono così fortunata , si insomma avresti potuto scegliere chiunque, potrei non esserci io in questo momento dopo quello che abbiamo passato...-
-ma ci sei e ci sarai sempre tu, Katlyn -
-no dico...-
-Kate smettila di pensare a queste cose, fra un pò ci sposiamo e niente e nessuno ci potrà più separare. Sono sicuro delle scelte che ho fatto e sarei uno stupido a mollarti per un'altra.-
-volevo dirti che ti amo con tutta l'anima ma come al solito non mi fai mai finire una frase-
-ohh..- disse ridacchiando
-ma apprezzo ciò che hai detto-
-forza! abbiamo tanto lavora da fare ancora-
-ti amo- dissi sorridendogli
-ti amo- rispose.
*****************************************
1 LUGLIO
-Okay ci siamo...oh cavolo non c'è la posso fare....che ansia...andrà male, me la sento succederà qualcosa, succede sempre così a me- dissi camminando avanti e indietro in quella piccola stanzetta. qualcuno bussò e una piccola testolina sbucò dalla porta.
-emh Kate, non per metterti fretta o più ansia però stanno aspettando tutti te-
'respira kate respira' disse tra me e me
-ehi- disse Ilaria una delle damigelle. Mi prese e mi portò davanti allo specchio. -guardati quanto sei bella. Oggi è il tuo giorno, non avere paura..li c'è il tuo uomo che ti sta aspettando. Aspetta la sua futura, tra poco moglie..che amerà e che si prederà cura di lei- tutto accompagnato dalle sue carezze sulla mia schiena.
-si hai ragione- la abbracciai e insieme ci incamminammo davanti alle porte della chiesa, dove fui accolta dal sorriso di mio padre.
-ciao bambina mia, sei bellissima- mi sussurrò
-grazie papà-risposi
-sono così orgoglioso, vorrei che tua madre fosse qui ad assistere al matrimonio- disse lasciando che una lacrima cadesse.
-non piangere papà, la mamma è sempre con noi e sono sicura che adesso sarebbe tanto orgogliosa di te, di come mi hai accudita e amata.-
-grazie tesoro-
Le note del pianoforte ci avvisarono che la cerimonia stava per iniziare
-Iniziamo con il presentare le damigelle: la signorina Ilaria e il signorino Tom Felton, la signorina Fabiana e il signorino Jordan Barrett, la signorina Laura e il signorino Dylan O'brien, la signorina Yordanos e il signorino Cameron Dallas, la signorina Francesca e il signorino Harry styles e infine la signorina Miriam e il signorino Zayn Malik-
Le varie coppie camminarono uno dopo l'altro seguiti da bambine che distribuivano petali di rose bianche.
-ci siamo, tocca a noi- disse mio padre. Lo presi e braccetto e ci incamminammo lentamente all'interno.
Mi sentivo perfetta in quel momento, tutto era perfetto. Mi guardai intorno e finalmente incrociai quelli di Justin. Anche lui era perfetto: smoking e capelli ordinati. Mi guardava e solo dal suo sguardo capì quanto lo amavo veramente, che gli avrei dato tutta la mia vita.
Arrivai all'altare e presi le mani di justin.
-sei stupenda- mi mimò con le labbra
-siamo qui per celebrare il matrimonio tra JUSTIN BIEBER E KATLYN MCCAIN-
Celebrammo la messa, dopodichè arrivò il momento delle promesse:
-Vuoi tu Justin prendere come tua legittima sposa la qui presente Katlyn, per amarla, onorarla e rispettarla, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi ?-
-Si! lo voglio-
Sentimmo dei rumori provenire fuori dalla chiesa. Dei rumori che divennero sempre più forti.
-Mi oppongo!- Urlò una donna entrando in chiesa. Aveva un camice bianco lungo fino alle ginocchia, capelli castani e uno strano braccialetto al polso. -Tu- disse indicando justin -Non puoi sposare questa donna- disse avvicinandosi lentamente - mi amavi una volta- questa voce! Come dimenticarla, Cassidy. Notai due uomini dietro di lei. Sapevo che qualcosa sarebbe andato storto ed ecco la prova.
-Cassidy vattene!- urlò justin furioso
-non permetterò che lei ti sposi. Tu sei mio.- era già arrivata a metà e si stava avvicinando sempre di più a noi.
-stai lontana da lui- urlai attirando la sua attenzione.
-E' tutta colpa tua!- estrasse da sotto la sua camicia una pistola. Nessuno si mosse, eravamo tutti terrorizzati, ma qualcuno doveva prendere in mano la situazione. Così lo feci io.
-senti, possiamo parlarne se vuoi..- iniziai
-parlarne? hai idea di quanti anni mi hanno rinchiusa in quel lurido posto? eh? e questo grazie a te. Se non fossi comparsa nelle nostre vite ... io e justin staremmo ancora insieme. Ho progettato tutto e appena ho saputo del vostro matrimonio ho messo in atto il mio piano. Adesso la mia vendetta sta per concludersi. -
-no! non farlo..-
- e perchè mai non dovrei farlo?-
-perchè se lo farai non potrai più vivere la tua vita-
-non posso vivere la mia vita sapendo che justin non è più mio..quindi se non posso averlo io, non puoi averlo nemmeno tu-
Successe tutto velocemente. Cassidy puntò la pistola verso justin e lui mi guardò sorridendo come se fosse già finita per lui, ma non era finita perchè, come avevo detto, avrei dato la mia vita per lui.
Lo afferrai per un polso e mi posizionai davanti a lui.
-ti amo- e il colpo partì.
Non seppi cosa successe dopo, vidi solo Justin chiamarmi e piangere, supplicarmi di non lasciarlo e poi vidi il buio.