Volevo dirvi che mancano veramente pochi capitoli.
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HARRY'S POV
Parcheggio distrattamente la macchina nello spiazzo destinato ai ragazzi frequentanti la scuola,chiudo con uno scatto fulmineo la portiera per poi precipitarmi all'ingresso dell'edificio tanto imponente quanto tetro e deprimente.
Incappa nel mio cammino la segretaria scolastica,che,dopo un leggero indugio,mi riconosce accogliendomi con un grande sorriso smagliante.
"Signorino Edward,a cosa si deve la sua visita?"civettuola ammiccando.
"Nulla di che,per caso può dirmi se c'è qualcun'altro all'interno della scuola?"chiedo gentilmente seppur utilizzando un tono frettoloso e impaziente.
"è rimasto dentro soltanto il nuovo professore di fisica,davvero molto carino,devo ammetterlo.Sai mi manca non trovarti gironzolare per i corridoi provocando piccole grane al preside.Mi divertivo quando mettevi in scena i tuoi scherzetti,bei tempi"afferma pensierosa rivolgendo lo sguardo alle mie spalle.
"Grazie per l'informazione.Anche tu mi manchi,devo essere sincero.Penso che il thè che mi offrivi,di nascosto,mentre ero in punizione sia il migliore"ridacchio ricordandomi tutte le cazzate e disagi che provocavo a scuola.
Una volta avevo nascosto,durante educazione fisica,le mutande a un secchione della classe all'interno del bagno delle donne.Mi stavo scompisciando dalle risate mentre lo guardavo disperato.con le mani sul pene,che cercava la biancheria,alla fine aveva indossato i pantaloni senza boxer,procurandosi un eritema per due settimane,camminava come se avesse un palo in culo,esilerante.
"Passa a trovarmi qualche volta,sempre solito ufficio,possiamo fare qualche scherzetto"sghignazza.Ho sempre amato questa donna,la consideravo come una mamma e in più era mia complice in tutto quello che facevo,mi parava sempre il culo,qualsiasi cosa decidessi di fare,era sempre con me,nel bene e nel male,e questo mi ha portato a stimarla più di quanto abbia stimato qualsiasi altra persona,includendo i miei genitori.
Seppure l'età,è una donna arzilla e piena di vitalità;piccole rughe le segnano il viso marcando ormai le espressioni che le ricoprono il volto,gli occhi azzurri brillano ancora della stessa luce di un tempo,benchè siano velati da un sottile strato spento,sottolineando la sua stanchezza.
I capelli,tinti di color dorato,sono raccolti in una crocchia ordinata e fissata con lacca e forcine,evidenziando quanto prenda seriamente il suo lavoro,escludendo le piccole marachelle che faceva con me.
L'immagine di come possa diventare Louis a quell'età mi risveglia dai miei pensieri riportandomi bruscamente alla realtà,ovvero il motivo per cui sono giunto fino alla scuola del ragazzo.
"Molto volentieri,ora devo proprio andare,a presto Amelie"la saluto con la mano per poi raggiungere di corsa i corridoi ora vuoti e desolati.
Cerco di affinare l'udito,così da poter percepire anche un piccolo suono che possa indicarmi la posizione esatta di Louis.
Degli urli agonizzanti e dei rumori incessanti giungono alle mie orecchie conducendomi all'ala ovest dell'edificio,precisamente verso il bagno.
"Qualcuno mi aiuti,vi prego,aiutatemi"aumento il passo riconoscendo perfettamente la voce del ragazzo.Una rabbia improvvisa,quasi omicida,mi esplode nel corpo,mentre un ringhio risuona nel corridoio isolato.
Con una spallata decisa sfondo i cardini della porta trovandomi davanti agli occhi uno scenario drammatico e terrificante.
Daemon ghigna contro ad una porta del bagno,probabilmente luogo dov'è nascosto Louis,facendomi montare la rabbia ad un livello mai successo,lui rendendosi conto di cosa è appena successo sgrana gli occhi indietreggiando contro la porta.
"Cosa gli hai fatto brutto figlio fi puttana,io questa volta ti spacco quella faccia di merda!"
Lui,in risposta,farfuglia frasi sconnesse e parole senza senso alterandomi più di quanto non sia già.
"Il gatto ti ha mangiato la lingua?"mi scrocchio le dita provocando un rumore fastidioso.
Un piccolo ghigno ricompare sul suo volto;io non troverei molto divertente questa situazione se fossi in lui.
"Devo dire che il corpicino del tuo gattino non è niente male,è strepitoso.Mi ci sono divertito"
Questa possibilità l'avevo esclusa a priori sapendo di riuscire ad arrivare in tempo per salvarlo dalle mani di questo depravato mentale,ma ora,mi martella in testa come se volesse farmela esplodere senza ritegno.
"Non dire puttanate"ringhio afferrandolo per il colletto sbattendolo contro lo specchio già frantumato precedentemente,mi auguro non dal corpo di Louis,e ricoperto da piccole goccioline di sangue.
"Era così divertente sentirlo urlare di dolore e implorare di smetterla,mi invogliava a continuare"scoppia in una fragorosa risata lacerandomi il cuore con l'immagine di Louis intento a supplicare e scongiurare di porre fine a quella tortura.
La tensione ormai in questa stanza è tagliabile con un coltello,o come direbbe Louis,palpabile con le dita.Lentamente il mio corpo si surriscalda facendomi vedere solo nero,sento gli occhi infiammati dalla rabbia e il petto sollevarsi e abbassarsi velocemente,la vena sul collo e sulla fronte si gonfia e pulsa provocandomi piccole ditte dolenti,seppure siano sopportabili.
"Io ti ammazzo,giuro che ti ammazzo"alzo sempre di più il tono di voce creando un climax,obbligando Daemon ad indietreggiare.
Non gli lascio il tempo di formulare o anche solo pensare cosa dire che gli piombo addosso ricoprendolo di pugni fino a fargli sanguinare il naso e fargli lacerare la bocca,la mia magli si cosparge di chiazze rossastre mentre il suo corpo è scosso da spasmi e singhiozzi per recuperare l'aria.
Quando sono soddisfatto del mio lavoro e sono certo che necessiterà di molti giorni di riposo mi sollevo dal suo corpo ormai quasi inerme,per aprile la porta del bagno;Louis è rannicchiato contro il water soltanto con una maglietta e un paio di boxer leggermente stracciati,si tiene la testa con le mani mentre ha il labbro inferiore fra i denti facendoselo sanguinare,piccole lacrime salate sono ormai seccate sulle sue guance arrossate per la lotta con quel bastardo.
"Bambino"alza lo sguardo spalancando gli occhi per poi ricominciare a piangere e fiondarsi tra le mie braccia ricoperte da piccoli graffi,risultato dello scontro.
"Dio mio bambino,pensavo di averti perso.Dimmi che non è vero quello che mi ha detto,dimmi che non ti ha sfiorato neanche con un dito.Non ha abusato di te,vero?"stacca il viso dal mio petto per perforarmi con il suo sguardo disperato,prima di rispondere impegna qualche secondo lasciandomi con il fiato corto e lo stomaco in subbuglio.
Finalmente,dopo un tempo che a me è parso infinito,nega con la testa tirando su con il naso;lo stringo forte al mio corpo mentre un sospiro,che non sapevo di aver trattenuto,fuoriesce dalle mie labbra che si incurvano in un piccolo sorriso di felicità,per quanto si possa essere felici in una situazione del genere.
"Sono felice che tu sia qui,che tu mi abbia salvato,ancora"gracchia per poi schiarirsi la voce e continuare con il suo ringraziamento che mi scalda il cuore.
"Nessuno deve osare toccare il mio ragazzo,nessuno"lo bacio sul collo.
LOUIS POV
"Nessuno deve osare toccare il mio ragazzo,nessuno"mi bacia sul collo provocandomi un piccolo sbuffo.
Il suo ragazzo?
Da quando sono il suo ragazzo?
Lo guardo con gli occhi spalancati non capendo perchè mi abbia affibbiato quel titolo.
"Il tuo,ecco,ragazzo?"tossisco facendolo ridacchiare leggermente.
Aggrotta le sopracciglia incrociando le braccia al petto,sciogliendo automaticamente il nostro caloroso abbraccio,facendomi sentirne ancora il bisogno.
"Credevo fosse scontato cosa ci fosse tra di noi"afferma mentre un piccolo sorrisetto sfacciato su allarga sul suo viso etereo. (avevo scritto sul suo viso etero duh)
"E cosa ci sarebbe tra di noi?"rispondo volendolo sentire con le mie orecchie per evitare che mi stia facendo dei gran film mentali,anche se la frase di prima non può avere delle incomprensioni.
"Sei il mio ragazzo"dice attirandomi a se mentre nel mio stomaco una mandria di elefanti fanno le capriole,altro che farfalle che svolazzano.
"Louis smettila di pensare,sento gli ingranaggi del tuo cervello muoversi.Cosa c'è?"mi bacia sul naso facendomi sorridere.
"Ecco,ma tu,avevi detto di non essere un tipo da relazioni?"abbasso lo sguardo con la paura che lui possa ferirmi come quella volta in macchina,dopo che eravamo andati al vecchio castello.
Ma non lo farà,non il nuovo Harry.
Mi rimprovera la mia piccola vocina fastidiosa.
"Hai detto bene,avevo"appoggia la sua mano sul retro del mio collo attirando il mio viso verso il suo,in quei second che precedono l'azione da me tanto desiderata,mi passano davanti tutti i momenti in cui Harry mi ha aiutato e sostenuto e quelli in cui mi ha fatto soffrire e posso dire per certo che sono pronto a dimenticarli tutti per ricominciare una vita con lui e lasciarmi tutto alle spalle,perchè lo amo e lo farò per sempre.
Mi soffia sulle labbra mentre il suo solito sapore di menta e cannella mi riempie il naso facendomi sentire finalmente a casa e al sicuro;mi lecca il labbro per poi appoggiare delicatamente le sue labbra sulle mie,un'esplosione deflagra nel mio cuore e nel mio petto come se avessi all'interno dei fuochi d'artificio.
è la prima volta che mi bacia in modo così casto e lento,mi sono letteralmente innamorato del suo tocco agile su di me,mi bacia con disperazione e bramosia come se fossi tutto quello di cui ha bisogno per vivere,infondo,a me sta bene così.
E se entrambi fossimo uno l'angelo custode dell'altro?
***
Maneggia borbottando le chiavi da infilare nella serratura,con poca grazia apre la porta aiutandomi ad entrare,il silenzio sovrannaturale creatosi nell'ambiente viene immediatamente rotto da Charlie che urla venendomi incontro mentre Luke la segue a ruota,il mal di testa prima sopito,ricomincia a farsi sentire trasmettendomi piccole scariche in testa così afferro il ponte del naso con l'indice e il pollice massaggiandomelo.
"Cos'è successo?Come facevi a sapere che era a scuola,uh?"interviene la ragazza puntando il dito contro il povero Harry che sembra essere infastidito,lei intuendolo,abbassa di colpo la mano senza però cambiare espressione in volto.
"Questo è il tuo riconoscimento per aver salvato Louis?"parla alzando la voce forzando la povera Charlie ad indietreggiare clamorosamente.
"Hai ragione,scusami.è che stare un'ora in questa casa senza sapere nulla di nulla mi ha mandato fuori di testa"rumoreggia scusandosi con il riccio che in risposta annuisce comprensivo.
Io sono ancora coperto solo da una maglietta sgualcita e i miei boxer,ormai tutti rovinati;quando Luke se ne accorge deglutisce rumorosamente attirando l'attenzione della sua ragazza.
"Che c'è?"risponde ormai lei spossata dal non conoscere la situazione.
"è che,insomma,sarebbe meglio che si andasse a cambiare prima,no?"afferma grattandosi il retro del collo con la mano e arrossendo leggermente.
Harry notando il suo imbarazzo e lo sguardo che continua a cadere verso il basso si posiziona davanti a me emettendo un gemito di rabbia,per poi portarmi al piano superiore.
"Diamoci una bella lavata,vedrai,dopo una bella doccia ti sentirai rigenerato e come nuovo"mi aiuta a ricoprire con la pellicola trasparente la fasciatura rinforzata al polso e alla caviglia.
"Sicuro di farcela?"mi chiede senza un briciolo di malizia,stupendomi leggermente.
Annuisco con decisione,lui mi sorride dicendomi che mi avrebbe aspettato fuori trascinandosi la porta alle spalle.
Mi spoglio con delicatezza e soprattutto attenzione per evitare di farmi male alla spalla ormai più danneggiata di quanto non fosse dopo l'incidente;Entro nella doccia,le piastrelle fredde mi provocano i brividi lungo la schiena facendomi scrollare le spalle.
il getto caldo dell'acqua mi aiuta a riprendermi più velocemente da quello che è successo oggi,domani devo assolutamente andare alla centrale di polizia per segnalarlo,questa volta non la passerà liscia,non più.
***
Dopo aver spiegato l'accaduto ai ragazzi,ho chiesto loro di lasciarmi dormire un po',questi prima si sono ribellati perchè volevano restare ancora con me poi hanno acconsentito non appena ho detto esplicitamente che sarei andato a denunciarlo la mattina seguente.
Harry si è preoccupato di farmi mangiare qualcosina offrendosi di cucinare una classica minestrina con il brodo di carne,giusto per riscaldarmi le ossa,o così aveva detto lui.
"Ecco a te"mi posiziona il piatto davanti al naso sprigionando un profumino delizioso,il fatto che lui sappia cucinare mi attira maledettamente,vorrei sapere come un ragazzo così giovane sappia farlo,così do voce ai miei pensieri.
"Harry?"dopo essersi seduto proprio vicino a me e aver stretto la mia mano sinistra nella sua,rivolge tutta la sua attenzione alla mia figura.
"Uh?"chiede posizionandosi più comodamente per ascoltarmi e sbocconcellare meglio il suo panino con la coppa.
"Dove hai imparato a cucinare?"domando,lui,dopo aver recepito il mio interrogativo,sembra irrigidirsi,tanto da stringere con più forza la mia mano,ma senza farmi male.
"Non credo di volerne parlare"sospira portandosi una mano nei capelli scompigliandoli.
"Come vuoi"annuisco alzando le spalle per non forzarlo,se vorrà raccontarmi io sarò qui ad ascoltarlo,non ho nessuna intenzione di costringerlo a farlo o tanto meno opprimerlo.
"Un altro giorno"finge un sorriso riprendendo a mangiare il suo sandwich.
"Un'altro giorno"sorrido di rimando,questa volta stringendogli io la mano.
Harry è un ragazzo con un passato da dimenticare e di certo non sarò io a farglielo ricordare,abbiamo già fatto grandi passi avanti e sono sicuro che,con il passare del tempo,miglioreremo ancora fino a quando non si aprirà completamente con me.
Sono stato talmente distratto da non essermi ricordato di una cosa,sono ufficialmente il ragazzo di Haz,chi lo avrebbe mai detto?
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ho aggiornato due storie tutte da più di 1000 parole.Ho il braccio da amputare praticamente....