Jack mi aiuta a portare le buste in casa. Le appoggiamo sul divano. Appena abbiamo finito mi afferra per i fianchi e mi bacia di nuovo. Adoro quando mi bacia quando meno me lo aspetto. Adoro i baci a sorpresa.
Ad un tratto sentiamo qualcuno tossire e ci stacchiamo immediatamente.
Hayley è appena tornata da scuola e ha aperto la porta con la sua chiave.
<< Ehi! >> esclamo ridendo << Come è andata a scuola? >>
Appoggia lo zaino sul tavolo e dice: << Bene. Mi sono annoiata a pranzo senza di te. Ma credo che voi due avete avuto di meglio da fare. >>
<< Abbiamo avuto il nostro primo appuntamento. >> dice Jack, stringendomi ancora tra le sue braccia << Da Enzo, il ristorante degli esseri sovrannaturali. >>
<< Non era un appuntamento. >> lo correggo << Io ero andata a mangiare da sola, lui mi ha raggiunta e abbiamo mangiato assieme. >>
<< Per favore. >> dice ad Hayley << Convincila tu ad ammettere a se stessa che io sono il suo ragazzo. >>
Lo guardo e dico: << Noi non siamo fidanzati, punto e basta. >>
<< Tu sei la mia fidanzata, che tu lo voglia o no. >>
Mi da un bacio sul collo ed esce di casa. Ha del lavoro da fare per mio nonno.
<< Che siete dolci! >> dice Hayley sedendosi sul divano in mezzo alle borse.
<< Non siamo dolci e non siamo fidanzati. >>
<< Un succhiotto nel collo non te lo fa un tuo amico. >>
Senza rendermene conto, mi copro il collo con la mano, imbarazzata.
Andiamo in camera da letto e metto sul letto tutto quello che ho comprato oggi, anche i completini sexy.
<< Hai comprato un guardaroba intero! >> esclama Hayley sorridendo << Non è che potresti fare quell'incantesimo anche al mio conto bancario? >>
<< Già fatto. >> dico sorridendo << Però a te l'ho quintuplicato. Fra un po' dovrai comprare le cose per il bambino. Culla, passeggino e tutto il resto. >>
Mi abbraccia con forza e dice: << Grazie, grazie, grazie! >>
Si stacca e dice: << Devo comprare anche un armadio tutto per me, adesso i miei abiti non ci vanno più nel tuo armadio. >>
Io e Hayley abbiamo una abitudine. Ogni volta, dopo aver fatto shopping, ci proviamo tutti gli abiti nuovi, abbinati a scarpe e oggetti. Questa volta Hayley sta seduta sul letto a guardarmi, mentre i mi provo i vestiti nuovi e li sistemo nell'armadio.
Stamattina non mi ero resa conto di aver comprato tante cose. Ho comprato abiti di ogni genere, vestitini, magliette, pantaloni e delle nuove tute per allenarmi. Ho comprato anche un sacco di scarpe, foulard e anelli. Ho preso anche il mio profumo preferito e una palette enorme della Kiko. Ho davvero comprato un casino di cose. Ho comprato anche una piastra nuova, visto che la mia si è rotta la settimana scorsa.
Prendo il cardigan rosso che ho comprato per Hayley e glielo lancio sul letto. Lei si toglie quello che indossa. Sotto il cardigan indossa una cannottiera aderente, e si vede la pancia, anche se è ancora molto piccola. E' solo alla tredicesima settimana.
Si mette il nuovo cardigan e dice: << E' perfetto. Grazie, Freya. >>
Mentre indosso i miei nuovi jeans strappati, dico: << So che non vuoi che qualcuno a scuola lo sappia, ma dovresti portare la tua pancia con orgoglio. Non nascondi un mostro, è un bambino. E' una cosa stupenda. >>
<< Lo so, e lo penso anche io. >> dice un po' triste << Ma la prossima settimana ho il colloquio per la Pepperdine e, so che ho il posto assicurato, ma se cambiano idea perchè sono incinta? Non posso rischiare che lo capiscano o che qualcuno glielo dica. Io voglio davvero entrare a quella maledetta università, ho lavorato così tanto e me lo merito. >>
<< Lo capisco, anche se sarebbe illegale rifiutare la tua richiesta di borsa di studio perchè sei incinta, è illegale. Ma comunque non devi dirglielo per forza. Lo capisco. >>
<< Approposito della Pepperdine. >> dice senza guardarmi << So che tu sei molto impegnata adesso a salvare la città, ma ho pensato che non puoi arrenderti in questo modo. Puoi fare entrambe le cose, studiare e salvare il mondo. Già lo fai. Così ho fatto una richiesta di borsa di studio a tuo nome alla Pepperdine. Hai fissato il colloquio il prossimo lunedì. >>
La guardo e dico: << Non pensavi che almeno avresti potuto chiedermelo? >>
<< Ma pensaci! >> mi dice sorridendomi << La Pepperdine è a Malibù. Rimarresti qui, a Los Angeles, e potresti studiare e salvare il mondo. Mi sono informata, al primo anno si devono seguire solo quattro materie. Potresti rimanere a vivere a casa tua e fare mezz'ora ogni mattina per andare al campus. Noi per arrivare in tempo a scuola ci mettiamo venti minuti! Cosa cambierebbe? Solo dieci minuti di strada in più. >>
Vista in questo modo ha senso. Sarebbe come continuare ad andare al liceo, anzi, starei più tempo a casa. Ogni giorno al liceo faccio sei ore, mentre al campus ne farei solo quattro. Potrebbe funzionare.
<< Okay. >> dico sorridendo << Però non dire niente a Jack, va bene? Io ci provo, faccio il colloquio. Se mi prendono glielo dirò, sennò niente. Va bene? >>
<< Okay. >> dice sorridendo, soddisfatta << Sono contenta che almeno ci provi. >>
Dopo che mi sono provata tutti i vestiti, rimangono i completini d'intimo sexy, che però metto direttamente nel cassetto.
<< Ma chi lo avrebbe detto! >> dice Hayley prendendo tra le mani un reggiseno di pizzo << Freya Montgomery che indossa queste cose. Hai intenzione di fare sul serio con Jack. Stai conservando queste cose per la prima volta o ieri sera lo avete già fatto? >>
<< No, non è successo. Non era il momento giusto. >>
<< Non esiste il momento giusto, idiota. Esiste la persona giusta e Jack lo è. Non programmarlo, quando succederà succederà. Come potrebbe succedere domani o fra tre mesi. Non importa il momento, importa la persona. Quindi, da questo momento, indossa intimo sexy ogni giorno, non si sa mai. >>
Sorrido e continua: << Adesso che non ho più un fidanzato, non sai quanto sia bello poter indossare di nuovo i reggiseni sportivi e le mutande della nonna. Stamattina mi sentivo così comoda. >>
<< Approposito di fidanzati. >> dico senza guardarla << Stamattina David è stato operato, è andato tutto bene. Non so se ti interessa o no. Il bastone gli ha perforato il colon e lo hanno dovuto operare. Uscirà fra una settimana dall'ospedale. Lo porteranno direttamente al penitenziario in attesa del processo. >>
Si toglie il cardigan e guarda il livido viola che ha nel collo attraverso lo specchio.
<< La crema ti ha aiutata? >> chiedo guardandola preoccupata.
<< Si, tantissimo. E' miracolosa, dovresti venderla. >>
<< Continua a metterla ogni giorno, così i lividi spariranno. >>
Inizia a piangere. Si volta verso di me e dice: << Solo adesso mi rendo conto che lui non è la persona giusta. Credevo che lui fosse il mio vero amore, che mi picchiava perchè io me lo meritavo in qualche modo, ma non è così. Ho sbagliato tutto. Anche questo bambino. Io lo amo più della mia vita e sono così contenta di diventare mamma, ma non sarebbe dovuto accadere così. Mi sarei dovuta sposare, andare in viaggio di nozze a Parigi e poi fare dei figli. Io invece sono da sola. Non ho fatto una cosa giusta. >>
La stringo forte fra le mie braccia e dico: << Tutti sbagliano. Non puoi tornare indietro nel tempo, ma puoi fare in modo che il futuro sia migliore. Non lo proteggerai più, al processo dirai tutto quello che ti ha fatto e che non si deve avvicinare più a te e al tuo bambino. Tu sei molto forte e saprai essere una brava mamma single. Alcune ferite che porti non spariranno mai, ma imparerai a guardarle e trarne forza da esse. Te lo prometto. >>
<< Cosa farei senza di te. >> dice sorridendomi.
<< Non lo so. >> rispondo << Forse avresti un'altra amica, ma non credo che un'altra ragazza infilerebbe un bastone nel sedere di un ragazzo per te. >>
Scoppia a ridere.