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Mi sveglio di scatto, senza fiato. Le gambe mi tremano dalla paura e sento che i miei polmoni sono fatti di creta. Ho fatto un incubo, non capita poi così raramente.

E' questo che succede quando hai passato i primi sei anni della tua vita in una gabbia. Letteralmente in una gabbia.

Facevo parte di un esperimento di uno stregone matto, che aveva il pallino di salvare il mondo.

Mi siedo e respiro profondamente. Ho fatto l'incubo peggiore. Nella cella accanto alla mia c'era un'altra bambina, aveva i capelli rossi ed era piena di lentiggini. Era più piccola di me ed era mia sorella. Ci aveva partorito la stessa donna. Una sirena bellissima con i capelli azzurri e la pelle cristallina. Un giorno mi svegliai e feci quello che facevo sempre, sbattevo la mano sulle sbarre della gabbia per svegliarla. Ma quella volta non si svegliò. Aveva gli occhi chiusi ed era coricata su un fianco, verso di me. Sembrava tutto normale, fino a quando non ho notato la pozza di sangue vicino a lei. Aveva perso molto sangue dalle orecchie e lei era morta.

Rivivo quel ricordo in sogno più spesso di quanto vorrei.

Appena mi sento più calma, prendo il mio cellulare dal comodino. Mi stupisco quando vedo l'orario. E' mezzogiorno. Ho dormito per nove ore. In media dormo solo quattro ore perchè i lupi mannari dormono davvero molto poco, ma non dormivo da due giorni quindi ci può stare.

Ieri sera, dopo il discorso ispirato di Jack, ho chiuso i libri e sono andata a letto. Ero davvero esausta. Ha aspettato che mi addormentassi e poi è andato via.

Vado in bagno e, ancora un po' addormentata, riempio la vasca con acqua calda con la magia. Acqua calda con tanta schiuma. Appena entro nella vasca, con un movimento della mano accendo la radio e ascolto le parole del Dj.

Guardo la mia coda blu scuro da sirena. La muovo lentamente, nell'acqua. Poi guardo il mio braccio e lentamente la mia mano si trasforma in una zampa di lupo mannaro. Poi, quando la mia mano è tornata normale, la muovo verso l'alto e in un attimo dal cielo cadono mille bolle che profumano di fiori di campo. Io sono così tante cose e questo mi elettrizza, ma mi fa anche paura.

Io sono stata creata per salvare le creature indifese dai cacciatori. Pensando a me stessa lascio volontariamente morire un sacco di persone innocenti che l'unica colpa che hanno è quella di non essere umani. E poi adoro fare a botte con qualcuno. Adoro soprattutto rompere le mascelle. Non c'è un motivo preciso, mi piace e basta.

Appena esco dalla vasca, dopo un lungo bagno rilassante, indosso dei pantaloncini di jeans e una cannottiera blu notte. Poi mi metto davanti allo specchio e inizio a pettinare i miei lunghi capelli biondi. Quando ho finito li asciugo con la magia in un attimo e poi li raccolgo in una coda.

Oggi voglio dedicare la giornata a me stessa, niente libri. Non so ancora cosa farò, ma mi farò venire in mente qualcosa.

Vado in cucina per prendere qualcosa da mangiare. Il bello del vivere da sola è che nessuno ti dice di riordinare, però diamine, c'è così tanto disordine che mi viene il voltastomaco.

Prendo le chiavi del mio motorino e decido che è meglio mangiare fuori, se rimango qui potrei non resistere alla tentazione di rimettermi a studiare.

Dopo un quarto d'ora sono seduta alla tavola calda vicino al mio liceo, dove io e Hayley andiamo molto spesso. Non conosco molti altri posti.

Mangio un trancio di pizza con i wustel e un pezzo di schiacciata con dentro prosciutto e formaggio. Qui il cibo è ottimo, davvero. Di nascosto, tra un sorso di coca cola e l'altro, bevo dalla mia fiaschetta. Non ci tengo l'alcol ovviamente, ci tengo il sangue. Sono anche un vampiro.

Ad un tratto qualcuno appoggia il vassoio sul mio tavolo. Alzo lo sguardo e vedo Hayley.

E' la mia migliore amica, andiamo a scuola insieme. Hai dei capelli rossi stupendi e gli occhi verdi come i miei, anche se i miei sono più accesi. Lei è l'unica umana che conosce il mio segreto, che sa chi sono. Una volta in bagno per scherzare mi ha buttato un po' d'acqua sui piedi e mi sono trasformata in un istante. Mi trasformo solo se mi bagno piedi e le gambe sotto la rotula.

<< Che ci fai qui? >> chiedo alzandomi per darle un bacio enorme sulla guancia.

<< Stamattina sono andata a fare shopping con quello scemo del mio fidanzato e lui mi ha lasciata in mezzo alla strada per raggiungere i suoi genitori non so dove. Ora non so come tornare a casa. Sai che non mi piacciono i mezzi pubblici. >>

<< Tranquilla. >> dico sorridendo mentre si siede di fronte a me << Ti accompagno io a casa. >>

<< Per questo sei la migliore. >>

Dopo un po' di silenzio mi dice: << Stamattina ho parlato con Jack, abbiamo messaggiato. Credo che lui abbia ragione. Ti ricordi quando in terza media ero davvero una cicciona e allora quello scemo di Liam McCarter mi ha preso in giro? >>

<< Certo che mi ricordo! >> esclamo ridendo << Con un pugno gli ho rotto i tre denti davanti. >>

<< Sei fatta per questo. E poi la città ha bisogno di te. Due giorni fa sono entrata di nascosto nell'ufficio di mio padre e sono entrata nell'account che ha nella polizia. Stanno iniziando a sospettare, ci sono stati degli avvistamenti. Ci sono cose che non ci raccontano. Qualche giorno fa hanno sparato ad una ragazza che aveva appena ucciso un bambino nel vicolo di una strada, un agente gli ha sparato nel petto e non è morta. >>

<< Per uccidere una cacciatrice non bastano semplici proiettili. >> dico << Bisogna avere delle armi magiche, create apposta per uccidere quelli come loro. >>

<< Si, me lo hai spiegato. Però io ho paura. E se mio padre dovesse trovarsi davanti un cacciatore? Lo farebbero fuori di sicuro, soprattutto perchè lui non è completamente umano e lo sai. >>

La famiglia di Hayley appartiene ad un branco di lupi mannari che si credevano estinti. Loro non nascono già lupi mannari, come me e gli altri del mio villaggio, diventano lupi mannari quando uccidono una persona e possono trasformarsi solo nella notte di luna piena. Hayley e suo padre non hanno ucciso nessuno, quindi sono umani, però vengono considerati esseri sovrannaturali.

Avevo dimenticato questo piccolo particolare. La mia migliore amica potrebbe morire per colpa di un cacciatore e se io non faccio niente sarei responsabile della sua morte.

Non posso permettermi di essere egoista, non posso farlo.

<< Okay. >> dico dopo qualche minuto di silenzio.

<< Okay cosa? >>

<< Non faccio i colloqui per il college. Oggi tiro fuori il mio costume dal baule. E mi serve un po' del tuo sangue. >>

<< Perchè? >> chiede un po' inorridita.

<< Non per berlo, scema. >> dico sorridendo << Devo costruire un sensore che rileva quando gli esseri sovrannaturali sono in pericolo. So come farlo e per farlo mi servono qualche goccia del sangue di ogni tipo di specie sovrannaturale. Io le ricopro quasi tutte, se mi dai un po' del tuo il sensore riuscirà a comunicarmi anche quando la tua famiglia sarà in pericolo. >>

Si alza di scatto dal tavolo e dice: << Forza, andiamo a casa tua. >>

<< Posso almeno finire la mia pizza? >>

<< Non c'è tempo. >> risponde << Un povero essere sovrannaturale sta morendo in questo momento. >>

Sbuffando, mi alzo dal tavolo e ci dirigiamo verso il mio motorino.

Freya, la ragazza che splende alla luce dorataOnde as histórias ganham vida. Descobre agora