Sono le 13.30 e lo stomaco comincia a brontolare così imbocco una stradina che conduce a un ristorante poco conosciuto ma davvero eccellente.
Comincio a sentire un ottimo profumino,così aumento il passo per raggiungere il ristoro più velocemente;hanno rimodernato l'insegna e i tavoli sono più grandi e spaziosi,ne scelgo uno un po' isolato e ombreggiato da un pioppo.
"Buongiorno signorino,cosa desidera ordinare?" il padrone del ristorante,un uomo anziano e con capelli brizzolati,mi accoglie con un sorriso stampato in viso.
"Buongiorno a lei"sorrido "vorrei ordinare un'insalata con olive,feta e tonno. è possibile?"
"certamente"sorride. Qui non c'è un menù fisso,è in base a ciò che pescano,cacciano e raccolgono che preparano i piatti.
"Da bere?" annota sul taccuino.
"Un thè verde,grazie"
"certo,ecco a lei la lista delle cose che ha ordinato" mi passa un foglio e sparisce all'interno del locale.
Dopo svariati minuti il telefono mi squilla,è un numero sconosciuto. L'ansia comincia a montare e le mani a tremarmi.
"P..pronto?" deglutisco.
"Ehi Louis,sono Luke. Disturbo?" un sospiro di sollievo e felicità lascia le mie labbra.
"No no tranquillo"
"sicuro? Sembravi un po' agitato quando hai risposto,qualcosa non va?"
ma come fa a capire sempre tutto? è per caso telepatico? Scaccio questo pensiero dalla mente e mi concentro sulla telefonata.
"Io? no no ma va,tutto ok" cerco di sembrare rilassato.
"Ok.Perdonami,lo so che dovevo chiamarti alle 5 ma ho visto che ti eri collegato su whatsapp quindi ho capito che avevi già comprato il telefono"
"hai fatto bene,mi fa piacere sentirti"davvero,sentire la sua voce è come prendere un calmante.
"Anche a me,ascolta ti andrebbe di fare un giro stasera? Ho sentito che è iniziata la fiera e che è davvero bella" esito qualche istante lasciandolo in sospeso,è la cosa giusta? Non lo conosco neanche da una settimana,dovrei basarmi solo sull'intuizione e credo che ora come ora non sia la cosa più adatta. Però,d'altro canto,mi ha aiutato a tornare a casa e sembra davvero un ragazzo d'oro,ho detto bene,sembra.
Dall'altro lato del telefono Luke si schiarisce la voce per risvegliarmi dal trance.
"Se non te la senti,posso capire" una nota di tristezza e delusione ricopre il suo tono di voce.
"No no perdonami è che sono ad un ristorante e c'è casino"
"tranquillo,allora ti va?" ma si dai,per una volta posso anche provare.
"Certo" sorrido a me stesso per la giusta scelta,Luke è davvero bravo e sono più che sicuro che mi divertirò.
"Perfetto,a che ora e dove ti passo a prendere?"
"allora,io vado a una libreria per un posto estivo,dovrei finire entro le 20:00,torno a casa per darmi una rinfrescata e poi essere pronto alle 20:30,va bene?"
"certo,solito posto in cui ti ho lasciato ieri?"
"si,va benissimo"
"allora a dopo Louis"
"ciao Luke"riaggancio il telefono e comincio a mangiare l'ordinazione che era arrivata durante la mia chiacchierata al telefono con Luke.
Sono tutto agitato,la mia prima uscita,ok non è proprio un appuntamento,anche perchè presumo sia etero e non ci conosciamo,ma è comunque un'uscita con un amico,amico per così dire,spero di non fare brutte figure come al mio solito.
***
Sono un fascio di nervi,entro nella libreria.
"Buongiorno,c'è qualcuno?"ho la gola secca.
Una signora anziana dai capelli raccolti in una crocchia mi viene incontro sorridendo.
"Ciao,posso esserti d'aiuto?"
"si,ho letto l'articolo appeso fuori,sa per il posto pomeridiano"
"oh certo. Conosci qualche libro tipo cime tempestose e altri classici?"
"si,i libri sono la mia passione"
"allora sei assunto" mi sorride
"di già?"
"si,mi sei simpatico"
"uhm ok,grazie" sorrido abbastanza incredulo,beh meglio così.
"Possiamo cominciare già da domani verso le 16 se per te non è un problema"
"certo,sarò puntuale" la saluto,sono le 19:45,è stato più veloce del previsto ma preferisco tornare a casa per prepararmi con calma.
Per fortuna non c'è ancora buio quindi posso stare tranquillo e camminare più lentamente,i lampioni si accendono per illuminare le strade affollate;bambini,ragazzi e anziani passeggiano spensierati e felici.
Mi infilo le cuffiette nelle orecchie e proseguo il tragitto in silenzio.
Entro nel palazzo e vengo accolto da Charlie.
"Louis,allora mi ascolti?"il sangue mi si gela nelle vene,perchè non molla il colpo? Non me la sento,non ancora,non voglio raccontare nulla.
"Non voglio ora,ti prego"
"Louis prima o poi dovrai dirmelo,così potremo avvisare la polizia" cosa?Chi ha parlato di avvisare la polizia?Non voglio,non voglio far finire Liam nei casini e anche Harry... Cioè Harry si,in realtà,credo di si,forse no.
"No,non racconterò nulla alla polizia"
"ma come?Ho già detto che sei tornato,vogliono sapere cos'è successo"
"non voglio dire niente Charlotte"non la chiamo mai Charlotte e lei lo sa.
"Cosa ti succede Louis?Perchè?"
"perchè non voglio finire in qualche casino o sul giornale o alla tv"
"casino?Che genere di casino?"
"qualsiasi tipo di casino,per favore,non ora,non voglio,ho paura"
"va bene,ma sappi che non mollerò il colpo"fa un sorriso da furbetta,il sorriso che faceva sempre Harry quando parlava con me;toglitelo dalla testa,ora.
"Ascolta io esco stasera" sussurro mentre corro su per le scale.
"Alt" mi afferra per il gomito,sorride con fare lupesco.
"Louis william tomlinson che esce fuori la sera?"
"si"
"e con chi?"
"con un ragazzo"
"riformulo,Louis william tomlinson che esce fuori la sera,con un ragazzo? E poi era ovvio"
"si?"
"non ci credo,è un miracolo,chi è?Come si chiama?è moro?Dai racconta tutto" ecco che comincia con il suo terzo grado,non è possibile che ogni volta faccia così,però mi è mancata tantissimo,finalmente tutto come ai vecchi tempi.
"Si chiama Luke Hemmings,alto,biondo,occhi celesti e piercing al labbro inferiore"
"ma allora è bad boy? Te li scegli bene mio dolce piccolo Louis"
"non so se è un bad boy Charlie,ma è dolcissimo" sorrido.
"A che ora devi uscire?" mi da una gomitata leggera.
"Alle 20:30"
"corri subito a prepararti sono le 20:10,non farti aspettare e soprattutto non combinare casini,sappi che me lo devi presentare,deve avere il mio consenso prima"
La guardo indignato,possibile che sia sempre così pazza? "ma non sei mia madre" sbuffo.
"Sono più grande di te di tre mesi quindi è come se lo fossi,ora forza corri di sopra a prepararti" scoppio a ridere contagiando anche lei che in risposta mi fa la linguaccia,quanto le voglio bene.
Salgo di corsa le scale e mi fiondo in bagno a prepararmi,spero che vada tutto bene
*****************************************************************************************
non ho riletto quindi potreste trovarci scritte del tipo:corro in camera e mi preparo un panino pregando il dio panda ma sono piccoli dettagli ovviamente. Ora rincomincerò ad aggiornare non tutti i giorni MOLTO probabilmente perchè mercoledì ritorno in quella cosa chiamata scuola perchè chiamarla 'posto dove tutte le mattine i tuoi sogni vengono infranti e all'interrogazione di motoria prendi sei meno quando vai allo sportivo' era troppo lungo.
mi dileguo addio