Deskmate || Ignazio Boschetto

By smilethankstothem

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Lei era lì, come sempre. Seduta al suo banco, come sempre. Silenziosa, come sempre. Chiusa nel suo mondo, com... More

Chapter 1. First Day
Chapter 2. Bathrooms
Chapter 3. A beautiful nightmare
Chapter 4. Birthday
Chapter 5. First lesson
Chapter 6. 'I want to try'
Chapter 7. A special Saturday
Chapter 8. Carpe Diem
Chapter 9. Jealousy
Chapter 10. Fire
Chapter 11. Hyde
Chapter 12. Abruzzo
Chapter 13. Night
Chapter 14. Her weirdness
Chapter 15. Away
Chapter 16. Music Room
Chapter 17. Little secret
Chapter 18. Erin and Gabriele
Chapter 20. Sicily
Chapter 21. A little big surprise
Chapter 22. Bologna
Chapter 23. Problems
Chapter 24. Wedding
Chapter 25. Our special day
Chapter 26. Like a Déjà-Vu

Chapter 19. 'Yes'

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By smilethankstothem

La sera a cena

Eravamo da soli: Ernesto ed Ercole erano a casa di Piero e Rita, Gian aveva portato a cena fuori Ilaria e poi l'avrebbe fatto vedere la loro nuova casa. Decisi di seguire il consiglio di Gianluca e di parlare con Ariele; avevo preparato una cena romantica solo per noi, chiedendo qualche consiglio a mamma, comprai un mazzo di rose rosse e le scrissi un bigliettino. Bussai alla porta della nostra camera ed entrai dopo aver avuto il suo permesso "Aw, ma che amore! Le rose rosse" disse felice lasciandomi un bacio, le sistemò dentro il vaso (che avevo già preparato) e notò il biglietto 'Alla m-ia principessa, t-ia-mo' sorrise leggendolo. L'abbracciai da dietro e le baciai il collo, il suo corpo era rilassato e si godeva ogni mia piccola coccola "Ho preparato la cena" sussurrai al suo orecchio, lei si voltò e mi baciò, con dolcezza e passione "Andiamo allora" sussurrò ad un centimetro dalle mie labbra, così strinsi la sua mano nella mia e scendemmo al piano di sotto.

La cena stava andando per il verso giusto, le piaceva tutto quanto ed adorava farsi imboccare; era proprio una bambina a volte, ma era la mia bambina ed io l'avrei 'cresciuta' "Assaggia questo" le passai un raviolo cinese al vapore "Uhm... Troppo buono" disse gustandosi il boccone, mangiai la restante parte e lei mi guardò triste "La volevo io" "Scusa piccola" dissi dispiaciuto "Ora me la pagherai" puntò l'indice "Cosa posso fare per farmi perdonare?" chiesi prendendole le mani "Lo scoprirai" disse alzandosi e scappando via. Scossi la testa, dandole un notevole vantaggio, ma già sapevo dove si sarebbe potuta cacciare; così dopo aver aspettato altri cinque minuti, mi alzai e camminai diretto verso il bagno e la trovai lì, intenta a riempire la vasca da bagno. Mi avvicinai silenziosamente a lei e le bisbigliai all'orecchio "Sapevo di trovarti qui, bambina" la vidi tremare lievemente, prima che lei si voltasse verso di me "Mi conosci bene, allora" sussurrò leccandosi il labbro inferiore "Conosco ogni singola cosa di te" ribadì avvicinando un po' le nostre labbra, senza farle toccare "Anch'io conosco ogni singola cosa di te" ammiccò mordendosi il labbro "Sei eccitante quando ti mordi il labbro" dissi voglioso, mentre lei si avvicinava ancora di più "Sono tutta bagnata" ammiccò ancora "Di già?" sussurrai con voce roca lasciando pochi millimetri a dividere le nostre labbra "Sei un bastardo" mormorò prima di baciarmi con foga.

I nostri vestiti volarono, le nostre labbra vogliose si torturavano, i nostri corpi immersi nell'acqua ed uniti davano sfogo ai nostri sentimenti ed ai nostri istinti, le nostre mani sfioravano i nostri corpi lasciando piccole carezze; eravamo focosi, vogliosi, senza freni e passionali come non mai. Ci asciugammo sommariamente, poi la rincorsi fino alla nostra camera e la buttai sul letto, facendola nuovamente mia; tutto era più intenso, più forte e più passionale, eravamo catapultati in un mondo tutto nostro, dove potevamo amarci senza limiti e senza preoccupazioni, dove eravamo due semplici amanti intenti a dimostrarsi i propri sentimenti. Arrivati all'amplesso, venni dentro di lei e con lei; non c'era sensazione più bella di quella, venire insieme alla tua donna significava conoscersi a tal punto da avere gli stessi ritmi e gli stessi tempi. Mi stesi al suo fianco ricoperto da un filo di sudore, felice come non mai, lei si appoggiò al mio petto lasciando un piccolo bacio sulla clavicola, passai un braccio sulle sue spalle e l'avvicinai a me ancora un po'.

Riprendemmo fiato, respirando i nostri odori mischiati insieme, senza fiatare. In certe occasioni, le parole erano superflue e questa era una di quelle.

"Orso, credo dovremmo parlare di una cosa" interruppe il silenzio "Lo penso anch'io, piccola. Inizia tu dai" mi sistemai meglio, per poterla guardare e lei iniziò a parlare "Ecco... Un mese fa, quando ci eravamo appena messi insieme, ti ricordi che non l'abbiamo fatto protetto?" io annuì incrociando le dita "Ecco... Ho avuto un aborto spontaneo. Non te l'ho detto prima perchè non ne ero sicura ed anche perchè mi vergognavo un po', scusa" si giustificò, l'abbracciai forte e le baciai la testa più volte, del resto non era colpa sua, era semplicemente andata così "Ehi, non ce l'ho con te piccola! Va tutto bene, è andata male, ma questo non vuol dire che ci arrenderemo. Perchè, se lo vuoi anche tu, possiamo riprovarci e riprovarci e riprovarci ancora" dissi incastrando i nostri sguardi "Ti amo" sussurrò "Ti amo anch'io" la baciai, assaporando a pieno quel contatto dolce ed intenso.

La sera, a cena

"Dove mi stai portando, mascalzone?" chiese Ilaria bendata "In un posto speciale, attenta che ora c'è uno scalino" rispose Gianluca guidandola piano per tutto il tragitto. Prese il mazzo di chiavi e fece scattare la serratura "Mi hai fatto preparare per fare un giro in macchina e tornare a casa?" chiese incredula, lui ridacchiò "Ora scoprirai tutto" sussurrò al suo orecchio, per poi farla sedere sul divano in salotto "Conta fino a dieci e poi sciogli il nodo della benda" le disse, le lasciò un bacio e si allontanò.

Ilaria finì di contare e sciolse la benda, mentre un video veniva trasmesso sulla TV al plasma davanti a lei. C'era la sua canzone preferita, 'All of me', e tutte le loro foto: c'era la loro vera prima foto, scattata dopo la dichiarazione di Gianluca, seguita da tutte le altre scattate in quei nove anni insieme, a concludere tutto c'era la loro foto più recente, scattata la sera precedente con il piccolo Ercole in mezzo a loro due che toccava la pancia ancora piatta della ragazza. Ilaria stava piangendo, quando Gianluca ritornò da lei "Ehi, non piangere amore" sussurrò lui asciugandole le lacrime "Sei dolcissimo, sai?" disse lei accarezzandogli il viso, facendolo arrossire un po' "E tu sei meravigliosa, amore mio" rispose baciandola "Ma dove siamo?" domandò lei curiosa alla fine del bacio "Sapevo che l'avresti chiesto" ridacchiò, le strinse le mani e la fece alzare "Siamo a casa nostra, amore mio. So di averti un po' trascurata ultimamente, ma l'ho fatto per questo motivo. Erni tra un po' andrà da Mari a Torino ed io ero ospite da Ignazio... Così, ho pensato di prendere una casa per la mia famiglia" spiegò "Vivremo insieme finalmente" sorrise abbracciandolo forte "Come una famiglia, piccola. Ma ora vieni, ti faccio vedere tutto" sorrise anche lui iniziando il giro delle stanze.

"E questa è il nostro piccolo angolino personale" Gianluca aprì la porta della loro camera da letto, mostrandole anche la penultima sorpresa di quella serata "Oh, ma è bellissima e grande! Anche la cena a letto? Ginoble, tu mi vizi" sorrise avvicinandosi al letto "Voglio solo farti felice" le rispose raggiungendola "A me basti tu, cucciolo" sussurrò sulle labbra di lui, che in pochi secondi si unirono alle sue in un bacio carico di passione. Si imboccarono per tutta la cena, provandosi e giocando "Stavo ripensando alle proposte di Ercole" disse ad un tratto Ilaria "Anch'io, sai? Erin mi piace un sacco, senti qua Erin Ginoble. Suona bene" rispose il ragazzo "Beh anche Gabriele Ginoble suona bene... Mi sa che abbiamo scelto" rise spostando il vassoio per potersi avvicinare ancora di più a lui "Abbiamo scelto" concordò accarezzandole la guancia "Dovremmo farlo sapere al diretto interessato" rallentò i tempi la ragazza "Lo farà Ercole domani mattina" rispose avvicinandosi ancora di più "Tutto lui deve fare?" ridacchiò lei "Esatto, io devo fare un'altra cosa insieme a te" ammiccò lui.

"Ti ricordi quando ci siamo messi insieme?" le chiese intrecciando le loro dita "Come potrei mai scordarlo, eri rosso porpora dall'imbarazzo e mi hai fatto la dichiarazione più bella del mondo" sorrise ricordando quel lontano 4 luglio "Non so da dove cominciare, o forse sì... Quando sto con te, è come se tutto il resto sparisse e restassimo solo noi due. Non so come poterlo definire, ma so che non posso fare a meno di te; ti sembrerò stupido od affrettato, ma è così. Sei importante per me, troppo importante e non riesco a non pensarti tutto il giorno. Penso ai tuoi occhi, al tuo sorriso, alla tua risata e mi sento dannatamente bene, mi sento a casa. Prendimi per pazzo, per stupido romantico o per quello che vuoi, ma io credo di amarti. Ti ho detto tutto questo quel giorno, me lo ricordo bene; ma oggi, apporterei una piccola modifica a quel discorso. Prendimi per pazzo, per stupido romantio o per quello che vuoi, ma io ti amo, ti amo da impazzire ogni giorno di più; sei la mia anima gemella, la mia guida, la mia forza ed il mio grande amore. Mi fai diventare matto, ma non mi importa, perchè ti amo per come sei, ti amo per ogni tuo piccolo meraviglioso difetto, per ogni tuo luminoso sorriso, per ogni piccolo momento nostro, per ogni piccolo gesto. Ti amo per il meraviglioso regalo che mi hai fatto e per quello che mi farai, perchè solo tu mi hai dato la gioia più grande, quella di diventare papà. Non smetterò mai di dirti grazie, amore mio, come non smetterò mai di dirti che ti amo da impazzire e che il nostro è un 'per sempre'. Ma oltre a dirtelo, voglio urlarlo e giurarlo davanti a tutti... Mi vuoi sposare?" disse aprendo la scatolina un po' spaventato, Ilaria dal canto suo era spiazzata e commossa "Io... Certo, amore mio che ti voglio sposare" sorrise tra le lacrime; Gianluca baciò l'anello e lo fece scivolare lungo l'anulare sinistro della ragazza, per poi gettarsi a capofitto sulle sue labbra.

Baci intensi, carezze dolci, lasciarono presto il posto a ben altre movenze. Le mani toccavano l'altro con foga, cercando di sfilare tutti gli strati inutili, i baci erano passionali, una perfetta combinazione di denti e lingue; i vestiti caddero lentamente sul pavimento, creando un piccolo ammasso di tessuti. Non avevano fretta, si godevano ogni singolo istante, ogni singolo gesto, ogni singolo gemito; volevano dimostrarsi amore ancora una volta, ancora più intensamente delle altre, come se volessero ribadire la profondità dei loro sentimenti anche con i gesti e non solo con le parole.

Il giorno seguente

Stavo dormendo beatamente, quando qualcosa di umido toccò il mio petto, risalendo pian piano fino alle mie labbra. Socchiusi gli occhi senza farmi beccare e vidi Ariele, bella come sempre mentre mi baciava con dolcezza; mugugnai lievemente quando le sue labbra toccarono le mie "Scemo, sei sveglio" ridacchiò lasciandomi uno schiaffetto sul petto "Sei bellissima amore" la ribaciai "Non cambiare discorso" rise ancora sedendosi sul mio bacino "Io non ho cambiato discorso, ti ho fatto un complimento" dissi con fare ovvio "E tu sei incorreggibile" rispose scompigliandomi i capelli "Non muoverti troppo, per favore" le chiesi "Perchè?" chiese innocentemente "Perchè sei seduta sul mio amico, che è molto sensibile ed attratto da te e tu sei mezza nuda, amore" dissi facendola arrossire "Perchè mi fai diventare rossa ogni volta?" domandò retorica "Perchè sei tenera ed innocente, bambina mia" sorrisi accarezzandole i fianchi. I suoi denti iniziarono a mordere il suo labbro inferiore, lasciandoci il segno "Ari, no" cercai di non cedere alla tentazione "Io non sto facendo nulla" disse civettuola, sfilandosi la mia maglietta "A-ari, no" stavo cadendo nella sua trappola e lei ne era consapevole; portò le mie mani sull'orlo dei suoi slip mettendole all'interno "Piccola" respirai a fatica dalla troppa eccitazione. Spinse il mio indice contro la sua entrata, strofinandolo ripetutamente, la guardavo meravigliato mentre lei gemeva "Piccola" dissi ammaliato; era bellissimo vederla così indifesa e vulnerabile a causa mia.

La passione si accese in un attimo e ci ritrovammo a fare l'amore, dolcemente, senza fretta ma con tanta voglia. Mi sdraiai di spalle sul letto facendola sedere su di me "No, lo sai che odio stare sopra" si lamentò "Ma se l'hai fatto una volta sola" risi "Ma preferisco averti addosso, a coprirmi e proteggermi" continuò "Ed io ora voglio vederti comandare. Fammi vedere quanto sei brava, dai" la provocai "Mi aiuti?" scese ad un compromesso "Sì, certo. Ma tu resti sopra comunque" risposi mettendomi seduto per facilitarla un po'. Odiava stare sopra perchè non sapeva come muoversi, come farmi provare piacere insieme a lei; l'aiutai a far penetrare la punta e lei già inizio a gemere "Piano, ecco brava" morsi il labbro per trattenere un verso. Pian piano entrai dentro interamente e ci fermammo "Ed ora?" chiese impanicata "Ora con calma io mi stendo e tu decidi che fare" le spiegai dandole un bacio umido "No, ti prego Orso" supplicò "Ehi, va tutto bene. Facciamo così, io mi stendo e ti aiuto. Va bene?" chiesi accarezzandole la guancia ed Ariele annuì; poggiai le spalle contro il materasso e le mani sui suoi fianchi, aiutandola nei movimenti, poi iniziò a sdraiarsi su di me senza interrompere i movimenti del bacino "Visto che sei brava amore?" chiesi baciandola, le sue mani si allacciarono al mio collo, giocando con i miei capelli, mentre i suoi movimenti aumentavano di intensità, fino al punto di massimo piacere.

"Non lo farò mai più" disse ancora sdraiata su di me "Ma se ti è piaciuto tanto vedermi sottomesso a te" ridacchiai baciandola, mentre la sua mano colpiva la mia spalla "Lo ammetto mi è piaciuto, ma continuo a preferirti sopra di me" nascose il viso contro il mio collo "Se vuoi posso accontentarti" proposi ammiccando "Oh, sì" rispose ed io capovolsi la situazione, muovendomi su di lei come le piaceva tanto.

Note personali:

Dedico il capitolo a quella orsacchiotta coccolosa di AndreaBeschi4

Che ve ne pare? Si, ero in vena di scopate di Boschetto e Ginoble, ogni tanto ci sta;)

Beh che dire, ringrazio chi vota, legge, pubblicizza, aggiunge a lista e commenta. Siete sempre di più e vi lovvo tutte<3

Deskmate sta per finire (più o meno), scriverò anche la ff su Gian (Barça) e poi avevo in mente una cagata assurda, ma non credo la pubblicherò mai... Troppo tagliamento di faccia.

Vi mando un bacio xx

Sono malvagia, ma non potevo non metterla SORRY XX

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