Deskmate || Ignazio Boschetto

De smilethankstothem

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Lei era lì, come sempre. Seduta al suo banco, come sempre. Silenziosa, come sempre. Chiusa nel suo mondo, com... Mais

Chapter 1. First Day
Chapter 2. Bathrooms
Chapter 3. A beautiful nightmare
Chapter 4. Birthday
Chapter 5. First lesson
Chapter 6. 'I want to try'
Chapter 7. A special Saturday
Chapter 9. Jealousy
Chapter 10. Fire
Chapter 11. Hyde
Chapter 12. Abruzzo
Chapter 13. Night
Chapter 14. Her weirdness
Chapter 15. Away
Chapter 16. Music Room
Chapter 17. Little secret
Chapter 18. Erin and Gabriele
Chapter 19. 'Yes'
Chapter 20. Sicily
Chapter 21. A little big surprise
Chapter 22. Bologna
Chapter 23. Problems
Chapter 24. Wedding
Chapter 25. Our special day
Chapter 26. Like a Déjà-Vu

Chapter 8. Carpe Diem

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De smilethankstothem

I suoi occhi verdi erano passati da un verde brilla te ad un verde torbido, ero combattuto se accontentarla o fermarla "Sei sicura piccola?" le chiesi conferma un'ultima volta "Sì, sono sicura" disse con fermezza ed iniziai a sbottonarmi i jeans ed a sfilarli restando in boxer "Carini i boxer di Batman" ridacchiò "È il mio supereroe preferito, donna" la ripresi sorridendo per poi sfilarmi anche la maglietta "Perchè la maglietta?" chiese "Li volevi vedere i miei tatuaggi?" risposi e lei annuì, così glieli feci vedere tutti "Ti piacciono?" domandai vedendola curiosa "Sì, soprattutto quello sulla schiena" si riferiva ad una scritta 'CARPE DIEM' che avevo tatuato qualche mese fa "Carpe diem, quello che dovremmo fare" commentò alla fine "Ah, testolina dura! Tu lo vuoi proprio vedere" ridacchiai baciandola a stampo "Sì, lo voglio vedere" ammise ribaciandomi con più passione "Ari, Ari, aspetta. Mamma mia come sei frettolosa!" la fermai e lei sbuffò "Levo i boxer ad una condizione" affermai e lei mi incitò a continuare "Levo i boxer se tu rimani in intimo" leccai involontariamente il labbro inferiore "Va bene, Orso" accettò alzandosi all'impiedi sfilando i leggins ed il maglioncino, restando davanti a me con solo la biancheria intima di pizzo nero addosso "Pizzo nero? Mi vuoi morto, vero?" ammiccai alzandomi a mia volta, mettendomi davanti a lei "Uhm, forse" si morse il labbro circondandomi il collo con le sue braccia, facendomi abbassare al suo volto "Sei bellissima" sussurrai sulle sue labbra per poi baciarla con foga; le sue labbra assecondavano le mie, la mia lingua leccava e giocava con la sua, i suoi denti mi mordevano leggermente il labbro facendomi impazzire. Le sue mani mi accarezzavano i capelli, tirandoli leggermente, mentre le mie le sfioravano la schiena ed i fianchi, Ariele si staccò dal nostro intenso e meraviglioso bacio spingendomi contro il letto "Carpe diem, Boschetto, carpe diem" ammiccò poggiando le sue mani fredde sui miei fianchi all'altezza dell'elastico dei miei boxer fino a farli calare, liberando la mia lunghezza eccitata.

Gettò i boxer a terra e mi guardò stupita "Oh mamma" disse sedendosi sul letto sconvolta "Ari, piccola se non vuoi continuare possiamo rivestirci" mi sedetti accanto a lei mettendo un cuscino sopra la mia lunghezza "No, voglio continuare solo che ho paura" sospirò coprendosi il volto con entrambe le mani "Piccola mia, cos'è che ti spaventa?" le alzai il volto, liberandolo dalle sue mani "Tutto, non so cosa mi aspetta e quanto dolore proverò, visto che è enorme..." disse impaurita "Allora, per incominciare rilassati, non lo faremo oggi. Arriveremo a farlo al momento giusto e credimi, sarà bellissimo; purtroppo farà male, cucciola, perchè non sei abituata e sei stretta, ma alla fine il dolore diventerà piacere e tutto andrà per il meglio. Oggi se te la senti possiamo fare i 'preliminari', ma solo se te la senti, sennò posso infilarmi i boxer farci tante coccole" cercai di tranquillizarla "O-okay, va bene, preliminari siano" sorrise baciandomi.

Mi sdraiai sul letto e lei si mise seduta al mio fianco aspettando indicazioni "A differenza delle tue lezioni, piccolina, in cui devo rispettare le tue direttive, qui devi fare di testa tua. Devi capire da sola quello che mi fa eccitare" le spiegai accarezzandole i capelli "E come faccio? Sono vergine e tu sei l'unico ragazzo nudo che ho visto in tutta la mia vita" ridacchiò confusa "Lo capirai dalle mie reazioni: se sto fermo, non mi provochi niente; se sussulto e gemo, allora hai centrato il mio punto debole" dissi guardandola negli occhi, era così innocente e pura. Lei iniziò a muoversi, portando le sue labbra sulle mie, baciandomi con foga, scese poi lungo il collo, mordendo e succhiando alcuni lembi di pelle, continuò a scendere arrivando al petto, dove lasciò languidi baci e leccate su cui poi soffiò, facendomi venire mille brividi. Era innocente e pura, tanto quanto maliziosa e provocatrice. Scese ancora più arrivando all'ombelico, per poi fare il percorso inverso, risalendo lungo il mio corpo, fermandosi sul collo; mentre mordeva e leccava il mio punto debole, facendomi gemere, la sua manina mi prese la punta, iniziando a muoversi piano "Uhm, continua c-così" gemetti estasiato.

Si staccò dal mio collo e si concentrò sulla mia lunghezza, muovendo le sue mani fredde su e giù lungo tutta l'asta. Per essere la sua prima volta, era dannatamente brava. Chiusi gli occhi, emettendo piccoli ansimi, e, mentre cercavo di frenare i miei impulsi selvaggi, sentì la sua lingua leccarmi la punta; aprì gli occhi di scatto "A-ari, no... Ti prego, piccola..." cercai di farla smettere, riconoscendo che il mio buonsenso stava per andarsene a puttane e che avrei spinto la mia erezione fino alla sua gola "P-pic-cola, non c-ce la f-fac-cio" gemetti, mentre mi succhiava "Pi-icc-cola, ti prego" la supplicai facendola rallentare ed allontanare "Orso ce la stavi facendo" disse "Appunto ce la stavo facendo, ero al limite" affermai "Stavi per...?" chiese "No, non stavo per venire; stavo per soffocarti con la mia lunghezza" le risposi "E perchè mi hai fermato?" domandò imbronciata "Sei una testa dura tu!" commentai ridacchiando "Che c'è di male se voglio provarci?" rispose "Non c'è nulla di male, piccola, ma non ti sembra di esagerare? È la prima volta che fai queste cose e già vuoi fare chissà che" le dissi mettendomi seduto e stringendo le sue mani nelle mie "Voglio piacerti, voglio farti stare bene e voglio imparare a fare quello che più di piace" si lamentò "Ehi... Piccola, mi piaci da impazzire anche se non riesci a fare tutte quelle cose che mi fanno perdere la ragione, mi fai stare bene anche solo se ridi ed hai tutto il tempo di questo mondo per imparare quelle cose lì, perchè io non ti mollo, cucciola" dissi sincero accarezzandole le nocche dolcemente "Un giorno me lo farai fare?" chiese sorridendo timida "Se tu lo vorrai, certo. E per la cronaca, mi hai stupito anche prima quando hai riconosciuto i miei punti deboli ed hai iniziato a leccare la punta senza preavviso" ammiccai al suo orecchio mordendole il lobo.

La feci sdraiare sul letto, la baciai con foga, mordendole il labbro inferiore, scesi al collo, dove lasciai morsi, leccate e macchie violacee, mi spostai sulle sue spalle, lasciando anche lì piccole tracce del mio passaggio. "Ti fidi di me, piccola?" le chiesi incrociando i nostri occhi "Sì, mi fido" sorrise ed io continuai la mia opera, le sganciai il reggiseno, leccando e succhiando i suoi seni, mentre dalla sua bocca uscivano gemiti e mugugni di piacere. Scesi lungo il suo ventre piatto, arrivando all'elastico delle mutandine, ne baciai il bordo, per poi infilare due dita e farli calare lungo le sue gambe "È imbarazzante" affermò diventando bordeaux in viso "Piccola ora voglio che tu faccia due cose: la prima guardarmi e la seconda seguire il tuo istinto" dissi avvicinando i nostri visi "Guardarti e seguire il mio istinto, posso farcela" mi baciò con passione per poi lasciarmi tornare alla sua intimità "Bocca o dita?" chiesi facendola sistemare meglio "Ahm, oddio non lo so... Entrambi" rispose rossa "Va bene, dentro o fuori?" continuai "Dentro" disse sicura "Ricordati: guardami e segui il tuo istinto" le ricordai leccando l'indice della mano destra, poi lo avvicinai alle sue labbra l e ei leccò prontamente anche il medio e l'anulare, succhiando leggermente le mie dita. Ritornai alla sua intimità, posizionando l'indice sulla sua entrata "Rilassati, sennò ti faccio male" dissi facendola rilassare e quando sentì i suoi muscoli distendersi, feci entrare piano il dito "Oddio" gemette "Calma, non agitarti" la bloccai "È stranissimo" commentò cercando di rilassarsi nuovamemte "Ecco, brava... Morbida, così" dissi prima di incominciare a lasciarle piccole leccate e lei ansimò ogni volta che la mia lingua la toccò. "Posso mettere due dita?" le chiesi vedendola un po' insoddisfatta "Sì, ti prego" piagnucolò mettendosi seduta sul bordo del letto, infilai un altro dito e lei gemette pesantemente; poco dopo bloccò il mio polso "Usa solo la bocca" mi disse sfinita ed io annuì, incominciando a leccarla ed a succhiarla, i suoi gemiti aumentarono e le sue mani giocarono con i miei capelli "Oddio, sì I-igna... A-anc-cora" ansimava spingendo il mio viso contro la sua intimità: stava per arrivare al limite "I-igna, s-sì... N-non smet-te-ere" si mordeva il labbro inferiore mugugnando dal piacere ed in pochi secondi ebbe il suo primo momento di pura estasi.

Si buttò di schiena sul letto senza fiato, io mi alzai da terra e mi sedetti al suo fianco baciandole il collo "Sei troppo Boschetto" disse ridendo, mi sporsi verso il comodino ed afferrai la mia maglietta "Tieni piccola" l'aiutai ad indossarla "Grazie Orso" mi baciò per poi calarsi a prendere le sue mutandine ed i miei boxer. Una volta indossati ci sdraiammo vicini "Tutto bene?" le chiesi abbracciandola "Dannatamente bene" rispose poggiandosi al mio petto, sorrisi baciandole la testa "Orso" mi richiamò disegnando cerchi immaginari sulla mia pelle "Uhm" dissi godendomi quelle piccole coccole "Mi prometti una cosa?" chiese continuando a muovere le sue piccole dita "Sì" risposi accarezzandole un fianco "Mi prometti che, qualunque cosa accada, non mi illuderai? Che sarai sincero?" affermò alzando lo sguardo puntandolo nel mio "Te lo prometto piccola mia" giurai per poi baciarla.

Qualche ora dopo

Ero sotto il getto dell'acqua, ripensando al pomeriggio appena trascorso con Ariele. L'acqua tiepida mi accarezzava, scorrendo lentamente lungo il mio corpo, mentre io ero assente. Finì di sciacquarmi ed uscì dal box, avvolgendo un asciugamano intorno ai miei fianchi e, tamponando i capelli con un altro telo, tornai in camera per vestirmi. Presi dei boxer puliti unica tinta neri, dei jeans ed una camicia bianca, li indossai velocemente ed infilai i calzini e le Stan Smith nere. Ritornai in bagno e mi lavai i denti, sistemai i capelli e mi spruzzai addosso una buona quantità di profumo. Scesi al piano di sotto e presi il telefono che avevo lasciato sul tavolinetto nel salone "Ehi, Orso dove vai così ben sistemato?" chiese mamma uscendo dalla cucina "Ceno a casa di Ariele, vuole presentarmi un suo amico" risposi baciandole la guancia "Uhm, okay... Ma sappi che a noi mamme non sfugge nulla" mi ricordò, facendo l'occhiolino; mamma aveva sempre capito prima di me chi mi facesse sentire bene, quindi non mi stupì più di tanto: in quel momento c'era Ariele nel mio cuore, e lei lo sapeva bene. Forse lo sapeva dall'inizio.
L'abbracciai ed uscì di casa, bussando poco dopo alla porta di casa Ginoble "Ignà! Entra" mi salutò Ernesto "Erni, tutto bene?" entrai dentro scompigliandogli i capelli "Sì, tutto bene. Te?" cercò di rimetterli a posto "Bene, grazie. Gianluca?" ridacchiai vedendolo quasi disperato "Gian è con Piero, tra un po' arrivano. Ariele è di sopra" mi informò controllando il telefono "Fidanzata?" domandai fedendolo sospirare "Sì, la mia principessa... Almeno ci vediamo per Natale" sorrise componendo il suo numero "Okay, vado da tua sorella, romanticone" scossi la testa salendo le scale.

Bussai alla porta di Ariele "Avanti" disse, aprì la porta e mi ritrovai davanti l'ottava meraviglia del mondo. Indossava dei jeans a vita alta chiari ed un top nero "Orso, già qua" sorrise guardandomi "Sei davvero bella" mi complimentai baciandola "Anche tu, solo che la camici, tesoro, va lasciata fuori" ridacchiò sistemandomela "Come dici tu, piccola" sorrisi baciandole l'angolo della bocca "Ernesto?" domandò sistemandosi i capelli "Parla al telefono con la sua ragazza" risposi ammirandola "Ah, Maria l'ha proprio fregato!" commentò "Maria, bel nome" dissi per farla ingelosire "Uhm. Già." parlò velocemente "Ed anche Gian è fidanzato giusto?" chiesi per provocarla "Sì, se ti interessa si chiama Ilaria." disse dura "Gran bel nome anche questo" trattenni una risata e lei mi guardò in cagnesco "Gelosa, piccola?" affermai "Esattamente, Boschetto" confermò "Cara piccola dolce Ariele, ricordati che il nome che preferisco in assoluto è un altro" le feci l'occhiolino "Miranda?" chiese infastidita "Uhm, no" risi "Allora Valentina" sbuffò mettendosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio "Nemmeno" mi avvicinai a lei "Esther" disse mentre la raggiunsi "Ahm, fammici pensare... No" l'abbracciai forte baciandole il collo "Quante minchia sono?" sbottò allontanandomi "Ne manca una all'appello" le accarezzai la guancia "Tu, tu m-" la bloccai "Non ti sto usando, piccola, l'unico nome a mancare alla lista è il mio preferito, il tuo" sorrisi colpevole "Sei uno stronzo" sorrise a trentadue denti per poi gettarmi le braccia al collo e stringermi forte "Scema, voglio te" sussurrai al suo orecchio baciandole il lobo "Scendiamo, che è meglio" ridacchiò prendendo la mia mano facendola intrecciare con la sua.

Ci sedemmo sul divano in salotto, con accanto Ernesto che era ancora al telefono con Maria "Non ci posso credere, è davvero così smielato?" sentenziai ascoltando il terzogenito "Ahm, sì" Ariele rise poggiando la testa sulla mia spalle "Gesù Bambino, u diabbeti m'inchianau" (Il diabete mi è salito) scossi la testa "Sei impossibile" disse contro il mio collo. Ernesto chiuse (finalmente) la chiamata e si voltò verso di noi "Come mai siete così vicini?" ci fissò "Mai visto due amici abbracciarsi, fratellino?" gli chiese Ariele con innocenza "Anch'io avevo un'amica, ed ora è diventata la mia fidanzata. Sorella, l'amicizia tra uomo e donna non regge... In ogni caso" disse furbo "Noi saremo l'eccezione che conferma la regola, Ernesto" affermai convincente, ma a salvarmi dal suo contrattacco fu il campanello. Ernesto si alzò ed aprì la porta "Che è sta faccia?" sentì dire a Gianluca "Ignazio ed Ariele, abbracciati, molto vicini" disse solo ed il fratello maggiore si precipitò da noi "Cos'è sta vicinanza? Susu, scollatevi" strillò gesticolando istericamente, mantenendo comunque un tono di voce normale "Andiamo Gianlù! Per essere così amico di Ariele, deve essere gay" disse una voce profonda, a cui poco dopo associai un ragazzo alto, palestrato, vestito in modo decente con un ciuffo ben curato ed un paio di occhiali rossi "Non sono gay, mi dispiace per te" ribattei fissandolo con attenzione "Ah no?" mi prese in giro "No. Chiedi un po' in giro di Ignazio Boschetto ed avrai la conferma" risposi sorridendo con soddisfazione "Lo farò senz'altro, Ignazio" mi toccò amichevolmente la spalla per poi abbracciare la mora al mio fianco "Ciao picciridda" le disse poggiando le mani sui suoi fianchi. Lo avrei voluto uccidere, in quel preciso istante "Piero, ma sei diventato ancora più muscoloso! Quante ore passi in palestra?" Ariele gli chiese sorridendo "Quattro, ogni giorno" le fece l'occhiolino e lei sorrise timida. Incredibile, prima mi invita a cena e poi flirta con quello... Donne, chi le capisce!

Note personali:

Hallo! Scusate se aggiorno dopo un po', ma ho così tanti compiti che non avete nemmeno idea. In più qualche giorno fa, purtroppo, una mia compagna di scuola del primo anno è stata uccisa da un pezzo di merda ubriaco che l'ha investita ed oggi ci sono stati i funerali. Non ero molto in vena di scrivere, anche se non la conoscevo, ma era pur sempre una ragazza che avrò incrociato nel corridoio così tante volte da non pensarci e mi sembrava giusto darle un ultimo saluto. #ciaoRebecca

Dopo questo momento depressivo, parliamo della storia.

Che ve ne pare? Fa schifo? È carino? Venderò Bestseller (?)? Oppure posso sotterrarmi?

Per la gioia di martinasulfaro43 e Ribbonland è arrivato anche Barons!

IlariaGiordano6... Mi sembra di averti già vista...?

GiuliettaEverdeen, tesorina come sempre<3

SmileOfMarsalaPrince, lo so che mi odi but I don't care, I love you anyway

Ps. Ignazio è un orso veramente ahahahaha, cucciolino è caduto

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