Non è morto
Josh: ei piccola svegliati.
Io: buongiorno.
Josh: tutto bene?
Io: no per niente.
Josh: tranquilla ci sono io.
Mi prese meglio tra le sue braccia e mi cullò.
Io: se continui così mi riaddormento ahahahah.
Mi iniziò a fare il solletico.
Josh: e così ti addormenti?
Io: Josh ti prego b-basta.
Din-don
Io: vado io.
E scappo di sotto. Vado verso la porta, guardo dallo spioncino ma non vedo nessuno. Apro la porta e guardando per terra non posso credere a quello che vedo.
Io: JOSH CORRI.
Intanto prendo l'ovetto con dentro un neonato di circa un anno.
Josh: che cosa è successo, stai bene? E questo cos'è?
Io: non lo so ma c'è una lettera, leggila tu.
Josh: cara Nicole e caro Josh,
vi starete chiedendo chi è questo bambino e chi sono io. A chi sono io non posso rispondervi ma vi dico che sono felice per essere riuscito a salvarlo. Penso che abbiate capito chi è. E già è il vostro bambino. Vi racconto com'è andata. Nicole tu eri all'ottavo mese e hai partorito ma uno dei tuoi nemici ,approfittando dei tuoi forti dolori, ha pagato i medici per farti credere che il bambino fosse morto. In verità sta molto bene e sono riuscito a salvarlo, ora spetta a voi a crescerlo e farlo diventare un grand'uomo. Mi raccomando prendetevene cura.
Anonimo.
Io: oddio non ci posso crede.
Josh: amore di papà sei vivo. Nicole è vivo ed è bellissimo. Guardalo.
Lo prese da sotto le braccia e lo tirò su facendolo ridere.
Josh: ha la tua stessa risata e la tua boccuccia, è stupendo.
Io: ha i tuo stessi bellissimi occhi, color ghiaccio.
Panda: ei ragazzi che succede? Ma chi è questo stupendo frugoletto?
Io: iris lui è ...
Si mise le mani davanti la bocca e fece la faccia più stupita che avessi mai visto.
Iris: cioè questo è il mio nipotino. Ma è stupendo, è tutto sua mamma.
Josh: eiii assomiglia anche al padre.
Iris: si ma è bello come la madre.
Josh: e con questo cosa vorresti dire?
Iris: che sei brutto.
Io: ahahahah ragazzi dobbiamo ancora dargli il nome.
Iris: è vero. Si chiamerà Carlosssss.
Josh: no mai, smettila con questo Carlos.
Io: io ho il nome. Riccardo.
Josh: si mi piace , è anche abbreviabile. Lo adoro, scelta stupenda come sempre amore.
E mi diede un bacio circondandomi con un braccio le spalle, mentre io tenevo il piccolo Riccardo in braccio.
Iris: aspettate, fermi così voglio farvi una foto siete tenerissimi.
Josh: amore non ti muovere o ci ammazza. Sei bellissima, siete bellissimi.
Io: sono felicissima che Riccardo sia qui con noi.
Josh: posso chiederti una cosa?
Io: certo piccolo.
Josh: come mai di questo nome?
Io: il mio migliore amico ed ex compagno di gare si chiama Riccardo, devo molto a lui e anche a Matt quindi pensavo di dargli due nomi.
Josh: quindi sarebbe ... Riccardo Matt Endris. E quando diventerai la signora Endris?
Io: tra qualche anno se va tutto bene.
Josh: davvero?
Iris: eccomi ragazzi, allora mettetevi come prima. Tu Josh baciala e anche tu Nicole ma stai attenta a Riccardo. ... più vicini. Perfetto così eeeee fatto. Siete stupendi.
Mark: ma che succede qui?
Io: chiama tutti.
....
Josh: ragazzi vi abbiamo riuniti per dirvi che oggi abbiamo scoperto che nostro figlio non è morto.
E io iniziai a piangere dalla felicità e iniziai ad accarezzare e cullare il mio bambino che si era addormentato.
Marco: questo è vostro? È bellissimo.
Clark: dobbiamo festeggiare. Sta sera andiamo a mangiare fuori.
Intanto mi vado a sedere sul divano e tutti mi seguono. Poi Josh si siede sulla poltrona e mi invita a sedermi sulle sue ginocchia. Lo faccio e mentre io cullo il bambino, Josh culla me.
Io: iris la smetti di fare foto ovunque vada.
Iris: no voglio fargli un album. Quand'è il suo compleanno?
Josh: 21 dicembre.
Stefano: ma che tenero il papà si ricorda del compleanno.
Josh: certo idiota.
E gli tira un cuscino.
Io: JOSH.
Josh: che c'è?
Io: non dire queste parole davanti al bambino. Lo sai che i neonati apprendono di più ora che quando crescono. Quindi vi prego quando c'è lui usate adeguatamente le parole. E ora io vado a controllare la stanza che avevamo lasciato.
Mark: meno male che non avete buttato niente.
Josh: vengo pure io. Ma ora passami il mio bambino voglio tenerlo anche io in braccio.
Io: no, lui è mio!!
Josh: ei lo abbiamo fatto in due, quindi è anche mio.
Io: uffa e va bene.
Glielo passai, Josh era agitatissimo. Lo prese con cautela e iniziò a fargli le facce buffe. Il bambino cominciò a ridere ed era stupendo.
Josh: amore prendilo.
Io: che c'è già stanco di tenerlo.
Josh: no emergenza pipì.
Io: ahahahah ok, corri.
Din-don
Io: vado io.
Mi avviai alla porta con Riccardo in braccio. Quando aprì mi ritrovai il vero Riccardo.
Ricky: ei, ma lui chi è?
Io: Riccardo.
Ricky: si sono io, ma chi è lui?
Io: Riccardo ti presento Riccardo, mio figlio.
Ricky: cosa?! Ma mica ... mi avevano detto che avevi abortito.
Io: non proprio, lo avevo partorito ma mi hanno fatto credere che era morto. Su entra, come mai sei qui?
Ricky: volevo vederti dopo tre anni e capire cosa ti è successo.
Mark: ei Riccardo.
Ricky: ei Mark da quanto tempo.
Mark: sei venuto a farci visita?
Ricky: più o meno, volevo parlare con Nicole.
Io: aspetta vado a cambiarmi e a prendere un passeggino.
Vado in camera prendo degli shorts e una canottiera, sistemo i capelli e prendo il passeggino in modo da poter controllare il mio bambino.
Io: QUALCUNO mi AIUTA A PORTARE IL PASSEGGINO giù.
Ricky: arrivo io.
Viene a prendere il passeggino e scendiamo giù. Lo apre e ci poso il piccolo Riccardo dentro. Usciamo e devo dire che fai un po' più caldo del solito.