capitolo 20

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Andai a cambiarmi e ripulirmi perché anche se era inverno oggi, durante lo shopping, faceva caldo.

Presi l'occorrente per una doccia veloce e posizionai sul letto il vestito rosa corto e gli stivaletti neri con il tacco 12. ero molto soddisfatta per le mie spese. Andai a infilarmi nella doccia.

Toc - toc

Io: chi è?

Ale: cucciolo sono io, sbrigati.

Ok è arrabbiato.

Io: amo tutto ok?

Ale: no ma sbrigati dopo parliamo.

Mi andai a preparare. Mi lavai dopo la lunga corsa, mi feci la piega, mi truccai leggermente con solo mascara,matita e rossetto rosa carne.

Presi il vestito corto rosa e gli stivaletti neri con tacco 12 e mi vestii. Prima di uscire andai da ale.

Aprì subito la porta della camera di Ale e di Matt . lo trovai a fumare una sigaretta sul balcone. Mi avvicinai e lo abbracciai da dietro.

Io: mi spieghi cos'ha il mio fratellone?

Ale: e tu mi spieghi cosa stai facendo con tre ragazzi diversi?

Io: cosa??!! Io non sto facendo proprio niente.

Ale: prima stai con ricky, poi con antonio e ora stai con questo jake.

Io: non sono cavoli tuoi e non sto proprio con nessuno. Ho incontrato jake al parco dopo una corsa e siccome in casa sua non c'era una bella situazione l'ho portato qua- sbuffo perché sono proprio frustrata- e che non so cosa fare.

Mi prende una mano e mi porta sul suo letto.

Ale: problemi di cuore, cuore. Eh?

Io: già. C'è Ricky è il mio compagno in tutto e adoro il suo modo di fare con me ma ....

Ale: ma ...

Io: ma Antonio non lo so mi fa provare certe cose con semplicissimi gesti che nemmeno capisco. Non riesco a stare neanche una settimana senza di lui o per lo meno senza pensarlo. Non so proprio cosa fare.

Ale: da come ne parli penso proprio di avere la risposta alle tue domande.

Io: mi sa che l'ho capito.

Ale: e allora che aspetti.

Io: giusto, grazie mille ti voglio un mondo di bene.

Gli diedi un bacio e uscii correndo sui tacchi. Sentendolo ridere per il mio essere impacciata. Arrivai alla sua porta ma sentii una voce nello sgabuzzino.

Jake: non ti preoccupare ce l'ho in pugno vedrai, ha creduto alla storia della famiglia con problemi e vedrai che tra poco entrerà nei Lions.

Non. Ci. Posso. Credere. Jake mi sta usando

Mamma: ragazzi andiamo ho faremo tardi.

Scesi velocemente le scale e salì in macchina di mio padre, non sarebbe un bene mettermi alla guida. Con me salirono: mio padre, mia madre, mia sorella e Mattia, il fratello di antonio. Nel tragitto notai che mattia era una goccia d'acqua con il fratello. Era bello vedere che mia sorella aveva un fidanzatino che la rendeva felice. Ahahahah

Arrivammo molto velocemente al ristorante. Quando scesi mi misi a braccetto dei miei due fratelloni e entrammo.

Io: salve tavolo somma.

Cameriere: oh certo signorina mi segua.

E ci portarono un tavolo lunghissimo. Anche perché eravamo in molti: io,papà, mamma, isabel,mattia, ale, matt, antonio,ricky,jake,Jennifer,Jackson,luca,marta, giulia. Ci sedemmo e iniziammo a ordinare da mangiare. Non presi molto anche perché saremmo andati alla mia vera festa di compleanno sta sera e avrei mangiato molto lì.

Stavamo mangiando tranquillamente quando Drew si alzò, prese il bicchiere e lo toccò con la forchetta per prendere parola. Ok mi devo abituare a chiamarlo papà.

Papà: buongiorno a tutti, volevo fare un piccolo discorso per la mia piccola. Allora incominciamo dal fatto che non mi piace questa cosa che la mia bambina cresca così in fretta. Anche perché non ho potuto passare la sua infanzia insieme completamente. Ma questi anni passati insieme sono stati fantastici e sono orgoglioso di come sta diventando, anche se a fatto qualche sbaglio ma diciamocelo chi non sbaglia nella vita. Ultimamente le cose stanno andando alla perfezione. Ho la mia bellissima fidanzata, mia figlia e la mia figliastra che considero come una vera e propria figlia e vorrei che continuasse a essere così. Dicono che le famiglie perfette non esistono ma per me si anche perché noi lo siamo. E anche se ora sposterò l'argomento su qualcun altro, Nicole volevo dirti che ti voglio tanto ma tanto bene e continua così.

E tutti applaudirono e io avevo le lacrime agli occhi.

Papà: ora volevo finire il mio discorso. Volevo dirvi che tutto questo è grazie solo a una persona, una persona che c'è sempre stata e che amo alla follia. È iniziato tutto con un incontro alle elementari per una stupida e fantastica gomma e vorrei che iniziasse/finisse con un ...

Si spostò dalla sedia e si inginocchiò davanti a mia madre, che già capendo si era messa a piangere. Estrasse una scatoletta nera dalla giacca e pronunciò delle parole stupende.

Papà: ne abbiamo passate tante ma l'amore che provo per te va oltre tutto. Per me non ci sarebbe cosa migliore che passare il resto della mia vita con l'amore giusto, il famoso " true love". E tu sei il mio amore e io non voglio vivere senza di esso, non augurerei a nessuno di vivere senza la persona giusta e io che c'è l'ho ti chiedo .... Paola Somma vuoi sposarmi, vuoi diventare la signora Block?

Mamma: si, si,si!!!!!

E gli si butto contro baciandolo. E da lì capì che se volevo essere felice anche io così dovevo solo dire i miei veri sentimenti all'amore della mia vita.

Andai ad abbracciare la mia fantastica mamma. Mi avvicinai al suo orecchio.

Io: finalmente il nostro lieto fine.

E la strinsi forte a me e lei fece lo stesso.

Lasciai spazio agli altri e mi avvicinai a lui.

Io: dobbiamo parlare.

Acconsentì e andammo fuori.

Lui: dimmi. Hai scelto?

Io: si e addolcisciti che non voglio baciare il mio ragazzo con questo muso.

Lui: COSA???? O mio dio ti adoro, non sai quanto sono felice di avere questa notizia.

Mi prese il volto tra le mani e si avvicinò molto, così tanto che mi manca il respiro.

Lui: sai una cosa??

Io: no, cosa?

Parlai a stento.

Lui: avremmo anche noi il nostro lieto fine come i tuoi genitori, te lo prometto. Ora va a dire a l'altro scemo che lo molli.

Io: io glielo vado a dire ma tu non rinfacciarglielo .

Lui: uff che noia che sei?

Io: lo vuoi un bacio dalla noia?

Gli si formò un sorriso enorme.

Lui: ovvio.

Io: be mi spiace per te ma la noia deve rientrare.

Mi stavo allontanando quando mi prese per il polso e mi fece girare appoggiando quelle labbra sulle mie.

Io: mi sono mancate le tue labbra.

Lui: tu mi sei mancata tutta piccola.

Stavamo andando dentro quando lo fermai.

Lui: che c'è, qualcosa non va?

Io: guardami negli occhi.

Lo fece e non so come notai il suo sguardo pieno d'amore. E capii che di lui mi potevo fidare e con quello sguardo capii anche che non mi avrebbe fatto pentire della mia decisione.

Io: ti amo Antonio Tripold.

Lui: ti amo nicole somma. Ma ora andiamo dentro prima che tuo padre mi ammazzi. 


una coppia per niente perfettaWhere stories live. Discover now