Tempo a Due || Yaoi ||

By Ren-san

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[Storia conclusa, attualmente in revisione - sono presenti errori orrendi in tutto il libro; disponibile il s... More

Capitolo 01 - Non cambierà nulla
Capitolo 02 - Fai la tua parte
Capitolo 03 - Fortuna o sfortuna?
Capitolo 04 - Impossibile
Capitolo 05 - Un possibile inizio
Capitolo 06 - In amore non si sceglie
Capitolo 07 - Febbre d'amore?
Capitolo 08 - Forte tentazione
Capitolo 09 - Solo per un'istante
Capitolo 10 - Il momento per arrendersi
Capitolo 11 - Dolciastro
[Angolino di Ren-san]
Capitolo 13 - Quello che mi serve
Capitolo 14 - Il sapore del cioccolato
Capitolo 15 - Ti sento
Capitolo 16 - Il "primo" di tutto
Capitolo 16.5 - Se sono con te
Capitolo 17 - "Primavera"
[Ultimo] Capitolo 18 - Ti aspetterò, ancora ed ancora
Capitolo extra - Curiosità su "Tempo a Due"

Capitolo 12 - Tre giorni imprevisti

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By Ren-san

Nota: Ricordiamo questo giorno come il quarto "Pov's" di Yui consecutivo~
Il senso di questo avviso?
Ovviamente non c'è l'ha- x'
Picchitemi pure- (?)

Pov's Yuichiro

«L'amore può portare a due cose: alla felicità completa, o alla più lenta e triste angonia.»

Non ho mai considerato l'amore un sentimento, o un pezzo del puzzle, importante e necessario per completare la vita di qualcuno, sopratutto la mia.
Il periodo in cui ero proprio convinto di questa mia affermazione era giusto due anni fa, quando scoprì che esso poteva portare illusioni, speranze o perfino la sofferenza.
Avevo giurato a me stesso, di far in modo che nessuno potesse nuovamente far breccia nel mio cuore, dandomi la sensazione di essere amato e venir amato.
Quando in realtà è solo e unicamente ammirazione.

L'avevo giurato.
Ma lui distrusse questo mio giuramento, facendosi spazio nei miei sentimenti.

— DRIIN! —

Lentamente la mia mano sgattaiolò fuori dalle coperte, andando in ricerca dell'assordante aggeggio chiamata sveglia.
Fallì miseratamente un paio di volte, andando a vuoto, ma per fortuna riuscì a fermare quel fastidioso suono mattutino insopportabile, davvero insopportabile.
Mi lamentai emettendo un mugulio, per poi sbucare fuori dalle coperte con la testa e aprire lentamente gli occhi.
Alzai il busto, mettendomi in posizione seduta, e solo dopo aver fissato il vuoto per pochi minuti con qualche sbadiglio qua e là , che il mio cervello ritornò - finalmente - ad elaborare correttamente.
Già, era oggi.
Le vacanze invernali sono iniziate da pochi giorni, pensavo che durante questo periodo di pausa mi avrebbe sicuramente fatto bene, permettendomi di poter ritornare con i piedi a terra e magari anche a come mi dovrei comportare successivamente con Ryuki.
Ma mi ero sbagliato.
Ieri sera, quando stavo studiando tranquillamente nella mia stanza, venni all'improvviso interrotto dalla suoneria del cellulare, e sul display c'era segnato il numero di Maiko.
Ho pensato perfino al peggio, in quel momento.
Più o meno la conversazione è andata così, dopo circa una decina di minuti, tra lamenti e supplichi da parte della ragazza mi sono fatto convincere, dato che ero anche arrivato al limite della pazienza.
Il punto è questo: oggi, precisamente alle dieci in punto, ci saremo incontrati davanti alla stazione per una vacanza tra amici.
La destinazione? Sorgenti termali a Sapporo.
Folli, completamente folli.
Tiro un profondo sospiro, e decido di scendere dal letto - non ancora - pronto per affrontare la giornata.
Appena posai i piedi nudi a terra, sentì un brivido percorrermi lungo la schiena; a quanto pare il freddo invernale stava già facendo il suo gioco perciò velocemente andai a vestirsi con qualcosa che mi tenesse al caldo.

Sono passate bene o male due ore da quando mi sono svegliato, e in quell'asso di tempo ho fatto ciò che dovevo fare, ovvero: preparare la valigia e preparare me stesso sia fisicamente che psicologicamente.
Manca solo mezz'ora alle dieci in punto, perciò prendo la valigia dalle piccole dimensioni e mi precipitai verso la porta di casa.

«Yuichiro, vai di già?»
«Ah, sì Nee-san. Vuoi per caso un souvenir?»
«Grazie per il pensiero, ma non mi serve. Divertiti e stai attento a non riprenderti la febbre!»
«Ho capito, ho capito. Ora vado, ci sentiamo Nee-san.»

Strinsi bene i lacci delle scarpe e uscì di casa, andando verso la stazione.
Siamo della prefettura di Tokyo e ci vorranno come minimo un paio d'ore prima di arrivare a Sapporo, anche con un'espresso.
In ogni caso, la maglior soluzione per uccidere la noia è leggere.
Così, senza nemmeno pensarci due volte, svoltai a destra dirigendomi verso la libreria vicino alla stazione, ovvero quella che preferisco in assoluto.
Mancavano pochi minuti all'ora stabilito perciò una volta entrato, presi velocemente due libri, non curando nemmeno se avessi preso un genere che non mi piacesse affatto.
Ma ciò non importa.
Esco dalla libreria, con il sacchetto contenente i due libri, e diedi un rapido sguardo all'orario segnato sul display del cellulare per poi rimetterlo nella tasca dei pantaloni.
Segnava le 9.54.
Mancano solo sei minuti ed è meglio se mi sbrigo; so come Maiko ci tiene alla puntualità e sarebbe capace di farmi una ramanzina per tutto il tragitto da Tokyo a Sapporo.
Spaventoso, direi.
Con un passo veloce arrivo giusto a soli due minuti d'anticipo, e da lontano intravisi la piccola figura femminile di Maiko, con accanto a sé Kimiko e due chiome dorate.
Aspetta, due? Questa proprio non me lo aspettavo.
Una volta raggiunto in gruppo potei finalmente fare capo della questione.
Maiko ha invitato la responsabile della biblioteca scolastica, Kimiko; ciò mi risulta strano poiché non ricordavo che fossero buone amiche, ma a quanto pare è mi sono sbagliato.
Poi c'è Ryuki, giustamente lui non poteva mancare e accanto a lui c'era - per qualche strano motivo - sua cugina, Elizabeth Harrinson.

«Yui-chan! Ti stavamo aspettando da circa mezz'ora! Si può sapere che cosa hai fatto per tutto questo tempo!?»

Eccola, di nuovo a strillare come una pazza di un manicomio.
Che qualche Kamisama vegli su di me per questi tre giorni fuori casa...
Ma soprattutto, cos'è questa storia che mi faccio convincere all'ultimo momento?
Dannazione.

«Avanti Suzuhara, l'importante è che Hanade sia arrivato in tempo e che ora è qui. Non è poi successo niente di grave.»
«Uhm, Kimi-chan hai ragione. Per questa volta ti perdono. Però non deve più succedere, hai capito Yui-chan? Ricordati che devi sempre arrivare in anticipo come minimo dieci minuti prima!»

Va bene, questa è totalmente pazza.
Possibile che la vice presidente del consiglio studentesco sta "sgridando" il presidente stesso?
E poi chi l'ha nominata vice?
Ah sì, sono stato io; sono davvero uno stupido.
Ringrazio la presenza di Kimiko, poiché sembra/è la piu normale del gruppo.
Perché? Ora vi spiego: Maiko è una pazza al 100%, ma resta sembre una buona amica; Elizabeth mantiene il suo solito abbigliamento occidentale stile Ottocento e attira parecchio l'attenzione; mentre Ryuki...
Ecco, lui è un idiota.
Un idiota di cui mi sono innamorato, per precisare.

«Okay okay! Su, avanti! Non abbiamo tutto il giorno, il treno non aspetta mica solo noi, dai andiamo!»

Senza darci nemmeno il tempo di fiatare, entriamo nella stazione e ci avviamo verso il binario per l'espresso Tokyo-Sapporo.
Certo, potevamo andare in aereo ma i biglietti sarebbero stati più costosi rispetto a quelli per il treno e Maiko preferisce risparmiare il più possibile.
Il treno arrivò prima di quanto pensassi, ed erano solo le dieci passate.
Fui l'ultimo del gruppo a salire, e seguì i passi di chi avevo davanti, tutti quanti noi guidati dalla ragazza castana in ricerca di alcuni posti liberi.
Alla fine riuscì a trovarli: erano posti per quattro persone, due e due messi uno di fronte all'altro; ovviamente uno di noi doveva mettersi da un'altra parte e nessuno aveva intenzione di "allontanarsi" dal gruppo.
Maiko tentò perfino di farmi sedere accanto a Ryuki, dandomi di continuo alcuni gomitate insistenti, ma il suo piano fu preceduto da Elizabeth, che a forza di tirare le braccia di suo cugino, lo trascinò a sedersi accanto a sé.
Sapevo di non esserle simpatico, perciò mi offrì volontario per essere quello "da parte", sedendomi nei posti a quattro situato nella parte opposta rispetto a quella loro, pensando che almeno avrò pace e spazio.
Il treno partì, non passarono nemmeno trenta minuti dalla partenza che Maiko tirò fuori il suo zaino, aprendolo e ci mostandoci la quantità di cibo industriale contenente lì dentro, quantità che sarebbero bastati anche per un'intera settimana.
Siamo rimasti tutti a bocca aperta, praticamente aveva messo solo degli alimenti nello zaino!
Si è praticamente portata dietro proprio di tutto, tra cui: onigiri*, frutta, melonpan**, patatine, snacks, bevande e robe varie.
Davvero spaventoso...

«Dai ragazzi, servitevi pure da soli~!»
«Grazie Suzuhara, sei molto gentile.»
«Di niente Kimi-chan~! Dopotutto non si può affrontare il viaggio a stomaco vuoto.»

Tutti quanti iniziarono a mangiare auto-servendosi, dovevano avere parecchio fame, forse non hanno nemmeno avuto il tempo per fare colazione.
Possibile che hanno avuto il tempo per venire in anticipo di mezz'ora e non per fare colazione? Assurdo.
Al momento non ho fame, dato che circa due ore fa avevo fatto una colazione fin troppo abbondante, perciò decisi di non infiltrarmi nella mischia ma presi semplicemente uno dei due libri appena comprati; per fortunata si sono rivelati entrambi, libri di letteratura e di sicuro non potevo chiedere di meglio.
Non ci penso nemmeno due volte che m'immergo nella lettura, ignorando gli altri quattro.

Quante ore saranno passate? Due? Tre? Oppure quattro?
Non ne ho idea, ho perso la congiunzione del tempo e questa cosa succede anche fin troppo spesso.
In quest'asso di tempo ho finito entrambi i libri, e forse, prima dovevo acquistarne di più; magari potrei anche fare un salto nelle librerie lì a Sapporo.
Sì, deciamente un'ottima idea.
Onestamente non mi ero accorto di nulla, ma a quanto pare si sono addormentati.
Forse me ne dovevo accorgere anche prima, quando ci fu stato un improvviso silenzio fin troppo anormale.
Maiko, Kimiko e Elizabeth stanno dormendo davvero beatamente.
No, aspetta: Maiko, Kimiko e Elizabeth? Solo tre?
Dove diamine è l'altro?
Mi guardo intorno, ma non trovai nemmeno una sua traccia, e non può essere scomparso, oppure è andato da qualche parte.
Ma sopratutto, perché lo sto disperatamente cercando?
All'improvviso sento un strano rumore, per la precisione il respiro di una persona che dorme pesantemente, perciò mi voltai verso di esso e trovai la figura di Ryuki di fronte a me.
Davvero era seduto davanti a me per tutto questo tempo? Precisamente da quando?
Non mi ero accorto della sua presenza...
Forse, questa è la prima volta che lo guardo da così vicino, e così attentamente.
È incredibile, sul suo viso non c'è nemmeno una piccola traccia di imperfezione.
Ciò che mi incuriosisce di più sono i suoi capelli: sono di un biondo scuro, e sembrano veramente morbidi.
Mi piacerebbe toccarli.
D'istinto allungo la mano verso di lui, intento ad accarezzargli la testa.
Vicino, sempre più vicino, lentamente mi avvicino sempre di più, ma vengo all'improvviso colto da un suo mugolio e subito ritiro con rapidità la mano,  dato che mi aveva preso alla sprovvista.
Che paura..!
Accidenti, cosa stavo per fare?
Distolgo subito lo sguardo da lui andando subito a fissare il paesaggio esterno dalla finestra; pensando a cosa sarebbe successo se si fosse svegliato.
No Yuichiro, devi assolutamente calmarti! Dopotutto l'hai visto anche tu stesso il riflesso della tua figura vero? Sei totalmente rosso per l'imbarazzo!
Calmati Yuichiro, ora devi solo calmarti.
Dormire, esattamente, sarà proprio quello che farò ora in questo momento.
Chiudo immediatamente gli occhi, cercando di addormentarmi possibilmente il più presto possibile.

«L'amore può portare a due cose: alla felicità completa, o alla più lenta e triste angonia.

Cosa porta il tuo amore? Esattamente, qual'è la risposta giusta?»

«Yui-chan! Svegliati! Uffa, non si sveglia... Senti Ryuki-kun, portalo in braccio!»

In braccio? Cosa?
Spalancai subito gli occhi, ritrovandomi tre figure che mi stanno fissando intensamente; giusto, mi ero addormentato.
Ma, cosa è successo?

«Finalmente ti sei svegliato Yui-chan! Dai muoviti, siamo già arrivati.»

Arrivati? Dove?
Ah sì, eravamo in viaggio per Sapporo.
Quindi siamo già arrivati, non è mi è sembrato così lungo, il viaggio.
Devo proprio ringraziare quella dormita, sicuramente mi ha fatto bene.
Ora che siamo arrivati, una volta che ciascuno di noi prese il proprio bagaglio, ci siamo diretti verso l'uscita della stazione.
Subito fuori sentì il freddo invernale accarezzarmi dolcemente la pelle, dopotutto eravamo a Hokkaido no?
Il cielo si è già fatto buio, probabilmente mancava poco all'ora di cena, anzi, deve essere così sennò Maiko non avrebbe insistito così tanto a farci aumentare il passo.
Per questo ci volle solo una ventina di minuti ad arrivare; essa si presenta come un edificio in stile antico, tipica caratterista di quelli con le sorgenti termali e sopra all'entrata, è presente un grande lastra di legno con scritto sopra "Nikoshima", ovvero il nome di esso.
Maiko, come sempre, si fece avanti per prima e aprì la porta scorrevole con un "Siamo arrivati" ad alta voce, e ben presto ci venne in contro un'anziana signora a darci il benvenuto.

«Maiko, sei arrivata! A quanto pare hai portato anche Yuichiro e i tuoi amici. Hai fatto proprio bene, siete i benvenuti.»
«Grazie signora Nikoshima, vedo che è in forma come sempre.»
«Dici Yuichiro? Ormai la vecchiaia si sta facendo sentire. Oh, ma non state lì all'entrata, dai entrate.»

Lei è la nonna di Maiko, avrà circa una settantina di anni e la conosco fin da piccolo, da quando le nostre famiglie venivano qui, alle sorgenti termali per una vacanza.
Col passare del tempo l'ho vista invecchiare, ad ogni anno che passa i suoi capelli si sono fatti sempre più bianchi ma ciò che mi soprende è la sua salute sempre in ottime condizioni.

«Allora, ora andiamo a riposarci nelle nostre stanze. La cena sarà pronta tra un'ora, e arrivate puntuali!»
«Suzuhara, come sono distribuite le stanze?»
«Kimi-chan, ovviamente noi ragazze in una, e i ragazzi in un'altra.»

... Cosa?
No, non può succedere davvero.
Non ora, non in questo momento.
Forse dovevo anche aspettarmelo una cosa del genere, ma non credo di essere mentalmente e psicologicamente pronto.
Sicuramente non dopo quello che stavo per fare in treno...
D'un tratto venni scosso da un "No!" improvviso, un "No!" dal tono davvero contrario.
Infatti l'attenzione di tutti fu catturata, subito ci voltamo verso la ragazza che aveva emesso quel suono e ovviamente, era Elizabeth.
Aveva le guance rosse con le lacrime agli occhi e ci stava guardando, o meglio, mi stava guardando - di nuovo -con uno sguardo minaccioso.

«Volevo essere in stanza con Ryuki!»
«Insomma Elizabeth-chan, non puoi! Lo sai benissimo anche da sola!»
«No, voglio assolutamente stare con Ryuki!»

Purtroppo, per mia sfortuna, non prevedo più una vacanza tranquilla.
Anzi, quella vacanza non c'era mai stata, fin dall'inizio.
Perché infatti mi attendono tre giorni veramente, ma veramente movimentati con tanti imprevisti e colpi di scena...

Angolino di Ren-san:

Va bene, è passato di nuovo - quasi - un mese, ma è già un miracolo se sono riuscita a pubblicare questo capitolo, dico davvero...
Intanto se qualcuno vuole prenotarsi per uccidermi, si faccia pure avanti-
Comunque questa volta vorrei dirvi alcune cosette perciò sopportatemi nuovamente~
Prima di tutto mi scuso per gli errori e sopratutto per l'enorme ritardo di questo capitolo e spero che riuscirò a farmi perdonare con questo capitolo leggermente più lungo del solito- /Ero stranamente ispirata.../
Poi volevo RINGRAZIARVI A MORTE (?) perché siamo a 5.26K di visualizzazioni! (((( ;°Д°))))
Non m'importa se nel scorso capitolo vi ho ringraziato per i 3.84K e ne scorso ancora per i 2.24K, io non smetterò mai di ringraziarvi-
So anche che forse ci sarà anche qualcuno che se ne frega dei miei ringraziamenti poiché sono una persona orribile ma va bene, è la mia punizione- (?)
Cioè-- 5.26K-- Io... I-Io-- *Si butta dalla finestra*
Non avrei mai immaginato di poter arrivare così lontano e so anche che vi sono storie che hanno anche il quadruplo delle mie visualizzazioni ma I don't care-
Poi... Sì non ho finito-
Volevo anche chiedervi, dato che ci impiego davvero tanto a pubblicare un capitolo /ogni volta nascono nuove ragnatele/, che ne dite se creo un specie di libro "sclero".
Sì so che a molti di voi non gliene importa ma ci tengo a saperlo se volevate un qualcosa di più, divertente ecco.
Ovviamente parlerà della mia mente contorta dallo Yaoi... *Coff Coff*
Quindi, fatemi sapere se ne siete interessati anche se non sono nelle condizioni di un terzo "libro" ma io può-
Ah, ho anche cambiato le immagini di copertina delle storie, spero che ciò non vi ha dato fastidio-
Bene bene, grazie a chi ha letto questa lunghissima e noiosa dichiarazione, e ci vediamo al prossimo /lontano/ capitolo-

[Tipo, +300 parole saranno per quello che ho scritto al mio "Angolino"- Che cosa triste...]

Nota:
*- Polpette di riso.
**- Un tipo pane dolce giapponese.
(Credo-)

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